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Le situazione finanziaria Alfa anni '70, dubbi e domande


Maggio80

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Allora tutto parte dal 1985, quando Pino D'Agostino divenne progettista dei motori da corsa Alfa Romeo. Nel 1987 l'Alfa è del tutto fuori dalla F1 ma Bernie Ecclestone si inventa il campionato Procar ("Production Car"): in pratica l'idea è quella di far correre vetture silhouette ma praticamente omologhe delle Formula 1.

L'Alfa è la prima a rispondere all'appello e tira fuori una 164 (che comunque della 164 ha giusto l'aspetto, ma anche la carrozzeria è finta) realizzata assieme alla Brabham dotata di un inedito motore 3.5 V10, che in teoria potrebbe andare pure bene per i regolamenti che entreranno in vigore in F1 nel 1989, caratterizzati dal ritorno all'uso esclusivo dell'aspirato. Il motore erogava 620 cavalli, un ottimo valore (tra parentesi, all'inizio fu pensato proprio per la F1).

In occasione del GP di Monza del 1988 ci fu una dimostrazione pratica delle potenzialità di questa vettura, che venne guidata da Patrese per qualche giro e sul rettilineo principale toccò, grazie al migliore Cx rispetto alle F1, i 350 all'ora.

Il campionato Procar fu poi soppresso per mancanza di case interessate, ma probabilmente l'Alfa l'avrebbe dominato tranquillamente. Intanto, oltre all'impegno da motorista in Formula Indy intrapreso per tre anni (dal 1989 al 1991) l'Alfa varò il progetto di un Gruppo C dotato sempre dello stesso V10. Ma poi lo sviluppo fu interrotto per vari motivi: l'ostracismo Fiat, che dirottò comunque le risorse sul DTM, ma anche la fine del Mondiale Sport e infine la volontà Fiat/Ferrari di non gareggiare in un campionato inviso a Ecclestone per favorire la potenza politica della Ferrari in F1.

Nel 1996 l'Alfa conclude ogni sperimentazione motoristica e D'Agostino passa proprio alla Ferrari, che in quell'anno è passata, storicamente, al V10 abbandonando il V12. Gli studi e il lavoro fatto in Alfa Romeo sono stati la base del propulsore della F310, denominato 046.

I travasi di tecnologia erano all'ordine del giorno nel Gruppo Fiat in quegli anni... ad esempio la 155 GTA adottava la trazione integrale della Delta.

molto ma molto interessante vandiemen;)

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L'ho scritta anche io sta cosa qualche post fa. E' stata la base del motore della F310.[...]

la macchina l'ho vista al museo dell'auto a torino, ma potrebbe essere stata tranquillamente spostata..fusi mi disse che ora è ad arese..

Allora tutto parte dal 1985,[...]

lo sviluppo fu interrotto perché non ci fù più il campionato, li fiat centra ben poco..cosa continuano a sviluppare qualcosa da corsa..se non si corre più?

del passaggio del motore alfa->ferrari, ormai è roba risaputa..;)

non conosco la parte relativa alla formula indy ne di questo gruppo c..mi illustri qualcosa, per favore?

per concludere, il dtm, all'epoca, consumava ben più di un campionato attuale tipo wtcc..bisogna pensare che i regolamenti erano molto più liberi e le auto dovevano erogare potenze inumane..

la storia della trazione delta su alfa..in alfa trazioni integrali zero..da qualche parte dovevano pur prenderla sta cosa, no?

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Non capisco perchè travisi sempre le mie parole. La cosa, senza offesa, inizia a darmi un po' noia.

Non ho detto che la 164 Procar è stata aborita per la Fiat... Mi autoquoto:

Il campionato Procar fu poi soppresso per mancanza di case interessate

La Fiat ha soppresso il progetto del Gruppo C, per i motivi economico/politici che ho descritto.

Dopo la cancellazione del WTCC dopo un solo anno, quello del 1987, il DTM era il campionato turismo più importante. Aveva un enorme seguito, sia in pista che nei media (in Italia, con l'Alfa, venne trasmesso anche in diretta televisiva). In Alfa ci tenevano a essere in un campionato che si disputava con modelli che richiamavano alla produzione, come è sempre stato. Correre nel DTM avrebbe permesso inoltre di sfidare direttamente sul campo, e in casa loro, i costruttori tedeschi. Fu da subito un successo con il dominio della 155 V6 TI Larini del '93, al debutto nella categoria, stagione che ha secondo me nella vittoria al vecchio Nurburgring il suo apice, e che fu quasi il remake del mitico successo di Nuvolari.

Poi, appunto, i soldi investiti dal Gruppo Fiat erano sempre minori e il DTM stava diventando sempre più costoso, tanto che nel 1996 il campionato, che si era trasformato appena all'inizio dell'anno in ITC (International Touring Championship) chiuse i battenti dopo l'iniziale ritiro della Opel campione, che ebbe un effetto domino sugli altri partecipanti.

L'Alfa intanto si stava focalizzando, sempre con la 155, nel Superturismo, ossia le vetture della Classe D2: il punto di massimo splendore fu la vittoria di Tarquini nel BTCC del '94.

Sul discorso trazione integrale il mio era un semplice dato di fatto... l'Alfa ha beneficiato dei tanti travasi che avvenivano nel Gruppo Fiat.

Sul capitolo Indy, l'Alfa si avventurò in questa sfida per ragioni di mercato: voleva dare una spinta alle vendite della 75 e della 164. Venne realizzato un V8 biturbo da 2600cc, che equipaggiò all'inizio, nel 1989, solo due March del team di Alex Morales, poi nel 1990 anche la Lola del team Patrick (guidata da Roberto Guerrero) e nel 1991 una Lola del team Fendi. Ma i risultati furono nulli e si optò per il ritiro.

Sul Gruppo C ho detto tutto prima, non c'è molto da aggiungere, che io sappia.

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Il campionato Procar fu poi soppresso per mancanza di case interessate, ma probabilmente l'Alfa l'avrebbe dominato tranquillamente. Intanto, oltre all'impegno da motorista in Formula Indy intrapreso per tre anni (dal 1989 al 1991) l'Alfa varò il progetto di un Gruppo C dotato sempre dello stesso V10. Ma poi lo sviluppo fu interrotto per vari motivi: l'ostracismo Fiat, che dirottò comunque le risorse sul DTM, ma anche la fine del Mondiale Sport e infine la volontà Fiat/Ferrari di non gareggiare in un campionato inviso a Ecclestone per favorire la potenza politica della Ferrari in F1..

Non capisco perchè travisi sempre le mie parole. La cosa, senza offesa, inizia a darmi un po' noia.

;)

In Alfa ci tenevano a essere in un campionato che si disputava con modelli che richiamavano alla produzione, come è sempre stato. Correre nel DTM avrebbe permesso inoltre di sfidare direttamente sul campo, e in casa loro, i costruttori tedeschi. Fu da subito un successo con il dominio della 155 V6 TI Larini del '93, al debutto nella categoria, stagione che ha secondo me nella vittoria al vecchio Nurburgring il suo apice, e che fu quasi il remake del mitico successo di Nuvolari.

Poi, appunto, i soldi investiti dal Gruppo Fiat erano sempre minori e il DTM stava diventando sempre più costoso, tanto che nel 1996 il campionato, che si era trasformato appena all'inizio dell'anno in ITC (International Touring Championship) chiuse i battenti dopo l'iniziale ritiro della Opel campione, che ebbe un effetto domino sugli altri partecipanti.

L'Alfa intanto si stava focalizzando, sempre con la 155, nel Superturismo, ossia le vetture della Classe D2: il punto di massimo splendore fu la vittoria di Tarquini nel BTCC del '94.

Sul discorso trazione integrale il mio era un semplice dato di fatto... l'Alfa ha beneficiato dei tanti travasi che avvenivano nel Gruppo Fiat.

Sul capitolo Indy, l'Alfa si avventurò in questa sfida per ragioni di mercato: voleva dare una spinta alle vendite della 75 e della 164. Venne realizzato un V8 biturbo da 2600cc, che equipaggiò all'inizio, nel 1989, solo due March del team di Alex Morales, poi nel 1990 anche la Lola del team Patrick (guidata da Roberto Guerrero) e nel 1991 una Lola del team Fendi. Ma i risultati furono nulli e si optò per il ritiro.

Sul Gruppo C ho detto tutto prima, non c'è molto da aggiungere, che io sappia.

ebbe un grandissimo ritorno il dtm, perché molto più seguito e popolare di altri in quel momento (in secondo piano c'era cmq il btcc). il successo di larini fu stravolgente perché in casa gonfiarono le mercedes, ma non fu privo di colpi di scena e si vinse sul filo del rasoio o poco più..la "chiusura" dopo averlo fatto diventare itc è, a grandi linee, la stessa per cui il mondiale marche fu pressoché abbandonato a se stesso: le case per fare un paio di gare di pregio, si dovevano costruire auto ad hoc da zero e con regolamenti molto molto più complessi, tant'è che alla fine i conti non sarebbero tornati..purtroppo le silohuette con una delle gare più antiche del mondo (le mans) ancora oggi non godono di grandissima fama, ma di una grande aurea di miti e leggende..

ma il v8 da 2600 biturbo era ex novo esclusivamente per le corse, tipo 3.5 v10, o era una qualcosa derivato da un progetto precedente?

mai visto ne sentito parlare di questo motore, ma non dubito che sia esistito, anzi sono curioso di capire da dove esce questo coniglio dal cappello..

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Io ho detto che è stato il progetto Gruppo C ad essere stato abortito per mani Fiat, leggi bene...

Comunque non mi sembra che nel 1993 l'Alfa abbia vinto sul filo del rasoio... Larini chiuse la stagione con 261 punti, contro i 204 di Asch che guidava la Mercedes ufficiale. C'è da dire comunque che in quell'anno la Mercedes disputò il suo ultimo campionato con la 190, che dal '94 venne sostituita con la Classe C (vincendo il titolo con Ludwig).

L'ITC nel 1996 chiuse i battenti per la sua stessa avidità: passando a campionato del mondo a tutti gli effetti (su 13 prove sette erano fuori dalla Germania, si corse persino a Interlagos e a Suzuka) i costi salirono alle stelle. Non tanto quelli a livello di sviluppo, che erano già altissimi per via soprattutto del proliferare dell'elettronica, quanto per i diritti televisivi, tanto che nel '96 solo Germania, Italia e Finlandia avevano le dirette; inoltre salirono i prezzi delle tribune, limitando molto gli spettatori al di fuori della Germania. Le tappe di Magny-Cours e di Interlagos ad esempio furono dei flop.

Inoltre certi paesi in calendario non erano interessanti per le case... la Opel e l'Alfa non avevano mercato in Giappone, l'Alfa nemmeno in Brasile. La Opel, che pure aveva vinto il titolo con Reuter (anche se si è sempre detto che Opel e Mercedes fecero gioco di squadra contro l'Alfa Romeo), decise così di ritirarsi dalla serie. L'Alfa la seguì a ruota e la Mercedes, rimasta da sola, certo non poteva proseguire in un monomarca.

Non a caso il DTM, quando è rinato nel 2000, è partito con regole molto più restrittive per contenere i costi (e non sono bastate, la Opel ha mollato a fine 2005).

Il motore per la Formula Indy è di fatto lo stesso della famosa Ferrari "Formula CART", realizzata nel 1987, che non a caso montava un motore con le medesime caratteristiche. Il motore marchiato Ferrari girò su un telaio ibrido March con Alboreto e Bobby Rahal, la vettura completa invece non è mai scesa in pista ed oggi è esposta nella Galleria Ferrari. Il miglior risultato ottenuto da una monoposto motorizzata Alfa fu un quinto posto di Guerrero nel 1990: nessun podio, nessuna pole e tantomeno nessuna vittoria.

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E poi quel V10 fu la base per un progetto congiunto con maserati.. mai nato purtoppo ma a quanto so abbastanza ben portato avanti...

Speriamo che il fratellino nel grembo che c'è adesso abbia sorte migliore.. se non nasce anche questo mi sa che la mammina ci rinucia per semrpe..

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Ecco...rimanendo nell'ottica finanziaria, credo che gli investimenti nel DTM tutto sommato furono soldi spesi bene. Quella belva della 155 DTM ottenne quel giusto effetto trainante anche in Germania, per quanto ne so, per la 155 stradale che come sappiamo bene era tutto fuorchè qualcosa di sportivo. Non vorrei sbagliarmi, ma penso che per assurdo gli anni della 155 in versione DTM e SuperT siano stati gli ultimi in cui i risultati sportivi sono stati giustamente messi in evidenza a livello di marketing. Per cui, concludendo, dico che a mio avviso è valsa la pena. E senza scomodare la DTM che ok, era una sorta di astronave, pure la SuperT almeno nel campionato Italiano, non ha fatto assolutamente brutta figura, suonandosele di brutto con la BMW 320 a trazione posteriore e l'Audi A4 a trazione integrale.

La gruppo C fino a poco tempo fa mi era sconosciuta. C'è anche da dire che è tutto da vedere, qualora fosse scesa in campo, se sarebbe valsa la pena, visto che nel '93 la categoria è stata abolita dalla FIA (eh già...iniziava a mettere in ombra la F.1 :evil:) dopo averla umiliata dal '91 uniformando i motori a quelli della F.1....

Scusate, sto di nuovo parlando di sport motoristici, e non di Alfa :oops:

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