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Rassegna Stampa

Invece dall'Unità:

Alitalia, i confederali firmano l'accordo sulle assunzioni

Via libera all’accordo tra Cai, la nuova società creata dalla ceneri di Alitalia, e sindacati confederali. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti hanno firmato le intese sottoscritte a settembre e quelle decise ad ottobre a Palazzo Chigi, avviando dunque il procedimento per le nuove assunzioni che, secondo indiscrezioni, dovrebbero concretizzarsi già la prossima settimana. I quattro sindacati, al termine dell'incontro con il quadro dirigente della Cai, hanno espresso soddisfazione per l'accordo sottolineando come la convergenza «risponda alle richieste nonché alle tutele avanzate dai confederali durante tutta la complessa fase negoziale. Criteri che dimostrano, fuor di ogni dubbio come alcune tutele fondamentali dei lavoratori costituissero elemento discriminante per il raggiungimento di un'intesa che consentirà la nascita di una nuova compagnia aerea italiana».

L’intesa conferma il trattamento mensile complessivo del personale che Cai assumerà da Alitalia in una misura non inferiore al 93%, a parità di attività di quello precedente applicabile al personale del

gruppo Alitalia. Stabiliti anche i criteri di scelta dei dipendenti, che secondo quanto affermano le quattro organizzazioni sindacali, «tutelerà le lavoratrici e i lavoratori attualmente beneficiari

della temporanea sospensione dell'obbligo di lavoro per gravidanza o puerperio sino al compimento di un anno di età del bambino». L'accordo firmato oggi, secondo i confederali, «mette fine una volta per tutte alle polemiche pretestuose e strumentali che in questi giorni sono state avanzate da alcune parti circa i termini previsti per le assunzioni del personale». Tra gli altri punti inseriti nel documento sottoscritto, anche «una verifica» sulla possibilità di organizzare «forme di mobilità collettiva di trasporto» per consentire ai dipendenti di raggiungere il posto di lavoro, o in alternativa convezioni per i parcheggi. Ritocchi anche sulla possibilità di un giorno di riposo supplementare per il personale navigante che abbia superato 195 ore di volo in un trimestre.

Resta ancora in sospeso la pozione delle altre sigle sindacali, Avia, Up, Anpac, Anpav e Sdl, che nei giorni scorsi hanno incassato da Cai il rifiuto di alcune proposte da inserire nel contratto, come quella di utilizzare il part-time per chi già lavora ad orari ridotti. I rappresentati del cosiddetto «fronte del no» hanno tuttavia ribadito di non aver organizzato nessuno sciopero bianco, e di non avere alcuna responsabilità nella cancellazione dei numerosi voli nazionali e internazionali cominciati lunedì. Uno stop che ha provocato non pochi disagi ai passeggeri, e che ha spinto l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) a disporre 16 sanzioni e una multa di 225 mila euro ad Alitalia per la mancata assistenza ai clienti della compagnia. Il presidente dell'ente, Vito Raggio, che venerdì ha incontrato il manager di Alitalia Giancarlo Schisano per avviare un contraddittorio sulle «contestazioni di inadempienza» mosse alla società, ha fatto inoltre sapere che le verifiche saranno estese anche alle giornate successive e che l'azienda sarebbe chiamata a pagare, complessivamente, tra i 500 mila e 1 milione di euro.

e ancora:

Alitalia: Confederali, soddisfazione per accordo e tutele lavoratori

(ASCA) - Roma, 14 nov - Soddisfazione dei sindacati confederali per l'accordo firmato oggi con CAI e per i ''criteri a tutela dei lavoratori''. ''Questo atto formale - sottolineanoFilt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti - mette fine una volta per tutte alle polemiche pretestuose e strumentali che in questi giorni sono state avanzate da alcune parti circa i termini previsti per le assunzioni del personale''. In particolare, spiegano, l'intesa ''prevede tra i criteri di scelta la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori attualmente beneficiari della temporanea sospensione dell'obbligo di lavoro per i seguenti punti: gravidanza o puerperio sino al compimento di 1 anno di eta' del bambino; personale di terra in gravidanza o puerperio allo scadere del periodo di astensione obbligatoria; dipendenti temporaneamente inidonei al servizio sino allo scadere di questa inidoneita' entro i 365 giorni dal ricevimento della comunicazione di avvenuta selezione; il periodo di temporanea sospensione dell'obbligo di lavoro sara' valido ai fini dell'anzianita' aziendale maturato presso il gruppo Alitalia sino al momento della cessazione del rapporto di lavoro''. ''Altri elementi importanti dell'accordo - ricordano le quattro sigle - riguardano l'impegno ad una verifica finalizzata ad attivare forme di mobilita' collettiva di trasporto, in alternativa, verificati i costi, specifiche convenzioni per la fruizione dei parcheggi per dipendenti, a questo fine e' previsto un incontro entro il prossimo 25 novembre per valutare l'opportunita' di regimi transitori''.

Modificato da Dodicicilindri

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parliamo di numeri...quanto personale di Alitalia confluirà in CAI?

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Non si è capito: CAI parla di 12600 assunzioni, ma se anche Air One sarà assorbita da CAI, porterà circa 2000 dipendenti in dote, quindi da AZ dovrebbero prendere solo 10600 lavoratori.

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in sette giorni cancellate 400 partenze. La Cai prepara le 10.150 lettere di assunzione

Alitalia, un'altra settimana nera

Già pronto il taglio dei voli

L'Enac: c'è carenza di personale. Sacconi va all'attacco. Il comunicato: consistente aumento delle assenze per malattia

ROMA — Sciopero bianco o carenza di personale? Di certo ieri, solo a Fiumicino, sono stati cancellati 51 voli, che portano a 400 il bilancio della settimana. E da lunedì la situazione non sarà migliore: l'azienda ha comunicato che, «a causa del persistere del comportamento anomalo nelle procedure operative nonché del consistente aumento delle assenze per malattia di una parte del personale di volo », si sta procedendo a un piano di riduzione dei voli e di riprotezione dei passeggeri convolti. Per il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, bisogna sanzionare «in via ammini-strativa e anche penale» i responsabili dei blocchi «perché una minoranza non può fermare l'interesse generale».

Già, ma chi rallenta davvero l'attività? E perché la consegna dei bagagli in queste ore sta subendo continui e crescenti ritardi? Sul punto c'è un rimpallo di responsabilità: l'azienda parla di sciopero bianco e aumento di assenze. Ma tra le sigle del «fronte del no» c'è chi fa osservare che è la compagnia a fermare i voli prima ancora di sapere se ci sono azioni di boicottaggio. Al punto che Alitalia ha già programmato le cancellazioni di tutta la prossima settimana. Chi ha ragione? La verità sembra stare nel mezzo: «In Alitalia si registra una forte carenza di personale di terra (quello che effettua lo sbagagliamento, ndr) - spiega il presidente dell'Enac (ente aviazione civile), Vito Riggio - perché è stato mandato in cassa integrazione. Per questo ho chiesto espressamente a Alitalia di ridurre l'operativo». Inoltre la compagnia ha mandato a tutti gli equipaggi un telex per dire che non saranno più prelevati da casa e portati al lavoro se prima non sarà assicurata la partenza del volo: un segno che a decidere se un determinato aereo partirà o meno non è il comportamento dei piloti e delle hostess.

Dunque una riduzione da parte dell'azienda sembra esserci. D'altra parte però c'è il dato oggettivo, secondo Alitalia, dell'aumento delle ma-lattie che proverebbe il perdurare della protesta su cui, peraltro, continua a indagare la Polaria (polizia aeroportuale) interrogando il personale navigante. Intanto Cai si prepara a mandare le 10.150 lettere di assunzione ai lavoratori di Alitalia. Un lavoro enorme che aveva pensato di far svolgere a una società di reclutamento ma che forse sarà effettuata da una « task force interna» che organizzerà chiamate dei lavoratori a turno. Non sarà facile. Anche per questo Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono che la partenza della nuova Alitalia slitti al 1˚ gennaio. In questo modo i lavoratori che non sono destinati all'assunzione potrebbero avere di certo a Natale l'ultimo stipendio e forse anche la tredicesima. In caso contrario si ritroverebbero senza l'assegno di cassaintegrazione, che difficilmente potrà essere erogato a dicembre, e privi dello stipendio. Secondo indiscrezioni sarebbe stato scelto il futuro capo delle operazioni di volo: si tratterebbe del comandante Alfonso Piro.

Antonella Baccaro

16 novembre 2008

Fonte: corriere.it

Quindi, per arrivare a 12.600 dipendenti, da Air One ne verranno assunti 2450.

Seganalo che domenica 16 Novembre Augusto Fantozzi sarà ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa" su RAITRE.

Qualche altro dato, da aviazionecivile:

Organico previsto da CAI

pnt pnc terra

roma 978 2.100 6004 (1)

mil 333 700 310

trn 48 100 77

vce 48 100 41

nap 95 200 109

cta 48 100 162

periferia 447 (2)

estero 500 (3)

(1) di cui 2.436 handling a FCO

(2) di cui 394 scalo - 40 linea - 9 vendite – 4 call center

(3) di cui 170 LHR-330 Commerciali

AREE (terra) personale

pianificazione - manutenzione 1.600

handling 3.235

OCC - Operation 890

vendite - marketing - revenue 725

call center - DSR - Amministrazione 700

SCALI Periferia Personale

CAG 70

AHO 60

REG ? 35

GOA 25

PMO 60

BRI 35

BDS 35

SUF 40

capiscalo 34

Flotta prevista da CAI

Flotta winter 2008 Flotta summer 2009

737 17 737 17

MD80 23 MD80 12

EMB170 6 EMB170 6

CRJ 10 CRJ 10

B777 10 B777 10

B767 6 B767 6

A330 2 A330 5

A320 74 A320 87

I 3 Airbus 330 che sono previsti per la S09 saranno i nuovi acquistati da Toto o arriveranno in leasing? Dimezzati gli MD80 mentre previsti 13 A320 in più (con ogni probabilità in arrivo da AP). Restano intatti i 777, 767, EMB170 e i CRJ di APCYL.

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I licenziamenti dovrebbero essere circa 3250. Dobbiamo poi ricordare che CAI non acquista tutte le attività di AZ, che verranno inglobate nella bad company e vendute separatamente ad altri.

I dipendenti saranno 12.500 dipendenti, 3.250 gli esuberi. Cai manterrà la manutenzione leggera e di linea, il ground handling, il servizio amministrativo e informatico.

Full cargo e manutenzione pesante saranno invece esternalizzate, ma Cai avrà una quota di minoranza.

http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32495572

Comunque il numero di dipendenti totale di Alitalia dovrebbe essere 19.800, secondo SDL:

SDL: i dipendenti Alitalia sono 19.800

Il totale dei dipendenti Alitalia non comprende solo le 11.200 unità citate dal ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa ma i 19.800 che si ottengono conteggiando tutte le attività del gruppo. « Non si può pensare di risolvere il problema del Trasporto Aereo in Italia con operazioni di "bassa macelleria",» commenta il Sindacato dei Lavoratori (SDL) rivolto al ministero e al futuro acquirente. «Il problema è la prospettiva industriale che si deve applicare al Gruppo Alitalia, affinché l’occupazione non sia vista come un peso economico da pagare o da tutelare genericamente, ma vengano create le reali condizioni per lo sviluppo dell’azienda e dell’occupazione nell’interesse del Paese». Il totale rivisto da SDL comprende anche Servizi Informatici e di Telecomunicazioni (388 dipendenti), Servizi Centralizzati e Acquisti Generali (365 dipendenti), Call Center (352, con un numero variabile di contratti a tempo determinato), Engineering & Maintenance (2490 dipendenti), Alitalia Maintenance Systems (400), Atitech (670), Alitalia Airport (3250, di cui circa mille a tempo determinato) e Alitalia Express (700).

http://www.dedalonews.it/it/index.php/02/2007/sdl-i-dipendenti-alitalia-sono-19800/

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Rotta in monopolio:

Cai sfida l'Antitrust

alitalia02G.jpg

A inizio del 2010 il 65% degli italiani userà il treno mentre il 35% l'aereo.pixel.gif

Authority bloccata per 3 anni: “Interesse nazionale”

ALESSANDRO BARBERA

ROMA

Sino alla fine del 2009 sarà la tratta dai biglietti d’oro della nuova compagnia, una delle tre più remunerative d’Europa. Fino ad oggi è stato un affare per due. Basta cliccare su Internet e tentare di prenotare un volo con partenza 20 novembre, rientro il giorno dopo. Miglior tariffa Alitalia, 30 frequenze al giorno: 228 euro. Air One, 21 collegamenti: 261 euro. Fatta salva la flebile concorrenza di Meridiana (due voli al giorno per 98-228 euro a biglietto) entro la fine dell’anno a staccare biglietti su quella tratta resterà solo l’Alitalia targata Cai. Smentendo quanto inizialmente ipotizzato, Roberto Colaninno e i suoi soci non cederanno infatti nessuna slot della Roma-Milano: fonti ben informate sul dossier spiegano che le prime carte inviate all’autorità Antitrust non prevedono alcun rimedio per attenuare l’impatto monopolistico che deriverà dalla fusione fra la vecchia Alitalia e la Air One di Carlo Toto.

L’istruttoria

L’istruttoria partirà formalmente dopo la chiusura dell’accordo fra Cai e il il commissario Augusto Fantozzi sul prezzo per la «polpa» di Alitalia. Ma Antonio Catricalà non potrà comunque eccepire nulla per tre anni. Il decreto ad hoc varato quest’estate dal Governo applica l’articolo 25 della legge istitutiva dell’autorità: una norma che, in casi eccezionali, fa prevalere «l’interesse nazionale» sulla tutela della concorrenza. L’unica arma nelle mani del presidente dell’Antitrust resta quella di intervenire come garante della tutela dei consumatori per evitare l’aumento delle tariffe. Lo farà? Al momento anche questo scenario appare improbabile.

La prima versione del piano di Cai prevedeva impegni precisi: una riduzione programmata dei passeggeri di almeno il 10% per far spazio ai concorrenti e un target tariffario che avrebbe impedito l’aumento indiscriminato. Impegni che Roberto Colaninno confermò al commissario europeo alla Concorrenza, l’olandese Neelie Kroes. Ora di quegli impegni non c’è più traccia né nel piano, né nelle carte fatte pervenire a Catricalà. Non solo: nella proposta per la «polpa» di Alitalia, si vincola la conferma dell’offerta al sì dell’Antitrust italiana. Di fatto, allungando così nelle mani del numero uno dell’autorità un cerino acceso: o dice sì alle condizioni di Cai senza batter ciglio, oppure si assumerà la responsabilità del fallimento dell’offerta.

La concorrenza

Per ripristinare un po’ di concorrenza sulla tratta resta una sola possibilità: se, con soli 150 aerei a disposizione (la somma di Alitalia ed Air One erano più di 200) quest’inverno la nuova Alitalia non utilizzerà le oltre 50 frequenze a disposizione, nella stagione successiva le slot lasciate libere finiranno sul mercato. Sul tavolo di Assoclearance, la società che se ne occupa, ci sono le lettere delle italiane Meridiana, Air Italy, MyAir, Blue Panorama, ma anche di Lufthansa ed Air France-Klm. «Il regolamento comunitario parla chiaro», spiega il presidente dell’Enac Vito Riggio. «Le bande orarie che non verranno utilizzate all’85% dovranno essere cedute».

Sotto il profilo industriale Cai non ha scelta. Con un network intercontinentale molto ridotto, solo sfruttando al massimo i margini garantiti da quella rotta, la nuova compagnia può sperare di raggiungere il pareggio operativo entro due anni. Esperti del settore calcolano che sul fatturato complessivo che Cai conta di raccogliere sul mercato nazionale, la Roma-Milano potrebbe garantirne fino alla metà. La concorrenza del treno ancora non fa paura.

La corsa col treno

Da metà dicembre si potrà viaggiare fra le due città in 3 ore e 30 a poco più di cento euro in prima classe, ma per la clientela business l’aereo resterà ancora per un po’ il mezzo più veloce, a patto che la nuova Alitalia garantisca partenze alla stessa frequenza del treno, due-tre ogni ora. A inizio 2010, quando si viaggerà da Roma a Milano in 2 ore e 50 minuti e sui binari ci sarà anche la Ntv di Luca Montezemolo, lo scenario sarà completamente mutato.

Le previsioni degli esperti dicono che se oggi il 65 per cento dei passeggeri viaggia in aereo e il 35% in treno, da allora la proporzione cambierà a favore del treno, fino ad invertirsi. Per allora, l’Alitalia targata Cai dovrà aver rafforzato il network internazionale. Diversamente, addio margini e utili.

Fonte: lastampa.it

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Una sola parola: S C A N D A L O S O ! !

Interesse nazionale my ass... spero che questa compagnia aerea fallisca nel giro di pochi mesi, affondando sia gli pseudoimprenditori che gli pseudolavoratori che la compongono.

Voglio un ponte a 5 corsie sul Piave e l'invasione tedesca fino a Roma, saccheggiata e bruciata e con i parapolitici amici dei mangiarane a rosicare insieme ai loro amichetti nipoti di richelieu!!

LUFTHANSA UBER ALLES!!

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Quoto.

Purtroppo con LH avremmo potuto avere una compagnia seria, invece è stata partorita questa soluzione pessima. La cosa che non tollero, poi, non è tanto quello che CAI vuole fare di Alitalia (per me potrebbe benissimo ridurla a una regional con 30 aerei), ma le limitazioni che vuole imporre alla concorrenza, mantenendo gli slot e impedendo a LH di creare un network di voli internazionali da MXP e ad altre compagnie (anche italiane) di subentrare sulla Roma-Milano e sulla Napoli-Milano.

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Si era finora detto che Alitalia aveva debiti per 1,2 mld di €. Ora si scopre che sono 2,3 mld :shock:

I CONTI DI ALITALIA - Poi si ha parlato di cifre. Alitalia ha debiti per circa 2,3 miliardi di euro e c'è il rischio che i contribuenti possano pagare parte di questo debito qualora dalle negoziazioni in corso con Cai non si trarranno le risorse necessarie Nel dettaglio, Fantozzi ha spiegato: «prima dei 300 milioni ricevuti dal governo con il prestito ponte, che per legge vengono restituiti dopo a quelli degli altri creditori, ho quasi altri due miliardi di altri creditori ordinari che hanno fornito beni e servizi ad Alitalia».

Fazio ha poi chiesto se Alitalia dispone di questi soldi. «No, naturalmente, è evidente», ha risposto Fantozzi. «Ne ho una parte - ha proseguito il commissario -, che spero sia la più alta possibile, perché dipende dalla trattativa con la Cai, che sto facendo. Nessuno pensi che la trattativa non ci sia e che non sia vera. È una vera partita, in cui tutti stanno giocando per i soldi e per la loro vita. Venderò tutto il residuo che non è moltissimo ma non è poco - ha aggiunto -: una cinquantina di aerei, partecipazioni, qualche bene immobile, qualche magazzino, motori e qualche altra cosa, cercando di ricavare il massimo possibile. Dopodichè sotto il controllo del tribunale fallimentare farò dei piani di riparto e assegnerò ai creditori».

CREDITORI ITALIANI COME FRATELLI-COLTELLI - Già i creditori. Il commissario li definisce come «dei fratelli-coltelli»: «Abbiamo i debitori che non ci pagano, negli aeroporti cercano di sequestrarci gli aerei a terra e l'Eni che ci minaccia di non farci volare se non gli paghiamo la benzina. Insomma, fratelli-coltelli», ha detto Fantozzi. «Tutti devono capire - ha proseguito - che Alitalia è una società insolvente in amministrazione straordinaria, che sta mettendo i propri dipendenti in cassa integrazione, tutti e a rotazione». «È spiacevole constatare - ha sottolineato Fantozzi - che i più aggressivi nei confronti di una compagnia in difficoltà, peraltro italiana, importante e con la livrea della bandiera, siano gli italiani stessi».

corriere.it

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