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Vendita Alitalia


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Se davvero le cose stanno così, è vomitevole.

Voglio saperne di più, però, da fonti meno schierate di repubblica.

infatti, cvd:

Le banche saranno aiutate caso per caso e solo se necessario»

Tremonti: «Tuteliamo i consumatori,

non i dirigenti che hanno sbagliato»

Il ministro dell'Economia riferisce al Parlamento sulla crisi . E sull'emendamento salva-manager: o sparisce o me ne vado

l ROMA - Il governo è pronto ad affiancare gli istituti di credito qualora questi si trovassero in difficoltà a causa delle ripercussioni della crisi finanziaria. Ma l'intervento sarà finalizzato a tutelare i risparmiatori, non i dirigenti che hanno sbagliato. Lo ha puntualizzato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, durante l'informativa al Parlamento sulla situazione venutasi a creare dopo la cosiddetta crisi dei mutui e i fallimenti di alcune grandi istituzioni finanziarie mondiali. Lo stesso concetto è stato espresso al Senato, a margine del dibattito, a proposito di un emendamento cosiddetto «salva-manager» inserito a sorpresa nel decreto Alitalia: «Se si immagina che la linea del governo sia quella prevista da un emendamento che prevede una riduzione della soglia penale per alcune attività di amministratori, si sbaglia - ha detto il ministro -. E’ un emendamento fuori dalla logica di questo governo. O va via l’emendamento o va via il ministro dell’Economia».

corriere.it

troppo poco schierato questo?;)

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I più attivi nella discussione

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Infatti qui sul corriere hanno anche riportato le dichiarazioni di Tremonti che minaccia di andarsene.

Comunque non facciamo i puritani, che anche il Governo Prodi cercò fra i codicilli di far passare alcune cose che furono bloccate appena in tempo, e poi dissero che c'era stato un errore di scrittura. ;)

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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ROMA - L'emendamento "salva-manager" inserito nel decreto Alitalia in Senato sarà eliminato alla Camera. Lo affermano fonti di Governo dopo l'intervento del ministro Giulio Tremonti a Palazzo madama. Durante l'informativa al Parlamento sulla situazione venutasi a creare dopo la cosiddetta crisi dei mutui e i fallimenti di alcune grandi istituzioni finanziarie mondiali il ministro dell'economia aveva annunciato che il governo è pronto ad affiancare gli istituti di credito qualora questi si trovassero in difficoltà a causa delle ripercussioni della crisi finanziaria, sottolineando tuttavia che l'intervento sarà finalizzato a tutelare i risparmiatori, non i dirigenti che hanno sbagliato.

corriere.it

Direi che il caso è chiuso ;)

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In attesa del contratto CAI, Alitalia ferma altri 21 aerei e mette 3.765 persone in cassa integrazione

da dedalonews.it

Il fermo di due Boeing 767 dal 1° novembre è il primo taglio alla flotta di lungo raggio Alitalia ufficializzato dal commissario straordinario Augusto Fantozzi. La riduzione di attività annunciata ai sindacati per risparmiare risorse è molto vasta e sarà discussa al ministero del Lavoro a partire da martedì 7 novembre. Da lunedì le nove sigle sindacali dovrebbero iniziare con CAI la discussione del nuovo contratto di lavoro di cui hanno faticosamente accettato i soli principi di massima.

Oltre ai 767 i tagli comprendono sei MD80 (quattro dal 1° ottobre, due dal 1° novembre), quattro MD11F (dal 1° ottobre), sei Embraer 145 e tre ATR72 (dal 1° novembre). Gli aerei fermati salgono così a 55 sui 181 in flotta al 31 dicembre 2007, comprese Alitalia Express e Volare.

La notizia, diffusa dalle agenzie di stampa su fonti sindacali, comprende in realtà conferme e novità. Una riduzione di tre 767 fu annunciata nel luglio 2007 ed il primo, l’I-DEIB, è uscito di flotta in aprile . E’ poi toccato agli I-DEIC e I-DEID, in leasing da AWAS e destinati alla brasiliana TAM. L’annuncio di Fantozzi dovrebbe quindi riguardaree due macchine, in coerenza con l’obbiettivo CAI di ridurre la linea 767 a cinque macchine entro il 2009. Anche gli MD11F sono in leasing da AWAS, e la loro restituzione - oltre ad azzerare la il cargo, che si ridurrebbe ad una sola macchina - potrebbe far risparmiare il canone. Gli Embraer 145 e gli ATR 72 sono invece tutti di proprietà. Impossibile dare dettagli sugli MD80, di cui Alitalia opera esemplari di proprietà e noleggiati.

Con gli aerei andranno in cassa integrazione straordinaria 3.765 persone tra piloti (1.153, dei quali 183 di Express), assistenti di volo (1535, di cui 152 Express) e personale di terra (1.077, compresi 102 di Express).

Il 18 settembre Fantozzi aveva annunciato la CIGS per 4.286 persone legate agli aerei fermati da Maurizio Prato in primavera. La cassa, a rotazione per tre mesi con un tetto massimo mensile individuale, interessa ora 8.051 dipendenti, pari a poco meno della metà del personale del gruppo Alitalia.

Cai al lavoro sul debito Alitalia

da ilsole24ore.com

A fine mese si potrebbe svolgere l'assemblea della Cai per l'aumento di capitale fino a un miliardo e l'approvazione dell'offerta vincolante per l'acquisto di Alitalia Fly. Intanto da fonti giudiziarie è emerso che l'emendamento manleva approvato la scorsa settimana al Senato riduce quasi a zero la possibilità di perseguire per bancarotta gli ex amministratori o il commissario dell' Alitalia e potrebbe avere un impatto su altri procedimenti penali in corso su aziende in amministrazione straordinaria. In particolare potrebbe esserci un colpo di spugna per chi è accusato di bancarotta nei processi Parmalat e Cirio.

L'emendamento, approvato dal Senato il 2 ottobre nel voto sul decreto legge per il salvataggio di Alitalia, ora alla Camera, blocca la possibilità di promuovere un'azione penale per bancarotta nei casi di imprese in amministrazione straordinaria, a meno che non venga dichiarato il fallimento o non siano falsi i documenti su cui è basata la procedura. Presentata come scudo per il commissario, Augusto Fantozzi, questa norma – il nuovo articolo 7-bis della legge Marzano – in realtà non si applica solo all'aviolinea (e non solo a Fantozzi, ma anche agli ex amministratori). A una lettura di alcuni tecnici ed esperti, appare applicabile a tutte le imprese in legge Prodi o legge Marzano e ai processi penali in corso. Gli effetti della sanatoria potrebebro estendersi agli imputati in tutti i procedimenti in corso, a cominciare da quello Parmalat su cui pendono presso i Tribunali di Milano e di Parma i processi per bancarotta nei confronti degli ex amministratori del gruppo alimentare e delle banche. Ma a rischio ci sono anche i casi Cirio, Giacomelli, Finmatica e molti altri.

«Se la norma dovesse passare anche alla Camera, i processi per bancarotta rischiano l'archiviazione ha spiegato l'avvocato di Parmalat, Marco De Luca perché in tutti i casi di amministrazione straordinaria la sola dichiarazione di insolvenza del Tribunale non sarebbe più sufficiente per fare scattare le norme penali sulla bancarotta. Perché ciò avvenga deve subentrare il fallimento».

Il decreto deve essere convertito in legge entro il 27 ottobre. Il relatore al Senato, Angelo Maria Cicolani (Pdl), che ha propposto l'emendamento,ha spiegato al Sole 24 Ore: «Il nostro obiettivo era soltanto quello di mettere al riparo da procedimenti penali il commissario Fantozzi che, per garantire la continuità del servizio, ha dovuto valutare con particolare attenzione crediti strettamente funzionali all'esercizio dell'attività ». A suo avviso, la norma «si applica solo all'Alitalia e alle imprese che operano nei servizi di pubblica utilità». Ha ammesso però, anche la possibilità, contemplata ieri pure da altri parlamentari del suo gruppo, che si possa interpretare la norma in senso estensivo ad altre società. «In quel caso dice Cicolani abbiamo ancora i tempi per intervenire alla Camera e penso sia giusto farlo per correggere la norma».

Fonti della Cai hanno confermato il rinvio dell'assemblea del 14 ottobre, come anticipato ieri dal Sole 24 Ore, per vari problemi, tra cui le contestazioni Ue del prestito ponte di 300 milioni come aiuto di Stato. «Non ho nessun timore di questo tipo», ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Atlantia. La riunione del 16 soci non è ancora fissata, potrebbe svolgersi verso fine mese.

L'amministratore delegato della Cai, Rocco Sabelli, sta facendo il globetrotter per la ricerca del partner estero. Ieri è stato a Parigi (Air France-Klm) e Francoforte (Lufthansa), oggi sarà a Londra (British Airways).

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ALITALIA: CAI, OFFERTA PROROGATA AL 31 OTTOBRE

ROMA - Cai rende noto di aver prorogato fino al 31 ottobre 20008 il ''termine di efficacia dell'offerta'' per Alitalia. Lo comunica la Compagnia Aerea Italiana in una nota confermando anche che l'assemblea dei soci e' stata convocata per il 28 ottobre prossimo. All'ordine del giorno la trasformazione della societa' in spa, l'aumento di capitale e la presentazione di una proposta contrattuale ''vincolante'' al commissario straordinario in ''linea con i contenuti dell'offerta gia' presentata''. L'offerta, il cui termine passa cosi' dal 15 al 31 ottobre, ''era stata presentata il primo settembre scorso al Commissario Straordinario Augusto Fantozzi per l'acquisto - ricorda la nota - di beni e complessi aziendali della stessa Alitalia e di sue societa' controllate o collegate''

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ALITALIA:TEMPI PIU'LUNGHI,LUFTHANSA OFFRE MODELLO SWISS/ANSA

SLITTA A FINE MESE OFFERTA FINALE CAI;CAUTI I POTENZIALI PARTNER

(di Paolo Rubino)

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - La cordata di imprenditori italiani non presenterà prima di 20 giorni un'offerta definitiva per gli asset operativi di Alitalia. E' slittata dal 14 al 28 ottobre l'assemblea della Cai, la società creata per salvare la compagnia di bandiera, che rinvia così a fine mese i passi avanti che avrebbe dovuto fare la prossima settimana: la trasformazione da srl in società per azioni, i conferimenti dai soci per almeno un miliardo, la conferma dell'offerta preliminare in una proposta definitiva. Serve qualche giorno in più per definire esattamente gli asset da acquistare, e questa non è una buona notizia per il commissario straordinario Augusto Fantozzi, che mantiene a fatica la "vecchia" Alitalia in precario equilibrio sull'orlo del fallimento.

La strada ancora da percorrere non è facile. I vertici di Cai lavorano su più fronti, a partire dalle condizioni per superare l'esame di Bruxelles, forse l'ostacolo più insidioso.

Mentre sarebbe in una fase avanzata, ma ancora non vicina alla soluzione, la scelta di un partner industriale internazionale. Una decisione strategica, che sarà determinante per disegnare l'assetto finale della nuova Alitalia ed il piano di ristrutturazione e rilancio, e che quindi Cai potrebbe non avere il tempo di rinviare ad un secondo momento Si tirano le somme dopo il tour europeo di Rocco Sabelli, l'amministratore di Cai, che, con il presidente Roberto Colaninno, ma anche con il governo e con gli altri soci della cordata, sta esaminando l'esito dei colloqui che avrebbe avuto (la notizia non viene confermata ufficialmente) con i vertici di Air France e Lufthansa ieri, e British Airways oggi. La posizione degli inglesi sarebbe appena un passo indietro, per il momento limitata all'interesse per una alleanza commerciale. Air France-Klm e Lufthansa sarebbero più vicine ad un accordo sull'ingresso nell'azionariato della "nuova Alitalia" con una partecipazione di minoranza (un punto fermo per il governo), ma vanno avanti con estrema cautela. I tedeschi non negano il forte interesse per il progetto ma avrebbero anche chiarito: il progetto è interessante ma non è un obiettivo da raggiungere ad ogni costo. Lufthansa ci crede, lo considera una buona opportunità ma ritiene che ci possano essere anche altre strade per crescere, sia in Europa che, direttamente o indirettamente, sul mercato italiano.

Così a Sabelli, a Francoforte, sarebbero stati presentati i vantaggi, ma anche i punti fermi, di una proposta "modello Swiss", l'ex Swissair, rilanciata con un progetto di ristrutturazione studiato con Lufthansa, ancora autonoma e con i caratteri chiari di una compagnia di bandiera, anche se è diventato un ingranaggio perfettamente sincronizzato nel

complesso meccanismo del gruppo tedesco. Su questo schema, che riflette la filosofia di Lufthansa per la crescita tramite alleanze e acquisizioni, i tedeschi hanno chiarito le loro condizioni: sì ad una partecipazione solo di minoranza nella nuova Alitalia ma non può essere una quota solo simbolica.

Lufthansa vuole avere voce sul piano di ristrutturazione, ritiene necessario poter apportare il suo know how per inserire la compagnia italiana nella sua rete e disegnare un progetto che sia di vero rilancio: chiede, quindi, un diritto di decisione congiunta sul progetto industriale. Sullo sfondo spinge a favore il clima politico favorevole, in Germania come in Italia, come emerso dal recente incontro tra Silvio Berlusconi e Angela Merkel. Le parole del cancelliere tedesco sulla possibilità di una alleanza non sono passate inosservate: "L'accoglierei con tutto il cuore", toni diversi rispetto alla consueta austerità. Il modello Lufthansa fa quindi leva anche su risposte pronte a diversi nodi politici. Come lo scontro Fiumicino-Malpensa: la rete multi-hub del gruppo tedesco, che fa perno su più aeroporti come snodi principali, consentirebbe di sviluppare in modo bilanciato entrambi gli aeroporti, così come Zurigo (con Swiss) sì è affiancato agli hub tedeschi di Francoforte e Monaco. (ANSA).

Anche da qui è evidente la maggiore serietà ed utilità dell'accordo AZ-LH.

Modificato da Dodicicilindri

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Su Repubblica di oggi scrivono che LH avrebbe chiesto come condizione per l'accordo almeno il 20% di quota e la cogestione di Alitalia-Air One.

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Alitalia, la crisi raffredda gli entusiasmi di Cai

da ilsole24ore.com

Le due settimane di slittamento dell'assemblea serviranno innanzitutto a fare maggiore chiarezza su quale sarà il partner estero della nuova compagnia. L'atteggiamento di Lufthansa, che secondo alcune indiscrezioni starebbe cercando di spuntare una co-gestione della compagnia, sembrerebbe avere rimesso in corsa Air France, anche se l'anima lombarda di Cai (e quindi anche dell'esecutivo) vuole a tutti i costi il partner tedesco in quanto è l'unico che consentirebbe a Malpensa non solo di ritornare velocemente ai livelli di traffico precedenti la crisi della compagnia di bandiera, ma anche di vederli crescere ulteriormente. British Airways continua a stare alla finestra e non si segnalano variazioni nella sua strategia, meno aggressiva di quella dei francesi e dei tedeschi.

Certamente il rinvio dell'assemblea, e quindi anche del momento in cui i soci saranno chiamati a versare fisicamente i soldi necessari alla capitalizzazione di Cai, non è dispiaciuto a nessuno degli imprenditori riuniti attorno a Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. Nell'attuale crisi dei mercati, che è sostanzialmente una crisi di liquidità, il timore è che ogni possibile uscita di liquidità possa essere salutata da un aumento delle salve di vendite sul mercato.

Solo nell'ultima settimana le quotazioni di intesa Sanpaolo e di Fonsai sono diminuite del 25 per cento, leggermente meglio hanno fatto quelle di Immsi mentre Atlantia ha limitato le perdite a poco meno del 12%. Una simile falcidie non lascia indifferenti neanche finanzieri scafati come Salvatore Ligresti, Corrado Passera, Gilberto Benetton, e Roberto Colaninno. Comprensibile che, in ambienti finanziari, si sottolinei un certo sollievo nel vedere slittare il momento della capitalizzazione di Cai, nella speranza che il mood dei mercati migliori, o perlomeno che non peggiori. Qualche problema in più, spiega una fonte finanziaria, lo avrebbero alcuni soci non quotati di Cai. In particolare i problemi sarebbero legati alla contrazione del credito che molte aziende devono sopportare in conseguenza della crisi. Trattandosi comunque di grandi gruppi finanziari, non si pone il problema di una possibile negazione del credito da parte delle banche. Il problema, soprattutto per quelli che non hanno linee di credito già approvate, è la negoziazione del costo delle linee di credito, oggi non esattamente a buon mercato.

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Ma questi sono veramente degli incapaci o stanno facendo finta?Vi prego ditemi che fanno finta perchè non ci credo che gente così cinica e spregiudicata nei mercati (che solcano da anni tra l'altro) non sapeva di cosa stava arrivando :roll:

Cioè anche il peggior ragioniere aveva il sentore di un grosso terremoto e si svegliano ora a fare i taccagni con la liquidità?(a parte poi che trovare liquidità è un problema di tutti e da sempre...). Se davvero non volevi avere mal di pancia non ti imbarcavi a bordo nel momendo in cui il NYSE e le banche d'affari iniziavano ad andare in pezzi

Mi sa tanto di messa in scena non so per quale motivo :roll: anche perchè i giorni burrascosi di Freddi Mac e Fannie Mae coincidevano con quelli del l'accordo,senza parlare poi della Lehman...perchè non hanno fatto le braccina corte allora? Lo sapevano cosa voleva dire il fallimento di quella banca e il salvataggio di AIG

Senza parole :roll: forse io non-laureato farei meno figure di merda

 

花は桜木人は武士

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