Qualcuno segue il basket?

[Martin Venator]

vabbe' pure noi abbiamo beccato quei due canestri da fuori area ad un minuto dalla fine... quasi quasi si rimontava in extremis...

Sì, sì, molto più equilibrata questa serie di quanto potessi immaginare (e sperare...).

[Martin Venator]

Stonerook-Stonerook-Stonerook: tre triple e ciao ciao.

[Albizzie]

vabbe' bonanotte...

ma almeno 'stavolta abbiamo avuto un po' di tiri liberi?

[Martin Venator]

vabbe' bonanotte...

ma almeno 'stavolta abbiamo avuto un po' di tiri liberi?

Uè, scusa se ti rispondo oggi, ma ieri non c'ero.

Sì, arbitraggio discreto, non è stato lì il problema. Stavamo a +20 nel primo tempo...

[Albizzie]

3-1: la grande rimonta è iniziata. Panforti, tremate.:b26

[Martin Venator]

3-1: la grande rimonta è iniziata. Panforti, tremate.:b26

Ma devi stare calmo, devi...

[Martin Venator]

Cuore Virtus, la festa non è qui

LUCA PELOSI

Da una delle serate più brutte, a una delle più belle. Una serata di amore, di passione, di cuore. Non c’era niente di più facile che lasciarsi andare, invece la Virtus c’è ancora. Il Montepaschi Siena non perdeva una partita in trasferta nei playoff dal 6 maggio 2006, a Roma. Non perdeva una partita in assoluto, nei playoff, da 16 gare e l’ultima volta era stata sconfitta da Roma. Che da 25 anni non vinceva una partita di una finale scudetto. Ma non è solo per questo, solo perché dallo 0-3 si passa all’1-3, che quello di ieri resterà uno dei momenti più intensi della storia di questa società. Perché lo scudetto andrà, probabilmente, a Siena, ma ieri si è giocato solo per amore, passione, orgoglio. Per un sentimento. Che, in fondo al cuore, è uno scudetto. Ed è un segnale che Roma dà a se stessa, prima che a Siena.

Se dopo la batosta di gara tre quasi diecimila persone tornano al PalaEur, vuol dire che c’è qualcosa di forte dietro l’idea stessa della Virtus. Se nel giorno in cui la pallavolo rischia di dire un’altra volta addio alla Capitale una serata del genere arriva dall’unica realtà dello sport cittadino che, calcio a parte, c’è sempre stata, vuol dire che non morirà mai. Se David Hawkins, una volta ripudiato eppure ancora qui, si mette a saltare e ad esultare insieme ai tifosi dietro alla panchina, vuol dire che c’è ancora qualcosa di grande che batte sotto quelle maglie giallorosse. No, qui non si muore mai. Non a casa nostra. Casse di champagne, magliette celebrative, cerimoniale già organizzato sono rimandati di almeno due giorni. Forse lo champagne sarà ancora più fresco domani, ma un bel po’ del liquido servirà per lavare il sudore di chi vincerà, probabilmente, lo scudetto dopo esserselo, appunto, sudato.

Ci sarà da sudare ancora un po’, sperando che ci sarà da lottare solamente contro il Montepaschi, che già di suo è una bella gatta da pelare. Ieri il conto dei tiri liberi è salito a 131-56 a favore dei biancoverdi, sospinti a rientrare nel secondo quarto da decisioni arbitrali indiscutibili per quanto sbagliate. Uno sfondo non fischiato su Fucka, un altro su Jaaber, una stoppata regolare di De La Fuente su Sato sanzionata col fallo e via, dal 26-20 al 28-32. Il tutto mentre Kaukenas può insultare il pessimo Pozzana e Pianigiani dire tutto quello che vuole, spesso oltre l’area tecnica, a qualunque uomo vestito in grigio passi dalle sue parti. Almeno a Siena la provocazione di vedere cinque guardie del corpo circondare Minucci non si vedrà. Perché si torna a casa loro, il campionato non è finito qui. Non in casa nostra.

Cuore Virtus, la festa non è qui - il Romanista - il quotidiano dei tifosi piu' tifosi del mondo! AS ROMA, Francesco Totti, giovanili, blog giallorossi ...

[Martin Venator]

Tricolore a Siena.

Roma, comunque, non ha demeritato neanche in gara 5.

[Albizzie]

eh ma che scalogna... però... un salvataggio sulla linea, un rigore che non c'era... due fuorigioco per noi...

vabbe', loro so troppo forti. noi siamo i vincitori morali (o no?).

[Martin Venator]

vabbe', loro so troppo forti. noi siamo i vincitori morali (o no?).

No, non siamo vincitori morali de niente.

Siena ha una rosa più forte, non perde diecimila palloni a partita e quando tira fa canstro: tre cosucce fondamentali, direi.

La Virtus vive un grande caos societario, approssimazione, mancanza di progetti.