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Tutto sul trasporto su rotaia


Messaggi Raccomandati:

Brescia-Milano

Guasti e 3 ore di ritardo,

odissea sull’Eurostar

Soste in aperta campagna, carrozze «surriscaldate». Due ragazzi scendono e fanno l’autostop

MILANO — Mettete di de­cidere, per una volta, di anda­re a Milano non in auto, ma col treno. Un po’ perché in carrozza si può leggere un li­bro e al volante no. E un po’ perché inquina meno e maga­ri il pianeta surriscaldato sen­titamente ringrazia. Mettete che, mentre aspet­tate sotto la pensilina della ri­dente Desenzano del Garda, la voglia di ridere ve la faccia passare l’annuncio che il vo­stro Intercity è soppresso «causa guasto». Comunque potete salire sull’Eurostar che segue, anche se passa quasi un’ora dopo. Mettete che i vagoni arrivi­no già strapieni (capirete, hanno dovuto caricarci tutti quelli rimasti a piedi a Pado­va, fatti trasbordare dopo 40 minuti d’attesa in stazione), che dopo un po’ vi accorgiate che l’aria condizionata ha smesso di funzionare (e i fi­nestrini ovviamente non si aprono) e che, dopo un altro po’, smetta di funzionare pu­re il locomotore: sosta di una decina di minuti prima di Brescia, di un altro quarto d’ora appena dopo e di una buona mezz’ora all’uscita del­la stazione di Treviglio.

Mettete insieme tutto que­sto e forse avreste fatto come quella coppia di ragazzi che, a treno fermo in aperta cam­pagna, ha aperto una porta a dispetto d’ogni divieto e chie­sto un passaggio alla prima auto che passava, lungo uno stradello sterrato. O come la signora che, cau­sa calo di idratazione e di sop­portazione, ha preteso che la «controllora» (l’unica, per sua stessa ammissione, a do­ver controllare più o meno 500 passeggeri) la ospitasse nel suo stanzino munito di condizionatore. O come chi se l’è presa con il venditore di bibite, perché «con ’sto caldo e ’sto ritardo, due euro e mezzo per una lat­tina sono un furto bello e buono». O magari come l’im­migrato indiano che «da noi in Kashmir i treni sono mol­to più brutti, ma molto più puntuali» (cenni di assenso da parte di passeggere e pas­seggeri di varie latitudini). Mettete che, quando il tre­no è ripartito, aveste applau­dito di scherno e sollievo an­che voi, pensando che 90 mi­nuti di ritardo potessero ba­stare. E che invece, alla stazione di Lambrate, vi fosse toccato addirittura scendere dall’Eu­rostar armi e bagagli (un’an­ziana è pure incespicata e s’è sbucciata un gomito) ed ele­mosinare un passaggio per la Centrale su un treno regiona­le, perdendo un’altra mez­z’ora buona (e vedendo nel frattempo un treno partire se­mivuoto da un altro binario, ma nessuno s’era premurato di comunicarlo).

Mettete vi dicessero che, giusto domani, col nuovo orario, gli unici ad arrivare puntuali saranno i nuovi rin­cari dei biglietti (però, bontà loro, con gli sconti famiglia). Mettete che ci foste anche voi, ieri mattina, sul treno as­sieme a noi, arrivati a Milano tre ore dopo il previsto (e per fortuna abbiamo perso solo la pazienza e non anche le coincidenze, come è toccato a molti nostri compagni di sventura diretti a Torino, Ver­celli o addirittura Zurigo): al­lora, riscaldamento globale o no, pensate di riprovarci, la prossima volta, a lasciare l’au­to in garage?

Luca Angelini

13 giugno 2009

IL COMMENTO

Treni lenti, sporchi e affollati

La tentazione di tornare all'auto

La débacle di ieri sulla linea Tri­este- Milano con l’Odissea dei viaggiatori che a Padova sono stati tra­sferiti dal Cisalpino sull’Eurostar da Ve­nezia arrivato a Milano (nella stazione sbagliata) con 90 minuti di ritardo, rap­presenta un nuovo capitolo nero nel­l’agenda dei pendolari e delle ferrovie, soprattutto in Lombardia. L’episodio è ancora più grave se si pensa che non è un’eccezio­ne. Le lamentele, soprattut­to di chi usa il treno per an­dare al lavoro, sono sem­pre uguali: convogli fuori orario (con conseguenti ri­tardi in azienda) sovraffol­lati, sporchi, con l’aria con­dizionata guasta. Una situa­zione inaccettabile per una regione civile che è all’avan­guardia in molti settori (pensiamo alla sanità) e che si prepara a mostrarsi al mondo con l’Expo.

Il disservizio ferrovia­rio paralizza la spinta alla modernità. Per diversi motivi. Vanifica in primo luo­go l’impegno di chi sceglie il treno in al­ternativa all’auto dopo aver fatto pro­prie le ragioni dell’ambiente. Ma non c’è solo questo. La Lombardia e le regioni del Nord sono profondamente cambiate in questi anni. Le loro industrie guarda­no al mondo (anche in tempi di crisi) e l’élite che qui abita chiede servizi effi­cienti, in linea con i suoi tempi di vita (veloci), di lavoro (velocissimi) e con le sue esperienze fatte di frequenti contat­ti con l’estero. E spesso il rientro in Ita­lia rappresenta, se pensiamo ai traspor­ti, un ritorno al Terzo mondo. Perché i problemi da risolvere sono sempre gli stessi. Il nodo di Treviglio, per esempio.

E l’impressione è che siano crisi irrisolvibili, che si tra­scinano da anni. Non è ba­stato il Contratto di servi­zio (con relative penalità) che la Regione Lombardia ha stabilito con le Ferrovie per verificare l’andamento del traffico e garantire un li­vello minimo di efficienza; non basta il «bonus» ai viaggiatori. I cittadini chie­dono un servizio decoroso, mediamen­te puntuale, un’informazione sufficien­te quando sono in attesa. Tutte cose da Paese civile. Per evitare di prendere l’au­to, arrivare in orario in ufficio, e non in­vidiare troppo i londinesi. In attesa del­l’Expo.

Antonio Morra

13 giugno 2009

corriere.it

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Solite minchiate.

Scommetto invece che farsi 3h di coda fermi tutti i giorni tra Bergamo e Milano è una cosa bellissima...anzi no, è talmente normale che ormai non fa nemmeno più notizia :mrgreen:

Il problema della temperatura però è un grosso problema che non si vuole risolvere :roll: non so perchè questa mania del sigillare tutto :(((

Va anche detto che spesso è anche idiozia dei pendolari, giusto ieri sono andato a PR per verbalizzare un voto e quando sono salito su una carrozza pensavo di morire e c0era della gente che litigava col CT...perchè solo io mi sono alzato e ho cercato uan carrozza più fresca? era due carrozze avanti e quasi deserta :roll: non mi pare tutto questo grandissimo sforzo spostarsi di una/due carrozze.

e IMHO questo vale per i REG che per tutti gli altri, anche se ho la prenotazione me ne sbatto le palle :roll: mi alzo e mi cerco un posto decente...l'ho fatto diverse volte e mi hanno anche dato ragione :D

 

花は桜木人は武士

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Ci sono molte minchiate nell'articolo, ma che il trasporto ferroviario in Italia sia di livello molto basso è innegabile.

Forse si pagherà poco (e secondo me non è neppure così vero, considerata la qualità e i soldi che ci mettono le regioni), ma ritardi, disservizi e qualità del materiale rotabile (intendendo manutenzione e pulizia) non sono degni di una nazione avanzata.

Certo, magari in Emilia va meglio che in Lombardia o in Campania, ma globalmente siamo molto in basso.

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:D:D:D:D nel Grande Salento guardate con cosa ci spostiamo OGGI!!!!

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Le 5 iniezioni hanno questo scopo:

- pilot: ridurre rumorosità, vibrazioni, stress meccanico generati dalla main - Heritage

- pre-main: ridurre NOx - 5 dadi

- main: principale..... - Tre bocchette tonde

- post-main: ridurre PM10 - Quadrilatero

- last: favorire la rigenerazione del DPF

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FS: DOPO 10 ANNI TORNA IL CONTROLLORE

(di Paola Barbetti)

Torna dopo oltre un decennio il controllore a bordo dei treni regionali delle Fs, il capotreno al quale mostrare il proprio biglietto e al quale chiedere eventualmente informazioni e assistenza: è una delle novità per passeggeri e pendolari in viaggio su 3.600 treni del servizio regionale delle Ferrovie, a partire da oggi, con l' arrivo del nuovo orario estivo, assieme a pacchetti-sconti e aumenti di prezzi intorno al 10% sulle tratte commerciali servite dagli EurostarCity. Ma ci sono anche altre novità, come l'addio all'obbligo di obliterare il biglietto in stazione prima di salire a bordo: finisce infatti l'era del biglietto 'aperto' e del rischio di viaggiare senza posto. Con il ticket il posto a sedere sarà assegnato su tutti i treni Intercity, Intercity notte, Espressi. Sulle tratte regionali il capotreno che bucava il biglietto, forniva informazioni, orari e assistenza in vettura era ormai solo un lontano ricordo, scomparso da oltre 10 anni. Un'assenza lamentata dai passeggeri, un po' meno dai 'portoghesi' in viaggio senza biglietto. Sulla base di accordi sindacali, il capotreno-controllore doveva infatti finora sedere in cabina di guida, con funzioni di assistenza al macchinista: l'accordo azienda-sindacati continuava infatti a prevedere (unico caso in Europa) il doppio macchinista alla guida dei treni. L'addio al doppio macchinista è stato però sancito il 15 maggio scorso su tutti i treni (ad eccezione dei merci e quelli nei quali non c'é collegamento tra cabina e vagoni, ad esempio il Pendolino), in virtù di un accordo siglato tra Fs e i maggiori sindacati di categoria, consentendo così al capotreno di tornare continuativamente al suo compito di controllo biglietti e assistenza tra i viaggiatori su 3.600 treni, su un totale di 7.500 treni convogli che verranno via via adeguati. Ma non è questa la sola novità, in arrivo da oggi ci sono sconti famiglia e viaggi gratis per i giovani fino a 12 anni sui treni Frecciarossa; proroga fino al 30 settembre delle altre promozioni low cost su Alta Velocità ed Eurostar; collegamenti più veloci sulla linea tirrenica Torino-Genova-Roma. Stop inoltre all'era del biglietto 'aperto': con il ticket si compra anche l'assegnazione di un posto, non vi sarà quindi più il rischio di viaggiare in piedi o sullo strapuntino, a meno che non lo si scelga. Addio all' 'incubo' di dover obliterare il ticket prima si salire, pena una salata multa. La tratta Roma-Milano resta intanto la più gettonata, con un 36% di passeggeri al giorno in più rispetto all'anno scorso.

SCONTI FAMIGLIA - Si chiama offerta Familia Estate e vale per treni Av e Av Fast dal primo luglio al 31 agosto. Biglietto gratis per i ragazzi fino a 12 anni e il 20% di sconto per gli adulti a patto che il gruppo viaggiante sia composto da un minimo di 3 a un massimo di 5 persone. Continua fino al 30 settembre la promozione low cost sul Frecciarossa e sugli Eurostar, con sconti del 15%, 30% e 60%, proporzionali all'anticipo con cui si acquista il biglietto, e vincolati alla disponibilità dei posti, variabile a seconda del treno e del giorno scelto. Nei primi due mesi - fa sapere Fs - sono stati oltre 300.000 i ticket scontati acquistati e l'iniziativa ha determinato in poche settimane un ulteriore aumento di viaggiatori, con un +7% sulla sola tratta Roma-Milano Resta poi valida fino al 30 settembre anche la riduzione del 35% per i viaggi di andata e ritorno nello stesso giorno, su percorrenze uguali o superiori a 3 ore e 30 minuti.

BIGLIETTO CHIUSO E POSTO SICURO - Finisce anche l'era del biglietto 'aperto'. Da oggi chi acquista il biglietto per qualsiasi treno a media e lunga percorrenza (Espressi, Intercity Notte e Intercity, categoria che assorbirà anche gli attuali Intercity Plus, denominazione cancellata con il nuovo orario) dovrà indicare quando intende effettuare il viaggio e con quale treno. Decade quindi la validità di due mesi del ticket su qualunque convoglio della stessa categoria, fatta salva la possibilità di cambiare la prenotazione fino a due volte prima della partenza. Cessa quindi l'obbligo di vidimare il ticket prima di salire a bordo. Il biglietto conterrà l'indicazione del posto a sedere assegnato, così come già accade per i Frecciarossa ed Eurostar. Nel caso non vi fosse disponibilità di posti a sedere, si potrà chiedere ugualmente di viaggiare, in questo caso il biglietto però recherà la dicitura "senza garanzia del posto".

Che disastro :((( il biglietto chiuso sugli IC è veramente la più grande cacata che potevano fare visti i tristi ritardi e quindi l'impossibilità di variare all'ultimo il proprio viaggio.

Scommetto che a Settembre, al rientro degli Universitari e del 100% dei Pendolari (ora iniziano le vacanze a turni) verrà fuori un gran casino sopratutto per chi ha gli abbonamenti e ogni controllore applica la regola che vuole.

Felice che vengono, ovviamente rimossi IC o IC Plus (a seconda del punto di vista) un po di semplicifazione male non fa, togliessero anche gli ESCI sarebbe un bel colpo :mrgreen: ma perchè far pagare un IC come un IC :D ? meglio il prezzo premiummm ES*

 

花は桜木人は武士

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L’inchiesta - In viaggio con i cittadini sui treni della Lombardia. Sovraffollamento, guasti e ritardi: carrozze e locomotive hanno un’età media di 27 anni

I pendolari e Milano lontana Si rompono 4 treni al giorno

Caos e disagi sulla rete. «Da quando c’è l’Alta velocità è ancora peggio»

SAN ZENONE AL LAMBRO (Milano) — In que­sta stazione non si vendono biglietti. Non c’è un ad­detto delle ferrovie, né una macchina self service. Avendolo comprato prima, il biglietto comunque non si può timbrare: l’obliteratrice è fuori uso. Per ripararsi dal sole, c’è una sala d’aspetto imbrattata di scritte, con una pozza di orina rappresa in un an­golo. Bagni ce ne sarebbero, due. Ma le porte sono sbarrate. Dalla fessura si intravedono due «turche» incrostate e coperte di immondizia. San Zenone al Lambro, 25 chilometri a Sud della Milano dell’Expo, è la più desolata tra le 409 stazioni della Lombardia. È anche un tempio, dedicato alla vita amara dei pen­dolari. Un esercito di 500mila viaggiatori che si spo­sta ogni giorno nella regione. Quelli dei vagoni spor­chi. Dei ritardi. Delle soppressioni. Il 4 giugno scor­so, a San Zenone, il treno delle 7.49 arriva un po’ in ritardo. E un giovane pendolare sorride: «Questo non è niente. Saliamo e vi dimostro perché i pendo­lari sono cittadini di serie B. Anzi, di serie Z. Non ci credete? Basta guardare fuori dal finestrino».

Il gigante che arranca

In viaggio verso Milano. Percorrendo la rete più affollata d’Italia: la Lombardia è attraversata da 1.920 chilometri di binari, oltre un decimo dell’intero Paese. E assorbe il 17 per cento del traffico ferroviario nazionale; 1.800 treni al gior­no fra Trenitalia e Ferrovie Nord. Un sistema doppio rispetto alla Svizzera. Organizzato a rag­gi, con la maggior parte delle 36 direttrici che confluisce su Milano. Sono i numeri di un siste­ma che lì, intorno alla metropoli-epicentro, sta esplodendo. Ogni mattina i pendolari che rag­giungono il capoluogo in treno sono 200 mila. E lo fanno tutti tra le 7 e le 9. Come trasferire in due ore l’intera popolazione di Brescia. Per que­sto la densità di traffico su Milano è quadrupla rispetto alla media italiana. Esempio: sulla linea da Bergamo i treni viaggiano spesso carichi fino a due volte e mezzo la capienza. Conseguenza: viaggi infernali e rischi per la sicurezza.

Ecco cosa sono le ferrovie lombarde, un gigan­te con l’acqua alla gola. Un sistema talmente satu­ro da vivere il punto di rottura come condizione quotidiana. E la rottura, puntuale, arriva. L’ulti­ma, venerdì scorso: «Ho totalizzato 3 ore e 20 mi­nuti per fare i soliti 70 chilometri che di solito copro in 1 ora e 20 — racconta Emilio Bianchi —. Tutti i treni S5, S6 e regionali per Novara, Va­rese e Domodossola erano in ritardo o cancellati. La cosa peggiore, nessuna informazione». In mezzo al caos, si distingue però una linea netta. Quella che divide una minoranza di «privilegia­ti » (Freccia Rossa ed Eurostar) e una maggioran­za, 90%, di pendolari «abbandonati e arrabbiati». «L’alta velocità attrae gli investimenti — attacca­no i comitati — mentre il trasporto regionale è al tracollo». È per capire la differenza tra le «due caste» che bisogna affacciarsi dal treno partito da San Zenone al Lambro.

La beffa dell’alta velocità

«La vede quella?», sorride il pendolare-guida. «È la Tav. Per noi, la peggiore delle beffe». La nuova linea dell’alta velocità si snoda a pochi me­tri dai vecchi binari. Il confronto è lì da vedere. Spietato: il Freccia Rossa che parte da Bologna alle 8.24, arriva a Milano alle 9.29. Per percorrere 210 chilometri, impiega un’ora e 5 minuti. Accan­to arranca invece il regionale che da San Zenone, dove passa alle 7.59, approda nel capoluogo alle 8.55. Fa un decimo della strada, 25 chilometri. Ma ci mette un minuto in più, un’ora e 6 minuti. «Per anni — attacca Ettore Fittavolini, storico rappresentante dei pendolari Piacenza-Milano — ci hanno promesso che con l’alta velocità la nostra vita sarebbe cambiata». Il ragionamento filava (all’apparenza): i treni veloci si spostano sui nuovi binari, la vostra linea si decongestio­na, avrete più servizi e treni più rapidi. «Invece è successo il contrario — sbotta Fittavolini —, i nostri regionali scassati impiegano in media 10 minuti più di prima». Sembra incredibile. Invece è così: sui «nodi», quando al confine di Milano i treni superveloci lasciano i loro binari riservati e si immettono su quelli comuni, hanno la prece­denza. E gli altri? Che aspettino.

I guasti quotidiani

Dice la metafora: la Lombardia è una delle lo­comotive dell’economia europea. Però non tutti sanno che qui, in Lombardia, di vere locomotive se ne rompono in media 3 o 4 al giorno (dati Tre­nitalia). Dal 2 al 9 maggio, media di 2 guasti al giorno. La settimana prima, più di 4. Significa migliaia di persone bloccate in stazione, o in mezzo ai campi della Bassa. Come accade sul Mi­lano- Pavia dell’8 giugno: quasi un’ora per fare un tragitto di 23 minuti. Davanti a chi perde ore di lavoro, non si può azzardare il ragionamento che le performance attuali di Trenitalia (rispetto ai 1.264 treni al giorno) sono in miglioramento: nella settimana orribile del trasporto lombardo, la prima di gennaio 2008, andarono in tilt quasi 9 locomotive al giorno. È qui il male dei mali. Trent’anni di mancati investimenti hanno lasciato in eredità un parco treni con età media di 27 anni (Trenitalia) e 32 anni (Ferrovie Nord). Dei 105 nuovi treni acquistati dalla Regione, con una spesa di 787 milioni, finora ne sono stati consegnati soltanto 39. E dall’anzianità dei mez­zi discende una serie di conseguenze disastrose. Primo, la sporcizia. Tanto che tra le pendolari cir­cola un comandamento: mai pantaloni bianchi. «Altrimenti ti presenti in ufficio con l’ombra marroncina dei sedili sul sedere». Ancora: «In estate l’incubo è il treno-forno — spiega Giorgio Dahò, rappresentante dei comitati lombardi —. I problemi con i condizionatori sono all’ordine del giorno. Almeno ci permettessero di riaprire i finestrini che sono stati sigillati». Inconvenienti peggiori: il Milano-Laveno del 18 maggio si fer­ma a Morosolo, le porte però non si aprono, il treno riparte con i passeggeri «prigionieri».

Il fronte della protesta

È stato un inverno di sciopero bianco dell’ab­bonamento e sciopero vero del biglietto (da No­vara a Magenta). Ora parte l’estate delle battaglie legali. Causa pilota: a fine 2008 il giudice di pace ha riconosciuto il «danno esistenziale» a un pen­dolare piacentino. Come quella, sempre da Pia­cenza, altre 6 azioni sono partite e 27 scatteran­no a breve. Qualcuno sta andando oltre: «A gior­ni depositeremo le nostre cause al tribunale civi­le », racconta Matteo Casoni, del comitato inOra­rio Mantova-Cremona-Milano: saranno più di trenta azioni legali, in accordo con Federconsu­matori, fatte da viaggiatori di Cremona, Piadena, Pizzighettone. Infine, l’avvocato Angelo Musicco depositerà oggi gli atti di tre cause al giudice di pace di Milano, Lodi e al Foro del consumatore. «Il pendolare — spiega Musicco — è schiacciato da un potere che lo fa vivere male e se ne disinte­ressa ». È la pseudo- class action che sale in ordi­ne sparso dalla pancia della Lombardia. Le ulti­me tre cause arrivano da San Zenone al Lambro. Stazione desolata. Per pendolari che si ribellano.

Gianni Santucci

15 giugno 2009

corriere.it

Io questo articolo lo quoto tutto. Da me in Campania si viaggia allo stesso modo. E non mi si parli di prezzi bassi o di altro. Avere treni un filo più veloci, più capienti e puntuali e meno vecchi è una richiesta così esagerata?

E quei finestrini sigillati: ma perchè? O li dotate di aria condizionata funzionante, o consentite che si aprano i finestrini.

Non si possono soffrire in estate le pene dell'inferno, pigiati fra centinaia di persone e in vagoni arroventati.

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Avere treni un filo più veloci, più capienti e puntuali e meno vecchi è una richiesta così esagerata?

No...ma sopratutto è ASSURDO che i treni nuovi debbano pagarli le Regioni e darli in concessione a TI :roll: che ovviamente li manda da culo in fretta.

Qui c'era stato un braccio di ferro mostruoso tra ER e TI perchè TI voelva utilizzare dei nuovi Vivalto sulla tratta Parma-Milano e ovviamente la regione era contraria perchè sarebbe diventato un treno che avrebbe percorso la maggior parte dei km fuori regione e in più far arrivare un treno a MI significa trovarselo graffittato nel giro di 1h

AD ogni modo ripeto è pazzesco :roll: con tutto l'odio che provo per i miei amministratori regionali dico che piuttosto dovrebbero far su loro come regione un'azienda di trasporti e gestirsela loro...anzi qui esiste già Ferrovie ER che gestisce alcune linee secondarie e poco frequentate

Ultima sfiga: i treni nuovi ci sono, ma quando li usano? Alle 11 di mattino, alle 14, alle 15.30...insomma orari sfigatissimi in cui sono ben pochi a prendere il treno, giusto gli universitari che si sono rotti di stare a lezione e scappano a casa (come me :lol:) però mi immagino cosa pensa pendolare che utilizza sempre lo stesso catorcio: "i treni nuovi non esistono"

E quei finestrini sigillati: ma perchè? O li dotate di aria condizionata funzionante, o consentite che si aprano i finestrini.

Non si possono soffrire in estate le pene dell'inferno, pigiati fra centinaia di persone e in vagoni arroventati.

Non so da te in Campania, ma io sono parzialmente d'accordo con i finestrini sigillati se non altro per la solita questione di educazione.

Sono anni (e mio papà conferma visto che viaggia da 40 anni ormai) che spesso c'è l' a/c inserita ma c'è sempre e comunque la tdc che tiene aperto il finestrino...il CT arriva,solita litigata e chiude il finestrino a chiave :roll: inutile dire il contrario io lo vedo spessissimo, per cui o a/c e fienstrini chiusi oppure niente a/c e fienstrini aperti, le minchiate del tipo "non raffredda" non hanno senso di esistere :roll:

Sulle vecchie MDVC i finestrini hanno l'apertura e quelle sigillate sono poche, più facile che siano chiuse a chiave...ma sono apribili anche senza chiave :mrgreen: il probelma vero è dei Minuetto/TAF/Vivalto, quelli sono chiusi perchè i finestrini sono dei blocchi unici di tripli vetri....li si che se non fa l'a/c ce l'hai nel culo...e sinceramente non capisco cosa possa spingere un ingegnere a progettare una carrozza in questa maniera, ma sono francesi in Alstom...cosa devo aspettarmi :lol: ?

Quanto all'affollamento: sempre più felice di vivere in città piccole e tranquille :mrgreen: anzi mi sà che mi trasferirò in zone ancora più tranquille :lol: la "massa" proprio non riesco a sopportarla, sono un grande fan di D'Annunzio :lol:

 

花は桜木人は武士

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Ma questa piaga dei graffiti possibile che solo in Italia non si possa risolvere?

In quanto all'aria condizionata, se è accesa deve essere il capotreno a dire di chiudere i finestrini? Non basta che gli altri passeggeri dicano di farlo?

Io non capisco proprio.

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Ma questa piaga dei graffiti possibile che solo in Italia non si possa risolvere?

ALT! Non so come vada da te, ma qui in polentonia il problema è solo quell'enorme merda chiamata Milano!!! Perchè nel resto del Nord Italia i graffiti ormai sono un fenomeno del tuto scomparso o comunque fortemente ridimensionato rispetto agni anni '80/'90

Milano fa vomitare, ovunque tu vada ci sono i piani terra dei palazzi che sono o neri per lo smog o pieni di graffiti, una cosa veramente ignobile che non risparmia ovviamente i treni.Il problema esisterà anche a Bologna,Verona,Torino,Ancona ma come è possibile che solo i treni della divisione Lombardia sono inguardabili mentre gli altri saranno si sporchi e rovinati ma per lo meno con livrea originale ?

In quanto all'aria condizionata, se è accesa deve essere il capotreno a dire di chiudere i finestrini? Non basta che gli altri passeggeri dicano di farlo?

Io non capisco proprio.

Eh tu la fai facile :lol: è utile parlare con certa gente?

Io ti dico solo che quelle MERDE di lodigiani (e mi spiace generalizzare perchè ho diversi amici di Lodi e pure la mia ragazza) siccome si ritrovano la 2° classe piena si sentono in diritto di salire in prima con l'abbonamento di seconda e pretendono pure di avere ragione.

Mio papà si è quasi azzuffato un paio di volte :roll: veramente non li sopporta, perchè tutti gli altri per stare in prima devono pagare l'abbonamento di prima e queste MERDE pretendono di salire a scrocco?E minacciano anche di denunciare il controllore :roll: robe da pazzi.

Questa è l'intelligenza e l'educazione del pendolare medio ;) ricordiamocelo quando leggiamo gli articoli di giornale perchè se TI è merda, i pendolari non sono di certo gianduia ;) anzi...

 

花は桜木人は武士

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Questa è l'intelligenza e l'educazione del pendolare medio ;) ricordiamocelo quando leggiamo gli articoli di giornale perchè se TI è merda, i pendolari non sono di certo gianduia ;) anzi...

Quoto, purtroppo anche questo è vero.

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