Vai al contenuto

Inizio del crollo economico?


Guest DESMO16

Messaggi Raccomandati:

Guest DESMO16
Ciclone subprime/ Allarme del Fmi per l'Europa: crescita ko, perdite per 43 mld

La crisi dei mercati finanziari "ha in maniera significativa peggiorato lo scenario dell'economia europea" con conseguenze sul sistema finanziario "che stanno fiaccando la sua forza". E' un'analisi preoccupante quella del Fondo monetario internazionale che oggi a Washington ha pubblicato l'Outlook 2008 per l'Europa in cui si conferma la previsione de una crescita del Pil del solo l'1,5% a fine anno che rallenterà ancora all'1,4% nel 2009. Nell'euro area la crescita sarà dell'1,4% a fine anno e dell'1,2% nel 2009 con l'Italia fanalino di coda con una crescita solo dello 0,3% nel biennio.

Secondo l'Outlook, le istituzioni finanziarie del Vecchio Continente, riporteranno ulteriori perdite per 43 miliardi di dollari, a causa degli effetti del dissesto provocato. Di un mercato globale dei mutui ipotecari di 700 miliardi di dollari l'Europa detiene una quota del 40%. Le perdite stimate ad oggi per il mercato finanziario europeo si aggirano quindi sui complessivi 123 miliardi a fronte dei 144 milairdi di dollari in Usa. Fino ad ora gli Usa hanno registrato 95 miliardi di perdite ne mancano quindi altri 49 miliardi. Il Fondo ribadisce anche che la Bce ha spazio per abbassare il livello dei tassi di interesse alla luce del deterioramento dell'outlook economico.

"I rischi per lo scenario di crescita - scrivono gli esperti del Fondo - sono sostanziali. Il contagio derivante dal rallentamento globale potrebbe infatti essere maggiore del previsto; nello stesso modo gli squilibri globali potrebbero riemergere all'improvviso accompagnati da un ulteriore apprezzamento dell'euro". Infine la minaccia del 'credit crunch' che potrebbe espandersi e trasformarsi in un'assenza globale di liquidita"

Le sfide per i governi, proseguono gli esperti del Fondo "sono quelle si ripristinare la fiducia nel sistema finanziario e minimizzare l'impatto della crisi sull'economia reale mantenendo credibilità anche sul fronte dell'inflazione e delle politiche di sostenibilità di bilancio".

Secondo il Fondo se da una parte le banche centrali hanno il compito di prevenire l'insorgere del'inflazione e degli effetti secondari sui salari, i governi devono invece agire sulla politica fiscale, "gli stabilizzatori automatici dovrebbero essere messi in opera per controbilanciare il rallentamento".

Il Fondo, infine, mette in guardia dall'impatto sui Paesi emergenti dell'Europa. Per molti di questi Paesi, spiegano gli esperti, "la crescita rallenterà anche se moderatamente", ma i rischi di un impatto maggiore sono crescenti.

Ciclone subprime/ Allarme del Fmi per l'Europa: crescita ko, perdite per 43 mld - Affaritaliani.it

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 676
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Guest DESMO16
Emergenza cibo: altre cento milioni di persone

saranno ridotte alla fame dai prezzi alti

Allo studio del Fondo monetario prestiti ai paesi poveri

Intanto il Brasile blocca le esportazioni di riso

ROMA (24 aprile) - Gravi le ripercussioni dell'aumento dei prezzi degli alimentari e del petrolio sull'emergenza cibo. Allo studio del Fmi prestiti a 10 paesi poveri, mentre il Brasile blocca le esportazioni di riso. Preoccupazione da parte dell'Unicef e anche della Coldiretti che parla di speculazioni sul mercato delle materie prime agricole. L'aumento del prezzo del riso preoccupa anche l'Italia primo produttore in Europa con oltre 220 mila ettari di terreno e con circa 1,4 milioni di tonnellate. Intanto uno studio della rivista Lancet annuncia che la spinta dei prezzi verso l'alto ingrosserà con altri 100 milioni di persone l'esercito degli affamati.

L'allarme di Lancet. La rivista avverte in un editoriale che l'obiettivo di dimezzare la fame nel mondo entro il 2015 (Millennium Goal 1 dell'Onu), si possa invece realizzare al contrario. Lancet spiega che una condanna ormai irrevocabile pende sui biocarburanti la cui produzione ruba cibo dalla bocca dei poveri: da soli i consumi delle automobili alimentate anche a biocarburanti che sfrecciano sulle strade americane, letteralmente bruciano tanto mais quanto basterebbe a coprire il fabbisogno interno di 82 paesi poveri. Altri fattori sono la crescita demografica che fa aumentare la domanda di cibo, la ridotta produttività agricola causata anche dall'emergenza clima, le speculazioni finanziarie, il protezionismo dei paesi ricchi a danno dei poveri, l'inflazione dei prezzi delle risorse energetiche. Anche il petrolio è sul banco degli imputati: col caro-greggio aumentano i costi di produzione dei cibi perchè salgono i prezzi dei carburanti per le macchine agricole e anche dei fertilizzanti (derivati del petrolio). Inarrestabile è anche la crescita demografica: entro il 2050 saranno tre miliardi in più di oggi le persone nel mondo. E quindi servirà più cibo, da trovare nonostante il calo di produttività dei terreni agricoli, l'urbanizzazione che mangia terre all'agricoltura, la crisi idrica e gli sconvolgimenti climatici causa di carestie. Poi ci sono i paesi emergenti come India e Cina che, avendo più reddito da spendere in cibo, vogliono carne al posto del riso; ma gli allevamenti di bestiame divorano cereali, (per produrre un kg di carne servono 9 kg di cereali). Su questa crisi umanitaria si innesta la speculazione: molti fondi di investimento e finanziarie oggi preferiscono investire sulle derrate alimentari che sono divenute oro, alimentando così un'inflazione ulteriore e immotivata.

Fmi. All'esame del Fondo monetario internazionale la possibilità di «nuovi prestiti a una decina di paesi tra i più poveri, per lo più africani» tra i quali figurano Mali e Camerun. Ad affermarlo è Masood Ahmed, direttore delle relazioni esterne dell'Fmi. L'emergenza alimentare risente infatti dell'impennata dei prezzi degli alimentari e del petrolio. «Stiamo seguendo l'andamento dei prezzi - ha detto Ahmed - e stiamo lavorando con i paesi più colpiti per trovare le risposte economiche e politiche adeguate in modo da tenere sotto controllo la loro bilancia dei pagamenti». L'Fmi sta infine sollecitando i Paesi produttori di cibo ad evitare «distorsioni sul mercato» imponendo restrizioni.

Brasile. L'emergenza alimentare si fa sentire anche in Brasile dove sono state bloccate le esportazioni di riso per garantire il mercato interno. Ad annunciarlo è stato il ministro brasiliano dell'agricoltura, Reinhold Stephanes, a San Paolo. «Il Brasile è autosufficiente in riso - ha affermato Stephanes. - Ha in più un piccolo stock di eccedenze che esporta. Ma per la sicurezza del rifornimento di riso nei prossimi otto mesi le esportazioni sono state sospese». I produttori asiatici di riso hanno paralizzato le loro esportazioni. Paesi africani e sudamericani hanno richiesto al Brasile 500 mila tonnellate di riso.

Aumento del prezzo del riso. Sulla piazza del Chicago Board of Trade, quella di riferimento a livello internazionale per le materie prime agricole, il prezzo del riso ha superato i 25 dollari e questo mese è aumentato del 27%. L'emergenza riso si fa sentire negli Usa dove, per fermare gli accaparramenti da parte dei ristoratori, una catena di supermercati del gruppo Wal-mart ha posto il limite di acquisto di quattro confezioni a persona.

I numeri dell'emergenza. Secondo le previsioni del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad), per ogni punto percentuale in più sul costo del cibo, salirà di 16 milioni il numero degli affamati nel mondo. Il che significa almeno 100 milioni di persone in più a rischio.

Il Messaggero: Emergenza cibo: altre cento milioni di persone saranno ridotte alla fame dai prezzi alti

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
Ultimamente si sta parlando del problema dei biocarburanti: definiti un crimine contro l'umanità.

Sottraggono terreno alle coltivazioni e non producono grandi benefici ambientali

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 4 settimane fa...
Guest DESMO16
Europa, le Borse bruciano 161 miliardi

Milano - Seduta fortemente negativa per tutte le Borse europee, che hanno bruciato, con riferimento all’indice Dj Stoxx 600, un controvalore totale di 161 miliardi di euro di capitalizzazione. Tra tutte le piazze del Vecchio Continente, particolarmente debole Londra, che ha ceduto quasi il 3%. Il nuovo record battuto dal petrolio a quota 129 dollari al barile, i dati peggiori delle attese dell’indice di fiducia degli investitori tedeschi (Zew) e la partenza in deciso calo di Wall Street hanno trascinato al ribasso Piazza Affari e le principali Borse europee. Al termine delle contrattazioni il listino milanese ha visto il Mibtel perdere l’1,6% a 25.502 punti e lo S&P/Mib l’1,59% a 33.118 punti. Gli scambi non sono stati particolarmente intensi: sono passate di mano più di un miliardo di azioni, a fronte di un controvalore di circa 4,7 miliardi di euro.

ilGiornale.it del 20-05-2008 - Articolo - Europa, le Borse bruciano 161 miliardi

Link al commento
Condividi su altri Social

mazza : ho letto un po' degli articoli che avete postato e aprima vista direi che c'e da stare poco allegri !

pero' ho un paio di domande da farvi

1) quanti di questi crolli non sono collegati a speculazioni finanziarie?

2) ho visto che parlate delle abitudini della gente di vivere sopra le proprie possibilita' , ma questa e' una cosa che in Italia c'e dai tempi della d.c si davano pensioni incentivazioni ,tutto per far vedere che il capitalismo funzionava ,e ora pensate che la gente dopo quasi 30 anni di previlegi rinuncera' a tutto questo????

3) Si parla di mutui? lo sapete che un mutuo che si e' acceso per dire 5 anni fa' (su consiglio dell'istituto di credito ) si e' fatto a tasso variabile e ora puo' essere salito del 30 -40% ? questa si chiama frode ma nessun governo ha fatto nulla le banche hanno in mano tutta l'economia e fanno frodi ai danni dei piccoli risparmiatori , investendo capitali enormi e guadagnando miliardi ,. Il tutto mentre la gente normale non arriva a fine mese (poi e ovvio che qualcuno vive al di sopra delle proprie possibilita' ) M a la maggior parte si trova con le pezze al c..o a causa di speculazioni ,misure governative insufficienti etc etc

Io non sono economista ma questo e' all'occhio di tutti !!!:(

NON C'E PEGGIOR VIGLIACCO DI CHI SPUTA SENTENZE SENZA AVERE IL CORAGGIO DI AFFRONTARTI

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
mazza : ho letto un po' degli articoli che avete postato e aprima vista direi che c'e da stare poco allegri !

pero' ho un paio di domande da farvi

1) quanti di questi crolli non sono collegati a speculazioni finanziarie?

2) ho visto che parlate delle abitudini della gente di vivere sopra le proprie possibilita' , ma questa e' una cosa che in Italia c'e dai tempi della d.c si davano pensioni incentivazioni ,tutto per far vedere che il capitalismo funzionava ,e ora pensate che la gente dopo quasi 30 anni di previlegi rinuncera' a tutto questo????

3) Si parla di mutui? lo sapete che un mutuo che si e' acceso per dire 5 anni fa' (su consiglio dell'istituto di credito ) si e' fatto a tasso variabile e ora puo' essere salito del 30 -40% ? questa si chiama frode ma nessun governo ha fatto nulla le banche hanno in mano tutta l'economia e fanno frodi ai danni dei piccoli risparmiatori , investendo capitali enormi e guadagnando miliardi ,. Il tutto mentre la gente normale non arriva a fine mese (poi e ovvio che qualcuno vive al di sopra delle proprie possibilita' ) M a la maggior parte si trova con le pezze al c..o a causa di speculazioni ,misure governative insufficienti etc etc

Io non sono economista ma questo e' all'occhio di tutti !!!:(

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.