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Inizio del crollo economico?


Guest DESMO16

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porca miseria c'è gente che DEVE usare la macchina e non ha alternative,

ecco appunto..purtroppo sono tra uno di questi (anche perché a me il servizio pubblico non mi piace com'è gestito e non riesco ad avere orari -rapinare le banche non ha orari:lol:- e quindi son costretto), ma per farci un'idea

milano dusseldorf: compreso di vignetta, autostrada italiana e nafta, io ho usato meno di cento euro per arrivarci..con l'aereo sicuramente non avrei speso così..però poi per andare e tornare da londra, ho speso 57€ tasse comprese (follia completa!)

questo significa che per i viaggi a lungo raggio (intorno dei mille) l'auto, umana, non i v8 sei litri, sia ancora in netto vantaggio..senza contare che avrei dovuto poi noleggiare la macchina per farmi i miei 200km avanti indietro dalla fiera ecc..

cioè raga, meno di cento euro, contro i non meno di 300 e rotti..

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Grazie per la lezione di economia, peccato che la benzina sia leggermente più importante di un Tom Tom o di un Ipod

Inutile dire: boicottate e non usate la macchina... porca miseria c'è gente che DEVE usare la macchina e non ha alternative, sopratutto perchè il pubblico fa veramente schifo...

A parte l'ironia, che mi sembra abbastanza fuori luogo, non capisco per quale ragione si debbano affrontare le questioni con atteggiamenti esasperati ed estremistici.

Mi pareva di essere stato chiaro nel parlare di intasamenti stradali nel fine settimana, vacanze e feste comandate. Mi sono riferito molto esplicitamente, in altre parole, a quelle occasioni in cui l'uso della macchina poco o NULLA ha a che fare con il concetto di BISOGNO, ma piuttosto con lo svago ed il divertimento (si fa per dire, sai che divertimento farsi spennare al distributore, al casello, al semaforo, all'autovelox e poi starsene anche qualche bella ora in coda). Situazioni in cui, insomma, l'uso dell'auto non è poi così diverso dall'uso di iPod e TomTom.

So benissimo che ci sono moltissime persone che DEVONO usare l'automobile per lavorare e non hanno alternative. Io per primo appartengo a tale categoria; non potrei assolutamente rinunciare al mezzo di trasporto privato, anche se a dire il vero ho potuto negli ultimi tempi, con un po' di buona volontà, ridurre gli spostamenti "necessari" organizzandoli un po' meglio. Però il sabato e la domenica NON "devo" andare in giro per forza, ho innumerevoli alternative; in occasione dei recenti ponti festivi (25 aprile e 2 giugno, quando la tv ha mostrato ciclopici incolonnamenti un po' ovunque) NESSUNO mi ha costretto a prendere l'auto e mettermi in viaggio, ma ho POTUTO benissimo starmene vicino a casa SENZA alcun effetto negativo sul lavoro o sulle finanze familiari. Queste ultime, anzi, ne hanno tratto un palpabile beneficio; per non parlare del sistema nervoso, che ha molto volentieri "rinunciato" a chissà quanti giramenti di sfere.

Siccome non credo assolutamente di essere una persona speciale o chissà perché diversa dalle altre, sono portato a ritenere che anche gli altri possano benissimo, VOLENDO, fare altrettanto. Se non lo fanno vuol dire che non vogliono; indubbiamente ne hanno pieno diritto, contenti loro... basta che non pretendano di farmi credere che "devono".

Tutto qua. Nessuna lezione. Per quanto riguarda la presenza di "qualche deficiente ... che sta speculando per coprire le proprie incapacità o perché nessuno ha le palle di dirgli basta", su tale presenza non ho alcun dubbio. Sono però convinto che l'unico modo per "dire basta" alle speculazioni di un qualsiasi venditore sia contrastarle con i fatti, ovvero riducendo la quantità di merce acquistata. Se uno fa lo speculatore, difficilmente sarà sensibile a concetti come correttezza, onestà e così via; l'unica campana che le sue orecchie sentono è quella dei quattrini.

Modificato da marimasse
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Su questo però vorrei fare un riflessione. Va bene cercare "nell'intorno" il distributore meno caro, ma senza esagerare ... Mi pare un rimedio persino maggiore del male

A questo proposito propongo una riflessione anch'io.

Si parla tanto di automobilisti incaxxati, sul piede di guerra ecc. ecc. Allora, dico io, se uno è sul piede di guerra vuol dire che vuole combattere per ottenere un certo risultato, no? Di norma un... combattente NON si diverte; anzi, per la causa mette a rischio la sua persona in maniera più o meno pesante. Per fortuna, la battaglia sui prezzi è (per il momento) ben lontana dal comportare rischi per l'incolumità fisica, ma richiede al più qualche piccolo sacrificio, come ad esempio allungare un po' la strada per fare rifornimento in un certo distributore o rimandare l'acquisto di un'auto nuova, depennare qualche viaggio domenicale e così via. "Sacrifici" per modo di dire, visto che si traducono quasi sempre in cospicui ed immediati risparmi di denaro.

Se anche, a volte, come nel caso di cui tu parli, il puro risparmio va perduto, resta il fatto che chi si comporta così dà un segnale forte e chiaro a chi di dovere, ovvero FA qualche cosa di concreto invece di limitarsi a brontolare.

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Previsto un crollo verticale del mercato azionario a Luglio da parte della Royal Bank of Scotland

Ho letto l'articolo e anche alcuni altri articoli ad esso collegati.

Il problema è che si trovano articoli che, da fonti sempre apparentemente autorevoli, sostengono qualunque cosa ed anche il contrario di qualunque cosa. In questa epoca super-tecnologica dovremmo in teoria essere mooolto più informati rispetto a quanto non fossero, ad esempio, i nostri nonni che non avevano la tv e che "conoscevano" i fatti del mondo attraverso i cinegiornali Luce, la stampa di regime, il ministero della propaganda. Ho invece spesso l'impressione che la differenza sia in gran parte sulla "quantità" apparente delle informazioni, NON sulla loro concreta oggettività.

Un po' come è avvenuto con la pubblicità: ne riceviamo quotidianamente quantitativi spropositatamente maggiori di quelli di venti anni fa ma NON ci siamo affatto liberati dagli inganni, dalle truffe e dalle speculazioni né possiamo dire che le merci di oggi siano di qualità realmente superiore rispetto a quelle di allora, anzi.

Non serve essere grandi esperti plurilaureati (basta un minimo di razionalità) per sapere che l'andazzo attuale, con la sua illusione della "crescita eterna", NON può durare ancora molto. Ci sarà senz'altro un "tracollo", ma cosa vuol dire tracollo? Ormai ci si è abituati a usare le parole "tragedia", "catastrofe", "emergenza" con estrema facilità, per cui anche in questo caso il cittadino comune fa veramente fatica a dare alla questione il giusto peso. Per molti "esperti" è già un tracollo, ad esempio, il calo recente delle immatricolazioni di auto nuove, calo che invece a me sembra ancora parecchio lieve.

Comunque, supponendo che ci aspetti un vero e proprio tracollo, con il denaro che perde 3/4 del suo valore, con i risparmi che spariscono, con l'unione monetaria europea che viene spezzata sulla base del principio "ognuno per sé" (significativo l'articolo sui molti tedeschi che cominciano a non volere le banconote Euro stampate in Italia, Grecia, Spagna...), CHE COSA dovremmo fare?

Cercare di spendere nelle prossime settimane più soldi che possiamo (comprando case, automobili, vestiti, vacanze, pranzi e cene, massaggi intimi e così via) prima che perdano il loro valore? Convertire i risparmi in contanti e tenerli a casa (senza più uscirne per paura di una probabilissima visita furtiva)? Sederci sul divano ed aspettare con malinconico sorriso di essere travolti dal cataclisma? Suicidarci per evitare di dovervi assistere?

La cosa più paradossale è che si parli di queste cose (il tracollo, l'inflazione, le speculazioni...) come se fossero fenomeni cosmici totalmente indipendenti dagli esseri umani e dalle loro azioni. Se siamo in grado di prevedere qualcosa che dipende anche da noi, dovremmo essere in grado anche di decidere cosa fare per prevenire, no?

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Guest DESMO16

Comunque, supponendo che ci aspetti un vero e proprio tracollo, con il denaro che perde 3/4 del suo valore, con i risparmi che spariscono, con l'unione monetaria europea che viene spezzata sulla base del principio "ognuno per sé" (significativo l'articolo sui molti tedeschi che cominciano a non volere le banconote Euro stampate in Italia, Grecia, Spagna...), CHE COSA dovremmo fare?

semplicemente contenere le spese, tornando ad avere quello spirito di una volta, piuttosto che fare le cicale che pubblicità centri commerciali e quant'altro ci spronano ad essere.

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  • 3 settimane fa...

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