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Alitalia, parte il rimborso a metà per gli obbligazionisti

Antonella Donati

Parte l'operazione rimborso per gli obbligazionisti Alitalia. Sarà però un rimborso solo parziale, pari al 50% del valore delle obbligazioni, e avverrà attraverso lo scambio con titoli di Stato di nuova emissione, senza cedole e con scadenza nel 2012. Ci saranno tre mesi di tempo per presentare la domanda, poi qualunque diritto relativo alle obbligazioni andrà perso per sempre.

I risparmiatori interessati - Le norme operative per l'operazione sono contenute nel decreto per il sostegno ai settori in crisi, definitivamente convertito in legge l'8 aprile. Il rimborso riguarda i sottoscrittori del prestito obbligazionario "Alitalia 7,5% 2002-2010 convertibile". Per loro è previsto lo scambio con titoli di Stato di nuova emissione, senza cedola, con scadenza 31 dicembre 2012 e con taglio minimo di mille euro. In tutto ci saranno a disposizione 100 milioni di euro.

Il valore di scambio - Le obbligazioni saranno scambiate ad un valore determinato sulla base del prezzo medio di borsa delle obbligazioni nell'ultimo mese di negoziazione, ridotto del 50 per cento. I titoli di Stato avranno un taglio minimo unitario di 1.000 euro, e il rimborso in ogni caso non potrà superare i 100.000 euro per sottoscrittore.

Domanda in banca entro 90 giorni - Gli obbligazionisti interessati all'operazione dovranno presentare domanda al ministero dell'Economia entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, pena decadenza del diritto. La domanda dovrà essere fatta tramite gli intermediari finanziari che curano la gestione del conto di deposito nel quale si trovano le obbligazioni. Sarà quindi sufficiente andare in banca, non appena gli istituti si saranno atterzzati a ricevere le richieste. Insieme alla domanda, infatti, occorrerà una dichiarazione irrevocabile, nella quale ci si impegna a trasferire al Ministero dell'economia e delle finanze il totale dei titoli obbligazionari detenuti e a rinunciare, in favore del Ministero e di Alitalia, a qualsiasi pretesa ed iniziativa direttamente o indirettamente connessa alla proprietà dei titoli.

L'operazione conclusa entro fine anno - Entro il mese successivo alla scadenza dei 90 giorni previsti dalla legge, i gli intermediari trasmetteranno al ministero dell'Economia e ad Alitalia i nominativi dei titolari di obbligazioni che hanno presentato la richiesta di adesione con l'indicazione della quantità di titoli detenuti, le dichiarazioni di impegno e l'attestazione sull'effettiva giacenza dei titoli dichiarati. Il passo successivo sarà il trasferimento delle obbligazioni sul conto titoli presso la Banca d'Italia intestato al Ministero. Infine entro il 31 dicembre 2009 il Ministero provvederà a trasferire i titoli di Stato spettanti sui conti di deposito titoli di ciascun cliente.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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  • 2 settimane fa...
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Il mini-greggio salva i conti. Il coefficiente di riempimento è ormai vicino agli obiettivi. Ma sta calando la puntualità

Alitalia, in aumento i passeggeri ma è record di ritardi e disservizi

di ETTORE LIVINI

MILANO - Aerei più vuoti del previsto (malgrado la "ripresina" di aprile). Sindacati in fibrillazione. Ritardi e cancellazioni in aumento. E ora il fuoco amico degli ex-sponsor del governo - dal leghista Castelli al presidente della Sicilia Lombardo - che sparano ad alzo zero sui disservizi.

La nuova Alitalia - a 100 giorni esatti del suo tormentato battesimo del volo - fatica ancora a decollare. Ma grazie ai risparmi garantiti dal crollo del greggio, 150 milioni l'anno se il barile resterà a 50 euro, potrebbe riuscire - sostengono fonti vicine ai vertici - a contenere il passivo 2009 attorno ai 200 milioni del budget. Allontanando il rischio che i soci siano costretti a metter mano al portafoglio per riprendere a tappare i buchi (come si faceva con la vecchia Alitalia) a suon di ricapitalizzazioni.

La performance. La notizia più positiva per Alitalia è quella della lenta ma costante ripresa dei passeggeri. Lo scenario, va detto, è nero. Il mercato italiano, maglia nera in Europa, è crollato nei primi tre mesi dell'anno del 9%. Quello mondiale è sceso del 5,6%. Ma sullo sfondo di questo quadro da incubo - Lufthansa ha messo a terra 20 aerei, Air France ha varato 3mila tagli e la Iata vaticina 4,7 miliardi di perdite per il settore - la Magliana si muove in controtendenza. Il 13 gennaio, 100 giorni fa, viaggiava con 30 posti occupati su 100 su un network ridotto del 32% rispetto all'offerta della vecchia compagnia. Poi gli aerei - a colpi di sconti che erodono i margini - hanno ripreso a riempirsi. A fine gennaio il load factor è salito al 43 per cento, a metà marzo al 55 per cento e oggi sarebbe vicino al 60 per cento. Meno del 65 per cento previsto per aprile-maggio dall'ad Rocco Sabelli ma non lontanissimo dal 67 per cento fissato per arrivare al pareggio.

I disservizi. I numeri confermano il deterioramento del servizio. Un mese fa la compagnia stimava nell'80 per cento i voli in orario (entro i 15 minuti dall'orario) poco meno della media Ue. Ora per Enac siamo al 73 per cento - la vecchia Alitalia un anno fa era all'85% - con un aumento delle cancellazioni. Le cause? Diverse. C'è l'ovvio rodaggio per un management nuovo in un mondo complesso. Ci sono le difficoltà d'integrazione tra Alitalia ed Air One. C'è un'organizzazione da mettere a punto: i servizi di pulizia, esternalizzati da poco, sono tra le principali cause di ritardo (e di lamentele qualitative) di queste settimane. Gli scioperi bianchi dei dipendenti - specie della manutenzione - hanno generato altri disagi, ritardando la consegna di aerei in revisione. Poi c'è il nodo degli equipaggi ridotti all'osso: quando i passeggeri sono più del previsto è necessario rafforzare in extremis l'equipe di assistenti di volo, con inevitabili attese. Ognuno di questi problemi ha un effetto domino sull'intero operativo: un singolo aereo non pronto, un pilota in ritardo o persino una cabina sporca bastano a mandare in tilt tutto il sistema Alitalia creando i disservizi di questi giorni.

Più difficile è trovare una spiegazione per le cancellazioni. Quella ufficiale (quando c'è) è quasi sempre la "mancanza d'equipaggio". Ma il tam tam del settore fa notare come gli aerei "saltati" coincidano quasi sempre con quelli destinati a partire semivuoti. "Noi vigiliamo sulla situazione e se troveremo irregolarità partiranno le sanzioni - assicura Riggio - . Nel mirino si sono pure le cancellazioni. Ma per ora mi pare che il numero dei voli eliminati o in ritardo sia nella norma".

La cassa. I soldi, al momento, non paiono un problema. I soci hanno versato 1,1 miliardi di capitale. Se la crisi non peggiorerà, tutto il piano Cai dovrebbe essere autofinanziato, smentendo i "gufi" - come dice Roberto Colaninno - che volteggiano attorno alla compagnia. I disagi di questa prima fase avrebbero però lo stesso aperto qualche crepa tra i 16 soci della cordata italiana. Qualcuno sarebbe perplesso dall'eccesso di deleghe in mano a Sabelli. Altri temono, malgrado tutto, di essere costretti a tirar fuori altri soldi. Alla finestra, sorniona, resta Air France. In caso di corti circuiti, Parigi (pur in rosso di 200 milioni di euro) potrebbe mettere le mani prima del previsto sull'ex-compagnia di bandiera italiana.

(24 aprile 2009)

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:lol: e per fortuna che se la prendevano con le Ferrovie :lol:

Comunque si vede l'ombra di colaninno in questa strategia: taglia a caso (o meglio laddove si può risparmiare peggiorando il prodotto però), poca strategia, tante belle parole

Alitalia come Aprilia e Moto Guzzi...che tristezza :roll: queste aziende datele in amano ad appassionati o tecnici non a finanzieri che non vanno manco cosa sia un volano o l' orizzone artificiale

 

花は桜木人は武士

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E quali sono ormai le aziende gestite da appassionati? Guardiamo anche solo al mondo dell'auto: tra Fiat che compra a costo zero, Porsche che scala VW e ha 9 miliardi di € di debiti, VW che vuole controscalare Porsche, mi sembra che ormai sia tutto ridotto a operazioni unicamente finanziarie.

Il prodotto sembra ormai divenuto quasi secondario in tutto questo.

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Si forse "appassionati" è chiedere troppo, direi più che altro persone competenti.

Tra tutte le "sedioline" del board vuoi che non ci sia spazio per qualcuno competente e che conosce il prodotto ? Io penso che tra tanti illustri esperti bocconiani e hardavrdiani un posticino per qualcuno un minimo competente ci sia, il problema è tenere in considerazione certe proposte, perchè tanto ormai ho capito benissimo che il 99% di quello che ci fanno studiare nelle facoltà va preso e buttato nel cesso a lavoro perchè tanto sui prodotti l'unica cosa che conta è risparmiare, risparmiare,risparmiare (e qui penso alla ridicola manutenzione dei nostri treni)...poi se quello che esce fa cagare pazienza tanto certe aziende operano in pieno monopolio :roll: già spesso la concorrenza non è reale ma solo "di facciata" figuriamoci quando proprio non c'è concorrenza :D

Si lesina sui ponti e sulle grandi opere dove c'è in gioco la vita umana, figurati se non lesinano sulle "cavolate" come la pulizia

 

花は桜木人は武士

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Hai perfettamente ragione.

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Nel frattempo i manager si arrotondano sempre di più!!!!

Le 5 iniezioni hanno questo scopo:

- pilot: ridurre rumorosità, vibrazioni, stress meccanico generati dalla main - Heritage

- pre-main: ridurre NOx - 5 dadi

- main: principale..... - Tre bocchette tonde

- post-main: ridurre PM10 - Quadrilatero

- last: favorire la rigenerazione del DPF

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  • 2 settimane fa...

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Alitalia, Spinetta: «Situazione tesoreria meglio del previsto»

6 MAGGIO 2009

Incontro a Roma tra i vertici di Cai, Air France e Silvio Berlusconi. Sulle polemiche per i disservizi sui voli, il Premier ha detto: «Problemi nei primi tre mesi. Ma fiducia in veloce soluzione»

«La situazione della tesoreria di Alitalia è addirittura migliore del previsto». Così il presidente di Air France-Klm, Jean-Cyrill Spinetta, ha commentato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi (dove peraltro ai giornalisti non è stata concessa la possibilità di fare alcune domande), l'andamento di Alitalia nei mesi successivi all'intesa con il gruppo francese. Il manager del grupo d'Oltralpe ha pertecipato oggi ad un incontro tra i vertici di Cai, quelli per l'appunto di Air France e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

«Questa mattina - ha spiegato inoltre Spinetta - abbiamo tenuto il primo comitato esecutivo con pieni poteri e l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, ha fatto il punto sulla situazione e ha mostrato come Alitalia si trovi esattamente, sia da un punto di vista commerciale che economico, in linea con il business plan stabilito all'inizio della nostra collaborazione». Si tratta, ha concluso, di una «gran bella notizia, vista la situazione dell'economia mondiale».

In giornata il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, era tornato sulle polemiche in merito ai ritardi e disservizi sui voli. «Il servizio che offre Alitalia non è sufficiente rispetto alla bisogna», aveva detto. Su questo fronte Berlusconi ha sottolineato come: «La prima gestione ha presentato dei problemi, e non poteva essere altrimenti. Ma ho potuto constatare in tutti l'assoluta fiducia in una soluzione dei problemi» per arrivare, come si aspettano i viaggiatori, «in poco tempo a un servizio assolutamente preciso e confortevole». Infine, sul mancato acquisto di Alitalia da parte di Air France Spinetta, in perfetta sintonia con il premier, ha detto che le trattative sono saltate per colpa dei sindacati.

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Mah!!!!!!

Le 5 iniezioni hanno questo scopo:

- pilot: ridurre rumorosità, vibrazioni, stress meccanico generati dalla main - Heritage

- pre-main: ridurre NOx - 5 dadi

- main: principale..... - Tre bocchette tonde

- post-main: ridurre PM10 - Quadrilatero

- last: favorire la rigenerazione del DPF

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Ne dubito anch'io. Per me non è altro che una mossa di marketing e un tentativo di mantenere lo status quo sulla Roma-Milano, oltre che calmare l'ENAC che si lamenta per i disservizi.

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