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La Ferrari sabotata!!


_reqUiem_

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che sia una sentenza "compromesso" è evidente però tutto sommato non sarei scontento perchè cmq sia si tratta di una sentenza che toglie di fatto il mondiale scuderia quest'anno e compromette seriamente quello dell'anno prossimo perchè a Wokimg dovranno pagare oltre la multa di 100mln di dollari anche le conseguenze della mancata vittoria di quest'anno, danno quantificabile in alemnto 40-50mln di dollari. Con questo voglio dire che a causa dei mancati introiti avranno dei seri problemi nello sviluppo della futuro monoposto. Dico questo partendo dal presupposto che mai mi sarei aspettato, dopo la prima sentenza, una condanna della mclaren:wink:

be mancato sviluppo della monoposto di l'anno prx???be possono sempre usare le fotocopie della ferrari..........!!:wink::wink:

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si tratta di una sentenza che toglie di fatto il mondiale scuderia quest'anno e compromette seriamente quello dell'anno prossimo perchè a Wokimg dovranno pagare oltre la multa di 100mln di dollari anche le conseguenze della mancata vittoria di quest'anno, danno quantificabile in alemnto 40-50mln di dollari.

80 milioni di euro solo per il titolo costruttori. ;-)

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Alonso, come ha detto Kimi, è il primo top driver che si fa pagare il posto a Maranello.

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80 milioni di euro solo per il titolo costruttori. ;-)

azzo!!:shock:....meglio di qule che pensavo:lol:.........alla fine il danno è grosso ragazzi, ok avremmo preferito anche la perdita del titolo piloti ma tutto sommato ci è andata bene:wink:

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Leggendo il comunicato della FIA si capisce però una cosa diversa… MOLTO diversa:

"Furthermore, the team will pay a fine equal to $100m, less the FOM income lost as a result of the points deduction."

In parole povere loro pagano 100-80=20 milioni di euro! E basta. (Oltre a perdere ovviamente gli introiti per la vittoria del titolo costruttori)

E io che speravo fossero 100+80 i milioni persi dalla scuderia di Woking. :|

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Alonso, come ha detto Kimi, è il primo top driver che si fa pagare il posto a Maranello.

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Ma la parola fine

non è ancora scritta

di CARLO MARINCOVICH

Cento milioni di dollari di multa alla McLaren e perdita del titolo mondiale costruttori della Formula Uno. Questa la stangata della federazione internazionle dopo una lunga e convulsa udienza davanti al Consiglio mondiale riunito a Parigi. Soddisfatta ma solo in parte la Ferrari che avrebbe preferito veder condannare anche i piloti della scuderia inglese, Alonso e Hamilton, che invece non hanno, almeno per ora, ricevuto alcuna sanzione.

Cento milioni di dollari sono una multa senza precedenti anche nel ricco e fantasmagorico mondo della Formula Uno.

Una cifra che non lascerà impassibili gli azionisti e gli sponsor della scuderia inglese anche se l'assegno da firmare sarà in realtà inferiore visto che la Fia ha ritenuto di depurarla del beneficio economico che la vittoria del titolo costruttori avrebbe comportato per la McLaren: circa 70 milioni che ora invece finiranno (giustamente) nelle tasche della Ferrari.

Ma una stangata di questa portata finirà per avere inevitabili conseguenze dentro la stessa McLaren di cui Ron Dennis, responsabile di questo pasticcio, detiene solo una minoranza di azioni e la sua presenza futura in Formula Uno sembra ormai piuttosto compromessa. La cancellazione dei punti nella classifica costruttori era scontata. Come dire: hai barato, non hai diritto alla vittoria. Giusto. Il titolo passa così alla Ferrari e non per questo è meno meritato.

Fin qui una sentenza dura ma giusta nella cui stesura ha certamente pesato il senso di presa in giro avvertito dalla stessa federazione dopo che per lungo tempo aveva ricevuto dalla McLaren solo dinieghi anche davanti alla evidenza dei fatti. La prima sentenza era stata piuttosto equivoca perché mancavano prove certe che la McLaren si fosse

avvantaggiata dal possesso dei segreti Ferrari.

Sembrava quasi una marachella di qualche suo ingegnere. Invece ora le prove sono saltate fuori. Tutti sapevano dentro la McLaren, anche i piloti. Ed è qui la parte più impasticciata della sentena che non mette la parola fine alla vicenda. I piloti sono stati assolti in quanto trattati come collaboratori di giustizia. Hanno confessato e rivelato; e dunque si aspettavano clemenza. L'hanno puntualmente avuta. Ma con una riserva. Se si scoprirà che non hanno detto tutto, rischiano di perdere anche i punti del mondiale piloti. Insomma per la Ferrari resta una porta aperta che potrebbe portare (chissà quando) alla vittoria di un altro titolo.

Secondo la migliore tradizione manca insomma la parola fine. Il campionato 2008 comincerà nel peggiore dei modi. Con i piloti ancora sotto sospetto e soprattutto con altri forti sospetti sulla McLaren: se si dimostrerà che oltre a copiare la macchina del 2007 avrà fatto scorta di segreti Ferrari anche per quella del 2008, potrebbero scattare altre sanzioni. Di questo passo non si finirà mai. Era la cosa peggiore che la F.1 poteva augurarsi. Perché va bene un imbroglio seguito da una bella punizione, ma continuare a guardarsi in cagnesco per tutti i prossimi gran premi non farà piacere a nessuno.

(14 settembre 2007)

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Una cifra che non lascerà impassibili gli azionisti e gli sponsor della scuderia inglese anche se l'assegno da firmare sarà in realtà inferiore visto che la Fia ha ritenuto di depurarla del beneficio economico che la vittoria del titolo costruttori avrebbe comportato per la McLaren: circa 70 milioni che ora invece finiranno (giustamente) nelle tasche della Ferrari.

Mi pare di aver letto che il "danno" alla mclaren sarebbe di 100 mln di multa più 80 mln (20% dei diritti tv) che avrebbe intascato vincendo il mondiale costruttori......

Così invece con pochi spiccioli (per loro) se la cavano..... ora dobbiamo solo sperare nei procedimenti di giustizia civile/penale con un bel risarcimento danni....sempre sperando che B.E. non arrivi anche lì...

Sono abbastanza perplesso di come sono girate le cose....

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Ma la parola fine

non è ancora scritta

di CARLO MARINCOVICH

Cento milioni di dollari di multa alla McLaren e perdita del titolo mondiale costruttori della Formula Uno. Questa la stangata della federazione internazionle dopo una lunga e convulsa udienza davanti al Consiglio mondiale riunito a Parigi. Soddisfatta ma solo in parte la Ferrari che avrebbe preferito veder condannare anche i piloti della scuderia inglese, Alonso e Hamilton, che invece non hanno, almeno per ora, ricevuto alcuna sanzione.

Cento milioni di dollari sono una multa senza precedenti anche nel ricco e fantasmagorico mondo della Formula Uno.

Una cifra che non lascerà impassibili gli azionisti e gli sponsor della scuderia inglese anche se l'assegno da firmare sarà in realtà inferiore visto che la Fia ha ritenuto di depurarla del beneficio economico che la vittoria del titolo costruttori avrebbe comportato per la McLaren: circa 70 milioni che ora invece finiranno (giustamente) nelle tasche della Ferrari.

Ma una stangata di questa portata finirà per avere inevitabili conseguenze dentro la stessa McLaren di cui Ron Dennis, responsabile di questo pasticcio, detiene solo una minoranza di azioni e la sua presenza futura in Formula Uno sembra ormai piuttosto compromessa. La cancellazione dei punti nella classifica costruttori era scontata. Come dire: hai barato, non hai diritto alla vittoria. Giusto. Il titolo passa così alla Ferrari e non per questo è meno meritato.

Fin qui una sentenza dura ma giusta nella cui stesura ha certamente pesato il senso di presa in giro avvertito dalla stessa federazione dopo che per lungo tempo aveva ricevuto dalla McLaren solo dinieghi anche davanti alla evidenza dei fatti. La prima sentenza era stata piuttosto equivoca perché mancavano prove certe che la McLaren si fosse

avvantaggiata dal possesso dei segreti Ferrari.

Sembrava quasi una marachella di qualche suo ingegnere. Invece ora le prove sono saltate fuori. Tutti sapevano dentro la McLaren, anche i piloti. Ed è qui la parte più impasticciata della sentena che non mette la parola fine alla vicenda. I piloti sono stati assolti in quanto trattati come collaboratori di giustizia. Hanno confessato e rivelato; e dunque si aspettavano clemenza. L'hanno puntualmente avuta. Ma con una riserva. Se si scoprirà che non hanno detto tutto, rischiano di perdere anche i punti del mondiale piloti. Insomma per la Ferrari resta una porta aperta che potrebbe portare (chissà quando) alla vittoria di un altro titolo.

Secondo la migliore tradizione manca insomma la parola fine. Il campionato 2008 comincerà nel peggiore dei modi. Con i piloti ancora sotto sospetto e soprattutto con altri forti sospetti sulla McLaren: se si dimostrerà che oltre a copiare la macchina del 2007 avrà fatto scorta di segreti Ferrari anche per quella del 2008, potrebbero scattare altre sanzioni. Di questo passo non si finirà mai. Era la cosa peggiore che la F.1 poteva augurarsi. Perché va bene un imbroglio seguito da una bella punizione, ma continuare a guardarsi in cagnesco per tutti i prossimi gran premi non farà piacere a nessuno.

(14 settembre 2007)

d'accordissimo con il Carlo ;)

è stata davvero una gran porcata l'affaire Stepney.

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tratti da tg com :

1 pezzo

F1: McLaren divisa su ricorso Fia

Rischierebbe anche il titolo piloti

La spy story della F1 si è conclusa con una punizione parziale per la McLaren, ma la casa anglo-tedesca non vorrebbe chiudere qui il caso ma ricorrere in appello alla sentenza Fia. A spingere sarebbe in particolare la Mercedes, ma se farà ricorso rischia di far perdere ai suoi piloti (Hamilton e Alonso) il beneficio della collaborazione con la Fia e quindi, oltre al titolo costruttori, rischiano di ritrovarsi senza il titolo piloti.

Il caso McLaren-Ferrari potrebbe non essere finito qui. La casa di Woking, anche se ha subito una penalizzazione parziale, vorrebbe comunque far ricorso in appello, anche perché oltre alla multa da 100 milioni di dollari rischia di perdere pure sponsor importanti. Le conseguenze della spy story avrebbero turbato soprattutto i vertici della Vodafone, il colosso della telefonia legato alla scuderia da un contratto quinquennale da 100 milioni di sterline, quasi 150 milioni di euro. "Dobbiamo parlare con il team per avere un quadro chiaro sul futuro", ha detto una portavoce al quotidiano 'The Times'. Nel complesso il budget annuale della McLaren, proveniente anche da altri sponsor quali Johnnie Walker, produttore di whisky, l'istituto bancario spagnolo Santander e la Tag Heuer, casa produttrice di orologi, si aggira sui 280-300 milioni di euro. Le inevitabili ricadute finanziarie della sentenza della Fia potrebbero essere ammortizzate dall'ingresso di nuovi sponsor o da un intervento della Mercedes, attualmente proprietaria del 40% della scuderia.

E proprio la casa tedesca caldeggerebbe il ricorso, proprio per evitare di perdere almeno una parte degli introiti, ma l'appello creerebbe ancora più problemi alla McLaren, visto che i suoi piloti perderebbero il beneficio della collaborazione con la Fia. Oltre al titolo costruttori perso, infatti, la scuderia si ritroverebbe anche senza il titolo di Hamilton e Alonso. Un colpo troppo duro anche secondo Ron Dennis, che opterebbe per chiudere qui il caso viste le prove schiaccianti emerse nel corso della sentenza Fia.

2 pezzo

F1, Ferrari: "E' emersa la verità"

"Siamo soddisfatti, comprovati i fatti"

Se c'era stato un comunicato durissimo dopo la prima sentenza, la Ferrari è contenta di quanto deciso dalla Fia nel Consiglio Mondiale sulla spy story. "La Ferrari è soddisfatta - ha detto la scuderia in un breve comunicato sul sito ufficiale - che sia emersa la verità su questa vicenda. Alla luce delle nuove prove esaminate, sono stati ulteriormente comprovati fatti e comportamenti di eccezionale gravità".

In molti, leggendo qualche commento qua e la, hanno già parlato di una nuova sentenza scandalo, ma la Ferrari, diretta interessata della vicenda, ha accettato con molta signorilità il verdetto di Parigi. La scuderia di Maranello, come più volte affermato dal presidente Montezemolo, voleva uscisse la verità e questo è emerso.

Pochi minuti dopo la pronunciazione della Fia, ecco il breve commento della rossa, tramite il sito ufficiale: "La Ferrari prende atto della decisione della Fia di sanzionare la Vodafone McLaren Mercedes per la violazione dell'articolo 151c del Codice Sportivo Internazionale. Alla luce delle nuove prove esaminate, sono stati ulteriormente comprovati fatti e comportamenti di eccezionale gravità e seriamente pregiudizievoli dell'interesse dello sport. La Ferrari è soddisfatta che sia emersa la verità su questa vicenda".

Diverso umore in casa McLaren. E' Norbert Haug a parlare dello stato d'animo delle frecce d'argento: "Questa sentenza rappresenta uno choc per tutti i membri del team - ha detto - Adesso continueremo tanto più a lottare con la massima risolutezza per dare le nostre risposte sui circuiti di gara, come abbiamo fatto l'ultima volta a Monza".

Rabbia, invece, nelle parole di Ron Dennis: "Non meritiamo di essere penalizzati in questo modo - ha detto - Piloti, ingegneri e l'intero staff hanno chiaramente dimostrato che la McLaren non ha usato alcuna informazione arrivata non lecitamente per avere un vantaggio competitivo". L'unico punto positivo: "La cosa più importante è che andremo a correre questo week end, il resto della stagione e tutte le altre stagioni. Questo significa che i nostri piloti possono continuare a competere per il campionato del mondo".

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