Rossi: evasione da 60 milioni

[Guest DESMO16]

Da sponsor, Gp e pubblicità un tesoro turbo

Era la fine del ’99 quando Valentino Rossi decise di cercare casa a Londra e trasferire in Gran Bretagna la sua residenza.

Già a quei tempi Valentino era uno degli sportivi italiani più noti e amati, grazie a due titoli mondiali vinti (uno in 125 e uno in 250), un’esuberanza e una simpatia fuori dal comune che lo hanno fatto apprezzare da uomini e donne di qualsiasi età. E anche la scusante del dover migliorare l'inglese era assolutamente veritiera, perché dopo quattro anni di mondiale con l'Aprilia, Rossi nel 2000 passò alla Honda, sotto la guida di Jeremy Burgess, il capo tecnico australiano che poi l'avrebbe seguito nel 2004 anche alla Yamaha. Con il passare del tempo, i titoli mondiali sono diventati sette e, naturalmente, sono aumentati a dismisura anche la popolarità e i guadagni di Valentino, riconosciuto da numerose indagini come lo sportivo italiano più gradito dagli sponsor. Ma quanto fattura l'Azienda Rossi? Circa 25 milioni di euro all'anno, anche se la cifra è puramente teorica, perché nel motociclismo, a differenza di altri sport, non esistono dati ufficiali. Di questi (presunti) 25 milioni di euro, la parte più grossa viene dalla Yamaha, alla quale Valentino è legato dal 2004 con un contratto rinnovato a metà 2006 e che scadrà a fine 2008. La Casa giapponese versa a Rossi una cifra che varia tra i 10 e i 14 milioni di euro, ma che supera i 15 se si aggiungono i premi dovuti a vittorie, podi, pole position e punti realizzati durante la stagione. Poi ci sono i cosiddetti sponsor tecnici, come la Dainese, che fornisce a Rossi tuta, guanti e stivali, e la AGV, costruttrice del casco: qui si può ipotizzare complessivamente 5 milioni di euro. Infine, vanno aggiunti gli sponsor personali per altri 5 milioni di euro: Fastweb e Kerakoll. Sulla tuta di Rossi c'è anche il marchio Imatra. L'immagine e le finanze di Valentino vengono gestite da tempo dalla Great White London, anche questa presente con la scritta GWL sulla tuta del campione.

Il Giornale

[ACS]

Il lordo di un lavoratore dipendente è ogni centesimo che gli viene riconosciuto o pagato e che è "scritto a fuoco" sulla busta paga.

Il lordo di un libero professionista o di un lavoratore autonomo è quello che risulta finirgli in tasca al netto delle spese, dei pagamenti vari.

Spesso un lordo uguale tra un dipendente e un non dipendente significa che guadagnano pressapoco gli stessi soldi, ma altrettanto spesso significa che il non dipendente ha per le mani molto di più.

e cosa significherebbe scusa?? prima di tutto il lordo di un libero professionista è generalmente variabile. QUando non lo è è perchè si tratta di un contratto annuale con cifra pattuita e suddivisa sui 12 mesi, e se è vero che ad un importo mensile sicuramente maggiore, alla fine a parità di lordo il dipendente si trova generalmente + netto "da spendere" in tasca a fine mese se si fanno bene i conti, con in + tutte le tutele del caso che è inutile stare ad elencare.

Il professionista deve pensare (leggi "accantonare") alla previdenza e un numero di oneri accessori come x es il commercialista x la dichiarazione dei redditi...

Se poi vogliamo dire che un libero professionista generalmente guadagna d+ di un dipendente, beh lo possiamo dire, ma ci sono tonnellate di eccezioni e distinguo. Un consulente ed un dirigente di azienda possono essere equiparati a certi livelli, ed a parità di retribuzione lorda ti assicuro che il dirigente se la passa molto meglio...

La differenza è che, se vuole (e se riesce!) il professionista può rischiare di evadere in qualche misura. Questo non ne fa automaticamente un evasore, anche perchè se passare x esempio la proposta di dare in busta paga anche ai dipendenti tutto l'importo lordo, beh vorrei proprio vedere in quanti si ingegnerebbero per non pagare il dovuto. Senza considerare che sono convinto che il 90% dei dipendenti avessero questa facoltà non riuscirebbero ad arrivare alla prima scadenza fiscale con il necessario importo, inebriati dal cash-flow.

[Matteo B.]

quoto completamente il discorso di ax.

[Regazzoni]

e cosa significherebbe scusa??...

Semplicemente a sottolineare il discorso di ieri sera, per cui un reddito dichiarato di 80-100mila €, in Italia, significa passarsela decisamente bene e in certi casi estremamente bene.

E visto come funzionano le aliquote, poichè chi ha un reddito di 100.000€ paga il 36% di irpef, mentre chi prende 1200€ al mese (leggi 15.000€ anno) ne paga già il 23%, non mi sembra che ci sia proprio da stracciarsi tanto le vesti sulle aliquote per i redditi più alti.

[Matteo B.]

Semplicemente a sottolineare il discorso di ieri sera, per cui un reddito dichiarato di 80-100mila €, in Italia, significa passarsela decisamente bene e in certi casi estremamente bene.

E visto come funzionano le aliquote, poichè chi ha un reddito di 100.000€ paga il 36% di irpef, mentre chi prende 1200€ al mese (leggi 15.000€ anno) ne paga già il 23%, non mi sembra che ci sia proprio da stracciarsi tanto le vesti sulle aliquote per i redditi più alti.

mi pare che l'aliquota massima non sia il 36%

[Regazzoni]

mi pare che l'aliquota massima non sia il 36%

Forse perchè non tieni conto di come si calcola l'irpef.

L'aliquota massima è il 43%, ma si calcola solo sul reddito sopra il tetto di 75mile €.

Quindi se dichiari 100.000€ hai il 36% di irpef.

Per arrivare a pagare il 42% di irpef bisogna dichiarare praticamente 1 milione di € di imponibile.

[Matteo B.]

Forse perchè non tieni conto di come si calcola l'irpef.

L'aliquota massima è il 43%, ma si calcola solo sul reddito sopra il tetto di 75mile €.

Quindi se dichiari 100.000€ hai il 36% di irpef.

Per arrivare a pagare il 42% di irpef bisogna dichiarare praticamente 1 milione di € di imponibile.

in questo senso hai ragione

io ragiono così, tutto quello che si fa oltre una cifra è al 43%....

[Regazzoni]

in questo senso hai ragione

io ragiono così, tutto quello che si fa oltre una cifra è al 43%....

Io ragiono tenendo conto che uno dichiara 1.500 € al mese ha il 24 % di irpef, uno che ne dichiara 3 volte tanto ha il 31,8% e uno che dichiara 10 volte tanto ha il 39.5%.

Per cui ritengo che la tassazione irpef sia molto meno progressiva di quanto sembri.

Se poi si tiene conto che più si ha per le mani e più è facile farli fruttare dove sono pocoi tassati e farli sembrare proporzionalmente di meno....

[Cosimo]

ax ha scritto:

e cosa significherebbe scusa?? prima di tutto il lordo di un libero professionista è generalmente variabile. QUando non lo è è perchè si tratta di un contratto annuale con cifra pattuita e suddivisa sui 12 mesi, e se è vero che ad un importo mensile sicuramente maggiore, alla fine a parità di lordo il dipendente si trova generalmente + netto "da spendere" in tasca a fine mese se si fanno bene i conti, con in + tutte le tutele del caso che è inutile stare ad elencare.

Il professionista deve pensare (leggi "accantonare") alla previdenza e un numero di oneri accessori come x es il commercialista x la dichiarazione dei redditi...

Se poi vogliamo dire che un libero professionista generalmente guadagna d+ di un dipendente, beh lo possiamo dire, ma ci sono tonnellate di eccezioni e distinguo. Un consulente ed un dirigente di azienda possono essere equiparati a certi livelli, ed a parità di retribuzione lorda ti assicuro che il dirigente se la passa molto meglio...

La differenza è che, se vuole (e se riesce!) il professionista può rischiare di evadere in qualche misura. Questo non ne fa automaticamente un evasore, anche perchè se passare x esempio la proposta di dare in busta paga anche ai dipendenti tutto l'importo lordo, beh vorrei proprio vedere in quanti si ingegnerebbero per non pagare il dovuto. Senza considerare che sono convinto che il 90% dei dipendenti avessero questa facoltà non riuscirebbero ad arrivare alla prima scadenza fiscale con il necessario importo, inebriati dal cash-flow.

quoto ax completamente.

gli oneri x i commercialisti e tutto gli annessi non vengono mai conteggiati nella pressione fiscale e ormai cominciano a pesare molto sulle mie tasche.

per quanto riguarda l'evasione con gli studi di settore diventa tutto molto più difficile. io non ho problemi di questo tipo perchè lavorando per società fatturo tutto (probabilmente preferiscono usare il nero per altre cose) in quanto sono pauroso di natura e preferisco dormire tranquillo.

Sul lavoro xò mi danno fastidio (e capita quasi tutti i giorni, magari con i dip. pubblici degli uffici che frequento..) quelli che , magari assunto qualche anno fa con contratti migliori e retribuzioni SICURE spesso superiori alla mia, mi ripetono sempre di essere fortunato perchè perchè lavoro in proprio e faccio quello che voglio e guadagno..

[Matteo B.]

1500.....360 euro

4500 1431 euro

15000 5925 euro

se non è progressiva questa

tu vorresti che chi guadagna molto paghi MOLTO di più di quello che guadagna poco (per molto dico più del doppio)

cosa che ritengo ingiusta e pure sto governo ha ritenuto tale, giustamente