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Vendita Alitalia


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L'ho pensato anch'io. E forse sarebbe anche un bene, a questo punto ;)

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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si ma nessuna azienda al mondo litiga per i permessi sindacali....neanche dove il sindacato non c'e'..;)

E' chiaro che e' un pretesto, in quanto con la crisi sanno che i ricavi crolleranno.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Tra l'altro c'è sempre la questione del prestito ponte, che se non approvato dalla UE (come molto probabile) farà saltare l'accordo, come dichiarato già ufficialmente da CAI.

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Colaninno: «Auspico che i sindacati ritrovino coerenza»

Alitalia: Cai, «Trattative finite»

Rottura dei negoziati con i sindacati, condizione vincolante per l'offerta definitiva sulla compagnia aerea

ROMA - «A queste condizioni non si può andare avanti, per noi non c'è più trattativa». Lo ha comunicato un portavoce di Cai (Compagnia aerea italiana) dopo il blocco nella trattativa con i sindacati di Alitalia. «Venerdì ci sarà una riunione del consiglio di amministrazione che deciderà cosa fare», ha aggiunto il portavoce, ricordando che l'accordo con i sindacati era una condizione per la presentazione dell'offerta vincolante per Alitalia. «I sindacati firmino o per noi la partita è chiusa». Fonti vicine alla Cai hanno poi sapere che i sindacati non hanno voluto rinunciare alle 45 mila giornate annue di permesso sindacale, che Cai vuole invece ridurre a 3.500. «False, bugiarde, strumentali e destituite di ogni fondamento» le voci secondo le quali le organizzazioni sindacali «avrebbero rifiutato di sottoscrivere i contratti di lavoro del personale di volo e di terra proposti da Cai» a causa dei permessi sindacali. Le nove sigle sindacali di Alitalia si riuniranno alle 14,30 presso la sede dell’Anpac per fare il punto della situazione.

COLANINNO - Il presidente di Cai, Roberto Colaninno, ha espresso forte preoccupazione per la rottura della trattativa e auspica che i sindacati ritrovino «coerenza» con gli accordi siglati a Palazzo Chigi: «12.600 posti di lavoro non possono essere gestiti in un contesto di radicalizzazione degli interessi di parte», ha detto Colaninno.

SINDACATI - «Abbiamo fatto tanto per cercare di salvare Alitalia, ovviamente non ci siamo rassegnati al fallimento dell’operazione», ha affermato il segretario della Uil, Luigi Angeletti. «Non vediamo alternative. Non esiste un’alternativa che non sia immaginaria. L’unica alternativa a questa offerta è la liquidazione».

30 ottobre 2008

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Può darsi.

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Siamo tornati al punto di partenza:

Via libera da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Ma 5 sigle non ci stanno: «accordo stravolto»

Alitalia, hostess e piloti non firmano

Cai si tira indietro: «Nessuna offerta»

I sindacati confederali dicono sì al lodo Letta. Terminato il cda della nuova compagnia, a mezzanotte scade il termine

ROMA - Mancano poche ore alla scadenza del termine per l'offerta d'acquisto da parte di Cai degli asset della vecchia Alitalia, fissata a mezzanotte. Ma dal cda della nuova società esce una fumata nera. La decisione è infatti quella di non presentare alcuna offerta, dato che manca la firma delle associazioni dei piloti e degli assistenti di volo. Poco prima a Palazzo Chigi c'era stato l'estremo tentativo di trovare un terreno comune, con un documento messo a punto da Gianni Letta. Un testo firmato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ma non dalle sigle autonome Sdl, Avia Anpac, Anpav e Up (le categorie che rappresentano la maggior parte degli assistenti di volo e piloti). Il cosiddetto lodo Letta è un documento di premessa al contratto e ai criteri di selezione del personale nella Nuova Alitalia in cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio si pone come «garante dell'intesa». «A mezzanotte non c'è più Alitalia, senza l'accettazione dell'offerta di Cai perché il 31 è il termine ultimo per sopravvivere - aveva detto Gianni Letta prima della presentazione del lodo -. Siamo vicini al baratro, non c'è più margine per trattativa, l'alternativa è il fallimento». «Senza una firma sui contratti al tavolo a Palazzo Chigi la Cai è fuori da Alitalia» aveva ammonito il presidente Roberto Colaninno.

«ACCORDO STRAVOLTO» - Le sigle autonome non hanno firmato anche per «le gravi esclusioni sociali che sono state avanzate dall'azienda nel documento, come quella delle donne in maternità e di coloro che assistono persone disabili». In alcuni casi si tratta di «veri mostri sociali», spiega il presidente di Avia Giuseppe Divietri, con l'azienda che ha la «discrezionalità assoluta sulle persone da assumere e quelle non da assumere». La denuncia avanzata nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi viene però respinta da Cgil, Cisl, Uil e Ugl che affermano che questa lettura è «da escludere categoricamente. È un'ipotesi priva di fondamento, assolutamente da smentire». E comunque i sindacati ricordano che, in caso di dubbi, si può sempre ricorrere alla mediazione della presidenza del Consiglio, così come previsto dal lodo Letta. «C'è stato il tentativo di stravolgere l'accordo raggiunto a settembre» denuncia il leader dell'Anpac Fabio Berti. Per il numero uno del'Unione piloti, Massimo Notaro, il risultato «è un progetto nano da un punto di vista etico e morale. Da quando, trentacinque giorni fa, abbiamo firmato l'intesa - spiega - abbiamo perso tempo». Duro l'attacco nei confronti degli altri sindacati: Berti si chiede come «chi ha dato l'ok abbia mai potuto farlo»

«EVITATA TRAGEDIA» - Il leader della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, para gli attacchi: «Abbiamo evitato una tragedia sociale. Forse qualcuno non se ne è reso o non se ne vuole rendere conto. Finalmente abbiamo messo fine a una condizione di incertezza che pesava sulle famiglie e sul trasporto aereo, asset strategico del nostro paese». Sulla stessa linea Claudio Claudiani della Cisl: «Non capiamo chi ha firmato l'accordo a settembre e non l'ha fatto oggi. Qui non ci sono più spazi per rilanci». Secondo il segretario di categoria della Cisl il lodo Letta è «coerente con gli accordi di settembre». Il leader della Filt-Cgil, Franco Nasso, spiega che «la stesura dei contratti non è definitiva perché ci sono ancora dei punti con delle criticità, abbiamo firmato una premessa. Ma buona parte dei problemi è alle nostre spalle. Per noi - continua - che l'abbiamo sottoscritto significa stare nella traccia degli accordi di settembre». E auspica un «ripensamento» di chi ha respinto il documento. Roberto Panella dell'Ugl ricorda che la strada del fallimento era una strada concreta e «questo ci ha indotto a firmare».

DI PIETRO: «SPECULATORI» - Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro si schiera invece dalla parte dei sindacati autonomi: «Il governo la smetta di dividere i lavoratori con ricatti e minacce per obbligarli ad accettare le proposte indecenti dei loro amici della Cai. E si adoperi affinché la nuova compagnia garantisca i diritti dei piloti, degli assistenti di volo e del personale di terra. È questo il compito del governo, e non quello di fare da braccio armato degli speculatori». Ben diversa la posizione di Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera: «Ci dispiace che, proprio ora che si comincia a vedere l'uscita dal tunnel per l'Alitalia, ci sia chi insista nel portare avanti una battaglia ideologica sulla pelle dei lavoratori: non possiamo non criticare la posizione dei piloti e degli assistenti di volo che non hanno firmato l'accordo per il rilancio della compagnia di bandiera».

SINDACATI IN ALITALIA - La rappresentanza sindacale di Alitalia è suddivisa tra sindacati confederali, autonomi e associazioni di categoria. Tra i confederali il sindacato più pesante è la Filt-Cgil che conta 2.200 iscritti tra piloti, personale di terra e assistenti di volo. Alla Fit-Cils sono iscritti 2.050 lavoratori tra piloti, personale di terra e assistenti di volo, mentre alla Uil trasporti sono 1.900. Infine l’Ugl trasporti conta 1.030 iscritti. Tra gli autonomi, l’Sdl ha 1.650 iscritti tra piloti, personale di terra e assistenti di volo. Le associazioni di categoria invece sono rappresentate dai piloti dell’Anpav e dell’Up che si sono unite e contano 1.200 iscritti su circa 3.000 piloti in totale. Infine gli assistenti di volo fanno capo ad Avia ed Anpav con rispettivamente 300 e 500 hostess e steward.

31 ottobre 2008

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