Marchionne: Il marchio alfa romeo la prossima sfida

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Il marchio Alfa Romeo,

la prossima sfida

Sergio Marchionne + Fiat da record, l'utile cresce del 90%

Le gioie e i dolori di Marchionne. Soddisfazione per Cnh e Iveco

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GIANLUCA PAOLUCCI - La Stampa - TORINO

Cnh, Iveco, Brasile, rilancio del brand Fiat e turnaround Maserati, da un lato. I problemi sulle forniture di alcune componenti per Cnh, aumento delle materie prime, debolezza del mercato edile Usa e dell’auto in Europa e la lentezza registrata nel riposizionamento del marchio Alfa Romeo, dall’altro. Sergio Marchionne mette in fila, in una delle slide preparate per presentare agli analisti finanziari i risultati del secondo trimestre, i motivi di soddisfazione e i crucci del gruppo del Lingotto. In una colonna, «quello di cui siamo soddisfatti».

Cnh, innanzitutto. Gli effetti della cura Marchionne sono ben visibili nella filiale americana di macchine agricole e mezzi movimento terra, con i ricavi cresciuti del 16,3% in dollari - malgrado un mercato difficile soprattutto sui mezzi pesanti. Il margine per la prima volta dalla fusione tra Case e New Holland è a doppia cifra. Merito, va detto, dei risultati del settore dei mezzi per l’agricoltura, con le vendite di trattori e mietitrebbiatrici che hanno segnato il record storico a livello trimestrale. Poi c’è Iveco, con ricavi netti in aumento del 25,2% e margine della gestione ordinaria salito del 7,8%. Qui la soddisfazione di Marchionne deriva soprattutto dal positivo riposizionamento competitivo dei prodotti nel segmento dei veicoli medi e pesanti, leggi successo dello Stralis e del nuovo Trakker. Brasile: si conferma come uno dei mercati chiave per il gruppo e la crescita non si ferma: 25,9% di quota di mercato, +0,9% nell’ultimo trimestre.

Poi c’è il brand Fiat. Il lancio in grande stile della 500 ha fatto da traino per tutto il marchio. Il successo della 500 in Francia, in particolare, è stato motivo di soddisfazione tanto per Marchionne che per Luca Montezemolo anche perché lanciata in concomitanza con la nuova Renault Twingo. Infine Maserati, che per la prima volta dal 1993 porta al gruppo un risultato della gestione ordinaria positivo.

Sull’altro lato le difficoltà per l’approvvigionamento di alcuni componenti di Cnh dà qualche preoccupazione, unita alla continua debolezza del mercato edile negli Stati Uniti. Ma anche la corsa dei prezzi delle materie prime, che crea problemi a tutto il gruppo, e la debolezza del mercato auto in Europa - con l’accezzione dell’Italia - che potrebbe rallentare la corsa di alcuni modelli chiave, che già iniziano a soffrire in alcuni Paesi la pressione della concorrenza. Da ultimo, il marchio Alfa Romeo.

È probabile che sarà proprio lo storico marchio quello dove il numero uno concetrerà i propri sforzi nei prossimi mesi. In attesa della «piccola» Junior e della nuova 147, che arriverà nei concessionari solo nel 2009.