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BMW M5 (Spy)


Touareg 2.5

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Uhmm...

Va a finire che questa esce proprio bene.

Spero solo in un mitigato effetto suino... :lol:

Ma da queste foto sembra ok.

Si credo pure io che la cosa sia scongiurata, ma si capiva già un paio di mesi fa...o giù di lì! ;)

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Fonte Autoblog.

BMW Motorsport: meno cilindri e più turbo, ma niente elettrico

Kay Segler, il nuovo numero uno di BMW Motorsport, lo ha detto chiaro e tondo: non ci sarà mai una M elettrica. Della serie: c’è un limite a tutto. La frecciata a Mercedes-AMG e ad Audi, che a Francoforte hanno presentato rispettivamente la SLS eDrive e la E-Tron Concept, non potrebbe essere più esplicita.

Segler, uomo BMW da 22 anni a questa parte, nonché ex numero uno Mini per quattro anni e mezzo, è da tre mesi il nuovo ad della divisione Motorsport. Ed è arrivato in un momento delicato per la M bavarese, che si trova ad affrontare la grande sfida del futuro, quella di offrire più prestazioni con meno consumi ed emissioni.

Bella gatta da pelare, poco da dire. Con questo ricambio generazionale, le BMW M non potranno semplicemente avere motori più grossi e potenti, anzi. La nuova M5 tornerà dal V10 al V8, e la prossima M3, dopo l’unica generazione spinta da un V8 -l’attuale-, tornerà al sei cilindri, con un progetto che sarà seguito sin dall’inizio da Segler.

Il manager fa giustamente notare come il processo sia già partito: “X5 M ed X6 M montano un 4.4: solo cinque anni fa sarebbe stato obbligatorio pensare a un 5.0 o addirittura a un 6.0 per auto simili”.

Già. Il “guaio”, ragionando da fondamentalista-Motorsport, è che il 4.4 in questione è un biturbo e non un ululante aspirato capace di tirare la lancetta del contagiri fino alla soglia degli 8000. Ecco come risponde Segler all’obiezione: “In fatto di tecnica e tecnologia, se sei dogmatico nelle risposte, stai sicuramente sbagliando. Se il turbo è la soluzione giusta ai tuoi problemi, la adotti, punto e basta”. Più chiaro di così.

Il problema, per la precisione, è quello di ridurre consumi ed emissioni. Sì, suona strano per macchine che si chiamano M3 o M5, storici sinonimi di potenza e cattiveria, ma tant’è: nel 2009 leggi la cartella stampa della E 63 AMG, o della Ferrari California, o di qualunque altra supercar, e ti imbatti prima nel dato della CO2, poi in quello dell’accelerazione e della velocità massima. Il segno dei tempi.

Un segno che ritroveremo anche nei cofani delle suddette M. Oltre all’M5, che monterà un V8 sovralimentato, anche la M3, per la prima volta nella storia, adotterà un sei cilindri turbo. Non solo: proprio come AMG, anche Motorsport promette che lavorerà sodo sull’alleggerimento delle prossime creature. “I clienti in cerca di un’esperienza dinamica più coinvolgente non hanno bisogno di 50 CV in più”.

Quoto la frase finale di Segler. Riduzione dei pesi, delle cilindrate, delle potenze e delle emissioni e tutti turbo. Finalmente è ritornato il buon senso alla BMW Motorsport.

in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

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