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Andamento carburanti 2008


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la dico ora, anche se la penso da un pò: entro fine anno, greggio maggiore o uguale 180$/barilotto, con netto incremento tra un mesetto (periodo ferie pieno in italia)..

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Si ma fino a quando continuerà a crescere sto prezzo del petrolio?

Ok, entro l'anno raggiungerà i 200$/bar. Facciamo anche i 300$/bar nel 2009. Si ma poi? Rivoluzioni di stampo staliniano? Guerra a TUTTI i paesi mediorientali contemporaneamente? Guerra anche alla Nigeria e alla Norvegia? Ritorno generalizzato al cocchio?

Alla fin della fiera, fino a quando sto cazzo di petrolio salirà verticalmente di valore prima che succeda un macello della madonna?

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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...fino a quando sto ... petrolio salirà verticalmente di valore prima che succeda un macello della madonna?...

Si potrebbe rispondere indirettamente alla domanda riportandola su scala diversa: a quanto dovrebbe arrivare il prezzo di un litro di carburante per provocare, in italia, una sensibile riduzione (neanche drastica, ma sensibile, diciamo almeno del 40%) del traffico NON relativo alle attività lavorative e un drastico calo delle vendite di quelle automobili anche "medie" che, a scapito di un roboante numero di psico-cavalli, NON riescono assolutamente nell'uso quotidiano a superare la media effettiva di 12-14km/l?

Quanto dovrebbe costare il carburante per indurre un grande numero di automobilisti a dire "adesso mi sono rotto" e quindi a DEPENNARE qualche viaggio "di piacere" già programmato, a NON mettersi in autostrada per il rito del fine settimana, a RIDURRE in maniera sostanziosa le uscite notturne serali e i viaggi di 50km per andare al centro commerciale, a SOSPENDERE e rimandare a tempi da definire il quasi deciso acquisto della macchina nuova ecc. ecc.?

Negli ultimi tempi il prezzo del gasolio è praticamente raddoppiato eppure NULLA di tutto ciò è accaduto. Anzi, i recenti ponti festivi (prima dei quali non sono ovviamente mancati i tradizionali aumenti speculativi) ci hanno mostrato ingorghi stradali senza precedenti...

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... visto che nella pratica le aziende petrolifere sono un cartello riconosciuto che specula sul fatto che non abbiamo alternative, il giochetto non funziona. Si possono disertare in massa a turno i distributori, ma il massimo che si otterrebbe sarebbe 2 massimo 3 cents di contentino...

Mah, per me non è affatto giochino. E', piuttosto, l'UNICO strumento legale che abbiamo, come consumatori, per influenzare il mercato. Uno strumento potentissimo, il più potente, per la semplice ragione che il mercato dipende totalmente dal consumatore. Forse il mercato è l'unica cosa che, da semplici cittadini, possiamo davvero influenzare.

Peccato che il consumatore, però, sia ancora ben lontano dall'esserne consapevole e, soprattutto, dall'essere abituato ed intenzionato ad esercitare con metodo questo suo potere, preferendo brontolare e aspettare che "qualcuno" arrivi dall'alto a castigare i cattivi e sistemare le cose. Credo si tratti in buona misura di un retaggio culturale che ci si porta appresso da tempo immemorabile e fin da piccoli. La mamma, la maestra, il professore, il preside, il prete, il sindaco, i carabinieri, il vescovo, il ministro, il governo, il presidente, lo stato, il papa, il padre eterno: sempre a qualcuno di loro spetta il compito di provvedere. Noi, poveretti, "nulla possiamo fare", "non abbiamo alternative" e quindi... nulla facciamo; un modo come un altro per chiamarsi fuori dalla questione. Una variante, molto gettonata, consiste nel proporre soluzioni drastiche e ciclopiche (tutti a piedi per una settimana, blocchiamo l'autostrada UNA domenica mattina, disertiamo in massa tutti i distributori di quel marchio...) tanto gratificanti e facili a dirsi quanto impossibili o insignificanti all'atto pratico.

Non è vero che "non abbiamo alternative", esse ci sono eccome: magari non comodissime e dilettevoli, ma ci sono. Possiamo benissimo NON comprare l'auto nuova e tenerci quella "vecchia" che funziona ancora alla grande; possiamo fare rifornimento dove il carburante costa meno; possiamo eliminare una parte degli spostamenti NON necessari e così via. POSSIAMO, anche subito, nessuno ce lo impedisce, ma NON lo facciamo.

Per quanto debole, la legge che genera la liberalizzazione del mercato dei carburanti ESISTE GIÀ da tempo, come da tempo ESISTONO sul territorio distributori sempre più numerosi che praticano prezzi meno alti, a volte anche di 6-8 centesimi (12O-15O lire). La liberalizzazione e la concorrenza, però, NON POSSONO funzionare SENZA il contributo attivo del consumatore, che quotidianamente castighi chi specula. Il consumatore passivo, che aspetta l'intervento di... terzi, NON FAVORISCE la liberalizzazione ma il suo esatto contrario e, infatti, l'esatto contrario ottiene.

risparmiare va bene...però ho visto dei controsensi mostruosi... colonna interminabile di gente in fila per mettere la benzina...il risparmio (secondo me) di un pieno te lo fotti tutto per fare la fila!...

Non metto in dubbio, però voglio fare un'osservazione. Si parla tanto di automobilisti incaxxati, sul piede di guerra ecc. ecc. Allora, dico io, se uno è sul piede di guerra vuol dire che vuole combattere per ottenere un certo risultato, no? Di norma un combattente NON si diverte; anzi, per la causa mette a rischio la sua persona in maniera più o meno pesante. Per fortuna, la battaglia sui prezzi è (per il momento) ben lontana dal comportare rischi per l'incolumità fisica, ma si limita a richiedere qualche piccolo sacrificio, come ad esempio allungare un po' la strada per fare rifornimento in un certo distributore o sopportare un po' di coda (magari molto più corta di quelle che si fanno ogni giorno per andare al lavoro) o rimandare l'acquisto di un'auto nuova, depennare qualche viaggio domenicale e così via. "Sacrifici" per modo di dire, visto che si traducono quasi sempre in cospicui risparmi di denaro. Se anche a volte il puro risparmio va perduto, resta il fatto che si dà un segnale forte e chiaro a chi di dovere, ovvero si FA qualche cosa invece di limitarsi a brontolare. Sempre che, appunto, non si preferisca limitarsi al molto meno impegnativo brontolio.

Modificato da marimasse
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quoto marimasse in TUTTI i messaggi....

piccolo esempio...nel mio quartiere ci sono una serie di bar,tutti fanno il caffe' ad 1,00€ (a Bolzano questo è il prezzo da almeno 3 anni).

un giorno,nel nostro solito bar non c'è posto, decidiamo di spostarci in un bar poco lontano,abbastanza frequentato dalla gente.

Prendiamo due caffe',vado per pagare con gia' una moneta da 2 euro in mano e mi sento chiedere altri 20cent..

praticamente loro,erano gli unici a fare il caffe' a 1,10€, senza darmi nessun "valore aggiunto" rispetto agli altri bar della zona,anzi il caffe' non era neanche un granche'.

inutile dire che in quel bar sono 3 anni che non ci metto piu' piede.

Modificato da Mivar

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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Guest EC2277

E chi potrebbe contribuire alla riduzione del traffico, con tutto quel che consegue per quanto riguarda la tutela ambientale, si oppone con tutti i mezzi a sua disposizione all'ampliamento della rete ferroviaria poiché bisogna salvaguardare l'ambiente.

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E chi potrebbe contribuire alla riduzione del traffico, con tutto quel che consegue per quanto riguarda la tutela ambientale, si oppone con tutti i mezzi a sua disposizione all'ampliamento della rete ferroviaria poiché bisogna salvaguardare l'ambiente.

 

花は桜木人は武士

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Guest EC2277

Mettevo l'accento sul fatto che, anche se i dirigenti delle ferrovie volessero potenziare la rete ferroviaria, troverebbero fortissime resistenze da parte degli ambientalisti. I quali invece avrebbero tutto l'interesse ad esercitare delle pressioni affinché il trasporto merci e quello privato venga dirottato dalla strada alla rotaia.

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Non so voi come la pensate,ma io inizio a pensare che il clima di merda di quest'anno un po ci sta venendo incontro...come sarebbe finita col petrolio a questi prezzi se 50 milioni di coglioni avessere acceso i loro GW di condizionatori se oggi ci fossero 30°C scarsi?

Inoltre sarà una sensazione...ma visto il tempo molte vacanze/giri domenicali sono già saltati,mi piacerebbe vedere a fine agosto se c'è stato un calo di consumo di carburanti

 

花は桜木人は武士

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