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Termini Imerese - Scioperando per il caldo.


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Fiat Termini Imerese, troppo caldo in fabbrica

gli operai tornano a casa e rinunciano alla paga

TERMINI IMERESE - Erano arrivati sul posto di lavoro puntuali alle 14 gli operai del secondo turno. Li aspettava una giornata di otto ore tra verniciatura e lastratura, forni e saldatrici. Intanto fuori dallo stabilimento Fiat di Termini Imerese la temperatura superava i 40 gradi. Così la maggior parte dei lavoratori ha deciso di rinunciare ai 70 euro netti di paga giornaliera e andarsene a casa: impossibile lavorare a queste condizioni senza correre rischi. La produzione allo stabilimento è dunque ferma.

In realtà fin da stamattina si prospettava la paralisi di tutte le attività: gli operai del primo turno, a causa del caldo che fin dalle prime ore del mattino ha stretto in una morsa l'intera regione, hanno disdetto la manifestazione prevista davanti ai cancelli. Fim, Fiom e Uilm avevano infatti indetto uno sciopero per le pensioni. Come protesta hanno allungato l'astensione dal lavoro da due a quattro ore ma sono rimasti all'interno della fabbrica fino alle 10, poi se ne sono tornati a casa, lasciando lo stabilimento rovente ai colleghi del secondo turno.

"Il clima nella fabbrica è insostenibile. C'è troppo caldo", dice il segretario della Fiom di Termini Imerese, Roberto Mastrosimone ricordando che "agli operai della Fiat, come invece accade per altri lavoratori, non spetta la cassa integrazione per cause legate a calamità naturali".

La conseguenza è che gli operai ci rimettono di tasca loro, rinunciando alla paga di una giornata lavorativa, per un problema la cui risoluzione compete all'azienda che dovrebbe attrezzarsi con sistemi di refrigerazione. "Impianti che sono fondamentali per un gruppo industriale che si propone di competere con Toyota e con tutte le altre case automobilistiche", aggiunge Mastrosimone. Tanto più che "quella del caldo in fabbrica è purtroppo una vecchia questione. Ogni anno all'arrivo dell'afa e dello scirocco gli operai sono costretti a scioperare e questo perché in azienda non sono messi nelle condizioni di poter lavorare con tranquillità".

La Fiom intanto ha fatto sapere di aver chiesto l'intervento della Ausl competente "per verificare eventuali rischi per la salute degli operai" e quello dell'assessorato regionale alla Sanità, affinché siano predisposte misure a sostegno dei lavoratori.

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FONTE: www.repubblica.it

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RIDICOLI

Cosa dovrebbero fare quelli che raccolgono patate e cipolle piegati per terra per tutto luglio e agosto? Possono loro rifiutarsi di lasciare marcire il raccolto?

Come al solito 2 pesi e 2 misure...evviva i fannulloni di Montezemolo

Calamità naturali :lol: cazzo mi viene da ridere,sono in sicilia...mica in alto adige,penso che 37° siano la norma nel periodo estivo

 

花は桜木人は武士

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sarei curioso di sapere a quanti gradi lavorano...domani sciopero pure io che ho l'auto di servizio col clima andato...ma va a cagare va'...

Auto:ex bmw 320d touring 150cv,Gpunto 1.3mj 90cv

La tua prossima auto:a trazione posteriore

moto:Venduta

una vita di traverso ;)

foto72sw8.jpg

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Guest EC2277

Io, quando facevo l'operaio alla Piaggio, lavoravo in un'officina con 35 gradi, il 90% d'umidità, 130 decibel fissi, gli aspiratori delle celle nelle quali giravano i motori da collaudare rotti e, se facevamo presente ciò ai sindacati, ci veniva detto: << Voi siete al Reparto Esperienze, non fate i turni di notte ed avete un'ora di pausa pranzo invece di mezz'ora. Di cosa vi lamentate?>>

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Io, quando facevo l'operaio alla Piaggio, lavoravo in un'officina con 35 gradi, il 90% d'umidità, 130 decibel fissi, gli aspiratori delle celle nelle quali giravano i motori da collaudare rotti e, se facevamo presente ciò ai sindacati, ci veniva detto: << Voi siete al Reparto Esperienze, non fate i turni di notte ed avete un'ora di pausa pranzo invece di mezz'ora. Di cosa vi lamentate?>>

Da me c'è un operatore che sta in cella frigorifera a -20 tutto il giorno e non dice niente...ci vuole solo voglia di lavorare!!!

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Se non è previsto nessun impianto di raffreddamento, nelle aree dove sono presenti macchinari (e in particolare presse) non avranno di certo una temperatura inferiore a quella esterna.

Fanno bene ad astenersi dal lavoro. se il caldo all'interno è quello che ci si può immaginare.

Di certo non ci guadagnano a rinunciare allo stipendio e non se ne sono di certo andati al mare, visto che hanno trascorso metà della mattinata comunque in fabbrica.

Senza andare a cercare dei colpevoli, spero che le temperature si ridimensionino presto e che ì, con i tempi adatti, chi se ne deve occupare appronti delle soluzioni pratiche e durature.

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Guest EC2277

Ritengo doveroso fare una precisazione sul mio intervento precedente: non so in quali condizioni lavorino gli operai di Termini Imerese però mi fà una rabbia vedere quanto i sindacalisti si diano da fare solo negli stabilimenti e, all'interno di uno stesso stabilimento, nei reparti che più forniscono loro tesserati e questo nuoce molto alla loro credibilità; oltre a fornire una copertura per molti ladri di stipendi che, abusando delle tutele sindacali, lavorano poco e male.

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