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Vendita Alitalia


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I più attivi nella discussione

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..non so voi. io ho la netta impressione che AZ non fallirà affatto.

ci sono troppi soggetti che ci rimetterebbero la faccia, e troppa gente in ansia di dimostrare di essere salvatrice della patria. qualsiasi soluzione che adotteranno sarà quella che massimizzerà il profitto (monetario o politico o ...) di chi arriverà appena dopo. non si fa crollare una società prima di essere tutti d'accordo su come ci si spartiranno gli oneri.

e, onestamente, sfido chiunque a dire che la soluzione cai non fosse assolutamente scandalosa per certi aspetti.

Dipende ;) c'è un salvatore della patria da una parte,gli avvoltoi stranieri che sono già sulle vette delle Alpi pronti a gettarsi in picchiata e ci sono 20 imprenditori altrettanto avvoltoi che IMHO hanno tutto di guadagnato se AZ fallisce...cosi rilevano marchi,slot e aerei ad un prezzo stracciato e si ricostruiscono la compagnia come ne hanno voglia loro.

 

花は桜木人は武士

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e, onestamente, sfido chiunque a dire che la soluzione cai non fosse assolutamente scandalosa per certi aspetti.

Sì, su alcuno aspetti è una soluzione negativa, ma ce ne sono altre oltre il fallimento?

Ricordiamo, come ha detto Colaninno, che si acquista un'azienda disastrata che è stata in grado di bruciare in 2-3 mesi i 300 milioni di euro del prestito ponte, con una flotta vecchia e da sostituire.

Fassino ieri chiedeva perchè solo 153 aerei nella nuova AZ, se attualmente l'azienda ne ha 176.

Intanto, una trentina di aerei erano già stati messi fuori servizio, inoltre Fassino non nota che i vecchi MD80 andranno dismessi (e sono una sessantina) e sostituiti dagli A320 che porta in dote Air One, così come i B767 andranno dismessi e sostituiti dai 14 A330 di Air One.

Quindi la fusione fra AZ e AP non implica la somma degli aerei, ma che la flotta vecchia di AZ venga rimpiazzata dalla nuova di AP.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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Sì, su alcuno aspetti è una soluzione negativa, ma ce ne sono altre oltre il fallimento?

Ricordiamo, come ha detto Colaninno, che si acquista un'azienda disastrata che è stata in grado di bruciare in 2-3 mesi i 300 milioni di euro del prestito ponte, con una flotta vecchia e da sostituire.

Fassino ieri chiedeva perchè solo 153 aerei nella nuova AZ, se attualmente l'azienda ne ha 176.

Intanto, una trentina di aerei erano già stati messi fuori servizio, inoltre Fassino non nota che i vecchi MD80 andranno dismessi (e sono una sessantina) e sostituiti dagli A320 che porta in dote Air One, così come i B767 andranno dismessi e sostituiti dai 14 A330 di Air One.

Quindi la fusione fra AZ e AP non implica la somma degli aerei, ma che la flotta vecchia di AZ venga rimpiazzata dalla nuova di AP.

quelli li hanno bisogno di essere sostituiti al più presto IMHO:roll:

firma_arcy4.jpg

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No.

Se lo stipendio e' formato da 3k euro di stipendio base e 7k di indennita' varie, domani porteranno a casa 2400 Euro invece che 10k ( le indennita' si perdono tutte in C.I. )

Ribadisco che non è vero, lo ha detto quello della CGIL ieri sera a Porta a Porta che alla fine avrebbero guadagnato il 6% meno di oggi.

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re sole cheratinico non potrebbe accettare.

ha puntato tantissimo sulla cordata italiana, si è giocato buona parte della sua faccia.

andasse male, non potrebbe più vantare l'infallibilità. e va a finire che qualcuno ci rispolvera anche il mortadellone in vesti profetiche.

mah, io non so. in epoca di grandi concentrazioni industriali e strategiche, in cui è assolutamente chiaro che restare da soli è molto più che un azzardo, noi stiam lì a puntare sulla nostra indipendenza. che ci ha portato all'orlo del fallimento. perchè tutti a darsi le colpe a vicenda, e tutti che si dimenticano che ci sono anche precise ragioni industriali dietro a sta storiaccia. condivisione di costi, economie di scala, razionalizzazione delle rotte, di modelli di aereo, ecc., sono tutte cose che ci siamo preclusi mentre i nostri concorrenti si davano da fare per cercare i partner migliori per garantirsi margini con cui proseguire intranquillità.

risultato? abbiamo ancora una compagnia di bandiera, noi italiani tutt'orgoglio, che intanto se andiamo a vedere il volume di traffico penso che bisogna scorrere di molto le liste, per trovarla. tutti a dire colpa di questo colpa di quello, intanto il fallimento non giudiziario ma di tutta linea strategica e commerciale è in atto già da molto tempo.

naturalmente ne siamo stati sempre tutti consapevoli, vero?

detto questo, da quando in qua ci si sorprende che gli avvoltoi volino sopra le carcasse? la guerra è un business assai florido, dal punto di vista di chi poi ricostruisce.

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scusate, ma vi giro una domanda che ho sentito in radio:

ma come mai tutte le hostess alitalia che fotografano a protestare sono grandissimi figoni? Io dal vivo ne ho viste mooolte meno..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Vorrei rinfrescare la memoria sul piano proposto da Toto un anno fa per rilevare Alitalia, e che fu rifiutato dal governo Prodi per condurre invece una trattativa riservata con la sola Air France:

Il progetto di Air One per il risanamento e il rilancio di Alitalia

Per il futuro di Alitalia offriamo qualità, innovazione e competenze con un progetto imprenditoriale italiano centrato sugli interessi del Paese. Alitalia e Air One insieme diventeranno la quarta compagnia europea e saranno aperte anche ad una grande alleanza internazionale. Guardiamo al futuro per sviluppare e salvaguardare un grande patrimonio aziendale e le sue professionalità.

L’Italia non può rinunciare a giocare da grande protagonista nel panorama internazionale.

Il nostro è un Paese che merita di volare alto.

5,3

miliardi di euro

Sono gli investimenti che il nostro progetto destina al risanamento e al rilancio della compagnia di bandiera, per i servizi sia di volo sia di terra. Per creare valore per l’azienda, i suoi passeggeri, i suoi azionisti. E per tutte le persone che ci lavorano.

130

nuovi aerei

Sono i nuovi aeromobili che entreranno in Alitalia entro i prossimi cinque anni. Per realizzare la flotta più giovane d’Europa che avrà 224 aerei con motori ecologici a ridotto impatto ambientale. Per offrire il massimo comfort a chi vola.

32

rotte intercontinentali

Sono i collegamenti diretti dall’Italia verso il mondo per rispondere alle reali esigenze dei cittadini e delle aziende italiane. Per le rotte intercontinentali si partirà da Roma e da Milano, a cui si aggiungeranno 69 collegamenti nazionali e 95 internazionali. Per un network capillare al servizio del Paese.

La sintesi del Piano

AP Holding ha presentato un’offerta non vincolante per la selezione di un partner industriale di Alitalia disponibile ad acquisirne il controllo. Si tratta di un progetto imprenditoriale a lungo termine che rappresenta una soluzione concreta ed ottimale per Alitalia, per il suo personale, per i suoi azionisti e per i consumatori. Il piano quinquennale 2008-2012 prevede il risanamento e il rilancio della Compagnia, che diventerà il quarto vettore europeo, raggiungendo il pareggio già nel 2009 e l’utile nel 2010.

AP Holding è supportata nell’operazione da un core banking group di cui fanno parte Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs (advisor finanziario). Il progetto prevede investimenti complessivi nell’arco di piano di 5.3 miliardi di euro, in gran parte destinati al rinnovo della flotta. L’Italia potrà così mantenere la sua Compagnia di bandiera con i due aeroporti intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa e con un network focalizzato sui collegamenti dall’Italia verso il mondo e dal mondo verso l’Italia. L’integrazione tra le prime due compagnie italiane rafforzerà la leadership della nuova Alitalia sul mercato domestico, consoliderà la sua presenza sulle rotte point to point a livello internazionale e consentirà uno sviluppo rilevante delle attività di lungo raggio. Saranno rilanciati i servizi di terra e, in particolare, sarà costituito un polo di eccellenza nella manutenzione che risponderà alle esigenze prima della nuova Alitalia e poi di clienti esterni.

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1. Obiettivi e strategie aziendali

Obiettivo del Progetto Air One per Alitalia è quello di creare un operatore aereo di successo, indipendente e focalizzato sui bisogni del mercato da e per l'Italia.

Il mercato naturale in Italia c'è: è uno dei principali mercati d'Europa e del mondo

  • 5° in Europa
  • 8° nel mondo.

La dimensione complessiva ci sarà: Alitalia e Air One sarebbero fin da subito:

  • il quarto operatore full service europeo, più grande di altri operatori europei (Iberia, SAS, Turkish Airlines, ecc) e mondiali (Cathay, Emirates, Virgin, ecc.) di successo
  • uno dei primi cinque attori a livello europeo nel mercato della manutenzione.

Il Progetto Air One per Alitalia dà una risposta completa a tutti i problemi di Alitalia e ne assicura la crescita sostenibile.

La strategia del Progetto si articola su sei punti chiave:

  • Profonda ristrutturazione industriale e del network, per portare velocemente l’azienda ai parametri di produttività dei migliori operatori del settore;
  • Investimenti adeguati, anche a supporto di un completo rinnovo e adeguamento della flotta;
  • Crescita dei ricavi, basata su un modello sostenibile ed un network adatto al mercato italiano;
  • Rilancio del brand Alitalia;
  • Alleanze commerciali e Partnership industriali internazionali, in grado di valorizzare le forze della Nuova Alitalia;
  • Management e governance adeguati.

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2. Profonda ristrutturazione industriale, dei costi e del network

La nuova Alitalia porterà i propri parametri di produttività in linea con i migliori operatori del settore, sfruttando la competenza di Air One, una delle best practice europee nella ottimizzazione dei costi.

L'integrazione tra Alitalia ed Air One porterà a minori costi strutturali “a regime” per quasi 900 milioni di euro (a parità di volumi) pari a circa il 16% del totale dei costi attuali della Nuova Alitalia, grazie a quattro principali leve:

  • Integrazione dei due network Alitalia e Air One che porterà, già dal 2008, a minori costi per la razionalizzazione delle sovrapposizioni di rete fra Alitalia ed Airone.
  • Nuovo modello operativo articolato su 6 "Basi" in Italia (Milano, Roma, Catania, Venezia, Napoli e Torino) che porterà a regime minori costi di considerevole entità (a parità di volumi). Ognuna delle 6 Basi prevede l'associazione stretta fra aeroporto, aeromobili, equipaggi e manutenzione di linea. Si tratta di un modello che, a differenza dell'hub a connessione forzata, produce elevati livelli di utilizzo di equipaggi e aeromobili, un migliore svolgimento delle operazioni di terra con una maggiore puntualità e affidabilità del servizio.
  • Reintegro di Alitalia Servizi nel perimetro del Gruppo, in linea con quanto fanno i migliori operatori del mercato (ad esempio: Lufthansa, United Airlines, Singapore Airlines, Emirates), che porterà a regime minori costi di considerevole entità (a parità di volumi). Questo avverrà:


    • consolidando le attività di manutenzione e di handling di AZ Servizi con quelle di Air One Technic e EAS, al fine di riportarne i costi operativi a un livello competitivo di mercato. In questo modo le aziende del Gruppo saranno competitive anche per il mercato esterno.
    • consolidando e razionalizzando le strutture di call center.

  • Ristrutturazione organizzativa. Il progetto prevede un netto miglioramento dei livelli di produttività all’interno del Gruppo Alitalia, questo grazie anche ad una migliore organizzazione del network ed al modello operativo articolato su sei basi:


    • In AZ Fly si interverrà su circa 2750 lavoratori (1530 fruiranno di cassa integrazione guadagni straordinaria e mobilità; i restanti 1220 verranno gestiti attraverso leve organizzative socialmente compatibili quali ad esempio esodi incentivati, pensionamenti naturali o altro);
    • In AZ Servizi si interverrà su circa 1050 dipendenti (500 circa fruiranno di cassa integrazione guadagni straordinaria e mobilità; i restanti 550 circa verranno gestiti attraverso leve organizzative socialmente compatibili).

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3. Rafforzamento e rinnovo della flotta

L’attuale flotta di Alitalia si caratterizza per:

  • fortissima eterogeneità di produttori e modelli, che comporta elevati costi di manutenzione;
  • elevata età media (13 anni) degli aerei con impatti notevoli su consumi di carburante e inquinamento ambientale;
  • configurazioni ed allestimenti inadeguati al livello di servizio atteso dalla clientela business, sia per i collegamenti internazionali che intercontinentali.

Il Progetto Alitalia – Air One prevede di creare una delle più giovani flotte in Europa, facendo leva sugli accordi già finalizzati o in corso di finalizzazione da parte di AP Holding:

  • 90 nuovi aeromobili Airbus della famiglia A320
  • 20 nuovi aeromobili Airbus A330
  • 20 nuovi aeromobili regional.

Qualsiasi altro soggetto, volendo effettuare i medesimi ordini oggi, si confronterebbe con disponibilità immediate pressoché inesistenti e tempi di attesa fino ad oltre il 2013. Il Progetto Alitalia – Air One prevede investimenti industriali complessivi nei prossimi cinque anni per 5,3 Mdi €.

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4. Crescita dei ricavi e riorganizzazione del network

Il Progetto Air One per Alitalia prevede di passare tra il 2008 e il 2012 da 5.2 (sono 4.4 miliardi di euro gli attuali ricavi di Alitalia a cui si sommano quelli di Air One) a 6.2 miliardi di euro di fatturato, pari ad una crescita media annua di circa il 3.5%. I passeggeri trasportati aumenteranno da 31.4 (sono 24.5 milioni circa gli attuali passeggeri di Alitalia a cui si sommano quelli di Air One) a 34.4 milioni.

La previsione di crescita dei ricavi del Piano Air One per Alitalia è più prudenziale rispetto alle previsioni di crescita del mercato riportate da IATA (oltre un punto di crescita annua in meno rispetto alle proiezioni IATA).

Mercato domestico

Unire Alitalia e Air One permetterà di creare un operatore full service leader del proprio mercato domestico, così come si è creato in altri Paesi europei. Grazie all’apporto di Air One, il nuovo gruppo offrirà da subito 29 rotte nazionali in più.

Mercato internazionale

Il Piano prevede di assicurare collegamenti punto–punto tra le 6 basi italiane (Milano, Roma, Catania, Venezia, Napoli e Torino) e più di 50 destinazioni internazionali, focalizzandosi sulle principali direttrici di traffico naturale fra l'Italia e l'Europa.

Mercato intercontinentale

Il Piano prevede di assicurare entro il 2012 collegamenti intercontinentali tra Milano e 15 destinazioni e tra Roma e 17 destinazioni, coprendo così ampiamente i rispettivi “mercati naturali”. Questo rappresenterà un incremento rispetto all'attuale offerta Alitalia di più del 40% al 2012.

Alla clientela da/per l’Italia interessata a tutte le altre destinazioni intercontinentali verrà assicurato il miglior servizio, attraverso l’integrazione della rete Alitalia – Air One con la rete dei vettori facenti parte dell'Alleanza Sky Team.

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5. Rilancio del Brand Alitalia e della sua immagine

Il brand Alitalia costituisce un asset importante da valorizzare nel risanamento e rilancio della Compagnia. Esiste un "volare italiano", che deve costituire un elemento differenziante per caratterizzare positivamente la Nuova Alitalia, soprattutto in ambito internazionale e intercontinentale.

Il Progetto Air One per Alitalia prevede:

  • Ingenti investimenti in Comunicazione e Marketing
  • Rafforzamento del Programma di Fidelizzazione
  • Significativi investimenti sugli aeroporti italiani.

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6. Alleanze commerciali e management

Ad oggi Alitalia ha un accordo di alleanza commerciale con Sky Team in scadenza nel 2011. Il Progetto Air One per Alitalia intende valorizzare al massimo l'alleanza commerciale del gruppo. L’obiettivo è di assicurare il miglior servizio ai passeggeri interessati a venire in Italia o ad andare dall’Italia nel mondo, ma senza cedere il mercato italiano ad operatori sicuramente focalizzati su altri Paesi.

Gli azionisti di AP Holding (la holding che controlla Air One) danno fin d’ora la loro disponibilità ad aprire il capitale di AP Holding ad uno o più operatori internazionali del settore per una partnership industriale. Le alternative disponibili appaiono al momento essere molteplici.

L’unione di Alitalia e di Air One e il piano di ristrutturazione e rilancio che ne seguirebbe permetterebbero, in tempi brevi, al nuovo gruppo di valorizzare al meglio la propria posizione commerciale e strategica e quella del Paese.

Riguardo al management, il progetto prevede di “portare a bordo” una squadra di standing elevatissimo per gestire il Piano d’impresa previsto con una governance tipica di una società quotata.

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7. Risultati economici

Le linee strategiche sopra descritte implicheranno un significativo cambiamento del profilo economico-finanziario della società. Gli indicatori chiave di questo cambiamento previsti al 2012 sono:

  • Crescita dei ricavi dagli attuali 5.2 (inclusi gli attuali ricavi di Air One) fino a 6.2 miliardi di euro
  • EBITDAR dagli attuali 123 a circa 1225 milioni di euro
  • EBIT dagli attuali - 304 a circa 375 milioni di euro
  • Cash Flow operativo dagli attuali circa -200 a circa 520 milioni di euro
  • Raggiungimento utile nel 2010.

L’offerta economica e finanziaria

AP Holding è supportata nel progetto per Alitalia da un core banking group di cui fanno parte Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs nella veste di advisor finanziario. AP Holding insieme alle banche ha formulato ad Alitalia la seguente offerta non vincolante:

  • Verrà lanciata un’offerta pubblica di acquisto sul 100% delle azioni di Alitalia ad un importo di un centesimo, la cui congruità va apprezzata con riferimento alla somma di euro 1 miliardo dell’aumento di capitale.
    L’offerente inoltre consentirà a tutti gli azionisti che aderiranno all’OPA di partecipare alla creazione del valore del titolo Alitalia mettendo a disposizione, attraverso strumenti di mercato da definire, una quota pari al 3% della propria partecipazione in Alitalia; tutto ciò al raggiungimento degli obiettivi di piano.
  • Verrà offerto per il 100% delle obbligazioni il prezzo di mercato.
  • AP Holding e le quattro banche si impegnano inoltre a garantire immediatamente un aumento di capitale di Alitalia di 1 miliardo di euro, ammontare ritenuto sufficiente a coprire le necessità finanziarie della ristrutturazione e del rilancio aziendale.

Leggete qui il confronto sintetico fra i 2 piani:

Air One per Alitalia

Ditemi voi perchè Air One fu estromessa dalle trattative. Prodi, Fassino e Bersani si lamentano sempre che Berlusconi ha fatto scappare AF (e non è del tutto vero, sono stati anche lì i sindacati). Loro rispondessero a questo, però.

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Sì, su alcuno aspetti è una soluzione negativa, ma ce ne sono altre oltre il fallimento?

Ricordiamo, come ha detto Colaninno, che si acquista un'azienda disastrata che è stata in grado di bruciare in 2-3 mesi i 300 milioni di euro del prestito ponte, con una flotta vecchia e da sostituire.

Fassino ieri chiedeva perchè solo 153 aerei nella nuova AZ, se attualmente l'azienda ne ha 176.

Intanto, una trentina di aerei erano già stati messi fuori servizio, inoltre Fassino non nota che i vecchi MD80 andranno dismessi (e sono una sessantina) e sostituiti dagli A320 che porta in dote Air One, così come i B767 andranno dismessi e sostituiti dai 14 A330 di Air One.

Quindi la fusione fra AZ e AP non implica la somma degli aerei, ma che la flotta vecchia di AZ venga rimpiazzata dalla nuova di AP.

bruciare in 2-3 mesi i 300 milioni? ma hai un'idea dei costi del volo? specie quando ogni due per tre gli aerei stanno fermi a terra, per un motivo o per un altro. cosa che, tra l'altro, le preclude molte quote nel mercato business, specie in tempo di contenimento di costi per le aziende e necessità di muoversi frequentemente e con puntualità e sicurezza.

cacchio, sappiamo da un decennio che sto cadavere di società è un casino sotto tutti gli aspetti. bisognava averla fatta fallire già tempo fa, ritrovando la stabilità sotto il cappello di grandi gruppi stranieri che siano veramente in grado di offrire sicurezze. ci siamo svegliati tutti solo adesso?

ci stiamo affidando a 16 investitori di professione e ad AirOne, piccola scoreggina nell'offerta aerea europea per salvare un colosso che fa acqua da tutte le parti? ma per favore, atterriamo e riordiniamo le idee.

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