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Alberi OGM quando li faranno?


Guest frallog

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Cmq attorno agli OGM vegetali c'è ancora tanto scetticismo anche in campo medico-scientifico.

L'altro giorno sentendo un programma medico su Radio24(radio che reputa un po + seria rispetto alla triste media) pur 2 ricercatori hanno ammesso "tra una carota OGM e una normale scelgo la normale",questo dovrebbe dare da pensare...

 

花は桜木人は武士

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Guest DESMO16
Basterebbe fare con nei paesi scandinavi o nel tanto "odiato" Alto Adige dove per ogni albero tagliato ci si impegna a farne rinascere almeno 2 dello stesso tipo tagliato....le foreste alpine sono ricresute del 66% dall'inizio del 2000,un ottimo risultato dato dalla voglia di concretizzare idee ottime (e semplici) senza stare a perdersi in chiacchere politiche.

Se il meridione brucia e ci si ritrova "pelati" non è colpa dei vegetali ma dell'inciviltà di certe eprsone che vi abitano e odiano così tanto la loro terra

Quoto!

Oltretutto avendo la maggiore parte riscaldamenti funzionanti a legna, sono anche più ecologici rispetto ai nostrani a metano

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Quoto!

Oltretutto avendo la maggiore parte riscaldamenti funzionanti a legna, sono anche più ecologici rispetto ai nostrani a metano

CO2 a gogò però......idem particolato se la combustione non è iper-perfetta (cosa che avviene nel 99.99999999% delle abitazioni)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Non che l'OGM in campo animale sia da prendere più alla leggera.

Gli OGM sono una grossa patata bollente.

La scienza ha la mentalità adatta a gestirli in modo adatto e responsabile.

Ma il mondo tecnologico e soprattutto quello economico non sono, per definizione, sufficientemente pazienti e lungimiranti per poter sperare che vengano gestiti ed eventualmente utilizzati in modo sicuro.

L'uomo ha da sempre giocato con la genetica delle specie animali e vegetali, sin dalla preistoria. Però ha dovuto grossomodo giocare secondo le regole imposte dalla natura stessa: incroci, selezione, sopravvivenza, comparsa casuale degli errori genetici ecc.

Poter toccare direttamente il DNA scardina molti di questi meccanismi e quindi è necessario crearne di altri analoghi, autoimposti, che prevengano o contengano la pericolosità e i danni possibili. Anzi probabili.

Per gli OGM ci vogliono decenni (se non di più) di studio, lavoro, sperimentazione controllata, verifica dei risultati e dell'impatto sull'ambiente.

Di certo non sembra andare così in molti casi.

E le conseguenze sono proprio del genere che frallog si augura: abeti e pini nel sud Italia, macchia mediterranea inutile e soppiantata, alberi sulle spiagge, ecosistemi cancellati.

Perdita del (apparente) controllo sui "prodotti".

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Cmq attorno agli OGM vegetali c'è ancora tanto scetticismo anche in campo medico-scientifico.

L'altro giorno sentendo un programma medico su Radio24(radio che reputa un po + seria rispetto alla triste media) pur 2 ricercatori hanno ammesso "tra una carota OGM e una normale scelgo la normale",questo dovrebbe dare da pensare...

questo perche c'è disinoformazione anche in ambito scientifico...

tu quando mangi pane, pasta, biscotti ecc... lo sai che mangi un frumento che è stato ottenuto irragiando il Cappelli con raggi gamma provenienti da scorie di reattori nucleari ottenendo, dopo varii esperimenti e per caso fortuito, il Creso che usiamo tranquillamente in agicoltura e di cui ci nutriamo al 90%, però non usiamo gli OGM dove fin dal principio sai quello che ottieni.

Quindi una cosa che è frutto si raggi gamma va bene e frutto del caso va bene, una cosa invece mirata dove si conoscono gia tutte le caratteristiche no, potrebbe fare male, chissa...

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negare che qualche responsabilità della popolazione esiste nei roghi al sud,

mi sembra fuori luogo, che le piante ogm tipo eucalipti abbiano fatto disastri, ma anche altre piante non ogm piantate nel posto sbagliato è un fatto

ampiamente dimostrato.Come già detto da altri bisogna insegnare a certa gente a non bruciare i boschi. Se poi per lavorare (e per modo di dire) come forestali stagionali, trovano necessario o ovvio dare fuoco alla propria terra,

la prima cosa che mi viene da fare istintivamente è dargli una mano con bombardamenti non con i canadair ma con i b52 e il napalm. E poi tutti a piangere in tv e dire che lo stato li ha abbandonati. La conferma è che molti meridionali si sono rotti le palle di questo modo di vivere e se ne vanno

dove è possibile esprimere meglio le proprie potenzialità.

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CO2 a gogò però......quote]

No. riscaldando a legna non si produce CO2. O meglio si immette in aria quello che è stato assorbito dalla pianta il quale a sua volta sarà riassorbito da un altra pianta, che poi verrà bruciata: bilancio 0.

O quasi, per i consumi legati al trasporto, ma quelli ci sono comunque anche per i combustibili fossili.

Il metano immette CO2, ma non lo riassorbe in alcun modo. Quindi, per quanto ne produca meno a parità di calore, ne immette molto di più di "nuovo" in atmosfera.

Discorso che però non vale per il metano derivato da biomasse.

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Non che l'OGM in campo animale sia da prendere più alla leggera.

Gli OGM sono una grossa patata bollente.

La scienza ha la mentalità adatta a gestirli in modo adatto e responsabile.

Ma il mondo tecnologico e soprattutto quello economico non sono, per definizione, sufficientemente pazienti e lungimiranti per poter sperare che vengano gestiti ed eventualmente utilizzati in modo sicuro.

L'uomo ha da sempre giocato con la genetica delle specie animali e vegetali, sin dalla preistoria. Però ha dovuto grossomodo giocare secondo le regole imposte dalla natura stessa: incroci, selezione, sopravvivenza, comparsa casuale degli errori genetici ecc.

Poter toccare direttamente il DNA scardina molti di questi meccanismi e quindi è necessario crearne di altri analoghi, autoimposti, che prevengano o contengano la pericolosità e i danni possibili. Anzi probabili.

Per gli OGM ci vogliono decenni (se non di più) di studio, lavoro, sperimentazione controllata, verifica dei risultati e dell'impatto sull'ambiente.

Di certo non sembra andare così in molti casi.

E le conseguenze sono proprio del genere che frallog si augura: abeti e pini nel sud Italia, macchia mediterranea inutile e soppiantata, alberi sulle spiagge, ecosistemi cancellati.

Perdita del (apparente) controllo sui "prodotti".

gli OGM stanno sul mercato da piu di 10 anni e prima di essere immessi sul mercato devo passare cosi tanti i quei controlli che quando mangi un OGM in teoria sei piu sicuro di quello che mangi rispetto ad un cibo Bio (notizia di pochi giorni fa che i prodotti Bio a volte fanno pure piu "male" rispetto a quelli tradizionali)

leggetevi il pdf che vi ho postato che è molto completo

se cercate una cosa piu sbrigativa e semplice ce questo: http://www.siga.unina.it/AlimBiotec.pdf

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gli OGM stanno sul mercato da piu di 10 anni e prima di essere immessi sul mercato devo passare cosi tanti i quei controlli che quando mangi un OGM in teoria sei piu sicuro di quello che mangi rispetto ad un cibo Bio (notizia di pochi giorni fa che i prodotti Bio a volte fanno pure piu "male" rispetto a quelli tradizionali)

leggetevi il pdf che vi ho postato che è molto completo

se cercate una cosa piu sbrigativa e semplice ce questo: http://www.siga.unina.it/AlimBiotec.pdf

Solo che l'impatto a medio e lungo termine di quegli OGM non è studiato e verificato prima che vengano messi sul mercato.

Sia su chi se ne ciba, sia sull'ambiente in cui si inseriscono.

E' un concetto totalmente antieconomico, chiaro. Ma si tratta di prendersi la responsabilità di inserire consciamente degli organismi "alieni" all'ambiente.

Nella maggior parte dei casi l'effetto non si rivelerà maggiore di quello di una qualsiasi mutazione spontanea.

Ma statisticamente ci sono di sicuro dei casi con degli effetti collaterali seri.

Se poi parliamo di OGM in cui uno o più determinati comportamenti sono ricercati in modo specifico, allora il rischio aumenta esponenzialmente.

Perchè un conto è scoprire una specie utile nata da un singolo danno/alterazione genetica. Un altro è alterare finchè si trova quello che si cercava: si carica il DNA di un elevatissimo potenziale, di cui solo una piccola parte è sfruttato per ottenere quello che cercavamo.

Il resto di quel potenziale è sconosciuto e pressochè incotrollato.

A meno di lavorarci su con i tempi della scienza e non con quelli del mercato.

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