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Sandra Lonardo agli arresti domiciliari con l'accusa di tentata concussione


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il Gip le contesta una presunta concussione ai danni del dirigente ospedaliero di caserta

Napoli, ai domiciliari la moglie di Mastella

Sandra Lonardo, presidente del Consiglio Regionale della Campania, è accusata di tentata concussione

NAPOLI - Arresti domiciliari nei confronti di Sandra Lonardo Mastella, presidente del consiglio regionale della Campania e moglie del ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il Gip di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il provvedimento perché nell'ambito di un'inchiesta sulla sanità avrebbe ravvisato gli estremi di una tentata concussione ai danni di un dirigente ospedaliero di Caserta. Un conflitto, quello fra la signora Mastella e il dirigente ospedaliero, che politicamente ha radici profonde: l’uomo era molto vicino ai Popolari-Udeur al momento della designazione mentre si è poi avvicinato al presidente della Provincia Sandro De Franciscis.

LEI: «SONO SERENA» - La reazione di lady Mastella è affidata a una nota: «Apprendo dalla televisione una notizia sconcertante. Mi sento assolutamente serena, non ho nulla da temere e fornirò all'autorità giudiziaria qualunque chiarimento che mi venga richiesto. Credo che anche questo è l'amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo. Affronto tranquilla anche questa battaglia», conclude Sandra Lonardo.

IL MINISTRO ALLA CAMERA - Mastella ha annullato tutti gli impegni odierni, a partire dalla presenza alla cerimonia del giuramento degli allievi della scuola di polizia penitenziaria a cui avrebbe dovuto partecipare questa mattina a via Arenula. Il solo impegno confermato è la relazione in aula alla Camera in programma alle 10,40. Sulla carta, è la relazione annuale del Guardasigilli al Parlamento sullo stato della Giustizia. Ma c'è chi ipotizza che il ministro rassegnerà le proprie dimissioni. Il capogruppo della Lega Nord, Roberto Castelli, intervenendo nel dibattito al Senato, ha riferito indiscrezioni in base alle quali «il ministro della Giustizia dovrebbe recarsi alla Camera questa mattina e rassegnare le proprie dimissioni». Attestazioni di solidarietà e di vicinanza stanno arrivando in queste ore al Guardasigilli: a Mastella sono arrivate le telefonate dei senatori a vita Giulio Andreotti e Francesco Cossiga oltre a quella del vicepresidente del Csm Nicola Mancino.

FI: «ARRESTO MIRATO» - Solidarietà anche dalle fila dell'opposizione. «Mai arresto è stato più mirato e a tempo di quello di Sandra Lonardo Mastella. Basti pensare che suo marito, il ministro della Giustizia Clemente Mastella, deve intervenire questa mattina in aula per illustrare la riforma della giustizia - ha commentato Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia - Esprimo al ministro Mastella - prosegue Cicchitto - la mia personale solidarietà».

FINI: «DUBBI SUL PROVVEDIMENTO - «Fondati dubbi» sul provvedimento sono stati espressi dal leader di An Gianfranco Fini, che esprime «solidarietà umana» nei riguardi del ministro Clemente Mastella. «Appartiene solo alla sua coscienza - ha aggiunto - la valutazione di eventuali conseguenze politiche».

«BOMBA A OROLOGERIA» - «Piena e sincera solidarietà» dal presidente dei senatori Udeur, Tommaso Barbato. «In questa triste vicenda non possiamo non registrare, tuttavia, che il provvedimento che colpisce Sandra Lonardo è solo l'ultimo di una serie di bombe ad orologeria esplose contro Mastella e tutta la sua famiglia da quando i Popolari-Udeur fanno parte della compagine di governo e che oggi - conclude Barbato - per singolare coincidenza di tempi, raggiungono il guardasigilli nel giorno della sua relazione alle Camere sullo stato della Giustizia».

16 gennaio 2008

applausi bipartisan per iL GUARDASIGILLI durante il suo intervento in aula

Mastella alla Camera: «Hanno preso

mia moglie in ostaggio, mi dimetto»

Duro attacco ai pm: «Ho combattuto la mia battaglia finché condotta ad armi pari, ora getto la spugna»

0JUQFS3Q--140x180.jpgMastella alla Camera (Infophoto)ROMA - «Ho resistito a molte scorribande corsare sul fronte personale ora però getto la spugna, mi dimetto, ho paura: sono percepito come un nemico da frange estremiste delle toghe che hanno preso mia moglie in ostaggio». E' un Mastella profondamente amareggiato, deluso e livido di rabbia quello che interviene in Aula alla Camera. Messa da parte la relazione sullo stato della giustizia in programma, il Guadasigilli ha comunicato le sue dimissioni. «Mi dimetto per senso dello Stato, sono un ministro della Giustizia che non riesce a difendere la moglie da un provvedimento ingiusto», «mi dimetto perché tra l'amore per la mia famiglia e il potere scelgo il primo» ha detto Mastella destando un lungo applauso bipartisan (ma gli applausi più convinti sono arrivati dal centrodestra, un segnale politico da non sottovalutare, ascolta la cronaca in audio).

ATTACCO ALLA MAGISTRATURA - Il leader dell'Udeur ha sferzato un duro attacco alla magistratura: «Mi ero illuso di poter recuperare il rapporto fra politica e magistratura» sostenuto «dalla mia coscienza ispirata dalla fede» sul valore del dialogo. «Nonostante abbia lavorato giorno e notte per dimostrare la mia credibilità e la mia buona fede di interlocutore affidabile per il mondo della giustizia, oggi mi accorgo che sono stato invece percepito da alcune frange oltranziste come un avversario da contrastare, se non addirittura un nemico da abbattere» ha affermato l'ormai ex ministro della Giustizia.

«Durante lo scontro sotterraneo e violentissimo tra i poteri in questi mesi ho avuto il triplo di avvisi di garanzia rispetto a quelli avuti nella mia una carriera trentennale», ma «sono andato avanti», «ho combattuto la mia battaglia finché si combatteva ad armi pari, e non arrivavano colpi bassi e imprevisti, perchè dalla tua condotta politica nulla lasciava presagire un concertato volume di fuoco per distruggere la tua persona, la tua dignità, i tuoi valori». Ora però «per la prima volta in vita mia ho paura». Mastella scarica la sua rabbia contro quelle «frange estremiste» della magistratura che hanno arrestato la moglie. Un'iniziativa che bolla come «una scientifica trappola, ordita mediaticamente prima e giudiziarmente dopo in modo vile e ignobile. Vile e ignobile - attacca - è stato prendere in ostaggio mia moglie a cui voglio un mondo di bene». Mastella ha sottolineato che lascia via Arenula «per essere più libero umanamente e politicamente», sapendo che «un'ingiustizia enorme è la fonte inquinata di un provvedimento perseguito con ostinazione da un procuratore che l'ordinamento manda a casa per limiti di mandato e di questo mi addebita la colpa. Colpa che invece - incalza Mastella - non ravvisa nell'esercizio domestico delle sue funzioni per altre vicende che lambiscono suoi stretti parenti e delle quali è bene che il Csm si occupi».

INTERCETTAZIONI - Mastella ha anche riaperto la questione delle intercettazioni, «a volte manipolate, a volte estrapolate ad arte, assai spesso divulgate senza alcun riguardo per la riservatezza dei cittadini. Mi dimetto perché ritengo, anche dopo la mia dolorosa esperienza, che vada recuperata la responsabilità dei magistrati, sulla scorta della giurisprudenza della cortei di giustizia del Lussemburgo». Il leader dell'Udeur, sottolineando di aver incontrato una «stragrande maggioranza di magistrati seri e imparziali» si è però chiesto «come ci si può difendere da questi il cui potere di interdizione, di delegittimazione senza confini?». Quanto ad intercettazioni subite, l'Udeur «supera agevolmente la soglia di qualsiasi percentuale elettorale» ha denunciato l'ex ministro. Mastella ha affermato di essere stato oggetto di «un'ostinata caccia all'uomo» dopo le sue iniziative legislative prese come Guardasigilli. «Sono state utilizzate centrali di ascolto - ha proseguito - con corsie privilegiate ogni qualvolta nel computer si accendeva la spia (mai parola fu più usata a proposito) che segnalava il mio nome o quello dei miei amici». «Siamo così diventati in quel di Potenza - ha proseguito - un partito di tale rilevanza quanto ad intercettazioni subite, da poter superare agevolmente la soglia di qualsiasi percentuale elettorale. Per far ciò è bastato che un piccolo nucleo di magistrati, per alcuni dei quali l'integrità è contestata da altri magistrati dello stesso distretto, innescasse un congegno violento, privo di obiettivi e riscontri nella realtà, confondendo ciò che è tipico della politica con una colpevole quanto inesistente violazione di norme».

16 gennaio 2008

Fonte: corriere.it

Finalmente qualcosa si muove; ieri sera lo aveva detto Feltri a Matrix: a Napoli devono scattare le manette affinchè si muova qualcosa.

Spero che il prossimo sia Bassolino.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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premessa: a me mastella non piace come politico, ma:

invece di prendere a calci in culo bassolino per averci sputtanato davanti al mondo intero, e , soprattutto, lasciato nella m**a +o- un milione di persone (ma ste teste d'uovo si rendono conto dei problemi sanitari che si rischiano? e la jervolino si ricorderà che essere sindaco significa anche essere la maggior autorità in fatto di igiene e sicurezza? va beh... lasciamo perdere),

perchè devono perdere tempo dietro alla moglie per impallinarlo per motivi squisitamente politici?

questa fa il paio con le intercettazioni del berlusca di qualche tempo fa?

ma hanno così un cazzo da fare? Lavorano nella capitale della camorra o a vaduz?

Poi la signor sicuramente qualche paciocco l'avrà combinato, ma la priorità è salvare il salvabile, non finire di mandare a puttane il paese per far vedere chi ce l'ha più grosso tra le istituzioni.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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premessa: a me mastella non piace come politico, ma:

invece di prendere a calci in culo bassolino per averci sputtanato davanti al mondo intero, e , soprattutto, lasciato nella m**a +o- un milione di persone (ma ste teste d'uovo si rendono conto dei problemi sanitari che si rischiano? e la jervolino si ricorderà che essere sindaco significa anche essere la maggior autorità in fatto di igiene e sicurezza? va beh... lasciamo perdere),

perchè devono perdere tempo dietro alla moglie per impallinarlo per motivi squisitamente politici?

questa fa il paio con le intercettazioni del berlusca di qualche tempo fa?

ma hanno così un cazzo da fare? Lavorano nella capitale della camorra o a vaduz?

Poi la signor sicuramente qualche paciocco l'avrà combinato, ma la priorità è salvare il salvabile, non finire di mandare a puttane il paese per far vedere chi ce l'ha più grosso tra le istituzioni.

la moglie si Mastella non è uno stinco di santo.........è anch'essa implicata nel disastro ambientale della regione Campania essendo presidente del consiglio regionale ma purtroppo l'avviso di garanzia è per altri possibili reati

P.s. concordo sul discorso del voler colpire più che altro Mastella che altro

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la moglie si Mastella non è uno stinco di santo.........è anch'essa implicata nel disastro ambientale della regione Campania essendo presidente del consiglio regionale ma purtroppo l'avviso di garanzia è per altri possibili reati

P.s. concordo sul discorso del voler colpire più che altro Mastella che altro

In Italia sono molto comuni le vendette trasversali; certo quando veniva colpito il Berlusca nessuno che si risentisse.

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In Italia sono molto comuni le vendette trasversali; certo quando veniva colpito il Berlusca nessuno che si risentisse.

Beh, lui si risentiva.....:lol:

MAstella cmq ha fatto una cosa simbolica ma che gli fa onore (e io non lo reggo proprio di fondo il Clementone)

SI E' DIMESSO.

Altri..........:roll:

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Beh, lui si risentiva.....:lol:

MAstella cmq ha fatto una cosa simbolica ma che gli fa onore (e io non lo reggo proprio di fondo il Clementone)

SI E' DIMESSO.

Altri..........:roll:

Ti quoto, almeno lui si è dimesso e ciò gli fa onore.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Beh, lui si risentiva.....:lol:

MAstella cmq ha fatto una cosa simbolica ma che gli fa onore (e io non lo reggo proprio di fondo il Clementone)

SI E' DIMESSO.

Altri..........:roll:

Sicuro che gli fa onore,ma ha un po preso la palla al balzo,chissà quante volte ha cercato di abbandonare la nave prima che vada a fondo...questo era il pretesto ottimo

 

花は桜木人は武士

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la moglie si Mastella non è uno stinco di santo.........è anch'essa implicata nel disastro ambientale della regione Campania essendo presidente del consiglio regionale ma purtroppo l'avviso di garanzia è per altri possibili reati

P.s. concordo sul discorso del voler colpire più che altro Mastella che altro

Non sono entrato nel merito delle accuse alla sig.ra Mastella perchè non ne so niente (probabilmente, visto il marito l'ambiente e le voci che già circolavano deve esssere una discreta intrallazzatrice..),

la mia inc****tura è dovuta al fatto che istituzioni, che dovrebbero (in un mondo ideale) essere neutrali e assolutamente non politicizzate, hanno comportamenti e tempistiche che dimostrano esattamente il contrario.

So che questo è un discorso vecchio e queste cose sono sempre capitate, ma ora la situazione è molto più grave.Direi tragica

In un contesto come quello odierno, le famose istituzioni, almeno loro, hanno il dovere morale di fare un patto di non belligeranza, se non possono proprio andare d'accordo:pz, e di remare nello stesso verso.

Qui si fa esattamente il contrario e i risultati sono sotto gli occhi di tutti...

Ormai sembra normale che ognuno possa permettersi di contestare l'autorità di una qualsiasi istituzione

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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