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lancia a barcellona


Guest fabvio

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dal sito ufficiale lancia:"

La Lancia al 32° Salone Internazionale di Barcellona.

Lancia scommette sulla Spagna e lo fa con la piena consapevolezza dell’identità e dei valori che le appartengono, avendo ben chiaro lo scenario di mercato in cui è chiamata ad operare.

Emergono nuove élites, infatti, clienti moderni ed evoluti che sanno integrare valori concettualmente opposti come tradizione e innovazione, razionalità ed emozione, individualismo e sensibilità sociale. Per affascinare e conquistare questi clienti, Lancia recupera ed esalta i valori forti che fanno parte del suo patrimonio storico e della sua tradizione. Offre un’innovazione “intelligente” e non fine a se stessa, una tecnologia all’avanguardia ma sempre “al servizio” del guidatore e dei passeggeri, automobili che si distinguono per la cura artigianale dei dettagli, dei particolari. In una parola interpreta l’esclusività secondo uno stile ed un gusto “tutto italiano”, offrendo prodotti eccellenti nel comfort e nella cura dell’ambiente interno.

Si tratta, dunque, di un cammino verso il mondo dell’esclusività che Lancia ha già iniziato con Thesis e Phedra e che oggi continua con la nuova Ypsilon. Infatti, coerente con le caratteristiche di una marca di élite, Lancia ha deciso di mantenere sul nuovo modello il family feeling proprio di Thesis e di trasferire su di essa, con un processo a cascata, gli innovativi ed esclusivi contenuti dell’ammiraglia. Una politica top-down, dunque, che pone Thesis come punto di riferimento per tutti i modelli futuri, come dimostra anche l’affascinante concept car Granturismo Stilnovo. Presentato in anteprima mondiale proprio a Barcellona, il prototipo è la migliore sintesi dell’essenza Lancia, dove la tecnologia più sofisticata è sempre al servizio del design.

Ora tocca alla nuova Ypsilon rilanciare il brand in Spagna. Per questo evento sono state impiegate ingenti risorse finanziarie e professionali, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissati sia in termini di volumi di vendite sia nel potenziamento della struttura commerciale. In vendita a metà ottobre, la piccola ammiraglia sarà presentata al pubblico spagnolo attraverso una strategia di comunicazione innovativa, diretta a un cliente che appartiene alla classe medio-alta e con una percentuale di donne maggiore della media.

Ma il rilancio del brand in Spagna non vede soltanto un forte investimento in termini di prodotto e comunicazione. Sì, perché il programma prevede un potenziamento dell’attuale rete di vendita e di assistenza. Per questo è stato avviato un piano volto ad aumentare la presenza sul territorio spagnolo puntando sui concessionari Lancia oggi presenti nelle maggiori città ai quali si aggiungeranno tutte quelle imprese professionali che desiderano condividere questa opportunità. L’obiettivo è ottenere una rete commerciale di circa quaranta concessionari distribuiti nelle maggiori città spagnole e una rete di assistenza capace di offrire la migliore copertura in tutte le province.

Del resto, nell’accordare la propria fiducia ad una casa automobilistica, qualunque essa sia, il cliente chiede di essere soddisfatto al meglio. Ma quando si rivolge a Lancia non si accontenta di questo. Da una marca con una grande tradizione, da un marchio che ha scritto molte pagine importanti della storia dell’automobile restando fedele ai propri valori di esclusività e distinzione vuole molto di più: si aspetta di essere viziato. La meta non è di quelle facili da raggiungere, se teniamo conto che il target di mercato al quale si fa riferimento è formato da clienti abituati ad avere il meglio, in assoluto i più esigenti di tutti. E superare le aspettative di questi automobilisti può essere un compito impegnativo, ma che Lancia riconosce come fondamentale per consolidare la fedeltà al Marchio e creare nuovi legami. Servizi esclusivi e prestigiosi, quindi, che accompagnano i modelli Lancia per tutta la vita della vettura: dalla fase di pre-acquisto a quella di vendita, dalla consegna finale

al servizio post-vendita.

Insomma, automobili di grande personalità e un’efficiente Rete di vendita e di assistenza: sono queste le carte vincenti che Lancia gioca in Spagna, mercato che attende questo sviluppo in modo prioritario a livello europeo. Infatti, dopo l'Italia dove il brand gode di un’ottima immagine e raggiunge consistenti volumi di vendita, la penisola iberica mostra il migliore potenziale di crescita. Merito anche di quel carattere “latino” che si ritrova

nel design, nelle dotazioni e nelle motorizzazioni delle vetture Lancia.

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Guest fabvio

Eleganza e stile sullo stand Lancia

Al 32° Salone di Barcellona Lancia propone al pubblico un originale stand diviso in due zone. Da una parte, infatti, trova posto la nuova concept car Granturismo Stilnovo e l’atelier del Centro Stile Lancia. Dall’altra, invece, sono esposte le vetture in produzione e la nuova Lancia Ypsilon.

Debutta, dunque, in anteprima mondiale Granturismo Stilnovo, concept car di grande fascino stilistico esposto su una pedana girevole. Disegnato dal Centro Stile Lancia, il prototipo coniuga due concetti automobilistici molto diversi tra loro e, fino a qualche tempo fa, inconciliabili: da una parte la funzionalità e la flessibilità d’uso di una berlina tradizionale, dall’altra le “high performances” di un vero coupé sportivo. È questa la nuova frontiera nel campo del design automobilistico.

Granturismo Stilnovo, dunque, è la protagonista assoluta di un’area espositiva realizzata all’insegna della tecnologia progettuale più avanzata.

Con postazioni dedicate ai designer del Centro Stile Lancia che lavorano di fronte al pubblico utilizzando tutti gli strumenti: dai sofisticati programmi per computer alla semplice matita.

Strumenti molto diversi tra loro, ma entrambi capaci di dare vita al linguaggio formale che da Dialogos in poi caratterizza i modelli del Marchio. Prende così vita, indifferentemente sulla carta o sul video, lo schizzo di una vettura capace di coniugare innovazione e tradizione, sportività e funzionalità. Binomi che, in apparente contraddizione tra loro, mani esperte sanno declinare e unire nel rispetto di quei valori inscritti nel DNA della Marca.

Un patrimonio da conservare, un archivio per progettare le future vetture Lancia.

In perfetta sintonia con questa eccellenza stilistica si sviluppa la seconda zona dello stand dedicata alle vetture in produzione: dalla Thesis alla Phedra alla Lybra.

L’area espositiva riservata a questi ultimi modelli ha il pavimento in travertino e ospita due Lancia Phedra entrambe nell’allestimento Emblema: una equipaggiata con il potente 3.0 24v, l’altra con il brillante 2.2 JTD 16v. Prestigiosa come una grande berlina d’élite, ma spaziosa e adattabile come una monovolume. Questa in sintesi l’anima di Lancia Phedra, espressione di quell’arte italiana di vivere già interpretata da Lancia Thesis. A rappresentare quest’ultima al Salone di Barcellona sono esposte le versioni 2.4 jtd Emblema e, in anteprima mondiale, la speciale Thesis Protecta. Si tratta della versione blindata della prestigiosa ammiraglia italiana, progettata e prodotta direttamente da Lancia in due livelli di protezione: B4 e B6.

Il pubblico, infine, può ammirare la Lybra Emblema SW 2.4 jtd da 150 CV, la nuova versione destinata a chi vuole aggiungere all’eleganza del modello anche un tocco di originalità e di classe, con particolari che ricordano le grandi vetture del passato. Infatti, basta un colpo d’occhio per scoprire nella Lybra Emblema il richiamo alla Flaminia Coupé del 1963: l’inconfondibile carrozzeria bicolore, i sedili in morbida pelle color tabacco. In sintesi: un mito che rivive quarant’anni dopo. Accanto a questa station wagon c’è la berlina equipaggiata con il 1.9 JTD.

Particolarmente suggestiva, poi, l’area dedicata alla Ypsilon. Quattro le vetture esposte: due versioni equipaggiate con il nuovo 1.3 Multijet 16v (una di queste propone anche il cambio sequenziale robotizzato Dualmode), una dotata dell’inedito propulsore 1.4 16v e un’altra con il motore 1.2 16v.

Sullo sfondo la “Via del lusso” e davanti la “Piazza italiana”, con un’innovativa pavimentazione di sassi di fiume annegati nella resina. Qui il pubblico può passeggiare e fare shopping come se si trovasse in una via esclusiva di Roma o Milano. Ecco allora esposti nelle vetrine particolari della vettura come la calandra e il volante, insieme ad alcuni preziosi oggetti di lusso. E, “gioiello fra i gioielli”, Lancia Ypsilon. La si può ammirare in un’altra vetrina, come era successo alcuni mesi fa con Lancia Thesis in Via Montenapoleone a Milano. In questo raffinato contesto scorre il filmato “Fascination Ypsilon”. Destinato al pubblico e trasmesso su un grande schermo a parete, il film diventa il fil rouge che bene esprime il mondo della “Dolce Vita” riletto da Lancia in chiave ironica e moderna. L’area espositiva, inoltre, ospita una teca di cristallo, dove trova posto il nuovo motore 1.3 Multijet 16v abbinato ad un cambio sequenziale robotizzato Dualmode.

Nell’altra zona dello stand, infine, il pubblico può sostare sull’esclusiva e riservata “terrazza Martini” da dove godere una vista privilegiata sullo spazio dedicato al Centro Stile Lancia e conoscere tutte le attività dei designer attraverso le immagini proiettate su un grande schermo. Accanto alla “terrazza Martini”, che ricorda i dehors dei caffè romani, scorre una cascata d’acqua che rievoca la famosa fontana di Trevi. Insomma, grazie ad un raffinato gioco di citazioni, va in scena la “neo Dolce Vita”.

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Guest fabvio

Granturismo Stilnovo

Coniugare due concetti automobilistici molto diversi tra loro e, fino a qualche tempo fa, inconciliabili: da una parte la funzionalità e la flessibilità d’uso di una berlina tradizionale, dall’altra le “high performances” di un vero coupé sportivo.

È questa la nuova frontiera nel campo del design automobilistico. Una sfida che il Centro Stile Lancia ha raccolto senza indugi e alla quale ha risposto con due soluzioni all’avanguardia nel panorama mondiale: prima con Lancia Granturismo, prototipo nato dalla collaborazione tra il Centro Stile Lancia, lo Studio Carcerano e la Carrozzeria Maggiora. Ed oggi è la volta di Granturismo Stilnovo, concept car di grande fascino stilistico. Anzi laboratorio esso stesso dove si sperimentano e si prefigurano “dal vivo” forme e stilemi delle Lancia di domani.

In particolare quest’ultimo modello risolve il difficile connubio massima funzionalità e prestazioni esaltanti su una vettura di segmento medio, accentuando un design di forte impatto visivo e di grande dinamismo. Granturismo Stilnovo, dunque, è la migliore sintesi dell’essenza Lancia, dove la tecnologia più sofisticata è sempre al servizio del design.

Punto di incontro tra sperimentazione estetica e tecnologia informatica e virtuale, Granturismo Stilnovo propone la qualità scultorea di molti modelli degli anni Cinquanta e Sessanta, nel pieno rispetto delle esigenze filologiche del marchio. Non ultimo, il prototipo s’ispira all’architettura HPE (High Performance Estate), celebre sigla degli anni Settanta.

Lunga 4236 mm, larga 1828 e alta 1465, esteticamente la vettura è caratterizzata da una purezza ed essenzialità formale, all’insegna del “less is more”. Da qui un vero e proprio “oggetto scultoreo”, segnato da un dinamismo delle masse e dall’equilibrio dei volumi. È una caratteristica stilistica che appartiene alla tradizione Lancia e che, a partire dall’ammiraglia Thesis, è stata riletta in chiave moderna. Del resto alla base dell’impianto generale di Granturismo Stilnovo c’è il tema della compenetrazione fra una “greenhouse” quasi totalmente vetrata e un corpo vettura possente e dinamico. Come dimostrano, per esempio, le due robuste fiancate che gli conferiscono assoluta unitarietà di disegno e lo abbracciano virtualmente. È un tratto distintivo, tra l’altro, che ritroviamo sia sulla Granturismo sia sulla nuova Ypsilon e che caratterizzerà i modelli futuri della gamma Lancia. Senza contare la qualità scultorea delle superfici, le citazioni rarefatte degli stilemi Lancia, le forme tipicamente italiane sono coerenti con la poetica formale elaborata dal Centro Stile in questi ultimi anni, col preciso intento di infondere l’autentico spirito Lancia alle nuove generazioni di prodotti. Ecco allora confermati su Granturismo Stilnovo i parafanghi staccati e robusti, la preziosa calandra separata dai proiettori hi-tech, il padiglione vetrato e i fanali posteriori a sviluppo verticale: è questo il leit motiv che connota il nuovo stile Lancia.

Inoltre, tra gli elementi del concept che spiccano maggiormente ci sono: l’arco montante strutturale, quasi fosse un “flying bridge” che si libra architettonicamente nell’aria (è un omaggio a Pier Luigi Nervi e Santiago Calatrava); e il robusto montante trapezoidale posteriore che, geometricamente raccordato con la linea di cintura, lo sostiene visivamente richiamando un timone aeronautico.

Granturismo Stilnovo, dunque, è l’espressione concreta di tradizione e innovazione, sportività ed eleganza, emozione e funzionalità. Sintesi, quindi, di binomi in apparenza contraddittori, che nel concept però trovano il giusto equilibrio grazie ad una coerenza e continuità di valori formali e di sostanza inscritti nel DNA di Lancia. Allo stesso modo gli interni del Granturismo Stilnovo sono stati concepiti come un laboratorio estetico e funzionale, dove l’abitacolo si fonda su un concetto di life-style estremamente moderno, capace di coniugare lusso, multifunzionalità e piacere discreto della guida. Come dimostrano, per esempio, il parabrezza in posizione molto avanzata e il lungo padiglione che consentono una fruibilità dello spazio interno inconsueta su una vettura di queste dimensioni.

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Visto che una potente TA, anche se ispirata alla mitica Fulvia, rischia di passare inosservata (la vecchia Fulvia era sì ta, ma era innovativa nella meccanica..) lancio un'idea: almeno nel prototipo, perchè non montare al posteriore due motori elettrici da circa 15kw (già in produzione) in aggiunta al motore anteriore? L'idea non è più così nuova, ma non è mai stata sviluppata del tutto. Con un controllo elettronico di questi motori integrata con il Vdc si otterrebbe molto, con un progetto fattibile (meno complesso della Fioravanti sensiva o della Honda). Un modello di produzione con queste caratteristiche, anche in piccolissima serie, non passerebbe inosservato.

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Guest T a u r u s

..una sportiva molto leggera per cui si utilizza perfino la carrozzeria di alluminio........hai idea quanto peserebbe(vai a vedere la scheda della Saxo Elettrica con un propulsore da 15KW 1087kgr 282kgr in piu' della Saxo 1.1)quanto spazio si vorebbe per le batterie quanto incasinerebbe la tenuta di strada una soluzione del genere quanto costerebbe, e' assurdo.........l'ora che il differenziale viscoso a controllo elettronico sopporta con facilita' i 300cv+ della 156GTAm dei soli 1140kgr.......e non capisco che problemi avrebbe a digerire i 230/240cv della Fulvia..........

Guarda che il motore posteriore utilizzato da Porsche sulla 911 e lo schema motore anteriore longitudinale cambio longitudinale anteriore trazione posteriore utilizzato dalle tp tedesche......solo innovattivo non e'.........sono le soluzioni piu' superate che esistono..............e guarda che questa non e' dialettica ma storia.........

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Guest fabvio

che siano antiquate è poco ma sicuro.

ma questo non è in discussione.... quello che mi indispettisce è che soprattutto in italia viene addirittura presa la merc come pietra di paragone in quanto a tenuta.

la merc è la peggiore in assoluto.......

....... e questo non è un discorso di esterofilia o di patriottismo..... è + che altro una dolorosa riprova di certo tipo di ignoranza

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Per aumentare l'autonomia,si caricano sulle auto elettriche tutte le batterie che può reggere, circa 400-500kg di batteria sono normali su un'elettrica.

Però sulla Fulvia non servirebbero ingombranti e costose batterie (quelle batterie che fanno pesare tanto la Saxo), i motori elettrici erogherebbero coppia solo per brevi periodi,potrebbe bastare una compatta batteria (ed un condensatore). Una gestione indipendente dei due motori elettrici permetterebbe di ottenere un grosso miglioramento nella guidabilità e nella motricità. Infine non è mica detto che si debba produrre la Fulvia con queste caratteristiche, basterebbe presentare un prototipo per attirare l'attenzione. La Fulvia che si vorrebbe presentare rischia veramente di cadere nel silenzio, anche se fosse bellissima verrebbe accolta come una strana versione coupè della fiat Barchetta. Spero di sbagliarmi, ma servirà più ad appagare la passione del suo designer (e anche di quelli che come me amano le Lancia) che non a far parlare della rinascita Lancia.

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Guest fabvio

aspetta a dirlo.

in generale quello che non piace a me è l'idea di avere una riproduzione pedissequa del design di una auto di 30 anni fa.... esperimenti che lascerei tranquillamente fare ai crukki.....

..... ciò nonostante in serie limitata va bene..... poi se il pubblico proprio gradisse!!!!!!

per quanto riguarda questioni tecniche non me la sento proprio di esprimermi..... non si sà ancora nulla.... c'è solo qualche disegnino che lascia il tempo che trova ......anzi a questo proposito taurus potrebbe darci qualche bella anticipazione

grazie in anticipo

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