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In difesa della privacy...


Alex87

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..qui vicino a dove abito (un paesino < 1000 ab.) da circa un anno é in funzione un semaforo che diviene rosso se si superano i 50 Km/h (tarato sui 55), ma a quanto pare l'amm.ne com. é intenzionata quanto prima ad installare una macchina fotografica: se lo fa un comune così piccolo, lo faranno anche gli altri.

Hanno trovato il sistema per rimpinguare le casse comunali!

ci vuole un moderno Robin Hood che ci sappia fare con questa: :lol: :lol: :lol: :lol:

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  • 2 settimane fa...
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I più attivi nella discussione

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Sì però attenzione perché si sta facendo confusione.

Un discorso è quello sui dissuasori "di vita" sulle strade, e lì possiamo discutere di come questi dispositivi nascano con buone intenzioni ma siano spesso applicati in modo poco etico.

E come discorso più ampio io sostengo che asfaltare bene una strada, magari allargarla, sistemare la segnaletica, costa quando mettere jump, controjump, paletti, velox e blocchi automatici, ma porta risultati migliori.

Minimo minimo una parità di condizioni di sicurezza, ma con in più il miglioramento della fluidità della circolazione, meno spreco energetico, meno inquinamento, meno usura dei veicoli, meno distrazione e frustrazione per il guidatore, e il non disprezzabile fatto che magari ci si mette il 25% in meno di tempo per fare la stessa strada con più sicurezza e consumando un decimo.

Due paesi limitrofi al mio hanno recentemente applicato lungo le loro strade principali, ad alto scorrimento e in mezzo a centri abitati, la medesima soluzione che io trovo molto efficace. Corsie separate da isole centrali, svolte e immissioni perfettamente segnalate, strisce pedonali protette ed evidenziate.

Il risultato è che invece di fare 70-inchioda-30-50-0-60-20-50, entri in paese a 40 all'ora, li tieni costanti e ne esci tranquillamente.

Io automobilista sono portato naturalmente a seguire una condotta di guida adeguata perché tutte le informazioni necessarie al mio cervellino sono presentate in modo chiaro e schematico.

Efficenza aumentata del millemila per cento... spesa iniziale, come mettere postazioni velox o semafori psicotici, con la differenza che è un'infrastruttura che si manterrà da sé, a vita, senza intervento e senza problemi di sorta.

Da quello che vedo nel resto d'Europa si usa molto regolamentare rigidamente l'infrastruttura nei punti effettivamente critici, è un modo che trovo "naturale" per far muovere correttamente gli automobilisti.

In un paese vicino, c'è un punto che secondo me esemplifica bene il controsenso... tratto di stradina fra paese e campagne, strettissimo mentre lo si potrebbe allargare, asfaltato di merda, con 3 jump nel giro di 50 metri, in serie.

Particolarità: ognuno dei jump si trova perfettamente alla base di un lampione a luce lattiginosa che illumina la strada meno di una candela natalizia.

E ogni tanto provo ad immaginare il medesimo pezzo, con i jump convertiti in lampade moderne e un asfalto decente... mah :roll:

Discorso completamente diverso: la privacy.

La privacy sta rendendo la gente psicotica. Da quando hanno iniziato a diffondersi tecnologie digitali, e in particolare nelle immagini, la gente è impazzita al pensiero di essere spiata.

Io sono un appassionato di fotografia e mi trovo di fronte a queste limitazioni:

- non posso fotografare le persone perché devono proteggere la loro riservatezza

- non posso fotografare treni e stazioni perché potrei prendere appunti per attacchi terroristici (e non avete idea della solerzia con cui questa legge è rispettata!!)

- non posso fotografare ambienti in proprietà privata ma con migliaia di persone che vi circolano liberamente perché sia mai che gli rubo dei misteriosi segreti industriali

Hanno stracciato le palle! La mia macchina fotografica non fa altro che salvare le stesse medesime immagini che io o qualsiasi altro cittadino libero può visionare con i suoi stessi occhi!

Io mi riservo il sacrosanto diritto di fissare in una fotografia qualsiasi immagine si possa vedere direttamente in luogo pubblico.

Io fotografo per avere ricordi dei soggetti o per una questione estetica dell'immagine riprodotta.

Se una persona non vuole essere fotografata, se ne stia chiusa in casa, perché per non farsi fotografare non deve farsi guardare.

Treni e mezzi pubblici sono sotto gli occhi di milioni di persone ogni giorno, qualunque pirla con due giorni di appostamento potrebbe organizzare una strage, senza nemmeno fotografare i particolari. La gente non ha forse memoria fotografica??

Se in un accidente di posto ci passano migliaia di persone liberamente e liberamente fissano le immagini nei loro liberi occhi, voglio avere lo stesso medesimo diritto di fissarle nella mia macchina!

I cartelli di avviso di registrazioni in pubblico, e la stessa possibilità di richiedere di eliminare questi documenti, sono una stronzata galattica.

Se non ti vuoi far vedere, ti chiudi in casa.

Se hai qualcosa da nascondere, il problema è tuo, non del dispositivo che non fa altro che fissare una realtà.

Io non ho nulla da nascondere, non rubo, non spaccio, non uso violenza sulle persone, tengo comportamenti civili e regolari. Mi tenessero una telecamera puntata addosso 24/7, io non ho niente da nascondere.

Avere il timore di essere fotografati è insensato... ricordate che la mia macchina fotografica non fa niente di diverso rispetto agli occhi e al cervello di un signor Rossi che cammina per la via.

Forse che il problema non stia nella mia Canon o nel signor Rossi?

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Sì però attenzione perché si sta facendo confusione.

Un discorso è quello sui dissuasori "di vita" sulle strade, e lì possiamo discutere di come questi dispositivi nascano con buone intenzioni ma siano spesso applicati in modo poco etico.

E come discorso più ampio io sostengo che asfaltare bene una strada, magari allargarla, sistemare la segnaletica, costa quando mettere jump, controjump, paletti, velox e blocchi automatici, ma porta risultati migliori.

Minimo minimo una parità di condizioni di sicurezza, ma con in più il miglioramento della fluidità della circolazione, meno spreco energetico, meno inquinamento, meno usura dei veicoli, meno distrazione e frustrazione per il guidatore, e il non disprezzabile fatto che magari ci si mette il 25% in meno di tempo per fare la stessa strada con più sicurezza e consumando un decimo.

Due paesi limitrofi al mio hanno recentemente applicato lungo le loro strade principali, ad alto scorrimento e in mezzo a centri abitati, la medesima soluzione che io trovo molto efficace. Corsie separate da isole centrali, svolte e immissioni perfettamente segnalate, strisce pedonali protette ed evidenziate.

Il risultato è che invece di fare 70-inchioda-30-50-0-60-20-50, entri in paese a 40 all'ora, li tieni costanti e ne esci tranquillamente.

Io automobilista sono portato naturalmente a seguire una condotta di guida adeguata perché tutte le informazioni necessarie al mio cervellino sono presentate in modo chiaro e schematico.

Efficenza aumentata del millemila per cento... spesa iniziale, come mettere postazioni velox o semafori psicotici, con la differenza che è un'infrastruttura che si manterrà da sé, a vita, senza intervento e senza problemi di sorta.

Da quello che vedo nel resto d'Europa si usa molto regolamentare rigidamente l'infrastruttura nei punti effettivamente critici, è un modo che trovo "naturale" per far muovere correttamente gli automobilisti.

In un paese vicino, c'è un punto che secondo me esemplifica bene il controsenso... tratto di stradina fra paese e campagne, strettissimo mentre lo si potrebbe allargare, asfaltato di merda, con 3 jump nel giro di 50 metri, in serie.

Particolarità: ognuno dei jump si trova perfettamente alla base di un lampione a luce lattiginosa che illumina la strada meno di una candela natalizia.

E ogni tanto provo ad immaginare il medesimo pezzo, con i jump convertiti in lampade moderne e un asfalto decente... mah :roll:

APPLAUSO!!

Italia prendi esempio, a Ferrara siamo gia pronti per il futuro

:mrgreen::§

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Sono d'accordo con te Wil... ;)

Riguardo la privacy, però, sappi che io sono il primo che se ne frega... ovviamente avrai capito era tutto un gioco per parlare di altri tipi di macchine fotografiche... quelle che cominciano per "A" e finiscono per "UTOVELOX"... ;) ;)

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  • 3 settimane fa...
Guest DESMO16
Sono d'accordo con te Wil... ;)

Riguardo la privacy, però, sappi che io sono il primo che se ne frega... ovviamente avrai capito era tutto un gioco per parlare di altri tipi di macchine fotografiche... quelle che cominciano per "A" e finiscono per "UTOVELOX"... ;) ;)

Uno spruzzo e la targa scompare: l’ultima trovata anti-autovelox

«Costa meno di una multa». Uno slogan pubblicitario che fa di certo presa su chi ha il vizio del piedino pesante sull’acceleratore. Insomma, 39 euro investiti bene, se servono a evitare di sborsarne dieci volte tanto. È il prezzo di una bomboletta magica che promette di salvare i milioni di automobilisti pizzicati spesso per eccesso di velocità. Si tratta di uno spray anti-autovelox che, a quanto spiega l’etichetta, una volta spruzzato sulla targa, la rende illeggibile. Ma solo agli «occhi» dell’odiato apparecchio. A occhio nudo, infatti, non ci si accorge di nulla. Così, in caso di controlli stradali, sembra tutto regolare.

L’ennesima diavoleria per aggirare le regole. L’ha trovata sugli scaffali di un centro commerciale di Marcon, in provincia di Venezia, un consigliere regionale del Veneto. Ed è scoppiato il caso: un prodotto palesemente illegale messo in vendita alla luce del sole, tra lucidanti, antigelo, tergicristallo e pezzi di ricambio. Come se nulla fosse. Diego Bottacin, il consigliere veneto che ha fatto della sicurezza stradale una propria battaglia, ha prima denunciato il tutto ai carabinieri e poi, ieri, ha scritto ai ministri Giuliano Amato (Interno) e Alessandro Bianchi (Trasporti), per chiedere verifiche a tappeto in tutta Italia e, ovviamente, il ritiro dal commercio.

Si è scoperchiato il vaso di Pandora. Basta andare su internet e fare un giro su Google: se si cercano i termini «spray» e «anti-autovelox», sono ben 13.200 le pagine in italiano da spulciare per farsi venire malsani istinti. E se si digita «spray Photoblocker», spuntano quasi 100 siti. È questa la marca della bomboletta sotto accusa. Si scopre, così, che negli Usa è stata immessa sul mercato già dal 1996, e che in Italia se ne parla da almeno tre anni sui blog per i maniaci dell’auto. Persino sull’autorevole forum di Quattroruote. Sono centinaia i portali in cui gli automobilisti si scambiano dritte e consigli su dove acquistare lo spray. Lo si può comprare anche online attraverso e-Bay. Insomma, non è per niente difficile accaparrarsene uno. Gli unici che, sembra, non se ne siano mai accorti sono proprio le Istituzioni e la Polizia. Arriva, dunque, tardi, l’allarme del sottosegretario ai Trasporti, Cesare De Piccoli, «l’esistenza di prodotti anti autovelox è un fatto gravissimo». E aggiunge: «Il dipartimento competente del ministero è stato attivato con la massima urgenza». In caso di conferme, «andrebbero prese misure tempestive e indagate eventuali responsabilità dei produttori». Già, perché ancora non si riesce a capire se lo spray serva davvero o se sia tutta una bufala. Sui blog, opinioni discordanti. «L’ho provato: funziona!», giura un cliente soddisfatto. «Ma guarda che, al massimo, lo puoi usare di notte, perché riflette il flash dell’autovelox. Di giorno è inutile», gli ribatte un altro. E poi, «funziona con tutti gli autovelox? Ma se sono a raggi infrarossi?». Insomma, la confusione regna sovrana. C’è, però, una certezza: falsificare o alterare la targa dell’auto è vietato dal nuovo Codice della strada. Chi usa il Photoblocker e altri trucchetti commette, dunque, un reato. Ma la storia si ripete: scatta l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, e la fantasia di Napoli risponde creando magliette con la striscia nera. Aumenta il numero degli autovelox sulle strade, ed ecco lo spray oscurante. Tanto rumore per nulla? Fino alla prossima invenzione.

Il Giornale

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per quanto riguarda questo spry che dire..il rischio è il fermo amministrartivo del mezzo per 3 mesi con un verbale che verra' emesso dalla prefettura del luogo la prima volta...se si è recidivi ci sara' la confisaca del mezzo..

se invece trovi un prefetto che gli girano te la puo' pure buttare sul penale per contraffazione di targa...

In tutta onestà mi sfugge il perchè legale di una cosa simile.

Perchè mettere uno spray che crea un film trasparente sulla targa dovrebbe far rischiare il fermo amministrativo del veicolo?

Che io sappia si paga una multa in caso di targa offuscata o illeggibile. In quel caso la targa non può, sotto alcun punto di vista, definirsi illeggibile.

Anche il discorso della contraffazione della targa imho è indimostrabile: la targa non è variata in alcun modo nè nella sua leggibilità, nè nella sua composizione o posizione, nè nel contenuto di quello che riporta.

Se per caso la cera per auto avesse avuto un effetto simile a quello di tale spray, e io l'avessi data con una pistola spara acqua su tutta la macchina, e quindi anche sulla targa, sarebbe stato illegale usare la cera per auto?

Se poi esiste un articolo preciso che classifica queste azioni sulla targa sotto un nome preciso e che assegna loro delle pene, ritiro tutto.

Ma onestamente con tutti quelli che parlano di questi rischi, non ho mai sentito parlare di nulla del genere.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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