Serie A 2007 - 2008 : i commenti.

[luc@]

Poveraccio.

[ACS]

Ziliani è un idiota. Assodato ciò (e non lo scopriamo certo adesso), che bisogno ha di confermarcelo ogni giorno di più??

QUOTO AL 10000000%

Ma non è solo un idiota, è un uomo di merda privo di ogni dignità umana che si ripara dietro finte ironie e sarcasmi tentando di imbonirsi un pubblico ormai troppo anestetizzato da tronisti e scandali...

Si sente sempre di meno, altro che editto bulgaro, e questo lo rende ancora + acido. Questo è quello che genera la libertà di parola in mano ai terroristi della parola!!

[BlacK_Lab3L]

MILANO, 11 novembre 2007 - Una persona è morta dopo uno scontro tra tifosi in un'area di servizio lungo l'A1, nel territorio di Arezzo. Secondo le prime informazioni la vittima sarebbe un tifoso laziale. Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto e le responsabilità sulla morte del tifoso. Sembra secondo quanto emerso la vittima sarebbe stata raggiunta da un colpo di pistola. Tutto è avvenuto nell'area di servizio di Badia al Pino dove si sarebbero scontrati tifosi della Lazio e della Juventus. Sul posto è intervenuta la polizia.

ma che gli lasciassero eliminarsi a vicenda sti coglioni, viva la selezione della specie....

[Tommitel]

Si sa che un poliziotto ha sparato 2 colpi in aria... poi però deve essere successo anche qualcos'altro e deve essere partito un terzo, fatale, colpo.

Non si sa ancora l'esatta dinamica però...

[ACS]

ma che gli lasciassero eliminarsi a vicenda sti coglioni, viva la selezione della specie....

sperando di non andarci di mezzo, ma consapevole che a mio parere il rischio vale la pena correrlo. QUOTO!!

Tifosi?? tifosi de che?? io ingabbierei tutti quelli che si fregiano e vantano di essere ultrà. A prescindere da colori ed attività...

RAUS...!!

[BlacK_Lab3L]

sperando di non andarci di mezzo, ma consapevole che a mio parere il rischio vale la pena correrlo. QUOTO!!

Tifosi?? tifosi de che?? io ingabbierei tutti quelli che si fregiano e vantano di essere ultrà. A prescindere da colori ed attività...

RAUS...!!

Anche a me basterebbe farli ingabbiare, ma visto che siamo nel solito paesello dove si fanno le leggi quando ci scappa il morto e solo per far vedere che si è fatto qualcosa, meglio lasciarli scannare come i porci tra di loro.

Non s'è mai visto in un paese civile che si facciano PER FARSI BELLI leggi antiviolenza nei dintorni dello stadio e poi le stesse identiche malfamate figure vengano lasciate libere di fare i loro fottutissimi comodi dove/come/quando (ex: autogril COSTANTEMENTE derubati) vogliono.

[ACS]

beh, viene fuori che probabilmente (anzi quasi sicuramente) è stato un agente della Polstrada. E questo non fa che aumentare l'amarezza.

Partendo dal presupposto che i minchioni ci sono in tutte le categorie, che tra gli ultrà la percentuale sale al 100% e che si spera che tra le FFOO ce ne dovrebbero essere meno in percentuale, a questo punto mi viene da dire che ormai ogni qual volta succede qualcosa i protagonisti vengono colti immediatamente da momenti di psicodramma.

Probabilmente l'agente ha sparato in aria, o forse gli è scappato il grilletto. Immensa tristezza per quel ragazzo che ci ha rimesso la pelle per... per cosa??

Però subito in tutti gli stadi giù a pestare le FFOO. E dai con bastoni e sanpietrini... A Catania uno delle FFOO ci ha rimesso la vita.

A genova e poi Torino prima dei derby si sono organizzate vere e proprie battaglie urbane lontane dallo stadio in stile 700esco, con pause x raccattare i feriti, ma con l'intento di attirare le FFOO e insieme bellamente prenderli a mazzate.

Nella vita le tragedie come quella di oggi accadono, purtroppo. Triste quanto vogliamo ma è così, quanto è vero che ognuno di noi cmq prima o poi invecchierà e poi lascerà questa terra... la probabilità che questi episodi avvengano amenta esponenzialmente quando chi dovrebbe essere solo un "tutore" viene sottoposto ad massacro perenne psicologicamente.

Anche loro ogni volta che rispondono ad una chiamata x rissa tra tifosi hanno paura di lasciarci la pelle, chiaro che i nervi possono saltare.

Adesso assistiamo a questa bella domenica di demagogia e battaglie urbane...

[Tommitel]

Quando vedo queste cose, mi viene in mente solo una cosa:

"Male non fare, paura non avere"

Se non ci fosse stata la rissa tra tifosi (l'apice della demenza umana), ora quel tifoso sarebbe vivo. Punto. Qualsiasi altro commento con SE e MA è superfluo.

Vedendo poi le immagini di Bergamo (Atalanta-Milan) dove dei DELINQUENTI (non sono tifosi) hanno abbattuto una recinzione in plexigas per far sospendere la partita, mi rendo conto che chi ha il coltello dalla parte del manico sono sempre i delinquenti che hanno anche il potere di decidere il destino di una partita.

In quel caso non si doveva annullare la partita: si doveva sospenderla, sgomberare lo stadio, e giocarla a porte chiuse. Bisogna dimostrare ai delinquenti che non sono loro che comandano, e se necessario bisogna usare anche le maniere forti... e per questo bisogna tutelare le forze dell'ordine che sono là a fare il proprio lavoro... e Raciti ci ha pure rimesso la pelle per fare il suo LAVORO. Se un poliziotto tira una, dieci, cento manganellate ad un COGLIONE che è là solo per fare a botte... ha tutto il mio sostegno.

Bisogna smetterla con questi ultras..ed è inutile usare il pugno di ferro per 2 settimane se dopo 2 mesi tutto torna come prima.

[Alex87]

Fonte: www.paoloziliani.it

Ci mancava solo la lettera aperta spedita da Nedved alla Gazzetta dello Sport (mercoledì 7 novembre, pagina 19) per dire: “Non sono violento, ho solo sbagliato un intervento”. Ci mancava solo di leggere:

“Non sono un giocatore violento, non gioco per far male agli avversari (...), si è trattato solo di foga agonistica e di un intervento sbagliato (...), non sono il tipo di giocatore che colpisce l'avversario a gioco fermo o con la volontà di fargli male (...), io so di essere un beniamino di molti sportivi e so anche di essere un esempio per tanti bambini: tengo moltissimo al loro giudizio e mi dispiacerebbe molto se pensassero che sono un giocatore scorretto e violento”. Firmato, Pavel Nedved.

Domanda: avete mai sentito parlare di “Excusatio non petita, accusatio manifesta” (che tradotto dal latino significa: “Scusa non richiesta, accusa manifesta”)? In parole povere: se non hai niente di cui scusarti, non scusarti. In caso contrario, il grande affannarsi a giustificare gesti e comportamenti sortirà l'effetto contrario: e confermerà i sospetti da cui desideri allontanarti.

Se Freud fosse ancora tra noi, tra i tanti casi clinici che tanto lo hanno appassionato – da “L'uomo dei topi” a “L'uomo dei lupi” – troverebbe senz'altro il tempo di occuparsi anche de “L'uomo dei calci”: e cioè dell'interessantissimo caso clinico di Pavel Nedved, calciatore ceco di 35 anni, ex Pallone d'Oro, da anni in forza alla Juventus dopo una lunga militanza alla Lazio. Per chi ancora non lo sapesse: domenica sera, nel secondo tempo di Juventus-Inter, rincorrendo un avversario (Figo) che gli stava scappando palla al piede, Nedved è intervenuto sferrando all'intersita un calcio da dietro che gli ha provocato la frattura del perone. Particolare curioso: è la prima volta – e probabilmente sarà l'ultima – in cui un Pallone d'Oro spacca la gamba a un Pallone d'Oro. Non granchè per campioni che viaggiano spediti verso i 40 anni e verso una pensione dorata.

Quando la notizia della “gamba rotta” di Figo è diventata ufficiale, la polemica sul calcione sferrato da Nedved è divampata e il dibattito si è fatto incandescente. Tra le tante correnti di pensiero, la più gettonata – ed è un classico - è stata quella del “falli così avvengono sempre: ma Nedved non voleva certo rompere la gamba a Figo”. Ebbene, a scanso di equivoci: anche noi lo pensiamo. Siamo sicuri, anzi sicurissimi, che Nedved non volesse spaccare la gamba a Figo. Nedved, infatti, ha esattamente fatto quel che spesso desidera fare: anni fa era buttarsi a terra senza nemmeno essere stato toccato, oggi – in età matura - è rifilare tanti bei calcioni ai suoi avversari, e chi s'è visto s'è visto.

Dice: quante volte abbiamo assistito a interventi peggiori, più cattivi e più violenti, che non hanno determinato, però, conseguenze tanto gravi? È vero: tante volte. Ad esempio, ci viene in mente che all'ultimo secondo della partita Juventus-Genoa (giocata il 21 ottobre, ossia due settimane fa), e nonostante la Juve stesse vincendo 1-0 e la gara fosse ormai conclusa, Nedved è intervenuto in maniera sconsiderata (eufemismo) su Konko, investendolo in corsa, colpendolo alla testa con una violenza inspiegabile e facendolo stramazzare a terra privo di sensi. Al punto che l'arbitro Banti, dopo aver dato il fischio di chiusura, non ha potuto esimersi dal rincorrere Nedved e dal mostrargli il cartellino rosso. Il giudice sportivo, di lì a poco, lo ha squalificato per 2 giornate.

Ora, dando per scontato che Nedved non volesse assolutamente far male al collega del Genoa – così come a Figo - ma volesse solo fare fallo, sia pure a modo suo, sapete qual è la cosa grave? La cosa grave – anzi, vergognosa – è che Nedved, dopo aver colpito alla testa un collega in modo tanto sconsiderato da meritare l'espulsione, e dopo averlo visto crollare a terra come una pera marcia, non lo degni di uno sguardo: e se ne torni sui suoi passi, senza preoccuparsi di lui, indifferente, tranquillo come un papa. Davvero strano per un giocatore che pure, qualche anno fa, per un fatto simile rischiò di lasciarci le penne (Real Madrid-Juvetus 1-0, Champions League, 22 febbraio 2005).

Tornando a bomba. Qualche buontempone, alla Juve, ha avuto la folgorante idea di far scrivere a Pavel una frase come: “Io so di essere un beniamino di molti sportivi e so anche di essere un esempio per tanti bambini” e nelle vita ci sta di tutto, lo sappiamo. Ma la domanda è: in quale film? Se Nedved diventa un esempio per i bambini spaccando gambe agli avversari, rifilando pestoni agli arbitri (Farina, 5 giornate) e passando più tempo in squalifica che giocando, che umanità avremo quando i bambini saranno cresciuti? La verità è che alla Juventus qualcuno dovrebbe cominciare a farsi carico del problema prendendo atto del caso clinico: perché Pavel Nedved, “L'uomo dei calci”, da qualche tempo ha completamente perso il senso della realtà e vive - e gioca - in un mondo tutto suo, un mondo nevrastenico dove a lui, e solo a lui, è permesso fare di tutto: anche pestare i piedi all'arbitro se l'arbitro è così cattivo da sventolarti in faccia il cartellino rosso per le tue intollerabili malefatte!

Insomma: quando Nedved afferma di “essere un esempio per i bambini”, dice una bestialità, punto e a capo. E se alla Juve qualcuno gli vuole bene, dovrebbe cominciare a cercargli un bravo psicanalista. A 35 anni, più che al calciatore è il caso di pensare all'uomo. E se ancora non ve ne foste accorti, oggi l'uomo Pavel Nedved sta male.

Leggo solo ora... avrà anche usato toni forti, ma tutti i torti comunque non ce li ha. Il pestone all'arbitro, l'intervento su konko e per ultimo quello a Figo (per citare quanto detto nel testo, ma ce ne sarebbero molti altri) sono fatti... non solo parole di ziliani...

[ACS]

...Se un poliziotto tira una, dieci, cento manganellate ad un COGLIONE che è là solo per fare a botte... ha tutto il mio sostegno....

il mio sostegno ce l'ha anche se lo ammazza a bastonate!!

Chiaramente quoto TUTTO il tuo discorso al 100%