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ESTEROFILIA ITALIACA??


bialbero

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Non scopro certo l'acqua calda dicendo che l'Italiano è per tradizione esterofilo. Non so a che tardizione facciano riferimento, fatto sta che l'esterofilia in questo paese raggiunge in taluni casi livelli preoccupanti, in moltissime zone d'Italia come il ricco nord est il 90% delle auto circolanti è Tedesca sopratutto del gruppo VW, in generale c'e comunque un preconcetto nei confronti delle Italiane e sopratutto della marca Fiat in generale, che comunque si rispercuote anche sugli altri marchi del gruppo, che nonostante gli effettivi miglioramenti e differenziazione netta efettuata ultimamente dal prodotto Fiat, vengono troppo spesso assimilati alla marca Torinese. Anedotto di stamani: un mio amico "dovrei comprare la macchina nuova, vendo il mio CLK 200 Kompr.e prendo un'Audi, forse un TT", io gli rispondo, "be se cerchi un coupè bellissima è la nuova Alfa GT", sua perentoria risposta: "no no, delle Italiane non mi fido, le tedesche son più sicure e poi quella li è ancora Fiat". Stop. Non ho nemmeno provato a replicare tanto era inutile.

Colpe? credo prima di tutto del nostro unico costruttore nazionale, che ha fatto il bello e il cattivo tempo della situazione, non dando reali opportunità di scelta all'acquirente e dando la netta e percettibilissima sensazione che comperare Fiat Lancia od Alfa sia in effetti la stessa cosa, almeno cosi era ai tempi dei pianali Tipo...oggi pe fortuna la cosa è davvero cambiata ma i preconcetti sono duri a morire, come si dice, ci vogliono cento anni per farsi un'immagine ma ne bastano dieci per distruggerla. E' accaduto purtroppo.

Discorso scelta: chi cerca un'auto sportiva a TP tra le marche nazionali, senza andare a disturbarsi a spendere 150.000 euro per Ferrari e Maserati, non nessuna scelta, schi vuole una 4x4 nada de nada, idem per i fuoristrada, monovolume compatti? ci stiamo svegliando solo ora ma con estremo ritardo, Alfa Romeo finalmente sta tornando alla ribalta e la sua immagine e blasone sportivo tornano a splendere, ma ci vorrebbe un netto taglio con il passato gestito da Fiat, evidentemente non aprezzato.

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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Guest Abarth03

Domanda: questa persona aveva avuto forse delle esperienze negative per poter dire cio'??? :evil:

L'auto Italiana non è inferiore a nessuna, ed è ora di smetterla con questi luoghi comuni!!! Un conto è scegliere una vettura straniera per motivi strettamente di convenienza economica (come ho fatto io, perdonatemi se lo ripeto, comprando una 206 perchè, oltre a piacermi esteticamente, mi era sembrata più conveniente a parità di prezzo rispetto ad una Punto o una Y...), altra cosa è tirare fuori motivazioni che sanno più di pretesto che non altro.

Condivido pienamente le motivazioni che tu dai a questa mancata fiducia di molti nei confronti del prodotto Fiat, pero' l'Italiano medio dovrebbe fare un piccolo sforzo e non guardare al passato, ma cercare di analizzare obiettivamente il presente.

:roll:

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per fortuna ci sono italiani emigrati all estero che per l'amore verso il loro paese comprano ancora fiat/lancia/alfa - pensate dove sarebbe la fiat senza di noi !

oltre tutti gli errori comessi dal gruppo fiat c'é sopratutto quello dell' immagine dei marchi e dell servizio all cliente, se questi criteri non cambiano presto sarà difficile convincere il cliente a comprare auto italiane. l'emozionalità conta fino a un certo punto......................

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......ci sono state sicuramente, assemblaggi, qualità percepita, mancanza di modelli, appiattimento dei marchi nobili ecc.

Però purtroppo quanto ad esterofilia l’italiano medio non è secondo a nessuno soprattutto in campo automobilistico. Denigra continuamente tutto quello che è FIAT, salvo poi lamentarsi che “la cassa integrazione la paghiamo sempre noi”. Nel momento in cui una FIAT od altra marca italica, ha un piccolissimo problema, viene raccontato a chiunque, amplificato enormemente fino a farlo diventare l’argomento principale al Bar sport. Quando invece l’esterofilo medio compra il suo berlinone teutonico ed ha problemi anche gravi (vedi ultima A6, un vero disastro) li nasconde! la sua auto va benissimo! Sono stati soldi ben spesi! A tutto questo si aggiunge una forma di antipatia verso tutto quello che è Agnelli, sia a livello di moda o ideologia politica, sia a livello di imprenditori “lui è stato aiutato dallo stato io no! Quindi altri soldi non li avrà”.

Ovviamente però l’esterofilo medio ha sempre la bandiera della Ferrari pronta per festeggiare e s’incazza come una bestia quando perde.

Ci vorrà del tempo prima di abbatter questi luoghi comuni, ma comunque soprattutto in casa Alfa il cammino sembra ben avviato.

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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Non va comunque sottovalutato, oltre ai fattori che avete ricordato e che riguardano la qualità del prodotto, più o meno oggettiva e percepita, la disponibilità di modelli nei nuovi segmenti che sono nati negli ultimi anni, la qualità del servizio offerto, anche un cambiamento culturale verificatosi nel nostro paese.

L'esterofilia c'era anche ai tempi in cui Fiat aveva oltre il 60% del mercato italiano; quello che mi sembra sia cambiato oggi, soprattutto nelle aree del nord-est, è proprio una certa avversità ai simboli della cultura nazional-popolare; dirò di più: è proprio il sistema nazional-popolare inteso come struttura sociale e milieu (ambito) culturale ad essere andato in crisi.

Pensiamo all'avanzata della cultura leghista con tutto il suo portato di malcontento e denuncia nei confronti della Roma ladrona, accentratrice e burocratica; pensiamo alla nazionale italiana, che in certi stadi non gioca perché troverebbe un tifo contro; e pensiamo quindi a Fiat, casa nazionale, simbolo dell'auto italiana tout-court.

Come tutti i simboli, questi sono spesso presi come esempio su cui esternare la propria protesta e dissenso verso un sistema più generale cui quel simbolo rimanda.

Per questo, l'operazione di immagine di Fiat dovrebbe contenere elementi che trascendano la sua peculiarità nazionale e proiettarla in una dimensione che travalichi la percezione simbolica più diffusa oggi. Un processo non semplice ma che anche il successo di un paio di modelli a livello continentale aiuterebbe ad accelerare non poco.

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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Vorrei dire la mia su questo argomento.

parliamo di quel 7/8 % del mercato che possiede i seguenti

marchi...AUDI MERCEDES BMW

questi hanno la convinzione di avere in mano il massimo

dal punto di vista tecnologico e di immagine

i...come un vestito di alta moda made in italy(e moltissime altre

cose made in italy) ....come un profumo francese...come un televisore

giapponese....... come il cioccolato svizzero

Ricordatevi ne non conta la tecnologia di cui noi parliamo tanto

ma semplicemente l'immagine ...a quella non possono

rinunciare ,riguarda la loro personalità ,la dimostrazione del

proprio successo ,la sessualità (per entrambi i sessi e anche i gay)

è pressochè impossibile convincerli di passare ad ALFA o LANCIA

i tempi non sono maturi a meno di dargli la seconda auto

la 147 , la Ypsilon , la Mpv Lancia , La Fiat Cinquecento (quella di cui si parla su 4ruote immagine tipo Mini)

aggiugiamoci anche la Fulvia e l' Alfa Gt

ma come seconda auto.

Poi ci sono quelli della VW il 5% del mercato

Quelli li possiamo prendere con ALFA e LANCIA basta darsi una

mossa ...ricordo che molti di quelli che hanno oggi la Passat

avevano la Thema

poi c'è il 43% che compra di tutto ....e non commento oltre

qui bisogna fare quello che da alcuni mesi fa la FIAT

giorno per giorno con impegno e dedizione.

Io credo che nei prossimi mesi grazie a Panda Ypsilon e Idea

la quota di mercato delle auto italiane si modificherà

in modo sostanziale nella percentuale e nella qualità delle vendite.

Già oggi chi torna a riprovare una Panda dopo aver avuto

un Daewoo o una Hyunday ci sta pensando sopra

e cosi chi ha una Pegout ,Ford,Opel,Citroen ,Renault può considerare

il fatto di poter scegliere una Fiat non solo per il prezzo

ma anche per i nuovi modelli .

Insomma l'esterofilia a ma non convince e poi anche il

nazionalismo ottuso

è deludente.

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Guest T a u r u s

No non Concordo Guglielmo i tempi sono piu' che maturi....sono gia' molti molto stanchi delle solite Mercedes,Audi o BMW..........e la maggioranza della clientela guadagnata con 147 o 156 gia' proviene da questi tre marchi a livello globale......pensa che 147 ha vendite europee simili o superiore ad A3 con una rete Alfa Romreo che ha quasi la meta' degli outlet che ha Audi..pensa che se Alfa avesse nel massimo della sua carriera della 156 una rete come quella BMW o Mercedes non venderebbe 130.000 156 in un anno(2000) ma sfiorerebbe le 300.000.......non diciamo cose assurde....la clientela e stancata dei soliti marchi.....

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No non Concordo Guglielmo i tempi sono piu' che maturi....sono gia' molti molto stanchi delle solite Mercedes,Audi o BMW..........e la maggioranza della clientela guadagnata con 147 o 156 gia' proviene da questi tre marchi a livello globale......pensa che 147 ha vendite europee simili o superiore ad A3 con una rete Alfa Romreo che ha quasi la meta' degli outlet che ha Audi..pensa che se Alfa avesse nel massimo della sua carriera della 156 una rete come quella BMW o Mercedes non venderebbe 130.000 156 in un anno(2000) ma sfiorerebbe le 300.000.......non diciamo cose assurde....la clientela e stancata dei soliti marchi.....

Quindi Taurus, rispetto alle mie analisi, hai gli elementi per dire che a livello di immagine almeno per quanto riguarda Alfa, una certa filo-germanità e antiitalianità culturale stanno calando? Beh questo mi farebbe piacere.

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

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Non va comunque sottovalutato, oltre ai fattori che avete ricordato e che riguardano la qualità del prodotto, più o meno oggettiva e percepita, la disponibilità di modelli nei nuovi segmenti che sono nati negli ultimi anni, la qualità del servizio offerto, anche un cambiamento culturale verificatosi nel nostro paese.

L'esterofilia c'era anche ai tempi in cui Fiat aveva oltre il 60% del mercato italiano; quello che mi sembra sia cambiato oggi, soprattutto nelle aree del nord-est, è proprio una certa avversità ai simboli della cultura nazional-popolare; dirò di più: è proprio il sistema nazional-popolare inteso come struttura sociale e milieu (ambito) culturale ad essere andato in crisi.

Pensiamo all'avanzata della cultura leghista con tutto il suo portato di malcontento e denuncia nei confronti della Roma ladrona, accentratrice e burocratica; pensiamo alla nazionale italiana, che in certi stadi non gioca perché troverebbe un tifo contro; e pensiamo quindi a Fiat, casa nazionale, simbolo dell'auto italiana tout-court.

Come tutti i simboli, questi sono spesso presi come esempio su cui esternare la propria protesta e dissenso verso un sistema più generale cui quel simbolo rimanda.

Per questo, l'operazione di immagine di Fiat dovrebbe contenere elementi che trascendano la sua peculiarità nazionale e proiettarla in una dimensione che travalichi la percezione simbolica più diffusa oggi. Un processo non semplice ma che anche il successo di un paio di modelli a livello continentale aiuterebbe ad accelerare non poco.

Hai ragione su tutto ma parlate tanto del nord-est ma quella cultura c'è in tutto il nord nn solo nel veneto ma anche nel piemonte orientale NO-VC.BI.VB dove abito io.....anzi ti devo dire che qui che in teoria sarebbe piemonte c'è più odio per la Fiat rispetto a Mantova (che cmq ha un altissima % di vendite di bmw mb) dove ho baitato per 5 anni.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Stefano sono d'accordo con te. Prendevo esempio dal Nord-Est come fenomeno forse più originario, ma ho potuto vedere anch'io come in Piemonte esistano fasce consistenti di persone molto critiche verso Fiat e la sua cultura aziendalista. Come però avrai letto nel post precedente, stando a Taurus le maglie di questa cultura sembrano cedere o allargarsi per far rientrare un certo gradimento verso alcuni prodotti, in primis Alfa. Spero che sia davvero così.

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

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