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Lancia è main sponsor della Monaco Classic Week


Kaleido

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Oggi alle 18.00, presso il Lancia Café allestito sulla terrazza dell’Hotel Westin Excelsior al Lido di Venezia, Lancia presenta una nuova sponsorizzazione. Infatti, Lancia è main sponsor della Monaco Classic Week, una delle più prestigiose manifestazioni riservate a imbarcazioni d’epoca, a vela e a motore, organizzata dallo Yacht Club de Monaco dal 12 al 16 settembre a Montecarlo.

Eleganza, esclusività, cura per i dettagli, materiali pregiati, sono caratteristiche che da oltre un secolo caratterizzano sia le vetture Lancia sia lo yachting. In particolare, i modelli Phedra e Thesis che Lancia mette a disposizione dello Yacht Club de Monaco sono le “ammiraglie” della gamma Lancia e ben esprimono, con il loro stile e l’alto livello di confort, lo spirito più classico di Lancia, quello che porta avanti i valori della tradizione.

Quest’anno inoltre, è l’occasione per celebrare i 50 anni della Lancia Flaminia. Prodotta a partire dal 1957, la grande ammiraglia Lancia è stata tra le automobili più ammirate del suo tempo e ancora oggi è utilizzata dal presidente della Repubblica Italiana. Vettura lussuosa e imponente, fu prodotta fino al 1970 in tre serie successive. Molto affascinanti le versioni coupé firmate Pininfarina, Touring e Zagato.

Con il potente sei cilindri della Flaminia furono anche equipaggiati alcuni motoscafi da corsa, che ottennero un tale successo da costituire in breve tempo una vera e propria classe autonoma. Alcuni di questi capolavori si esibiranno durante la Classic Week, mentre una Flaminia coupé Pinifarina sarà esposta allo YCM.

I motoscafi Classe Flaminia 2500

I motoscafi a tre punti che gareggiavano negli anni Sessanta e Settanta nella Classe Lancia, poi ribattezzata Flaminia 2500, adottavano tutti il motore della grande ammiraglia Lancia, adattato per le competizioni motonautiche.

Veniva montato al contrario rispetto all’uso automobilistico con le prese di forza dalla parte delle pulegge e non del volano. Le gare, infatti, si svolgevano su un percorso con due rettilinei di 800 metri e due curve a sinistra di 200 metri. Per consentire la virata a sinistra, quindi, l’elica doveva girare solo a destra. Non c’era impianto elettrico e le candele erano con elettrodi al platino (per l’epoca, un’innovazione). Anche i tubi di scarico erano diversi, per aumentare la potenza erogata. In comune con i normali motori di serie avevano albero motore, bielle, aste, bilancieri e bicchierini. Per il resto veniva lasciata libertà di azione.

L’abilità dei meccanici e dei piloti portò il Flaminia 2500 a toccare velocità di punta di 228 km/h nelle gare a distanza.

Tra le doti che hanno garantito il successo del motore Flaminia, la prima era la sua capacità di raggiungere la coppia massima a soli 4.500 giri (contro i 5.800 dei motori Alfa Romeo). Ciò consentiva una ripresa eccezionale al giro di boa e di scatenare subito tutta la potenza sul rettilineo. Altri vantaggi erano l’affidabilità e la leggerezza. Fattore questo molto rilevante, dal momento che tra scafo e pilota non si poteva superare il peso di 370 kg.

Le Lancia storiche presenti alla Classic Week

Nel giardino dello Yacht Club de Monaco sarà esposta una Lancia Flaminia coupé Pininfarina, presentata per la prima volta al Salone di Torino del 1958, in versione prototipale. Prodotta in serie a partire dall’anno successivo, è un quattro posti con due porte dalle linee e proporzioni armoniose, con uno chassis dal passo ridotto di 12 cm. Il motore più potente (119 CV contro 102) e il peso ridotto consentono una velocità massima di 170 km/h, rispetto ai 160 della berlina. Questo modello è a tutt’oggi considerato uno dei più belli mai disegnati dal carrozziere torinese.

La seconda vettura è una Lancia Artena Cabriolet del 1932 donata alla Collezione Lancia dalla Contessa Spreafico di Lecco. Dotato di un 4 cilindri da 2000 cc, l’affascinante esemplare è una delle prime vetture realizzate da Pinin Farina e, ancora oggi, si fa ammirare per l’originale carrozzeria bicolore (parafanghi neri e corpo vettura bordeaux) e l’elegante capote di tela in tinta crema. Inoltre, la Lancia Artena Cabriolet del 1932 eredita tutta l’affidabilità che ha reso celebre la versione base del modello.

Entrambi gli esemplari esposti provengono dalla Collezione Lancia.

Torino 31 agosto 2007

Bellissima iniziativa, tanto di capello a OF.

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si però che palle... centinaia di sponsorizzazioni! guardate su fiatautopress la sezione lancia... però purtroppo è l'unico modo che ha per vivere...

trovata in altri forum:

tra un pò ci sarà Lancia Main Sponsor SDS

lanciasalsiccievp0.jpg

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si in effetti e l'unico modo per farsi publicità visto che modelli nuovi non c'e ne, aspettiamo delta e vediamo che cambia, visto che:

-delta 2008

-ypsilon 2009

-specialty 2009

-thesis rest 2009

-musa 2010

in teoria ci aspettano 2 anni con un po di movimento nella casa di chivasso chissa se....

immaginetu7.jpg
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faccio notare questa frase... :-) :-) :-)

Tra le doti che hanno garantito il successo del motore Flaminia, la prima era la sua capacità di raggiungere la coppia massima a soli 4.500 giri (contro i 5.800 dei motori Alfa Romeo). Ciò consentiva una ripresa eccezionale al giro di boa e di scatenare subito tutta la potenza sul rettilineo. Altri vantaggi erano l’affidabilità e la leggerezza. Fattore questo molto rilevante, dal momento che tra scafo e pilota non si poteva superare il peso di 370 kg.

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