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Vendita Alitalia


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Che banda di buffoni di 4a categoria...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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I più attivi nella discussione

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lasciamo perdere l'imprenditoria italiana..

ma tranquilli: le cose peggioreranno!

andatevi a vedere i giovini industriali (qualcuno potrebbe essere quasi mio padre) quando si ritirano in convegno a sml :lol: la prossima volta mi porto due pop corn da mangiare e ammiro meglio lo spettacolo..

Quelli comanderanno l'itaglia fra un po'....

A me cominciano a capitare tra le balle nelle imprese del papi :lol: (azz.. ma han fatto tutti la bocconi o lo iulm? )

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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ok, ma le grandi imprese famigliari hanno un ciclo più o meno del genere:

fase1: predatoria. Il fondatore, dotato di genio e pelo sullo stomaco si inventa un prodotto (o lo fotte al socio geniale, ma meno figlio d'androcchia..) e con mille fatiche da il via all'impero.

fase2: consolidamento. Il figlio del fondatore, cresciuto rigidamente con l'obbiettivo di guidare l'azienda famigliare consolida l'impero,inciucia, fa costruire una biblioteca pubblica dedicata al padre che l'ha fatto nascere ricco, sposa la figlia di un famoso professionista della città (roba seria,notaio ad esempio, mica professionisti barbùn tipo, che so.. me) e si scopa in gran segreto un gran figone molto riservato.

fase 3: sputtanamento. il figlio 50enne del commendatore decide di diventare grande e pretende a gran voce (telefonando da Dubai) le redini dell'impresa. In fondo ha studiato tanto, ha fatto pubbliche relazioni, ha costruito il centro wellness ch dirige la moglie.. Il padre ottantenne, riluttante perchè sa di aver generato una testa dicazzo, accetta. Nel giro di qualche anno si rinnova tutto: si parla inglese, si fa il controllo dei processi produttivi, si esternalizza, si tagliano i rami secchi, ci si rende agili e flessibili per il mercato mutevole. Nel giro di dieci anni l'azianda prima va in rosso, poi in crisi, poi a puttane. A proposito, l'amante che il figlio credeva molto riservata, capisce prima degli analisti che la grana sta finendo e pianta su un casino. Divorzio e fuga all'estero, dove piano piano si brucerà anche la cassaforte dell'accomandita di famiglia.

ecco: nei paesi normali la fase 3 magari viene di solito bypassata o minimizzata nominando un amministratore delegato capace. Al delfino si lasciano i giocattoli o le fondazioni.. in fondo al re dei bimbominkia non hanno regalato l'inter?

Qui sembra una bestemmia

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Ormai sembra fatta:

Un'intesa di massima sarebbe stata raggiunta nelle ultime ore del 2008

Rimangono da limare alcuni dettagli tecnici, la firma nei prossimi giorni

Alitalia-Air France, l'accordo c'è

A Parigi il 25% della compagnia

di ETTORE LIVINI

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Sarà Air France il partner internazionale della nuova Alitalia di Roberto Colaninno. Un'intesa di massima tra le due parti sarebbe stata raggiunta nelle ultime ore del 2008. Parigi, secondo fonti vicine alla trattativa, dovrebbe rilevare il 25% della compagnia di bandiera italiana per un prezzo di poco superiore a 300 milioni, pari a una valorizzazione dell'intera società di 1.200 milioni circa. Già 150 in più di quelli versati dalla Cai al commissario straordinario Augusto Fantozzi per rilevare gli asset operativi del gruppo.

L'accordo definitivo sarà firmato nei prossimi giorni, dopo che saranno limati gli ultimi dettagli tecnici, mentre i vertici della Cai hanno cancellato l'appuntamento previsto per i prossimi giorni con Lufthansa. A questo punto è molto probabile che l'Alitalia possa decollare il prossimo 13 gennaio, primo giorno dell'era Colaninno, con a bordo anche il partner francese.

Air France aveva presentato una prima offerta per Alitalia già nel corso dell'asta aperta quasi due anni fa dall'allora ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa. A inizio 2008 aveva aperto un negoziato in esclusiva con il Tesoro, salvo poi fare marcia indietro in primavera sia per le resistenze sindacali che per il "no" di Silvio Berlusconi a un'intesa con Parigi. Uscita dalla porta, ora la compagnia transalpina rientra dalla finestra, mettendo a disposizione di Alitalia il suo capillare network intercontinentale gestito sia con la propria livrea che con il marchio di Klm.

(1 gennaio 2009)

repubblica.it

Che schifo :roll:

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

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Ok, appena è davvero ufficiale strappo le tessere frecciaalata e millemiglia...

A Roma ci vado in treno, Meridiana da qualche parte ci va, per il resto piuttosto parto da Lugano!!

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

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pensavate a un risultato diverso?

AF è quella che offre di più (ergo conviene ha chi ha in mano il carrozzone -Stato o Impreditori Premmiumm).

L'unica variabile è Toto sul carretto, e qui mi sovviene il "cui prodest" ;)

Attenzione però che potrebbe non essere finita se la Lega si mette in mezzo (e la linea da tenere è quella da me illustrata prima)

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