Vai al contenuto

PIgneto: naziskin o criminalità?


Martin Venator

Messaggi Raccomandati:

LE PIGNE DEL PIGNETO – NESSUN RAID NAZISKIN, NESSUN MOVENTE RAZZISTA: TRATTASI UNICAMENTE DI UNA QUESTIONE DI SOLDI MASCHERATA O TRAVISATA DA ATTENTATO POLITICO...

La Stampa.it

Non ci sarebbe nessun movente politico dietro al raid avvenuto ieri sera al Pigneto a Roma. Secondo quanto emerge dalla ricostruzione della Questura il raid è avvenuto dopo uno strano episodio verificatosi ieri mattina nel negozio di alimentari di un indiano regolarmente in Italia, prima vittima degli aggressori.

La polizia ha accertato che ieri mattina intorno alle 10.30 nel negozio di alimentari dell’indiano si è presentato un italiano, di circa 50 anni, con due giovani. L’indiano, come ha raccontato agli inquirenti, conosceva solo di vista quest’uomo. In quel momento nel negozio c’erano altre due persone: un italiano e uno straniero, conosciuto da tutti come Mustafà. Il 50enne, secondo le testimonianze raccolte, si è rivolto a Mustafà dicendogli: «Dammi indietro il denaro che mi hai rubato» e a quel punto Mustafà gli avrebbe risposto: «Ho messo i documenti nella buca delle lettere». Il 50enne avrebbe quindi intimato allo straniero: «Alle 17.00 riportami tutto qui se no spacchiamo tutto».

Il 50enne e i due che erano entrati con lui nel negozio se ne sono poi andati ma l’uomo, come promesso, è tornato alle 17.00 nel negozio trovando però il titolare da solo. Secondo quanto raccontato agli inquirenti dall’indiano, l’italiano si è rivolto a lui chiedendogli «documenti e soldi». Davanti alla risposta negativa dell’indiano, che gli ha detto di non avere nulla, il 50enne se n’è andato ma l’indiano, sospettando qualcosa di strano, ha iniziato a chiudere il negozio.

In quel momento però è stato sorpreso da 10 persone che nel frattempo sono arrivate col volto travisato e lo hanno aggredito. Cinque di questi erano armati di bastoni e hanno iniziato a spaccare le vetrine del negozio. Il titolare del negozio di alimentari, spaventato, è uscito ed è scappato rifugiandosi dietro un portone ma è stato inseguito dagli aggressori che hanno spaccato il portone a bastonate.

Il gruppo si è poi diretto nella vicina via Ascoli Piceno distruggendo le vetrine di un secondo negozio di alimentari per poi entrare in un call center di proprietà di un bengalese, regolarmente in Italia. Insieme al titolare nel call center c’era un altro straniero, anche lui bengalese. I dieci aggressori hanno distrutto il call center con i bastoni e colpito il cliente bengalese. L’uomo è stato soccorso in ospedale e ne avrà per 5 giorni.

«Qualsiasi sia stata la motivazione di questa aggressione va condannata con fermezza ed i responsabili devono essere assicurati alla giustizia», ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Per contrastare queste situazioni - aggiunge il Sindaco di Roma - l’unica strada è quella di continuare sul versante della sicurezza, della legalità e del controllo dei flussi migratori, proprio per scongiurare all’origine e isolare qualsiasi forma di xenofobia e intolleranza».

Dagospia 25 Maggio 2008

da DAGOSPIA

Possibile che ora qualsiasi cosa vada appioppata ai naziskin o simili?

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 199
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

si, e pure il 24enne omosessuale aveva i buffi?? maddai...

dal corriere

ROMA — «Negli anni Sessanta i cartelli stradali erano crivellati dai colpi di proiettile, c'erano bande a contendersi il territorio. E anche quando sono arrivata io...». Vladimir Luxuria, ex deputato Prc e primo parlamentare transgender italiano, vive al Pigneto da vent'anni; per fare un esempio: tra le polaroid esposte nel bar in fondo alla via principale, c'è anche un suo primo piano, di tanti anni fa, Vladimir senza trucco, un cappellino di lana; poi c'è stata l'elezione alla Camera e la notorietà, ma «mai ho pensato di cambiare casa, di tradire questa zona. Ecco, quel raid per me è una ferita. Io questo quartiere lo amo dal primo momento».

Com'era, il Pigneto, vent'anni fa?

«Abitavo in affitto proprio in via Ascoli Piceno: lì c'erano dei gruppi di tossici, italiani, e quelli sì che facevano paura. Io ero costretta a lasciare la macchina in garage ».

Il quartiere adesso è cambiato.

«Adesso lascio l'auto in strada, e nessuno la tocca. Soprattutto, da quando c'è vita notturna, locali e movimento, una donna si sente più sicura quando torna a casa da sola».

Esiste un problema sicurezza?

«C'è sporcizia, c'è chi si lamenta per i rumori durante la notte: ma, ecco, sono gli stessi guai che si possono trovare in piazza Campo de' Fiori, in pieno centro. E anche i prezzi...».

Quasi come quelli del centro?

«Sì. Io ho avuto l'idea di comprare un appartamento dieci anni fa, credo che il valore sia triplicato. In verità, non capisco questo problema della sicurezza. E non capisco Alemanno: ha fatto una campagna elettorale xenofoba e adesso cade dalle nuvole, ma in questo quartiere l'altro giorno è successa una cosa sola, qualcuno ha armato le parole del sindaco».

E quindi lei sostiene che i violenti si sentono legittimati dal nuovo sindaco, in carica da poche settimane.

«Ma questi giovanotti non si sentono solo legittimati, si sentono patrocinati. Purtroppo esistono teste calde alle quali non serve molto per trasformare in fatti gli slogan della destra. La verità è che ormai la criminalizzazione del diverso è diventata una moda».

Il sindaco cosa dovrebbe fare?

«Pensare a politiche per l'integrazione e per contrastare l'omofobia, visto che sempre sabato è stato picchiato un conduttore omosessuale. Invece, sta pensando di intitolare una via ad Almirante, uno che sosteneva le leggi razziali...».

Alessandro Capponi

evolution_dacia_logo.jpg

Link al commento
Condividi su altri Social

Le mamme degli imbecilli sono sempre incinte, l'idiozia non ha colore politico, è sempre solo idiozia...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

andare lì e mazzare stranieri ed omosessuali è cmq un gesto politico
invece mazzare una zoccola è un gesto culturale??

o mazzare un cristiano è solo violenza??

Dai Ludo... per piacere!!

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

A Roma cose simili nelle perfierie sono già avvenute, e i media si sono comportati sempre nello stesso modo: aggressione razzista. Poi si veniva a scoprire che non lo era (ne ricordo una dalle mie parti, al Trullo), sia a livello d'indagine sia, diciamo, "in privato" (famo a capisse...).

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

Link al commento
Condividi su altri Social

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.