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Fiat, i nodi che Marchionne deve sciogliere


Guest DESMO16

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Fiat, i nodi che Marchionne deve sciogliere

Chiusura del 2007 spumeggiante per le azioni Fiat: grazie alla proroga degli incentivi, venerdì il titolo torinese ha archiviato l’anno con un più 2,48% a 17,70 euro, un dato comunque più vicino al minimo di 14,36 euro toccato il 10 gennaio, rispetto al massimo di 24,09 del 13 luglio. A Piazza Affari (più 21,68% la performance del Lingotto in dodici mesi) per Fiat poteva andare meglio: la crisi generale provocata dai mutui subprime ha fatto esplodere i più ampi problemi legati all’economia, mentre il tira e molla sugli incentivi alla rottamazione ha creato incertezza. Tutto questo spiega la prudenza che caratterizza il report di Mediobanca datato 20 dicembre («Troppo presto per entrare sul titolo Fiat»), secondo cui i timori per un rallentamento dello sviluppo potrebbe continuare. Mediobanca ha tuttavia ritoccato all’insù il prezzo-obiettivo, portandolo a 20 euro dai precedenti 17,15 (i 25 indicati tempo fa sono lontani).

A favorire comunque il titolo alla riapertura dei mercati potrebbe essere l’effetto-rottamazione, che sicuramente tranquillizza il Lingotto («in caso di mancata proroga degli incentivi - osservano a Piazzetta Cuccia - si sarebbe corso il rischio di una revisione al ribasso delle stime»). Ma l’attesa è concentrata anche sui risultati delle immatricolazioni a dicembre che saranno comunicati il 2 gennaio. Sarà interessante vedere, in proposito, se Fiat Group Automobiles avrà raggiunto il suo obiettivo di una quota di mercato pari al 32% (31,37% la penetrazione tra gennaio e novembre). Le prime stime dicono che l’intero settore auto in Italia è cresciuto a dicembre del 7,5% circa, e questo può essere di buon auspicio per il gruppo.

Per l’amministratore delegato Sergio Marchionne il 2008 si presenta come un anno non facile. In attesa che si concretizzi l’ennesimo accordo industriale, che era previsto per la verità entro il 2007, tra la fine di gennaio e la prima decade di febbraio per Torino potrebbe completarsi il mosaico del ritorno all’investment grade. Il 24 gennaio il cda approverà i dati del quarto trimestre e dell’esercizio 2007 e affronterà il problema dell’ammontare del dividendo da proporre all’assemblea degli azionisti.

Il Giornale

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