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Inviato
comunque anche se pomiglianese, 159 mi pare abbia dato meno problemi in assemblaggio e finitura di 147.

un progetto nuovo contro uno che ha 10 anni...

immagina gli stampi dei particolari di 147 in che condizione saranno...

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Inviato
comunque anche se pomiglianese, 159 mi pare abbia dato meno problemi in assemblaggio e finitura di 147.

Le lamentele sono molto inferiori.

non sara' ancora una tedesca , ma un passo avanti e' stato fatto.

Anche perchè c'è stata una assistenza finalmente degna di questo nome e non fatta "alla cazzo" come per 147. Messa cosi il cliente mugugna di meno perchè vede la volontà da parte dell'azienda di risolvere i problemi sorti

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Inviato
forse mi son perso un passaggio Luca?? in ogni caso se pensavi di prendere una made-in-pomigliano, beh stavo per scrivere che invece non appena sono a regime le linee nuone è proprio il momento di scommetterci. E' un classico Alfa che al contrario di altri marchi nelle prime uscite ha davvero una cura inimmaginabile sulle ultime. I pericoli sulle nuove uscite sono solitamente di tipo meccanico/elettrico, ma considerando che questi componenti sono collaudatissimi e che i problemi + grossi a pomigliano sono di sull'assemblaggio, beh prendere uan 159 da aprile a giugno potrebbe essere la scommessa vincente, e dovrebbe continuare ad esserlo fino ai primi 6 mesi del FL.

Poi a quel punto si potranno davvero valutare l'apporto delle maestranze rispetto alla pena di oggi...

Appena sono a regime, che significherà non prima di giugno.

La macchina verrebbe ordinata a breve con buona probabilità.....quindi mi beccherei una delle primissime delle nuova linea. Una preserie in pratica...che, vedendo i precedenti......non incoraggiano la spesa di 39.000 eurucci.....ancora più pensando che a breve verrebbe stravolta, e poi mio papà chi lo sente?

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato

non solo pomigliano ma gli investimenti riguardano pure termini imerese dove verranno assemblate 2 lancia. Una è la Y e erede, sul secondo modello Marchionne ha glissato.

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

Inviato
non solo pomigliano ma gli investimenti riguardano pure termini imerese dove verranno assemblate 2 lancia. Una è la Y e erede, sul secondo modello Marchionne ha glissato.

Ecco fatto....

E' la cc a 4 posti su base gpunto.... :roll:

imho, of course....

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

  • 2 settimane fa...
Inviato

Pomigliano, blitz dei vertici del Lingotto a Napoli

Alta tensione attorno allo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco. E' arrivato Paolo Rebaudengo in persona, il capo delle relazioni industriali di Fiat Group, ieri, all'Unione industriali di Napoli, per incontrare i vertici regionali dei sindacati di categoria e tentare di riportare ordine in una situazione che si ingarbuglia ogni minuto di più. Mentre andiamo in stampa la riunione è ancora in corso. Probabile che i sindacati contestino a Fiat la violazione dell'accordo nazionale di giugno che prevedeva la messa in mobilità di 300 lavoratori, ma su base volontaria. Fiat da parte sua avrebbe minacciato di rivedere l'intero Piano di rilancio varato dall'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne se la situazione non torna subito alla normalità. Poco prima i sindacati si erano dimessi dalla commissione bilaterale per l'attuazione del Piano. A determinare lo strappo è stato il mancato accordo sui due giorni di stop alla produzione per l'agitazione Dhl, con la conseguente messa in libertà del personale: l'azienda intende corrisponderli come ferie.

Non c'è pace alla Fiat di Pomigliano d'Arco. Dopo due giorni di stop alla produzione, determinati dall'agitazione dei lavoratori delle terziarizzate, in particolare di Dhl, azienda di movimentazione merci, ieri si è vissuta l'ennesima giornata all'insegna dell'alta tensione, conclusasi con un blitz a sorpresa dei vertici del Lingotto in città. All'Unione industriali è arrivato infatti il capo delle relazioni industriali di Fiat Group, Paolo Rebaudengo. La riunione è iniziata dopo le 20 e al momento in cui Il Denaro va in stampa è ancora in corso. Certo è che il Piano di rilancio dello stabilimento voluto dall'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne (120 milioni di investimento destinati in parte all'ammodernamento tecnologico del sito produttivo, in parte alla formazione dei lavoratori) sta partendo con il piede sbagliato, rischia addirittura di arenarsi. Ieri gli otto delegati dei sindacati di settore alla Fiat auto di Pomigliano d'Arco si sono dimessi dalla commissione speciale per il Piano. Ad annunciarlo è Mimmo Vacchiano, Rsu della Uilm dello stabilimento automobilistico, al termine di un incontro con i vertici aziendali. "Dovevamo discutere della decisione dell'azienda di un rientro per il 27 ed il 28 dicembre prossimi - racconta Vacchiano - e avevamo dato la disponibilità dei lavoratori di annullare il ponte festivo di una settimana per venire incontro all'esigenza della Fiat per la produzione di autovetture slittata a causa dello sciopero degli autotrasportatori dei giorni scorsi. Ma i dirigenti — spiega Vacchiano - si sono mostrati irremovibili dalla decisione assunta, ed hanno ribadito che i due giorni di fermo produttivo dovuti alle agitazioni delle terziarizzate, saranno pagati agli operai come ferie. L'azienda, inoltre, non ci ha dato precise garanzie sul futuro occupazionale di tutti i lavoratori, e quindi abbiamo deciso di dare le dimissioni dalla commissione speciale per il piano Marchionne". "Noi siamo stati più responsabili dando tutta la nostra disponibilità — conclude il sindacalista - ma i dirigenti locali dell'azienda ci hanno costretti ad assumere una posizione sulle questioni in discussione".

Secondo la Fiom di Napoli "sono a rischio tutti i buoni propositi annunciati per Pomigliano". Il sindacato guidato da Mssimo Brancato sollecita i vertici del Lingotto a tenere "un incontro urgentissimo a Napoli".

Incontro che puntualmente è avvenuto ieri sera con Paolo Rebaudengo.

"La Fiat Auto — prosegue la Fiom - ha violato l'accordo sulla mobilità sottoscritto nazionalmente a giugno, perchè ha consegnato lettere di licenziamento e ritirato i badge ai lavoratori che non avevano intenzione di accedere al percorso mobilità-pensione concordato. Quell'accordo — osserva la Fiom Brancato - si fonda sul principio di volontarietà, altrimenti non sarebbe stato sottoscritto dal sindacato". E ancora, aggiunge la Fiom: "uno dei partner essenziali di Fiat Auto, la Dhl, non fornisce le risposte attese dal sindacato e dai lavoratori in merito alle coperture salariali, ai corsi di formazione e al destino dei circa 100 interinali attualmente in forza. Questo è un problema serio per i lavoratori, ma serio anche per il buon esito del piano di rilancio industriale presentato da Marchionne".

Sulla questione intervengono anche i senatori del Prc Tommaso Sodano e Raffaele Tecce, che hanno presentato un'interrogazione urgente ai ministri Cesare Damiano (Lavoro) e Pierluigi Bersani (Sviluppo economico).

tratto da denaro.it

Inviato

dopo aver letto 4 righe mi sono rotto i cosiddetti.

non voglio nemmeno sapere cosa sia capitato, ma se è andato giù reabaudengo il casino deve essere grosso

la soluzione migliore ormai è confinare il sito quindi procedere alla nuclearizzazione

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Inviato

Via, una piallata, si fa prato inglese e villette a schiera.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Inviato
dopo aver letto 4 righe mi sono rotto i cosiddetti.

non voglio nemmeno sapere cosa sia capitato, ma se è andato giù reabaudengo il casino deve essere grosso

la soluzione migliore ormai è confinare il sito quindi procedere alla nuclearizzazione

io procederei a trasformazione della produzione su prodotti meno "premium".

ma stavolta non vedo perche' i lavoratori debbano pagare con le proprie ferie problemi generati all'esterno: il rischio d'impresa deve rimanere in capo all'azionista.

Ciao

Luxan

Inviato
io procederei a trasformazione della produzione su prodotti meno "premium".

ma stavolta non vedo perche' i lavoratori debbano pagare con le proprie ferie problemi generati all'esterno: il rischio d'impresa deve rimanere in capo all'azionista.

questa volta sono d'accordo anch'io... ne ho dette di peggio e di + su pomigliano e chi lo popola, ma su questo l'azienda DEVE essere + elastica. Specialmente dopo che il piano per una volta era condiviso da tutti e soprattutto positivo x tutti.

In ogni caso, meglio portare via Alfa Romeo ed una volta per tutte da quel sito, e per sempre!!

Meglio all'estero che a pomigliano, tutta la vita!!!

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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