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Chiaiano: tensione altissima

Grave un ragazzo caduto da un parapetto. Processo per direttissima a tre dimostranti arrestati ieri

NAPOLI - Riprende a salire alta la la tensione al presidio di Chiaiano. Violenti scontri fra polizia e manifestanti sabato mattina. Dopo una notte di relativa tranquillità i nuovi scontri sono stati determinati da una fitta sassaiola contro la polizia e personale dell'azienda di mobilità urbana (Anm) che erano intervenuti in via Cupa del Cane per liberare la carreggiata da un autobus sequestrato e dato alle fiamme ieri. L'Anm aveva anche portato sul posto un mezzo per trainare via la carcassa. La gente del presidio ha iniziato a urlare «assassini, assassini» e poi ha lanciato le pietre. Da qui la carica della polizia. Gli uomini delle forze dell'ordine che in assetto antisommossa hanno chiuso le principali arterie di collegamento. Dal gruppo dei manifestanti sono state lanciate bombe carta verso la polizia. e sul terreno sono state trovate tre molotov.

FERITI - Fra i dimostranti un ragazzo sarebbe in gravi condizioni dopo essere precipitato per cinque metri cadendo da un parapetto, mentre un altro uomo è stato ferito alla testa. Contuso anche un vicequestore, che sarebbe stato colpito da sassi. Sul posto, per attuare un tentativo estremo di mediazione, sono giunti anche i sindaci di Marano, Salvatore Perrotta e quello di Mugnano, Daniele Palumbo. Carabinieri e polizia ora stanno rimuovendo anche i mezzi attestandoli a qualche decina di metri dai luoghi dove poco prima sono avvenuti gli scontri.

«SCELTA SCELLERATA» -I manifestanti si oppongono alla sua apertura nel quartiere alla periferia di Napoli confinante con il comune di Marano e intendono proseguire a oltranza la protesta cominciata nel pomeriggio di venerdì. Alcuni dimostranti sono rientrati a casa nella notte, promettendo di ritornare all'alba, e altri sono giunti nelle ultime ore per dare il cambio a chi andava via. «Lo sapevamo che non avrebbero risparmiato questa zona. L'inserimento di Chiaiano nella lista dei siti è un dispetto. Noi non arretreremo» hanno detto alcuni manifestanti. «Nessuno fa emergere la verità - accusano - qui si vuole mortificare una comunità con una scelta scellerata e incomprensibile».

PROCESSO PER DIRETTISSIMA AI TRE ARRESTATI - Presso la quarta sezione penale del tribunale è iniziato il processo per direttissima ai tre esponenti dei centri sociali arrestati venerdì durante gli scontri con la polizia. Uno di loro sarebbe un elemento di spicco del gruppo Realtà antagonista. Il processo si svolge nella quarta sezione penale del tribunale di Napoli.

Il bilancio degli scontri di venerdì è di undici i feriti, tra dimostranti ed esponenti di forze dell'ordine. Tre persone sono state arrestate e tre denunciate. I tre arresti sono stati eseguiti per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, mentre le tre denunce sono scattate per resistenza. Dei feriti di ieri otto appartengono alle forze dell’ordine.

Chiaiano: tensione altissima Corriere della Sera

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