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Automobilismo intervista Luca De Meo


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Intervista a Luca De Meo , Responsabile Marketing Fiat Group

Luca De Meo, 40 anni, ha assunto dalla fine di settembre la carica di Chief Marketing Officer di Fiat Group Automobiles SpA, entrando anche nel (GEC) Group Executive Council, l’organismo che guida Fiat Group. De Meo diventa il responsabile della globalità del marketing di tutti i cinque brand automobilisti del Gruppo (Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Maserati) oltre ai settori non automobilistici:Case New Holland, Irisbus e Iveco. Analogamente Harald Wester, 49 anni, è stato promosso a Chief Technology Officier. Dunque oltre che al ruolo di Product Engineering del comparto auto Wester si occuperà anchegli di CNH, Irisbus, Iveco e Magneti Marelli. Queste nuove nomine, non esistevano in azienda, disegnano le ultime strategie dell’Amministratore Delegato Sergio Marchionne che ha voluto creare una “verticalizzazione” di responsabilità in alcuni dei settori strategici più importanti delle sue aziende. Durante il recente lancio del brand Abarth, di cui Luca De Meo è anche Chief Executive Officer, abbiamo chiesto al nuovo Responsabile Marketing qualche opinione sul nuovo incarico e sulle future linee di Fiat Group Automobiles.

Dott. De Meo ci spieghi meglio il significato di questo importante riconoscimento da parte di Sergio Marchionne?

Nella continua e rapida evoluzione dell’Azienda abbiamo ritenuto importante creare una più diretta integrazione trasversale tra alcuni settori guida come il marketing, l’ingegneria

e gli acquisti. Questa nuova direzione rientra in un progetto comune di contenimento dei costi ma anche come polo di aggregazione per trasferirenei vari brand alcuni concetti

“positivi” emersi con altre esperienze e gruppi di lavoro.

Dunque, la parola d’ordine rimane sinergia, ma con un travaso di esperienze?

Certo. Con Fiat abbiamo fatto un ottimo lavoro e i risultati sono qui a dimostrarlo, ma non dimentichiamoci ad esempio di Iveco o New Holland Agricultural (veicoli pesanti

e trattori ndr.), altri settori dove abbiamo una grande forza a livello internazionale. Riteniamo perciò giusto che in azienda i vari gruppi di lavoro si interfaccino tra loro per trasferire le idee

vincenti, e io dovrò curarne l’aspetto del marketing.

Questo potrebbe essere letto come un passo indietro, ci spieghiamo meglio. Dopo aver separato completamente i brand con responsabili e strategie diverse, si torna a parlare di gruppo?

No anzi. Le singole aziende mantengono le forti identità, le loro strategie e le loro operatività, con una serie di dirigenti che rispondono direttamente a Marchionne. Ma ripeto ci sono alcuni punti che è giusto tenere condivisi e ci sarà un rapporto più, immediato.

Quali saranno i suoi primi passi?

Per ora, a pochi giorni dalla nomina, informarmi e capire. Se nel campo dell’auto penso di aver acquisito una buona conoscenza del mercato, nei nuovi settori del trasporto leggero

o dell’agricoltura dovrò apprendere i meccanismi più importanti. Quando sarò in possesso dei giusti mezzi di valutazione, assieme ai singoli responsabili, ci muoveremo con una linea comune improntata su scambi di opinioni.

Una sorta di supervisore?

In un certo senso sì. In questa modo seguirò parallelamente i vari brand. Poi con i rispettivi gruppi di lavoro e con il consenso dell’Amministratore Delegato, organizzeremo

le nostre strategie per raggiungere gli obbiettivi prefissati.

Tra questi?

I principali saranno la maggiore internazionalizzazione del marchio, le economie di scala e la rapida evoluzione dei modelli. Fiat Group prosegue con vitalità negli accordi tecnico commerciali nei Paesi emergenti. L’ingresso nei nuovi mercati sarà più eterogeneo sia geograficamente sia di prodotto. Cercheremo partner in ogni settore: noi orniremo interessanti risorse tecnologiche da condividere. Il tutto cooperando al meglio con le realtà e le culture già esistenti, per sfruttare il contenimento dei costi e la riduzione dei tempi di “start up.” Il mondo dell’auto corre parecchio e noi abbiamo dimostrato di non essere da meno. Ritornando nel “mio mondo”, quello dell’auto, abbiamo dimostrato con Grande Punto, Bravo, 500, ma anche con Alfa Romeo e Abarth di essere riusciti negli ultimi mesi a ridurre considerevolmente i tempi dalla progettazione alla prototipizzazione, fino alla commercializzazione presso la rete.E’ stata e sarà sempre molto dura, ma penso che abbiamo imboccato la strada giusta per rispondere alle nuove esigenti leggi del mercato.

Dunque prodotti sempre nuovi e nuovi mercati?

I prodotti validi e di ottima qualità sono la chiave vincente di ogni azienda, ma non solo. Bisogna riuscire a dare continuità ai programmi e nello stesso tempo mantenere una certa flessibilità che permette di correggere il tiro in un mercato in continua evoluzione. Le faccio due esempi pratici. La 500 ha avuto un successo superiore ad ogni più rosea previsione, mentre Croma stenta a sfondare in alcuni paesi europei. Ecco dunque che stiamo cercando di potenziare la linea produttiva della 500 e contemporaneamente abbiamo deciso di anticipare il restyling della Croma. Possono sembrare due cose marginali ma vi assicuro che sia a livello di fatturato che di riorganizzazione del calendario dei lavori sono “correzioni di rotta” che richiedono un impegno notevole. Un altro esempio può essere la scelta di andare incontro alle esigenze dei concessionari proponendo allestimenti, vetrine, uffici, anche semplicemente le scrivanie, con uno spirito di flessibilità (il concetto Ikea per Fiat, ma anche i nuovi corner Abarth, ndr.) che non richiede pesanti investimenti iniziali e permette l’ampliamento in forma modulare.

Ritornando sul prodotto, quali motori segneranno il prossimo futuro?

L’aspetto ecologico-economico sarà sempre più predominante. Proseguiremo nel lavoro di sviluppo del Multijet, dei piccoli T-Jet a benzina fino a 180 Cv (Abarth), ma anche su motori più compatti. A breve debutterà il 1.6 turbo diesel un motore fondamentale all’interno della gammadei nostri brand. Proseguiamo poi la nostra strada nell’iniezione diretta di benzina e teniamo a riconfermarci tra i primi produttori di vetture alimentate a metano.

A soli 40 anni ha già lavorato con aziende importanti come Renault e Toyota, In Fiat è salito rapidamente al comando di ruoli strategici, cosa invidia ai suoi concorrenti?

Invidia non direi. Certo, sto attento a quello che capita nel nostro mondo e cerco di trasferire nelle nostre aziende alcune idee o concetti che ritengo possano essere utili.

Tra questi?

Mah.. Sicuramente negli ultimi anni il marketing di Mini ha fatto scuola. Ha aperto un nuovo approccio della comunicazione “tra e verso” il mondo dell’auto. Se invece penso al lavoro di

un’azienda, Toyota rimane un punto di riferimento. Ha saputo applicare una forte strategia a lungo termine, ha lavorato bene sulla qualità del prodotto e ha saputo valorizzare al meglio le

risorse umane di cui disponeva.

Mentre tra le auto?

Le nostre mi piacciono molto e vedrete anche quanti modelli interessanti vi proporremo a breve. Ripensando all’ultimo Salone di Francoforte ho però notato l’ottimo lavoro fatto dalla Ford

con la futura Fiesta e il Suv Kuga: un design, forte, coinvolgente e nello stesso tempo attento alla praticità d’uso.

Dopo la 500 quale auto vorrebbe avere già nel cassetto per giocare un’altra carta importante?

Adesso stiamo ultimando il lavoro sulla piccola Alfa Romeo nella quale crediamo tutti. Contemporaneamente abbiamo accelerato con Lancia, ma anche su alcune declinazioni della Bravo (Delta nel primo caso e monovolume nel secondo, ndr.). Poi sempre per il concetto dell’internazionalizzazione stiamo valutando l’ipotesi di rientrare in USA con il Biscione. Ma non mi dispiacerebbe avere gia pronta una piccola molto sportiva e un’altra city car ecologica. Ma vedrete, non tarderemo ad arrivare, sono ottimista.

da automobilismo.it

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io sono pessimista su Alfa invece :-P

"Ma non mi dispiacerebbe avere gia pronta una piccola molto sportiva" dite che stava pensando a 500 abarth? magari la SS? penso che ormai è pronta...

"con Alfa Romeo e Abarth di essere riusciti negli ultimi mesi a ridurre considerevolmente i tempi dalla progettazione alla prototipizzazione, fino alla commercializzazione presso la rete."

Qui si nota l'amicizia con Lapo...

MeneS sponsored by L.S.D.M.

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io sono pessimista su Alfa invece :-P

"Ma non mi dispiacerebbe avere gia pronta una piccola molto sportiva" dite che stava pensando a 500 abarth? magari la SS? penso che ormai è pronta...

"con Alfa Romeo e Abarth di essere riusciti negli ultimi mesi a ridurre considerevolmente i tempi dalla progettazione alla prototipizzazione, fino alla commercializzazione presso la rete."

Qui si nota l'amicizia con Lapo...

ma che film ha visto...

Prenditi cura degli amici, ma ancor piu dei tuoi nemici...

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Mah, mi auguro che quando parla di Alfa e di riduzione della tempistica faccia riferimento a Junior e solo a lei (a 940 preferisco non pensare sennò stanotte faccio gli incubi :))

Speriamo sul serio che nelle sue dichiarazioni ci sia verità e che non sia solo Marketing...

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.....

poi magari è stato il giornalista a fraintendere... ma ne dubito :(

Ahimè......penso che siano registrate queste interviste e poi riportate......

Sarà....ma in quanto a tempistica, vedo anche la futura Y looo.....ooo...ntana.

Mi sbaglierò,ma sembra un peso, sto povera Lancia.

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di quale city car ecologica parla???

triste vedere come la Delta sia considerata una declinazione di Bravo, anche se in realtà questo è! :(

poi magari è stato il giornalista a fraintendere... ma ne dubito :(

Mi sa che non hai capito il passagio relativo a Delta... ;)

Non parla assolutamente di declinazione di Bravo.

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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triste vedere come la Delta sia considerata una declinazione di Bravo, anche se in realtà questo è! :(

poi magari è stato il giornalista a fraintendere... ma ne dubito :(

Beh, "ndr" sta per nota del redattore... Quindi non sono le testuali parole di De Meo. ;)

Secondo me le declinazioni di Bravo ipotizzabili sono C-Xover e SW.

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redattore che tra l'altro non si riferisce ad una declinazione di bravo quando parla di delta...

quello che mi fa pensare è quando dice che stanno valutando l'ingresso negli usa con l'alfa...ma non dovrebbero già lavorarci sopra?! sono ancora indecisi?

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