Italiani si, italiani no

[Net Flier]

i seguaci della falce e martello pare NEMMENO ci siano nel prossimo parlamento.

chi ha votato PD io non lo ritengo un comunista ....

la realtà è che l'ondata di Cindia ci sommergerà.....ma il "mondo" mica finisce, si vive lo stesso....anzi è possibile che si viva MEGLIO....

i problemi più grossi li avranno gli USA nel gestire questi cambiamenti....

l'europa è molto più solida.

dalle nostre parti si devono fare sacrifici per le stronzate che si son fatte prima.

tutto qui...nulla di terribile....

non ho messo maiuscole..

ma non hai ancora capito? il mondo è fatto da gente che ne sa ed i comunisti..

se non voti quelli "che ne sanno", sei un rosso cooperativo..

[jeby]

Però non pigliamoci troppo le le chiappe Happy ... la situazione economica MONDIALE è quella che è, non è che i seguaci della falce e il martello abbiano la bacchettina magica

La mancanza di prospettive manca, ma manca da anni...perchè rimarcarla proprio stasera ?

non è una provocazione,tengo a precisarlo

posto che non sono seguace della falce e martello, e non penso sia quella la soluzione, la rimarco stasera perché stasera è venuta fuori l'occasione di parlarne. E perché penso che chi è andato al governo oggi non solo non penserà a questo, ma non avrà nemmeno la possibilità di scontrarsi in un sano dialogo con un'opposizione "variegata".

È vero, il resto dei Paesi d'Europa sembra soffrire comunque dello stesso problema nei confronti dei giovani seppur in maniera minore, secondo me (non mi spiego la fuga dei cervelli, altrimenti, e il discorso di pittiplatsch sembra coerente con quel che dico). Io però penso soprattutto alla Spagna, che mi sembra in forte ascesa e che mi sembra preoccuparsi dei suoi giovani, magari farà lo stesso con qualche giovane d'importazione. Solo un grave problema mi ha impedito di andare in Erasmus lì, per capire meglio la situazione.

[pittiplatsch]

gli ammortizzatori sociali che funzionano bene NON ESISTONO..disoccupato sei e disoccupato rimani in Germania come qua...

Mah... i tedeschi prendono un sussidio del 60% che va pagato per un periodo da 6 a 24 mesi, dipende dall'età e dal periodo nel quali si ha pagato contributi. In Italia prendi il 40% per un periodo fino a 12 mesi.

Dopo niente, mentre i tedeschi che non trovano lavoro hanno comunque (anche senza aver mai pagato contributi) sempre diritto a 345 euro al mese più il costo per l'affitto. Ovvio che c'è sempre qualcuno però che ne approfitta...

Modificato 14 Aprile 2008 da pittiplatsch

[Net Flier]

ricordati che la vita in germania è più cara di un 10% circa..

[pittiplatsch]

in germania se sei straniero e ti fai male, arriva l'ambulanza e ti chiede la moneta per caricarti..no money, no ospedale e puoi rimanere dissanguato dove sei..

No... ti aiutano certamente... la fattura te la mandano dopo però

[pittiplatsch]

ricordati che la vita in germania è più cara di un 10% circa..

Ma quando mai????

Ti posso dire che per vivere in Italia come a Berlino si dovrebbe guadagnare il 20-30% in più. Il problema però è che in Italia si prende il 20-30% in meno.

Il discorso cambia se parliamo di Amburgo, Monaco, Francoforte. Là il costo di vita si avvicina ai livelli italiani (senza raggiungerli), ma gli stipendi sono anche molto più alti di quelli berlinesi, figurati quelli italiani.

[Autodelta85]

posto che non sono seguace della falce e martello, e non penso sia quella la soluzione, la rimarco stasera perché stasera è venuta fuori l'occasione di parlarne. E perché penso che chi è andato al governo oggi non solo non penserà a questo, ma non avrà nemmeno la possibilità di scontrarsi in un sano dialogo con un'opposizione "variegata".

È vero, il resto dei Paesi d'Europa sembra soffrire comunque dello stesso problema nei confronti dei giovani seppur in maniera minore, secondo me (non mi spiego la fuga dei cervelli, altrimenti, e il discorso di pittiplatsch sembra coerente con quel che dico). Io però penso soprattutto alla Spagna, che mi sembra in forte ascesa e che mi sembra preoccuparsi dei suoi giovani, magari farà lo stesso con qualche giovane d'importazione. Solo un grave problema mi ha impedito di andare in Erasmus lì, per capire meglio la situazione.

Ovviamente avevo esagerato non voglio dare epiteti stupidi

Ad ogni modo ora capisco meglio la tua prospettiva,sai anche io guardo un po fuori dai confini, in altri paese ma ci guardo da tempo...indipendentemente dalla politica nostrana

ci andrò?non ci andrò?Boh...forse è la nostra indole di giovani a renderci così irrequieti, l'unica cosa che ci divide tra me e te è che io sono un pochettino più ottimista

Il pessimismo è già incluso nelle leggi di murphy e nell'entropia, noi dobbiamo remare contro IMHO

[ACS]

Ragazzi, vi parla un ragazzino di 37 anni che ha preso il suo fagotto e, NON con i soldi del babbo, 11 anni fa se ne è nadato in ammmerica per 2 anni. Uno che non perde occasione per bestemmiare contro l'incompiutezza di questo paese, che saranno anche le mie radici... ma il problema è ben altro.

Il paradiso in terra non esiste, e Matteo ha ragione da vendere. Vero finchè vogliamo che il sistema non aiuta, anzi impedisce perlopiù (ed è SOLO GRANDISSIMA COLPA dei sindacati), ma all'estero il 90% dei giovani in età liceale è pronto a fare sacrifici e lavoretti, per arrivare agli anni universitari ed andare lontano da casa mantenendosi per lo +.

Qua da noi, a parte una buona percentuale degli studenti fuori sede, quanti lo fanno in maniera strutturata?? ma soprattutto quanti non sono invece pronti a farsi cmq mantenere (anche con sacrifici inenarrabili)??

Per giudicare, nel bene o nel male, capire o rigettare certi sistemi sociali, bisogna conoscerli DA DENTRO, e non per sentito parlare.

Il vero problema nostrano è che la nostra società non è pronta ne capace (ne mai lo sarà) ad accettare prezzi sociali alti in negativo per permettere invece opportunità di poter crescere a ritmi elevati.

E' culturale, e Jeby lo dice espressamente quando si augura di poter avere certe cose, senza però voler rinunciare alle sicurezze.

Sono condizioni non realizzabili in una società come la nostra, primo perchè non è EFFICENTE neanche lontanamente da quello che potrebbe, figuriamoci da quello che dovrebbe.

Secondo perchè SIAMO IN TROPPI a mungere le stesse (non molte) risorse. Troppi che DEVONO essere parte del sistema produttivo pur non producento nulla in termini di valore aggiunto.

Non si scappa, as simple as that!!

Tutti hanno diritto all'opportunità di trovare lavoro, ma non a lavorare se non se lo meritano. Purtroppo la nostra costituzione cattocomunista dice altro, e ci sono intere categorie che esistono SOLO perchè eliminarle avrebbe un costo sociale troppo elevato, e non in termini economici.

Ecco perchè, se volete emigrare e stare davvero meglio, non sarò certo io a dirvi di non andare anche perchè non ho abbandonato neanch'io l'idea, ma ricordatevi che le uniche scelte intelligenti sono quelle di paesi emergenti (in cui voi potreste avere qualcosa in +) oppure in paesi avanzati ma a bassissima densità abitativa.

Il resto è palliativo.

Un saluto dalla bellissima Berlino, dove effettivamente la vita costa meno che a Milano (e che a Francoforte) ma dove anche gli stipendi sanno molto di Italia

[jeby]

...

Il vero problema nostrano è che la nostra società non è pronta ne capace (ne mai lo sarà) ad accettare prezzi sociali alti in negativo per permettere invece opportunità di poter crescere a ritmi elevati.

E' culturale, e Jeby lo dice espressamente quando si augura di poter avere certe cose, senza però voler rinunciare alle sicurezze.

Sono condizioni non realizzabili in una società come la nostra, primo perchè non è EFFICENTE neanche lontanamente da quello che potrebbe, figuriamoci da quello che dovrebbe.

Secondo perchè SIAMO IN TROPPI a mungere le stesse (non molte) risorse. Troppi che DEVONO essere parte del sistema produttivo pur non producento nulla in termini di valore aggiunto.

Non si scappa, as simple as that!!

non sono d'accordo: è necessario, per poter crescere, garantire a tutti i cittadini di qualsiasi condizione sociale alcuni servizi. Questi saranno pagati dalla collettività, in proporzione al reddito. È una cosa sacrosanta che spero nessuno voglia eliminare, sarebbe solo un passo indietro. Io sono disposto a rinunciare alla sicurezza del posto fisso, se questo significa uno stipendio più alto, è che cazzo: cornuto e mazziato? Io sono dispostissimo, anzi auspico, all'abolizione del lavoro a tutti i costi, purché esistano ammortizzatori sociali. Un sistema stile USA è, IMHO, profondamente sbagliato.

Si tratta di ORGANIZZARSI, evitare gli sprechi (c'è chi continua a parlare di ponti...), concentrare le risorse.

Tutti hanno diritto all'opportunità di trovare lavoro, ma non a lavorare se non se lo meritano. Purtroppo la nostra costituzione cattocomunista dice altro, e ci sono intere categorie che esistono SOLO perchè eliminarle avrebbe un costo sociale troppo elevato, e non in termini economici.

pienissima sintonia e accordo.

Modificato 14 Aprile 2008 da jeby

[ACS]

non sono d'accordo: è necessario, per poter crescere, garantire a tutti i cittadini di qualsiasi condizione sociale alcuni servizi. Questi saranno pagati dalla collettività, in proporzione al reddito. È una cosa sacrosanta che spero nessuno voglia eliminare, sarebbe solo un passo indietro. Io sono disposto a rinunciare alla sicurezza del posto fisso, se questo significa uno stipendio più alto, è che cazzo: cornuto e mazziato? Io sono dispostissimo, anzi auspico, all'abolizione del lavoro a tutti i costi, purché esistano ammortizzatori sociali. Un sistema stile USA è, IMHO, profondamente sbagliato.

Si tratta di ORGANIZZARSI, evitare gli sprechi, concentrare le risorse.

Jeby, o uno o l'altro. L'italia ha 60 milioni di persone e la densità che si legge nei libri è FALSA per via del fatto che la REALE superficie utile, abitabile e "lavorabile", è neanche 1/4 di quella totale. In Italia SIAMO TROPPI, e di questi quasi nessuno è + disposto a fare certi lavori tanto che dobbiamo importare manod'opera e manovalanza dai paesi in via di sviluppo.

Gli ammortizzatori sociali esistono ANCHE negli USA, ma li ne hanno molto meno bisogno perchè in USA chi VUOLE lavorare alla fine della giornata il lunario lo sbarca. Se non lo fa è perchè NON VUOLE.

Semplicemente perchè se io ti licenzio tu hai l'opportunità, se vali, di trovare altro, perchè le risorse sono molto superiori e c'è molto + spazio (fisico ed economico) per tutti.

Ma anche perchè pr cultura LORO sono pronti e disposti ad accettare il sistema.

Anche noi paghiamo il sistema in base al reddito, ma cosa se ne produce?? che sia chi paga tanto che chi paga meno mantengono una moltitudine di inefficienze necessarie perchè non ce n'è per tutti, e socialmente non è accettabile lasciarli senza niente.

Ergo meglio poco per tutti (e tanto per pochissimi) che un po' d+ per molti e pochissimo per moltissimi (ed il solito tanto per pochissimi, che è UNA FORTUNA che esistano ma soprattutto che esista la possibilità di poter aspirare a diventarlo... anche se in italia molto meno che altrove).

Le due cose non sono compatibili...

pienissima sintonia e accordo.