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Alemanno:rimuoveremo teca Ara Pacis


Arcy79

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La teca di Richard Meier sull'Ara Pacis "è un intervento da rimuovere". Lo ha detto il neo-sindaco di Roma, Gianni Alemanno, riferendosi alla teca progettata dall'architetto americano per custodire il monumento. Sull'argomento il neo sindaco avrebbe intenzione di proporre un referendum tra i romani. Per il problema sicurezza invece "partirà presto un'azione per lo sgombero dei campi nomadi abusivi e per spostare dal centro quelli regolari"

"Credo che certi interventi fuori luogo e veramente invasivi nel centro storico più bello di Roma vadano messi in discussione", ha affermato riferendosi al discusso progetto dell'architetto statunitense fatto realizzare dalla giunta Veltroni

L'annuncio del neo-sindaco, Gianni Alemanno, sulla volontà di rimuovere la teca dell'Ara Pacis ha colto di sorpresa il soprintendente archeologico di Roma, Angelo Bottini, il quale si è limitato ad osservare: ''Sarebbe interessante capire con che cosa si propone di sostituire la teca di Meier''. Bottini ha poi ricordato che ''trattandosi di un bene che appartiene allo Stato, il futuro dell'Ara Pacis sarà comunque da concordare con il nuovo ministro della Cultura''

Vittorio Sgarbi: "Molto bene"

Sollevato dalle parole di Gianni Alemanno Vittorio Sgarbi, da sempre contrario al progetto firmato dall'architetto americano.''Alemanno ha mantenuto le promesse - commenta l'assessore alla cultura di Milano - e io mi sento finalmente vendicato. Ora - aggiunge -Alemanno può tentare di riavere indietro l'obelisco di Axum''.

''Se Rutelli ha abbattuto la teca di Morpurgo si può abbattere la costruzione di Meier'', sottolinea Sgarbi. Quanto al monumento, secondo l'assessore, andrebbe rimosso e portato in un museo, ''Il Museo delle Terme sarebbe perfetto''. Rimossa l'Ara Pacis, prosegue Sgarbi, bisognerebbe pensare ad un progetto complessivo per rifare il Porto di Ripetta. '' Progetti ce ne sono già'', spiega citando tra gli altri quelli di Portoghesi e Aymonino. ''Rutelli è caduto sotto le macerie dell'Ara Pacis e di Piazza San Cosimato'', sostiene l'ex sottosegretario ai Beni Culturali nel governo Berlusconi. La soluzione piu' semplice, ribadisce scherzando, è ''risistemare il Porto di Ripetta e dedicarlo a Silvio III'', ovvero Berlusconi. E per il neo sindaco Alemanno anche un suggerimento per una nuova clamorosa mossa: ''puo' tentare di riavere indietro l'obelisco di Axum - conclude Sgarbi - da quando l'Italia lo ha restituito e' ancora li' smontato, quelli non lo metteranno mai su''.

Silvio di Francia: "Costruire, non smantellare"

Dura la reazione dell'ex assessore capitolino alla Cultura Silvio Di Francia:''Di solito un nuovo sindaco dovrebbe avere come priorità quella di costruire per il futuro, piuttosto che smantellare per astio. Spero - prosegue - che la dichiarazione di Alemanno faccia parte della coda della campagna elettorale, vorrei ricordare che a favore dell'opera di Meier c'è stato l'apprezzamento di grandi architetti internazionali, così come dei 467mila cittadini romani e turisti che l'hanno visitata in questi ultimi due anni, facendone uno dei musei cittadini piu' visitati''.

L'Ara Pacis

L'Ara Pacis è il tempio alla pace voluto da Augusto, il primo imperatore di Roma. La decisione di costruirla fu presa dal Senato romano il 4 luglio del 13 a.C. per celebrare la pace stabilita dall'imperatore in tutto l'impero dopo le imprese in Spagna e in Gallia. Le prime lastre del monumento vennero alla luce nel 1568, durante la costruzione di un palazzo edificato dai Peretti, tra via del Corso e piazza in Lucina. Successivamente in occasione di una campagna di scavi condotta nel 1934 sulla fondazione del palazzo di via del Corso furono ritrovati altri importanti frammenti che confluirono prima nei depositi del Museo Nazionale Romano ed oggi al Barracco. Lavorati con motivi architettonici o figurati provengono anche da scavi compiuti nel 1903, '37 e '38.

La teca

La teca di Richard Meier, approvata dal consiglio comunale di Roma nel 1998. quando sindaco di Roma era Francesco Rutelli, sostituisce il vecchio padiglione vetrato, ad opera dell'architetto Vittorio Manlio Morpurgo, installato nel 1938 in epoca mussoliniana. La teca di Meier fu inaugurata il 21 aprile 2006, ricorrenza del Natale di Roma, dall'allora sindaco di Roma Walter Veltroni

tgcom.it

è il solito problema che nasce dalla contrapposizione tra antichità e modernità.........il museo di Mayer è ben riuscito ed integrato architettonicamente nel contesto circostante IMHO. La sua rimozione per lasciare l'Ara Pacis alle intemperie sarabbe doppiamente dannoso per la città di Roma, forse la migliore soluzione sarebbe quello di trasferire in altro sito il tutto cosi come propone Sgarbi.

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Mah, sinceramente dopo essermela studiata per bene (ci passo quasi ogni giorno da un anno e mezzo...), l'Ara Pacis non mi piace.

Non sono d'accordo sul fatto che sia integrata bene.

La zona è quella di Piazza Augusto imperatore, vicino al Tevere, dove esisteva in passato il Porto di Ripetta (ora ricoperto dopo la costruzione dei muraglioni).

IMHO sarebbe stato più intelligente intervenire sul tessuto preesistente (e nascosto) e "riportare alla luce" uno spazio di legame tra Tevere e città.

A tal proposito esisteva un progetto, vincitore della gara sul museo dell'ara pacis (che al contrario di quello che si dice è stata fatta, solo che poi è stato cestinato tutto per chiamare l'allegro americano), che si occupava proprio di questo problema, riducendo l'intervento di "aggiunta", e aprendo invece la vista e lo spazio nella zona.

Meier invece ha deciso di proseguire la quinta edilizia su via ripetta chiudendo la vista e inserendo un grosso volume in una zona già piena.

Il progetto addirittura doveva prevedere un muraglione di 15 m d'altezza in travertino che avrebbe coperto tutta la vista dal lungotevere, insomma un intervento po' "cieco" e "ignorante"...

A me Meier non piace: è un grande architetto, ma ha fatto la stessa fine di Giuggiolo; s'è seduto su se stesso e non cerca niente di nuovo.

Il museo funziona, è tutto sommato carino e rimuoverlo sarebbe una scemenza, però da qui a dire che è ben integrato IMHO ce ne passa.

Addirittura c'è un pezzo di verde sul lato del lungotevere col praticello inglese che è totalmente estraneo alla cultura di Roma... in fondo è il modo di agire di Meier che generalmente si interessa pochissimo del contesto e inserisce il suo progetto.

Modificato da Ares

Se parli con Dio, sei religioso.

Se ti risponde pure... sei psicotico!

http://www.flickr.com/photos/valentinodanilo/

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e così si riapre il vaso di pandora...

aspetto le mosse successive perchè l'argomento avrà strascichi divertenti..

certo che, considerazioni estetiche a parte, demolire un oggetto costato più di 25 milioni di euri a pochi anni dalla realizzazione, mi fa un po' impressione.

per chiarirci :

questa, realizzata nel '37 (mi pare), è la struttura demolita :

ac740529.jpg

a onor del vero era stata definita "provvisoria" anche dal progettista (mancanza di tempo per i lavori e successivo inizio della guerra)

e questo è il nuovo bestione:

New0604.jpg

nelle considerazioni da fare intervengono numerosi elementi, che fanno di questo luogo, un ambito un po' "affollato", con più edifici di grande valore storico che dialogano tra loro con fatica.

Personalmente sono affascinato dalcontrappunto tra la chiesa del valadier e il mausoleo di augusto

mausoleo_augusto.jpg

il mausoleo per intenderci è dove spuntano i cipressi.

3%20ara.jpg

la cosa che mi dispiace di più sono le condizioni in cui versa proprio il mausoleo. Meriterebbe più rispetto.

Scusate se sono stato prolisso

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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si, ne ho sentito parlare (forse esistono addirittura più progetti).

Spero si intervenga al più presto perchè, trovo sia uno dei monumenti più romantici (nel senso letterario del termine) della città

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Fosse per me rimonterei la struttura originaria anteguerra... è decisamente meno invasiva e fa il suo mestiere.

Non so giudicare la proposta di spostare tutto in un museo, generalmente preferisco che le cose stiano dove originariamente furono pensate di essere, però potrebbero esserci considerazioni di altra natura e non sono contrario di principio al museo.

Certo che la csotruzione di Meier 'un c'azzecca un kaiser...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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si, ne ho sentito parlare (forse esistono addirittura più progetti).

Spero si intervenga al più presto perchè, trovo sia uno dei monumenti più romantici (nel senso letterario del termine) della città

C'è stato un concorso internazionale (con roba veramente oscena e pericolosa, vabbè), vinto da Cellini, quindi rimane solo da aspettare che mettano tutto in opera...

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Il museo funziona, è tutto sommato carino e rimuoverlo sarebbe una scemenza, però da qui a dire che è ben integrato IMHO ce ne passa.

ovviamente per ben integrato non intendevo nel senso stretto del termine perchè è ovvio che non si potrà mai avere una perfetta integrazione tra due corpi di fabbrica costruiti a distanza di 2 millenni. Il senso del mio discorso era che l'utilizzo dell'architettura di Mayer è stata, secondo me, una scelta obbligata ed in un certo senso voluta proprio perchè la sua architettura è un'architettura "pulita" e "leggera" basata sull'utilizzo di superfici lineari e del colore bianco. Tutti elementi, questi, poco invasivi e che permettono una maggiore integrazione tra un centro ricco come quello di Roma ed il museo Mayeriano.

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Fosse per me rimonterei la struttura originaria anteguerra... è decisamente meno invasiva e fa il suo mestiere....

no Alex per carità..........quella si che era una cattiva architettura

Non so giudicare la proposta di spostare tutto in un museo, generalmente preferisco che le cose stiano dove originariamente furono pensate di essere, però potrebbero esserci considerazioni di altra natura e non sono contrario di principio al museo....

hai un approccio filologico del restauro e su questo siamo sulla stessa posizione, però in questo caso l'Ara Pacis non è stata ricostruita perfettamente nel luogo dove fù pensata ed edificata per cui il problema viene a cadere

Certo che la csotruzione di Meier 'un c'azzecca un kaiser...

ma un'architettura del 2000 non ci azzeccherrà mai nulla con opere di duemila anni fà............quello che si può fare è realizzare opere quanto meno invasive possibili

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ovviamente per ben integrato non intendevo nel senso stretto del termine perchè è ovvio che non si potrà mai avere una perfetta integrazione tra due corpi di fabbrica costruiti a distanza di 2 millenni. Il senso del mio discorso era che l'utilizzo dell'architettura di Mayer è stata, secondo me, una scelta obbligata ed in un certo senso voluta proprio perchè la sua architettura è un'architettura "pulita" e "leggera" basata sull'utilizzo di superfici lineari e del colore bianco. Tutti elementi, questi, poco invasivi e che permettono una maggiore integrazione tra un centro ricco come quello di Roma ed il museo Mayeriano.

Argh! Leggero il Meier? :D

No, proprio no. L'architettura di Meier è abbastanza plastica e in questo caso anche pesante e ingombrante, ma è giusto che sia così, visto che la piazza è circondata da palazzoni di epoca fascista importanti e "ben piazzati".

Il problema IMHO non è l'integrazione formale che è impossibile, ma quella "filosofica" e culturale che è stata totalmente ignorata dall'architetto americano.

E dato che quello è il suo modo di fare (che non necessariamente è da criticare, è una scelta personale...), insomma, non è che nessuno li aveva avvisati...

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