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Vendita Alitalia


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:lol: non ci credo manco se lo vedo che gli austriaci si mettono nelle mani dei russi e dei turchi :lol: anche consideranto il fatto che se non fosse stato per l'Austria una marea di aziende tedesche avrebbe cessato di esistere nel dopo guerra ;) e questo discorso lo conosco bene visto che in famiglia mangiamo con il fatturato di una multinazionale tedesca :lol:

 

花は桜木人は武士

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I più attivi nella discussione

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Anch'io credo che alla fine Austrian verrà ceduta ai Tedeschi: troppo stretti i legami tra i 2 paesi, non fosse altro che per motivi linguistici, culturali e storici.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Occhio però a non confondere austriaci e tedeschi :lol: potrebbero mangiarti vivo :lol: in comune hanno solo la lingua e un certo rigore mentale ;) che poi per molte sfumature...

Un po come pretendere di andare a Zurigo a parlare tedesco che si impara a scuola :lol: ti capiranno in pochi ;)

 

花は桜木人は武士

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Aggiornato link...guardatelo che è veramente divertente (oltre che vero) :D

Spassosissimo :lol:

News:

Tagli alle rotte, Alitalia non vola più a Los Angeles

di Gianni Dragoni

Alitalia ridimensionata. In sordina, la compagnia pubblica che lotta per la sopravvivenza ha deciso un massiccio taglio ai voli, abolendo almeno 12 destinazioni internazionali, con l'orario invernale, dal primo novembre.

La decisione è stata presa dal commissario Augusto Fantozzi per contenere i costi e preservare la scarsa liquidità, in attesa che si sblocchi l'offerta di Cai.

La cordata italiana, nonostante le incertezze, conferma l'assemblea per il 28 ottobre e l'obiettivo di presentare l'offerta vincolante entro fine mese. Il passaggio delle attività non potrà comunque avvenire fino al primo dicembre.

C'è ancora l'incognita del contratto piloti a preoccupare i pivot della cordata, Roberto Colaninno, Corrado Passera, Rocco Sabelli, che ieri a Palazzo Chigi hanno incontrato il sottosegretario Gianni Letta per il problema degli aiuti di Stato. Anpac, Up e le altre sigle dei piloti ieri hanno chiesto di tornare al contratto collettivo aziendale della categoria, separato dagli altri dipendenti, abbandonando anche il contratto di «comandanti-dirigenti», che avevano accettato a Palazzo Chigi.

Il Governo ha messo la fiducia alla Camera sul decreto legge di salvataggio della compagnia, che sarà votato oggi, quindi tornerà al Senato. La mossa sterilizza il testo votato in commissione e fa saltare gli emendamenti, tra cui quelli della Lega per la liberalizzazione di Malpensa, creando irritazione nel fronte del Nord.

Il servizio del bilancio della Camera ha sollevato diverse questioni sul decreto. Ai tecnici di Montecitorio «appare opportuno» che il Governo «fornisca indicazioni» sul fondo dei conti dormienti che dovrebbe alimentare i rimborsi per azionisti e possessori di obbligazioni Alitalia. Inoltre stimano in 100 milioni l'anno il gettito dell'aumento da uno a tre euro per passeggero della tassa d'imbarco.

È avvolto ancora da diversi punti interrogativi il cammino della compagnia verso l'abbraccio della Cai, la cordata gradita al premier Silvio Berlusconi, il quale ha detto: «Ora Alitalia è una realtà che ha scongiurato il pericolo di una svendita ad Air France. Quindici, sedici imprenditori, tra i migliori in Italia hanno accettato. Oggi la nostra compagnia di bandiera è una realtà che non è stata svenduta».

Una realtà che tuttavia, tra pochi giorni, verrà molto ridimensionata. Da Fiumicino saranno cancellate nove destinazioni all'estero (tra cui il volo diretto per Los Angeles inaugurato all'inizio di giugno, molto affollato), da Malpensa almeno quattro, inoltre ci sarà una riduzione nei voli nazionali.

Queste decisioni non sono ancora state comunicate ufficialmente, benché la riduzione di attività sia imminente, con il disorientamento dei clienti.

Scompaiono dall'orario Alitalia i voli da Fiumicino per Zurigo, Vienna, Berlino, Lisbona, Malaga, Valencia Salonicco e Dubai, oltre a Los Angeles.

Da Malpensa vengono tagliate quattro destinazioni europee: Stoccarda, Praga, Belgrado, Bilbao. Soppressi anche i voli da Malpensa per Trieste e Catania e da Venezia a Napoli. Linate mantiene intatta l'attività.

Potrebbero esservi anche ulteriori riduzioni temporanee di voli.

Solo per novembre Alitalia ha comunicato all'Assoclearance una forte riduzione nell'utilizzo degli slot a Malpensa, solo 48 bande orarie quotidiane utilizzate sulle 240 disponibili.

Forse una misura tattica, per comprimere i costi, in attesa che subentri Cai insieme a Air One.

Per dribblare il problema degli aiuti di Stato, la Cai dovrebbe presentare a Fantozzi un'offerta soggetta alla condizione che non arrivi una batosta dalla Ue per la restituzione dei 300 milioni del prestito ponte. Ma c'è sempre l'incognita del contratto piloti. Se non risolta, potrebbe far saltare l'operazione.

A breve verrà scelto anche il partner estero: per Lufthansa Alitalia è «in cima all'agenda», come lo è per Air France. L'a.d. di Ryanair, Michael O'Leary, nell'annunciare nuove rotte da Ciampino e due basi ad Alghero e Cagliari, ha detto che sono «molto basse» le possibilità di successo della Cai. «Con la fusione tra Alitalia ed Air One dovranno cedere rotte e personale. Sarà una compagnia molto più piccola e con un numero sproporzionato di dipendenti».

fonte: il sole 24 ore

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ALI-CAOS – TOTO E COLANINNO LITIGANO PER FINANZIAMENTO AEREI NELLA FLOTTA

AIR ONE – CHI RIMBORSERÀ IL PRESTITO PONTE DA 300 MLN €? – AIR FRANCE

SAREBBE PRONTA A INVESTIRE 200 MLN € PER IL 20% DI CAI…

G.D. per "il Sole 24 Ore"

Ultime scaramucce prima del decollo della nuova Alitalia. In vista

dell'assemblea della Cai

che il 28 ottobre dovrà deliberare l'aumento di capitale da un miliardo,

necessario a mettere la società in condizione di presentare l'offerta

vincolante d'acquisto per le attività di Alitalia, sono sorti alcuni

contrasti tra Roberto Colaninno e Carlo Toto sulle operazioni di

finanziamento degli aerei nella flotta di Air One.

L'assemblea si occuperà anche del partner estero della cordata italiana:

Air France-Klm

dovrebbe essere preferita a Lufthansa, come anticipato ieri dal Sole 24

Ore, anche se la scelta potrebbe essere ufficializzata solo nelle

settimane successive. «Le decisioni europee e il partner estero saranno

affrontate dall'assemblea di Cai», ha detto Giovanni Castellucci,

amministratore delegato di Atlantia. Lufthansa è l'unico offerente per

Austrian Airlines, sulla quale potrebbe lanciare un'Opa.

Secondo indiscrezioni Colaninno, presidente di Cai, avrebbe chiesto al

proprietario di Air One di fare chiarezza e dare garanzie, attraverso

manleve, sui contratti di finanziamento degli aerei che passeranno nella

nuova società. I jet sono collocati in società di diritto irlandese,

ipotecati o con i pacchetti azionari in pegno alle banche finanziatrici,

per un importo di circa 450 milioni di euro a fine 2007.

Toto avrebbe replicato che tutti i passaggi finanziari sono stati

verificati da Intesa Sanpaolo, la banca scelta dal Governo come advisor

per lanciare la cor-data italiana, concretizzatasi nella Cai. Nel momento

in cui si sta concludendo l'istruttoria sul partner estero, con una

preferenza verso Air France, che accetta di entrare con il 20% oggi per

assumere il controllo entro cinque anni, mentre Lufthansa vorrebbe

comandare subito, Colaninno avrebbe manifestato dubbi sull'apporto reale

che Air One potrà dare alla nuova Alitalia.

«Certamente questa procedura è piena di insidie», ha osservato il ministro

ombra per l'Economia, Pier Luigi Bersani. «Aspettiamo le decisioni

dell'Ue», ha rilevato. C'è da chiarire chi rimborserà il prestito ponte da

300 milioni, considerato da Bruxelles un aiuto di Stato. Sembra che la

nuova società, purché dimostri la discontinuità, possa restare indenne dal

risarcimento, che cadrebbe sulla vecchia Alitalia.

Il partner estero entrerà nel capitale attraverso un aumento riservato,

aggiuntivo al miliardo che sarà versato dai soci italiani. Secondo «Les

Echos», Air France-Klm potrebbe investire 200 milioni per il 20% di Cai.

Il gruppo francese prevede una crescita zero della capacità nei prossimi

tre anni, rispetto alla previsione precedente di un +4% annuo. Secondo il

presidente JeanCyril Spinetta, questo potrebbe portare a un calo dei

dipendenti del 3% entro il 2011.

Oggi il Senato dovrebbe dare l'approvazione definitiva al decreto del 28

agosto che ha modificato la legge Marzano per pilotare il salvataggio

Alitalia. Il commissario Augusto Fantozzi ha comunicato le date entro le

quali i creditori devono presentare al Tribunale fallimentare di Roma

domanda di ammissione al passivo: il 16 novembre i creditori di Alitalia

Spa, il 13 gennaio 2009 Volare e Az Express, il 19 gennaio Az Servizi e Az

Airport.

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MALPENSA (Varese) — Approfittereste di una festa di compleanno per mettere in piazza i vostri dissapori con parenti, amici o colleghi? Di solito così non si fa. Ma se Giuseppe Bonomi, presidente di Sea, ha aspettato il decimo compleanno di Malpensa per dire al mondo che il piano Cai non lo soddisfa per niente, significa che la situazione è davvero tesa. E contrariamente alle aspettative, «voci» importanti del Nord inquieto e dei partiti di governo si sono schierati ieri al fianco di Bonomi.

E’ una torta avvelenata quella tagliata ieri pomeriggio al terminal 1 dello scalo varesino, è il secondo «cartellino giallo» in pochi giorni che il Nord invia a Roma: le ostilità erano state aperte di recente dalla triade Formigoni-Moratti-Penati, arrabbiati per la piega presa dal federalismo fiscale e per i regali fatti alle casse di Catania e Roma. Stavolta Bonomi, manager di area Lega Nord, affida alle colonne del «Sole-24 Ore» tutto il suo scontento: «Il piano Fenice non fa gli interessi del Paese — scrive al quotidiano economico — e Sea ha disgiunto i destini di Malpensa da Alitalia». Ma cosa ha oscurato l’umore di Bonomi? Il fatto che Alitalia, dopo la sforbiciata del piano Prato, abbia ulteriormente ridotto la sua attività a Malpensa, le voci che vogliono la Cai poco propensa a riposizionarsi sulle piste lombarde. Ma non solo. «Cai—racconta Bonomi—ha posto condizioni quali il mantenimento del solo collegamento Milano-Roma a Linate o il no alle low cost su Malpensa ».

Ieri, nel bel mezzo della festa, il numero uno di Sea ha rincarato la dose: «Io faccio gli interessi della mia azienda e se questi sono confliggenti con la vendita di Alitalia, devo fare le opportune valutazioni». Le «opportune valutazioni» sono che Malpensa ha stretto un patto con Lufthansa (che dal febbraio porterà qui 13 voli quotidiani, non verso la Germania, ma verso altri scali europei) e con la low cost Easy Jet (che tra pochi giorni inaugurerà 4 voli quotidiani Malpensa-Fiumicino). Dunque una strada divergente dal destino di Cai e Alitalia. «Bonomi ha tutto il mio appoggio: Malpensa deve crescere facendo a meno di Alitalia. Occorre liberalizzare il mercato» scandisce Marco Reguzzoni, deputato leghista, mandato a Roma da Bossi col preciso compito di fare la «sentinella» a Malpensa ». «Se Cai deciderà di lasciare Malpensa — gli fa eco Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle infrastrutture (Forza Italia) — ce ne rammarichiamo, ma la Lombardia prenderà la sua strada. Vorrà dire che Alitalia, alle perdite inflittegli dal piano Prato, ne aggiungerà delle altre».

Dal corriere.it del 27/10/08

:?.............

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Sembra ormai evidente che CAI è orientata verso l'accordo con i francesi, che hanno sempre visto MXP come il fumo negli occhi.

Ad ogni modo le cose stanno prendendo una piega che mi disgusta; poteva essere l'occasione buona per costruire una compagnia sana e solida, invece si sta andando verso una continuità con la vecchia Alitalia e un'operazione di mero ridimensionamento e di guadagno per pochi (che comunque non sono solo "amici di Berlusconi"; fino a poco tempo fa Colaninno è stato "amico della sinistra" e suo figlio fà il ministro ombra del PD) :?

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Ad ogni modo le cose stanno prendendo una piega che mi disgusta; poteva essere l'occasione buona per costruire una compagnia sana e solida, invece si sta andando verso una continuità con la vecchia Alitalia e un'operazione di mero ridimensionamento e di guadagno per pochi (che comunque non sono solo "amici di Berlusconi"; fino a poco tempo fa Colaninno è stato "amico della sinistra" e suo figlio fà il ministro ombra del PD) :?

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