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Colaninno: in arrivo lo scooter ibrido


Guest DESMO16

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Bella cosa, soprattutto per la possibilità di ricarica esterna delle batterie.

In pratica in città si può quasi girare senza usare benzina.

Certo fa un po' ridere la frase d'effetto, visto che si parla di MP3

è il debutto assoluto nel mondo delle due ruote
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Guest DESMO16
Bella cosa, soprattutto per la possibilità di ricarica esterna delle batterie.

In pratica in città si può quasi girare senza usare benzina.

Certo fa un po' ridere la frase d'effetto, visto che si parla di MP3

..ottimo che riscano a mutuare un sistema tipo Toyota, che sulle moto e scooter permettere di abbatere quasi totalmente le emissioni nocive, contenere i costi e, con l'aggiunta del motore elettrico, di avere un motore più pronto e gestibile.

Piaggio é davvero all'avanguardia, mentre nellle 4 ruote, Fiat é ancora lontana.. :roll:

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Ma il modello a 3 ruote ha un cosi grande successo da fare la versione ibrida anche con questa "configurazione" ?

Non va certo male.

L'anno scorso, in meno di 6 mesi ha venduto più di 1800 pezzi.

Quest'anno potrebbe entrare nella top 20 delle vendite.

E si è aggiunto il Gilera FUoco, versione più cattiva e potente.

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Guest DESMO16
La versione ibrida dovrebbe migliorare prestazioni e consumi facendo dimenticare i kg di troppo che si porta a causa del particolare "avantreno".

Il gruppo accumulatore sarà stivato nel grande vano sotto-sella?

...coppia più che altro, poi la prontezza di erogazione farebbe il resto..

..certo che se la trazione elettrica intervenisse sulle ruote anteriori, si avrebbe anche un vantaggio sulla motricità/trazione, divendendo in talune occasioni una sorta di Q3, inoltre la possibilità di poter percorrere adirittura in sola modalità elettrica fino a 20 Km, lo renderebbe unico..

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Guest DESMO16
IL SISTEMA HyS dell’MP3 si basa su una versione modificata del motore Quasar 250, con una nuova centralina elettronica e una gestione completamente Drive By Wire; e su un gruppo elettrico composto da 3 batterie agli ioni di Litio in serie (tensione di 36 V), un inverter (trasformatore a corrente continua) e un motore elettrico a magneti permanenti di ultima generazione, da 2,5 kW e 15 Nm di coppia, calettato sul mozzo ruota a valle della frizione. Più, naturalmente, una seconda centralina a sorvegliare e coordinare il tutto. Accettabile l’aggravio di peso: circa 15 kg per il pacco batterie, 5 kg per il motore elettrico e altri 5 kg per l’elettronica, compreso l’inverter. Totale 25 kg. Al manubrio c’è un classico cavo, e non un potenziometro, perché tanto il motore elettrico che quello termico sono controllati ‘in coppia’, ovvero a pilotare il tutto è la richiesta di coppia che il pilota fa. A veicolo fermo è sempre possibile collegarsi ad una comune presa a 220V per ricaricare, con la mediazione dell’inverter, le batterie. A gestire il tutto sono le centraline, che lo fanno secondo una delle quattro logiche implementate: standard, puramente elettrica, massima ricarica della batteria, massima scarica della batteria. Nell’ultimo caso il sistema fa fornire al motore elettrico tutta la coppia disponibile finché nella batteria c’è carica; nel penultimo avviene l’opposto.

Il motore elettrico è attivo a tutti regimi, ma si avverte in particolar modo l’incremento di coppia da esso fornito ai bassi: nello spunto ed in salita. In partenza e in accelerazione, ovvero nei transitori, il motore elettrico tendenzialmente supporta quello termico con la sua caratteristica prontezza, assorbendo energia dalla batteria ma permettendo al motore termico di lavorare in condizioni migliori e consumare di meno. Viceversa, quando la centralina riconosce una frenata, inverte il campo elettrico in modo che il motore funzioni da freno e generi corrente elettrica inviandola alle batterie. Il freno motore ci è sembrato anche troppo dolce; per il resto, non ci sono differenze rispetto all’MP3: alle basse velocità la sensazione di peso è mitigata grazie alla coppia supplementare; al crescere della velocità il contributo della parte elettrica cala fino a scomparire. Quello di Piaggio si dimostra un progetto molto ambizioso, che non ha paragoni nemmeno nel Sol Levante, soprattutto per il fatto che passerà da una fase sperimentale alla produzione di serie nel 2008.

Motociclismo

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