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Il Sergente


Regazzoni

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Ho appena finito di vedere, su la7, la diretta dello spettacolo teatrale di Marco Paolini, Il Sergente.

Ho avuto il piacere, ma anche la fortuna di vederlo dal vivo aggrappato alla balaustra del loggione del Fraschini di Pavia.

Quella volta l'emozione è stata tanta, sia per quanto il testo passa e permea, sia per la presenza fisica di Paolini, che si percepisce, nonostante sia una piccola figura a qualche decina di metri di distanza.

Ma anche stavolta l'emozione è stata tanta, per le parole che man mano ritornano dalla memoria, ma soprattutto per la possibilità di guardare dritto negli occhi Paolini, di cogliere le espressioni del viso.

Ancora più toccante la presenza e il commento finale di Rigoni Stern, ovvero l'autore, il protagonista di questa Storia.

Spero che in molti altri l'abbiano visto stasera, spero anche che alcuni abbiano avuto la fortuna di apprezzarlo dal vivo.

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Visto.

O meglio, rivisto.

Anch'io avevo già assistito allo spettacolo dal vivo.

E' stato bello riviverlo.

Ed è stato toccante come allora, nonostante il ricordo fosse fresco.

Paolini è il migliore in Italia, in queste cose.

Ho avuto la fortuna di poter vedere diversi suoi spettacoli dal vivo.

Un pò perchè bazzico anch'io il mondo del teatro; un pò perchè a Perugia capita spesso.

In effetti è dopo aver visto Vajont, che mi son messo anch'io a fare teatro (dilettante inside). ;)

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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Vajont, quando è stato trasmesso in diretta ormai una decina d'anni fa, è stata una piccola rivelazione/rivoluzione.

Ricordo ancora come sia capitato per caso sulla diretta, facendo zapping.

Mi ero perso probabilmente un buon terzo di racconto, non avevo idea di cosa si trattasse, ma in poche battute ero già catturato.

Da vedere (allora, ma anche oggi nella registrazione) è lacerante, è esplosivo. E' lui, è il testo, è l'ambietazione, è la presenza delle persone del posto.

Che dire? Grazie al cielo che c'è stata, una cosa del genere nel teatro, ma soprattutto nella televisione italiana.

E poi Paolini è un mondo: i diari, il bestiario, I-Tigi ecc... Da ridere, da piangere e da godere.

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Paolini ed il suo teatro sono una delle poche cose buone del Teatro attuale e della TV.

Ed in questi tempi , in cui i venti di guerra si rincorrono, e' meglio ricordare la tragedia dell'ARMIR e del corpo alpino Italiano in Russia.

nikolajewka3.jpg

ritirata_3.jpg

I numeri: Armata Italiana in Russia 210.000 uomini.

Morti , dispersi, morti in prigionia 80.000, la maggior parte alpini.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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visto anche io.che dire.. aspetto il dvd come per Vajont.

Vedere Rigoni Stern e Paolini abbracciarsi dopo è stata per me una cosa molto forte.

Consiglio a tutti di rileggersi il libro, ho iniziato a farlo, spinto dall'imminenza della trasmissione e devo dire che conserva tutta la sua forza.

Purtroppo i testimoni di quella tragedia ci stanno lasciando per evidenti limiti d'età e sarebbe un ulteriore delitto perderne la memoria

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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