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Nuovi accordi tra Fiat e GM


Guest Abarth03

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Guest T a u r u s

Guarda che GM ha un debito che fa paura........la sua situazione finanziaria e' ben peggiore.....in piu' li non c'e' un azionista di rifferimento ma fondi pensione con quote che non superano il 5% che hanno ben altri interessi...

L'opposto le banche americane non sono contente che si mantiene la put per il rating della GM.....sicuramente se si annulerebbe il rating della GM trarebbe beneficio.......

Comunque e' certo che se GM rischiera' il declassamento del suo debito la put sara' annulata istantaneamente...l'accordo e' di aiutare Fiat nelle sue relazioni con le banche che considerano la put un valore senza pero' danneggiare la stessa GM....per cui se necessario puo' essere annulata istantaneamente......

No guarda che Fiat S.p.A. non ha venduto mezza sua galassia per poi vendere a GM questa e' pura fantascienza degna della peggiore stampa italiana.......come le cose ridicole che scrivevano per Umberto meglio che non le ricordo.....ma leggete cosa scrivevano un anno un solo anno fa.....

La put e' una messa in scena.

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No guarda che Fiat S.p.A. non ha venduto mezza sua galassia per poi vendere a GM questa e' pura fantascienza degna della peggiore stampa italiana.......come le cose ridicole che scrivevano per Umberto meglio che non le ricordo.....ma leggete cosa scrivevano un anno un solo anno fa.....

La put e' una messa in scena.

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  • 3 settimane fa...

FRANCE: Fiat negotiating put option settlement compensation with GM - reports

13 Nov 2003

Source: just-auto.com editorial team

Fiat SpA is negotiating compensation from General Motors to settle their dispute over a pledge by the US car maker to buy the Fiat Auto unit, the Italian automaker's chairman said in a French newspaper interview published on Thursday, according to Associated Press (AP).

AP said Umberto Agnelli was quoted in financial daily Les Echos as saying that Fiat and GM were in talks over the terms for cancelling a disputed put option that allows Fiat to sell its struggling Auto division to the Detroit-based car maker between 2005 and 2010.

Associated Press noted that GM believes the option was nullified by sales of Fiat assets over the past three years and a capital increase at the Italian firm while Fiat insists the agreement is still in force, though top company officials have said that they do not want to exercise the option.

GM issued the option three years ago as part of a tie-up in which it acquired 20% of the Italian car firm, AP added.

"Naturally, in order to give up the put option, we would need something in return," Agnelli reportedly told les Echos.

He said any settlement was likely to involve "financial compensation," but added that other solutions might be possible, AP said.

Associated Press said it was Agnelli's first major interview since he took over as chairman in February after the death of his elder brother, legendary Italian entrepreneur Giovanni Agnelli and he also indicated that the family does not feel bound to holding its 30% stake in Fiat, despite a decades-old association with the company.

"It's not unchangeable," Agnelli reportedly said. However, he added according to AP, "We are all committed to supporting the revival of Fiat and to making it a good investment."

Associated Press said the chairman was speaking less than three weeks after GM and Fiat announced a truce over the put option, pushing it back by one year from the 2004-9 window previously agreed while also pledging to hold off any legal action over the deal until December next year.

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L'ho scritto tempo fa in questo forum. Conosco chi lavorava in Gm a livello di quadro al tempo dell'accordo con la put option. E in Gm le voci che circolavano erano che l'intesa era stata realizzata da Gm per evitare che Fiat entrasse nell'orbita di Daimler-Benz, ma in realtà non sapevano che farsene di accollarsi, se mai la put si fosse esercitata, anche delle incombenze della società italiana. E semmai quello che si pensava era che tutto sommato Paolo Fresco era stato un dritto a mettere questa opzione che era più una forma di tutela per Fiat piuttosto che un desiderio di attuarla

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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..comunque é una vergogna...per tutto il sistema economico produttivo italiano, siamo nelle mani di usurai (le banche) e di avvoltoi (lo stato)...

..mi chiedo dove si andrà a finire...

Desmo, non dire banalità, non è da te. Le banche in questi mesi hanno supportato pienamente la Fiat prima con il collocamento di Ferrari in Mediobanca (che ti ricordo che è una merchant Bank totalmente in mano a Unicredito Italiano, Capitalia e Banca Intesa e non muove muscolo che Profumo, a.d. Unicredito Italiano, non voglia), poi con la famosa obbligazione convertibile ed infine sollecitando l'aumento di capitale (unica vera operazione finanziaria con un certo valore aggiunto dall'inizio della crisi).

Si può dire tutto ma non che il sistema bancario non abbia aiutato il Gruppo Fiat a venire fuori dalla palude in cui si era cacciato per l'incompetenza del suo management.

Tieni conto anche chi è Morchio. Questo nome sembra venuto fuori dal nulla ma in realtà è da sempre il braccio destro di Tronchetti Provera che così ha potuto mettere zampa anche nella maggiore industria italiana dopo Telecom e Pirelli. Inoltre lo stesso Morchio è grande amico di Alessando Profumo che lo ha fortissimamente voluto in quella posizione conoscendo le sue notevoli capacità ma anche la sua fedeltà...

Finchè il famoso prestito convertibile non sarà estinto saranno le banche i maggiori azionisti della Fiat e non si farà nulla, torno a ribadire, che Profumo non voglia.

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..comunque é una vergogna...per tutto il sistema economico produttivo italiano, siamo nelle mani di usurai (le banche) e di avvoltoi (lo stato)...

..mi chiedo dove si andrà a finire...

Desmo, non dire banalità, non è da te. Le banche in questi mesi hanno supportato pienamente la Fiat prima con il collocamento di Ferrari in Mediobanca (che ti ricordo che è una merchant Bank totalmente in mano a Unicredito Italiano, Capitalia e Banca Intesa e non muove muscolo che Profumo, a.d. Unicredito Italiano, non voglia), poi con la famosa obbligazione convertibile ed infine sollecitando l'aumento di capitale (unica vera operazione finanziaria con un certo valore aggiunto dall'inizio della crisi).

Si può dire tutto ma non che il sistema bancario non abbia aiutato il Gruppo Fiat a venire fuori dalla palude in cui si era cacciato per l'incompetenza del suo management.

Tieni conto anche chi è Morchio. Questo nome sembra venuto fuori dal nulla ma in realtà è da sempre il braccio destro di Tronchetti Provera che così ha potuto mettere zampa anche nella maggiore industria italiana dopo Telecom e Pirelli. Inoltre lo stesso Morchio è grande amico di Alessando Profumo che lo ha fortissimamente voluto in quella posizione conoscendo le sue notevoli capacità ma anche la sua fedeltà...

Finchè il famoso prestito convertibile non sarà estinto saranno le banche i maggiori azionisti della Fiat e non si farà nulla, torno a ribadire, che Profumo non voglia.

be adesso però non devi dire banalità neppure tu....

vedo che sei un appassionato oppurre un esperto..... ma il problema della rigidità del sistema bancario italiano è ben nota .... e deviva da una privatizzazione recentissima delle banche e dalla inesperienza nel merchant Banking attività che fino a pochissimi anni fà nessuna delle banche italiane poteva svolgere ...... eccetto mediobanca che era la banca delle banche

tutto il tuo ragionamento mette in luce il contrario di quello che vorresti affermare ossia che le linee di credito concesse sono subordinate alla creazione di legacci....

io sostengo ad esempio che la richiesta di riduzione del debito sia stata troppo drastica .... mettendo in difficoltà la stessa fiat che ha dovuto lavorare per diminuire il debito quendo in periodi di crisi avviene esattamente l'opposto..... infatti le altre case automobilistiche..... o meglio alcune di esse.... in questi due anni distribuiscono dividendi e investono attraverso l'aumento del debito....

con un sistema bancario come quello italiano società come la gm sarebbero scomparse da un pezzo.... e qui concordo con taurus

anche se il risvolto della medaglia c'è

ossia che a fronte di una scarsa attitudine a scommettere.... questo sistema particolarmente conservativo evita spesso tonfi sul genere di quelli che stanno avvenendo da qualche anno in usa

..... ma tornando a fiat..... tutto quello che dici tu è avvenuto per l'erogazione di un prestito anche abbastanza modesto .... 3 miliardi!!!

ma alla fine ne uscirà una fiat + forte....... non grazie alle banche ma grazie alle proprie spalle foirti.....

anche se dalle ultime dichiarazioni di agnelli .... oggi non escludo chefiat si appresti a diventare progressivamente una public company......questione che ha a sua volta aspetti positivi e negativi........

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Un default di Fiat, un anno fa nemmeno troppo inverosimile, avrebbe determinato un vero e proprio terremoto nel sistema finanziario italiano, se hai notato cos'è successo con la ben più piccola Cirio.

Le Banche, che sono pur sempre delle Spa, devono rendere conto al proprio azionariato ma soprattutto a Banca d'Italia dove mantengono un margine di garanzia (ancora maggiore con il prossimo avvento di Basilea 2) per gli impieghi. Inoltre dopo i problemi negli Stati Uniti nel 2002 ed in Europa quest'anno, l'Abi ha varato un progetto trasparenza con patti Chiari, dando un peso enorme al rating dei titoli obbligazionari in collocamento. Tutto il sistema bancario europeo deve prestare massima attenzione al proprio rating che va direttamente a braccetto, ovviamente, con la qualità del proprio credito. Quindi le principali banche italiane hanno supportato Fiat ma si sono dovute cautelare per evitare il dissesto dei propri conti o semplicemente certificazioni negative

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Le banche italiane dovrebbero assumersi le responsabilità delle scelte fatte :twisted: ,

concedere un prestito, agevolare un emissione o un collocamento di titoli magari anche senza rating è una cosa seria, una società prima assecondata e poi abbandonata non può che trovarsi in difficoltà e questo le banche lo fanno seguendo dei principi politici e non economici,

Umberto Agnelli se non sbaglio è stato tenuto fuori dalla dirigenza fiat x molti anni perchè non gradito alla veccchia mediobanca.

le banche italiane devono lavorare molto x migliorare,

Ciao

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GERMANY: Opel CEO rules out merger with Fiat Auto - report

19 Nov 2003

Source: just-auto.com editorial team

The head of General Motors’ German unit Opel has told Reuters that a merger with the Fiat car business was not on the cards at the moment.

"A merger is not currently on the horizon," Opel chief executive officer Carl-Peter Forster told the news agency.

Analysts have told Reuters that deeper consolidation between Fiat Auto and Opel, which already cooperate on powertrains and purchasing, has become less likely due to a legal spat between the Italian firm and GM.

The news agency noted that Fiat announced a €5 billion recapitalisation for its car division in February, which GM argues voids an option that allows Fiat to force GM to buy the Italian group out of its car division.

But Fiat argues the option is still valid and has said it could seek compensation if GM refuses the option, Reuters added.

Reuters said Forster talked up the benefits of the joint ventures and said he was happy to have Fiat as a partner.

"Fiat is an important partner for us. We already manage 70-75% of the overall cost of a car together," he reportedly said, adding: "We have the biggest possible interest in our partner doing well."

According to Reuters, Forster said the two companies were jointly developing components for their small Corsa and Punto models but declined to say whether there could be any further co-operation.

However, Dow Jones reported that Forster said that co-operation could be widened to Fiat's Stilo and Opel's Astra.

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