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"Amarcord" mercati, spese e auto 1980


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Infatti, e confermo che non c'era più da quasi 20 anni la tassa sulle auto di importazione (IGE) che proteggeva le auto Italiane.

E' che le Auto Italiane nel 1980 erano mediamente al pari (spesso sopra)

la concorrenza.

mi chiedo se eravamo noi in avanti o gli altri che erano indietro....

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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Qua si parla del 1980 non del 1971/72.Credete quello che volete, io so solo che ,almeno all'estero, le auto italiane negli ultimi 30 anni hanno sofferto molto.Siete anche poco informati.Lo scandalo della Beta che si spaccava a meta' per la ruggine che polverizzava la scocca ? Lo sapevate. In quetso periodo 'D'ORO" La Lancia dovette abbandonare il mercato Inglese, la Fiat e l'Alfa quello americano. Il motivo? Prodotti di scarsa qualita'.Certo gli anni successivi furono ancora peggio , ma mi ricordo che se non fosse stato per la Uno la Fiat andava giu'. La cosa e' che il passato sembra sempre piu' bello nel presente. Marchione ,che se non sbaglio ha vissuto in Canada, sa la montagna che c'e' ,almeno per i mercati esteri, da sormontare.

ARTISTA-ALFISTA

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Nel 1980 le cose erano diverse infatti.

I concorenti erano cresciuti e migliorati, fiat era rimasta al palo.

Gli anni 1980-83 sono tra i peggiori per Fiat Group, fno all'arrivo di Uno, che ristabilisce le distanze.

Pero' tu citi auto per esempio Beta, che nel 1980 erano piu' che obsolete.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Che il 1980 fosse un anno problematico per il gruppo FIAT è innegabile, forse una delle crisi più basse insieme a quella del inizio 3° millennio.

Ma era dovuta a problemi sindacali più che di prodotto (che comunque era collegato a questi).

Dopo la famosa marcia dei 40.000 le cose cambiarono e si ricominciò a fare progetti e auto degni.

Comunque il panorama 1980 non era cosi fosco dal punto di vista prodotti:

FIAT:

126 faceva egregiamente il suo lavoro

Panda: uno dei progetti più azzeccati della FIAT in tutta la sua storia, una vettura rivoluzionaria.

Ritmo: tra le generaliste, insieme a Golf una delle C migliori.

131: portava la famiglia a Rimini e vinceva il mondiale Rally con la stessa disinvoltura.

132-Argenta:una risentiva dell'età, l'altra prodotto di transizione (sbaglaito)

X1/9: faceva divertire (e molto) i bambini cresciuti di tutto il mondo compresi gli Americani che la chiamavano Piccola Ferrari

Lancia:

Delta appena incoronata auto dell'anno divenne il punto di riferimento del settore lusso del C

Beta risentiva dell'età.

Beta coupè-HPE-Montecarlo avevano molto da dire.

Gamma-Coupè raggiunta la maturità divennero affidabili oltre che belle (coupè in particolare)

Anche Alfa non era male:

Alfasud seppure con primavere sulle spalle aveva eliminato i problemi di ruggine, la C più sportiva sul mercato

Sprint troviatemi una C coupè che le stesse dietro (poche ne esistevano)

Giulietta la linea faceva ancora discutere, ma una volta al volante la discussione era chiusa.

Alfetta ancora la migliore 2000 sul mercato, e lo rimmarrà ancora per 2-3 anni, come il buon vino invecchia molto bene.

Alfetta GTV a parità di cilindrata di schiaffoni anche a Stoccarda ne tirò parecchi.

Alfa 6 nata vecchia e sbagliata.

Poi c'erano Ferrari, Lambo, Maserati, e De Tomaso ma erano roba a parte.

Innocenti:

Soffriva di già

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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ti sei dimenticato la piu' venduta...:)

Comunque e' vero che gli anni 80-83 sono tra i piu' bassi qualitativamente dal punto di vista del prodotto.

soprattutto Ritmo e la dimenticata, soffrivano di plastiche e lamiere indegne.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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ti sei dimenticato la piu' venduta...:)

Comunque e' vero che gli anni 80-83 sono tra i piu' bassi qualitativamente dal punto di vista del prodotto.

soprattutto Ritmo e la dimenticata, soffrivano di plastiche e lamiere indegne.

Ero convinto di averla inserita :oops::oops:.

Era vecchietta anche lei ma era regina da oltre un lustro del mercato, e di concorrenti migliori non ne vedevo molti in circolazione.

Le plastiche erano le prime montate e scontavano effettivamente la qualità non eccelsa.

Solamente Renault aveva un esperienza pluriennale di fascioni, comunque anche di R5 scolorite ne ricordo parecchie.

Le lamiere non erano il TOP, ma se gaurdiamo anche Golf solamemte con II risolse il problema della ruggine, le I ..........erano meglio come interni della Ritmo ma a livello di carrozza se la contendevano.

A mio avviso Delta era la migliore fino all'arrivo di Golf II.

E' vero che molti giuliettisti passarono a generalisti, mentre erano più gli alfettisti che passarono a 190 o BMW 3.

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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Si' infatti Delta ( e la prossima ventura Prisma ) erano un gradino avanti, e secondo me lo restano anche rispetto a Golf II, per lo meno la prima serie di questa ( la serie IIb di golf resta inarrivabile ancora adesso ).

Ma anche ritmo II serie era un po' meglio.

Il problema di Fiat e' comnque ciclico: dopo un modello di successo si adagia.

cosi' dopo 128/127 non seppe mantenere l'eccellenza con Ritmo, cosi' lo fece con tipo dopo uno, cosi' lo fece con Bravo/a con Punto.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Qua si parla del 1980 non del 1971/72.Credete quello che volete, io so solo che ,almeno all'estero, le auto italiane negli ultimi 30 anni hanno sofferto molto.Siete anche poco informati.Lo scandalo della Beta che si spaccava a meta' per la ruggine che polverizzava la scocca ? Lo sapevate. In quetso periodo 'D'ORO" La Lancia dovette abbandonare il mercato Inglese, la Fiat e l'Alfa quello americano. Il motivo? Prodotti di scarsa qualita'.Certo gli anni successivi furono ancora peggio , ma mi ricordo che se non fosse stato per la Uno la Fiat andava giu'. La cosa e' che il passato sembra sempre piu' bello nel presente. Marchione ,che se non sbaglio ha vissuto in Canada, sa la montagna che c'e' ,almeno per i mercati esteri, da sormontare.

Carissimo Salvino

Io ho origini Italiane ma vivo in Svizzera (anzi mi chiedo come mai tu sei tornato in Italia, io lo farei solo da pensionato, al caldo però).

Hai sicuramente ragione che l'immagine dell'auto Italiana all'estero ha sofferto non poco - ma siamo sinceri - molta colpa ricade sui concessionari e rivenditori. Io ti posso parlare solo della Svizzera tedesca - li dove vivo. Se guardo solo negli ultimi 10 anni quanti hanno chiuso - devo dire che sono stati solo quelli che erano 'scarsi' - molti Italiani emigrati che 'facevano l'affare con i soliti Italiani che si facevano prendere in giro - oggi vedo molta piu serietà - molti Svizzeri che guidano Fiat e sono contenti.

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Qua si parla del 1980 non del 1971/72.Credete quello che volete, io so solo che ,almeno all'estero, le auto italiane negli ultimi 30 anni hanno sofferto molto.Siete anche poco informati.Lo scandalo della Beta che si spaccava a meta' per la ruggine che polverizzava la scocca ? Lo sapevate. In quetso periodo 'D'ORO" La Lancia dovette abbandonare il mercato Inglese, la Fiat e l'Alfa quello americano. Il motivo? Prodotti di scarsa qualita'.Certo gli anni successivi furono ancora peggio , ma mi ricordo che se non fosse stato per la Uno la Fiat andava giu'. La cosa e' che il passato sembra sempre piu' bello nel presente. Marchione ,che se non sbaglio ha vissuto in Canada, sa la montagna che c'e' ,almeno per i mercati esteri, da sormontare.

ahem.... a dire il vero nel messaggio precedente hai scritto che a parte ilimiti di qualita (che io non contesto piu di tanto perche in molti casi veri) le auto italiane erano: lente, consumavano, non erano affidabili, mangiavano olio, si spaccavano, rimanevi a piedi.. ecc... cioè come a dire ben inferiori alla concorrenza di quei tempi.

Ecco io domando: hai mai guidato una Opel Kadett 1000 degli anni 70 e paragonata con una 127-128 ? una francese? una Ford Escort? media europea, anche una Golf, e sue prestazioni rispetto ad una Ritmo? una con una concorrente generalista di qualunque marchio UE ma anche Jap? Hai fatto un paio di curve veloci in mezzo alle montagne con una utilitaria Fiat di quei tempi e poi con un maggiolone, una Golf, o una Kadett di serie, una R5 o una inglese ? una frenata? e fatto un resonconto tecnico magari vedendole da sotto?

Si vero, la qualita dei metalli Fiat era scarsa, pure qualche assemblaggio (non che poi i concorrenti facessero gioielli in questo), ma io con una 127 mi permettevo con 4 gommine di 135 di non avere avversari anche con concorrenti di altri segmenti per quanto era incollata e sicura quell'auto, lo stesso era una Ritmo;

in compenso per un colpo di sterzo, ripeto.... colpo di sterzo, a non piu di 70 km/h, su un maggiolone fine anni 70 guidato da una amico mi sono trovato cappottato, la Ford capri di mio zio era qualcosa di inspiegabile per quanto si girava non appena trovava un fondo non perfetto e non parlo della Kadett 1000 che abbiamo avuto in casa e che dire della Peugeot 104 o della R5 di amici sempre di quel periodo su cui salivo da ragazzino che rispetto ad una Fiat 127 sembrava un chiodo, capace di non salire in 2a, con un assetto da mal di pancia, che guidandola ti dava tutto meno che il piacere di avere qualcosa tra le mani. (e non parliamo di quante sono state le volte che ho visto bollire acqua da manicotti e valvole termostatiche che forse erano di polistirolo.

Questo per ribadire che non contesto che pure le Fiat avevano i loro difetti sulla carrozzeria e di qualita ma dire tutto il resto che hai detto magari senza riportare cosa erano le altre concorrenti sia con i loro difetti ma soprattutto su strada, è una visione molto parziale e scorretta, e ripeto, il fatto stesso che la Fiat pure per tutti gli anni 80 sia stata leader di mercato a livello assoluto dove era presente (nonostante la qualita delle carrozzerie) dimostra questo.

Parlare poi del mercato americano, è tutto un'altro discorso che andrebbe apprfondito e dal cui ritiro si dovrebbero abbinare (guardacaso) TUTTI i marchi (non solo italiani) che non hanno iniziato a produrre e investire li in Usa (come invece hanno fatto Jap e tedeschi) e tutti quei marchi che non sono entrati nell'orbita di gruppi Usa, in tipico stile di pseudoliberta di cui loro sono maestri..... ecco forse li sarebbe il caso di parlare a proposito di mercati che di "libero" e non protetto hanno avuto poco..... a differenza dell'Italia che è stata una terra di conquista totale.

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