Vai al contenuto

Bici a trazione integrale!


Guest DESMO16

Messaggi Raccomandati:

Guest DESMO16

Cercando degli accessosri per bici, mi sono imbattuto in questo curioso sito: praticamente sono bici la cui ruota anteriore é mossa da una catena spinta dalla forza delle braccia, nel cui mozzo é ricavato solitamente un cambio a tre rapporti .

Link al commento
Condividi su altri Social

Praticamente usa il principio di funzionamento di certe "biciclette" per portatori di handicap che non hanno l'uso degli arti inferiori, in cui la pedalata si fa con il manubrio.

Certo qui, visti gli evidenti problemi di coordinazione e di scaricamento delle forze tra ciclista e bici, penso non si tratti tanto di una bici con spinta maggiore o "migliore", ma solo di uno strumento per esercitare un po' le braccia mentre si pedala.

Mi sa di un tantinello scomodo da usare. :?

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
Praticamente usa il principio di funzionamento di certe "biciclette" per portatori di handicap che non hanno l'uso degli arti inferiori, in cui la pedalata si fa con il manubrio.

Certo qui, visti gli evidenti problemi di coordinazione e di scaricamento delle forze tra ciclista e bici, penso non si tratti tanto di una bici con spinta maggiore o "migliore", ma solo di uno strumento per esercitare un po' le braccia mentre si pedala.

Mi sa di un tantinello scomodo da usare. :?

..più che da utilità pratica la vedo più come "oggetto da fitness" oltre che da esclusività tecnica; in realtà bisognerebbe provarla per vedere se davvero in fuoristrada é vantaggiosa come si dice.

Link al commento
Condividi su altri Social

..più che da utilità pratica la vedo più come "oggetto da fitness" oltre che da esclusività tecnica; in realtà bisognerebbe provarla per vedere se davvero in fuoristrada é vantaggiosa come si dice.

Guardandola così e considerando le 4 cose fatte sulla dinamica della pedalata dove lavoravo prima, quel sistema, appena si trova di fronte a pendenze o a sconnesso diventa ingestibile.

Quindi il fuoristrada lo vedo come il peggiore degli impieghi possibili. ;)

Considerando la "scientificità" delle spiegazioni tecniche... :lol:

Nella bicicletta tradizionale, al momento dello scatto in piedi, il ciclista si aiuta anche con i muscoli delle braccia. In questo modo egli aumenta la forza di propulsione che però deve essere sopportata unicamente dai muscoli delle gambe che, attraverso i pedali, la scaricano alla ruota posteriore e quindi al terreno. Nella Bodybike la cosa è molto diversa: tutta la forza supplementare esercitata con le braccia è scaricata direttamente alla ruota anteriore e quindi al terreno, senza gravare sui muscoli delle gambe: ecco spiegato il vero vantaggio. Ad esempio se nel primo caso, pedalando normalmente, la forza sviluppata è 100 e in piedi è 130 a carico delle sole gambe, nel secondo caso il 100 rimane a carico delle gambe anche quando avremo l'incremento di 30 a carico delle braccia. Ecco che s'incrementa la velocità senza che nessun ulteriore sforzo interessi i muscoli delle gambe.

Nella marcia a pari velocità di una bicicletta tradizionale con uno sforzo muscolare pari a 100, lo stesso sforzo può essere ripartito ad esempio in 80 alle gambe e 20 alle braccia. Con lo stesso consumo di energia i singoli muscoli sono meno sollecitati ed aumentano la durata nel tempo.

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
Guardandola così e considerando le 4 cose fatte sulla dinamica della pedalata dove lavoravo prima, quel sistema, appena si trova di fronte a pendenze o a sconnesso diventa ingestibile.

Quindi il fuoristrada lo vedo come il peggiore degli impieghi possibili. ;)

Considerando la "scientificità" delle spiegazioni tecniche... :lol:

..perché il peso si scarica sul manubrio?

P.S: hai lavorato nel settore bici?

Link al commento
Condividi su altri Social

..perché il peso si scarica sul manubrio?

P.S: hai lavorato nel settore bici?

No, ho lavorato nel settore "varie ed eventuali", leggi dipartimento universitario pavese. :lol:

La biomeccanica della pedalata era (e penso sia ancora) uno dei sentieri battuti nella ricerca sperimentale.

Niente di ipertecnologico, ma qualche idea sulla dinamica in gioco nella pedalata te la fai.

Come ad esempio il fatto che posizione dei punti di appoggio, ciclicità e equilibrio delle forze in gioco qui vengono un attimino sputtanati. ;)

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
No, ho lavorato nel settore "varie ed eventuali", leggi dipartimento universitario pavese. :lol:

La biomeccanica della pedalata era (e penso sia ancora) uno dei sentieri battuti nella ricerca sperimentale.

Niente di ipertecnologico, ma qualche idea sulla dinamica in gioco nella pedalata te la fai.

Come ad esempio il fatto che posizione dei punti di appoggio, ciclicità e equilibrio delle forze in gioco qui vengono un attimino sputtanati. ;)

..Qui un altro che costruisce telai e bici speciali, destinate a chi ha qualche problema fisico, ma secondo il costruttore offre molti vantaggi anche all'utente normale, proprio per il tipo di concezione con cui vengini realizzati questi telai, che consentono una migliore resa.

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 4 mesi fa...
Guest DESMO16

di produzione americana, ha la particolarità della trasmissione ad albero cardanico; é importata in Italia

Christini Awd, due meglio di una

I rapporti demoltiplicati della mountainbike permettono di arrampicarsi su sentieri e strade anche molto ripide. I biker con buon allenamento e buona tecnica, a volte, riescono a salire su veri e propri “muri”, aderenza della ruota posteriore permettendo. La vera difficoltà per gli scalatori estremi, infatti, non è la pendenza, quanto la consistenza del fondo che determina lo slittamento della ruota posteriore e l’inevitabile perdita di aderenza

La soluzione esiste e si chiama trazione integrale, come ben sanno i “fuoristradisti” a quattro ruote. Nell’ambito ciclistico il sistema più serio ed efficace finora realizzato ci sembra quella proposto dalla Christini, azienda americana con sede Philadelphia, che già da qualche anno realizza e commercializza una full suspension a doppia trazione che si avvale dello stesso sistema sviluppato sulla più nota moto da enduro Christini awd motorcycles.

La mtb Christini awd è sostanzialmente una classica full suspension con schema a parallelogramma e trazione posteriore che, grazie a un particolare dispositivo di trasmissione integrato nel telaio, all’occorrenza (presumibilmente sulle salite più ripide e scivolose) si trasforma in trazione integrale. Il Christini awd system (con brevetto valido in Usa, Canada, Europa e Giappone) consta di una corona dentata spiroidale sulla ruota posteriore che, attraverso degli alberi di trasmissione con giunto cardanico collocati all’interno del telaio, trasmette il movimento alla coppia conica spiroidale e al mozzo ruota libera Christini della ruota anteriore.

L’intero sistema di trasmissione integrale ha un peso di 1,13 kg e, ovviamente, è disinseribile. Una levetta rinviata sul manubrio, infatti, permette di gestire la frizione “Shift on the fly”, collocata sulla ruota posteriore all’interno della corona dentata spiroidale. Quando si innesta la frizione la corona dentata spiroidale ingrana con il relativo pignone che trasmette istantaneamente il movimento alla coppia conica della ruota libera anteriore.

Gli ingranaggi che determinano il numero di giri della ruota anteriore sono stati calcolati per fare in modo che il movimento della ruota anteriore sia di aiuto a quello della ruota posteriore a bassa velocità, o quando questa perde aderenza. In questo modo, secondo i progettisti, anche con la trazione integrale inserita, quando si pedala su fondi poco sconnessi o ad andatura mediamente sostenuta, la trazione anteriore non “tira”, a tutto vantaggio di una maggiore fluidità di scorrimento.

Non appena, invece, la ruota posteriore inizia a slittare o la velocità si abbassa notevolmente, magari per superare un tratto tecnico, la potenza della pedalata viene trasferita anche alla ruota anteriore con notevoli vantaggi di trazione e direzionalità.

La Christini awd è disponibile in due versioni, sempre con lo stesso telaio in alluminio 6061 ma con carro posteriore differente. Il modello da Cross country ha 100 mm d’escursione, quello da All mountain ha una corsa variabile tra 100 e 150 mm. Sull’anteriore, invece, si trovano le forcelle White brothers, che sono state predisposte per il passaggio l’inserimento del sistema di trasmissione alla ruota anteriore.

I modelli utilizzati sono rispettivamente la Xc 1.0 con 100 mm di corsa e la Vt 1.3 con escursione regolabile tra 80 e 130 mm. La Goodbike di Cuneo propone sul mercato italiano, con tempi di consegna nell’ordine dei trenta giorni, il telaio al prezzo indicativo di 2.750 euro e bici complete da 3.500 euro.

Ciclismo

0.8A?OpenElement&FieldElemFormat=jpg

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.