Le sfide di De Meo all' alfa.

[Salvino]

Mi ricordo no tanto tempo fa Marchione quando gli chiesero di Kalbfell usci' con qualcosa come "e' stata colpa nostra, non abbiamo creato l'ambiente giusto per Kalfbell".

Cosa ha voluto dire ??

[Coaster]

Mi ricordo no tanto tempo fa Marchione quando gli chiesero di Kalbfell usci' con qualcosa come "e' stata colpa nostra, non abbiamo creato l'ambiente giusto per Kalfbell".

Cosa ha voluto dire ??

che le possibilità dell'alfa di allora erano limitate rispetto alle ambizioni legittime di kalbfell, probabilmente.

che qualsiasi manager di questo mondo se avanza delle richieste e non lo cagano dall'alto, prende e se ne va.

che forse, in quel momento, ci voleva proprio un uomo di soldi e finanza, che l'uomo di prodotto che ha bisogno di risorse, molte, da investire necessita di qualche uomo di soldi che gliele faccia trovare disponibili.

che il mondo manageriale sappiamo tutti quanto sia volatile, e quello che oggi pare impossibile domani può capitare.

che se un'impresa in perdita un domani non troppo lontano godrà di qualche tipo di autonomia di investimento, sarà perchè oggi hanno rimesso a posto i conti a costo dei niet alla possibilità di esprimersi senza "troppi" condizionamenti dall'alto.

[Salvino]

che le possibilità dell'alfa di allora erano limitate rispetto alle ambizioni legittime di kalbfell, probabilmente.

che qualsiasi manager di questo mondo se avanza delle richieste e non lo cagano dall'alto, prende e se ne va.

che forse, in quel momento, ci voleva proprio un uomo di soldi e finanza, che l'uomo di prodotto che ha bisogno di risorse, molte, da investire necessita di qualche uomo di soldi che gliele faccia trovare disponibili.

che il mondo manageriale sappiamo tutti quanto sia volatile, e quello che oggi pare impossibile domani può capitare.

che se un'impresa in perdita un domani non troppo lontano godrà di qualche tipo di autonomia di investimento, sarà perchè oggi hanno rimesso a posto i conti a costo dei niet alla possibilità di esprimersi senza "troppi" condizionamenti dall'alto.

Leggendo tra le righe il suo potrebbe essere interpretato come un rammarico?

Quindi se le condizioni sono migliorate oggi perche' non richiamarlo, invece di dare il posto a un fedele della casa madre.

[Coaster]

e chi dice che non succederà?

il mondo dei manager di alto livello è imprevedibilmente variabile, e le dichiarazioni di amore eterno vengono di sovente dimenticate.

[Salvino]

e chi dice che non succederà?

il mondo dei manager di alto livello è imprevedibilmente variabile, e le dichiarazioni di amore eterno vengono di sovente dimenticate.

Ma per me sarebbe la mossa giusta!

Mi ricordo 2 anni fa Goodwood festival of speed con la Brera, aveva la faccia orgogliosa e carismatica si vedeva subito quanto amasse L'Alfa Romeo.

[Quo.Lore]

Quoto il messaggio, con l'eccezione della stima su De Meo, che per me ad essere buono equivale ad un "?". Credo che oggi pochissimi (anche volendo valutare molte attenuanti, scusanti, il mondo moderno etc.) in azienda possano dirsi "validi" anche solo a comprendere l'essenza vincente per Alfa.

Si sa, De Meo è un bravo markettaro. Ha fatto bene in Fiat ed in Lancia prima. Certo è stato anche fortunato, ed anche un pò "il cocco" di Marchionne... però questo può essere un vantaggio notevole quando De Meo verrà da Sergione per chiedergli di "sganciare".

Poi, ANCHE SE NON SONO D'ACCORDO CON QUESTA FILOSOFIA, oggi, un prodotto mediocre con un'eccellente marketing vende di più di un prodotto eccellente con un marketing mediocre.

Ora con il marketing, dovremmo stare apposto. Mancherebbe solo il prodotto (poi cosa sia un prodotto "Alfa", basta leggersi la meta di tutto Auto Pareri).

Aggiungo che è sempre meglio un De Meo che un Baravalle (che forse è un bravo manager, ma per vendere tazze di cessi).

Ma certo, era meglio un Kalbfell che un De Meo...

Mah, staremo a vedere, io lascio volentieri il beneficio del dubito a De Meo.

Quo.Lore

[ACS]

Chi esce da quest'azienda, scelta o costrizione, non rientra più... purtroppo!!

E' una di quelle regole non scritte ma diventate parte della tappezzeria...

[Coaster]

mmm, non sono d'accordo.

il top management è come la politica, e non saprei dire quale dei due ambiti sia il più volatile e il più incline ad accogliere cambiamenti di rotta repentini e poco spiegabili.

il che non significa che possano esserci anche volti nuovi a venire, che magari ancor'oggi non sono assolutamente collegabili al gruppozzo o a qualcuno dei suoi tentacoli. perchè rimpiangere quello che abbiamo lasciato indietro è sport diffusissimo e di certo non sbagliato, certe volte... ma cristiddio un pò di apertura verso il futuro non fa male nemmeno quella.

[GTVeloce 71]

Quoto Fusi su tutto.

Quanto a De Meo, io ho un sospetto (nulla più che un sospetto, perché le auto mi piacciono, ma in fondo non credo di intendermene, soprattutto di industria dell'auto).

E' l'uomo giusto per preparare la vendita del marchio.

Quotando Fusi (ma anche Ax, Bialbero e altri), ovviamente penso anche io che la direzione torinese continui ad andare fuori fase rispetto all'identità e alla "missione intrinseca" del marchio Alfa Romeo.

Ora, va bene la presunzione, l'ottusità,il va bin parej, ma dopo vent'anni ci sono i risultati, i bilanci e le previsioni degli analisti a dire che in questo modo Alfa Romeo, semplicemente, muore.

Io credo che questo lo abbiano capito ormai anche a Torino, perlomeno lo hanno capito Marchionne e lo stesso De Meo.

Quindi, o vogliono deliberatamente distruggere l'Alfa (ma sul serio, liquidandola e tenendosi il marchio in un cassetto, tipo Autobianchi) oppure stanno facendo fuochi d'artificio, creando le premesse di marketing ad un rilancio, ma sapendo che dopo il prodotto lo farà qualcun altro. E allora De Meo è perfetto, per pompare palliativi tipo Junior e 149, per sostenere quel po' di vendite camuffando che sono una Punto e una Bravo, per tenere in vita 159 (ed ecco perché spendono energie per sistemarla, evidentemente alla sua erede TP non dovranno pensare troppo...), per preparare il terreno commerciale USA (e questo magari è davvero importante). Aspettano il centenario, fumi e raggi laser, un'ultima bottarella alle vendite con eventi, heritage e barche a vela, e per il 2011 vendono l'azienda.

Del resto, non c'è nessuna strategia a lungo termine per Alfa: le strategie sono tutte per il gruppo intero, indifferenziato. Questo mi puzza un po': i motori, i pianali, i cambi... saranno tutti uguali, ancora più uguali che negli anni scorsi. Possibile che sia solo miopia? Marchionne, appunto, non è appassionato d'auto, ma sa governare il denaro: sa anche che così non c'è futuro. Quindi ho il sospetto che i prossimi tre anni saranno soltanto "il gran finale" dell'epoca Fiat dell'azienda più amata d'Italia.

E chissà che non sia un bene: ciò che per il bruco è la fine, per il mondo è una farfalla...

(mamma mia come sono zen oggi pomeriggio:D)

[il FUSI]

Oddio, se stanno davvero, spazzando la sporcizia sotto al tappeto prima di vendere la baracca, un Kalfbell operativo era inutile, credo che sia servito per cominciare a recuperare credibilità in un momento dove il gruppozzo stava affondando con la consapevolezza che la 159 non sarebbe stata un successo alla pari di 156, "strano" semmai che una persona così si sia prestata a stò gioco.

Prestata un accidenti!

Kalfbell all'epoca venne con enorme rispetto per l'Alfa. E pareva, come al solito, che fosse arrivato "l'uomo giusto". Con tanto di scappellamenti vari.

Kalfbell di sicuro in BMW aveva una autonomia sconosciuta in Torino... una cosa che ha giusto Marchionne (che ha anche un altro ruolo).

Di KHK mi si disse "oh questo vuol fare le berline, perchè con queste si fanno i soldi, POI si pensa alle coupè". E lì per lì mi dissi se questo era completamente andato, se avesse anche poco capito che razza di marchio stava andando a condurre.

Col senno di poi, e aggiungendo opinioni mie e anche la frasetta di Marchionne, credo che la cosa fosse + complessa.

Intanto KHK partiva in salita: tenne a battesimo una macchina NON SUA e che era costata il posto a Bandiera (segno che tutta sta gran fede sulla 159 non l'avevano e che tutto sto gran prodotto lo si sapeva da prima che uscisse che non lo fosse).

Avrebbe sì dovuto vendere le berline...... gli sarebbe già stato difficile fare quello, figurati poi pensare alle sportive (di nome........) che i numeri che fanno, vero....... stendiamo una coltre per rispetto e giusto perchè son giorni che son di buon umore

E' chiaro che la "belligeranza" di KHK non poteva legarsi con l'ambiente muffito della classe dirigente del gruppo all'epoca..... notiamo infatti come sia stato di indole + morbida Baravalle, che guardacaso infatti è andato via per sua scelta, ricoprendo un posto sicuramente + adatto alla persona (e viceversa, ci ha dato la misura del suo tipo di personalità sicuramente + redditizio in settori che non fossero l'automotive, e soprattutto Alfa e per di più in questi periodi).

Se Napoleone dice "non gli abbiam creato l'ambiente" credo si riferisca al contesto che il teTesco si trovava intorno. Anni luce diverso da quello che era il suo ideale, ed anni luce distante da quello che sicuramente aveva in BMW (che, ricordiamolo una volta, ANCHE per questa sua filosofia aziendale è ancora leader..... altro che vendono per moda).