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Il futuro del Motomondiale


Prestige

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"Valgo più di quel che mi pagano"

Lo spagnolo pronto a passare alla Honda

Jorge Lorenzo è l'uomo mercato' date=' ormai lo sanno tutti. [b']L'offerta della Honda per accaparrarsi lo spagnolo è molto concreta e a quanto sembra più allettante di ciò che la Yamaha è disposta a spendere per conservargli il posto. Il pilota maiorchino ha le idee molto chiare: "E' inutile negare che la Honda mi abbia fatto un'offerta interessante. Se non ci fosse una proposta di questo genere avrei già riconfermato il mio contratto con la Yamaha".

Prosegue lo spagnolo: "Perchè in Yamaha mi trovo bene, perchè questo team è davvero come una famiglia, ma sono convinto di aver dimostrato che il mio valore è più alto di quello che mi attribuiscono qui. Quindi dovrò fare una scelta, pensando al pacchetto. Non stabilisco priorità, ma la moto, l'ambiente e l'ingaggio devono darmi garanzie a tutto tondo".

Intervistato sull'affaire di mercato del momento Valentino Rossi dice: "A me va bene tutto. In fin dei conti sono fatti di Lorenzo. Per come stiamo adesso non si può nemmeno dire che siamo compagni di squadra, anche se andiamo d'accordo e i dati da un box all'altro passano tranquillamente. Capisco di essere un compagno scomodo. Ho un rapporto con la Yamaha alle spalle che è lungo e robusto, oltre ad essere molto felice. Con questa casa spero di finire la mia carriera. Ma per Lorenzo il mio rapporto con Furusawa, con il quale ho messo a punto una M1 che va forte fino ad essere considerata la miglior moto del momento, capisco che possa essere un problema. Però lui sa che non può nemmeno pretendere di essere considerato alla stessa stregua dopo una sola stagione e mezzo. Lorenzo è forte, molto forte. Che vada o che rimanga è uno di quei piloti che con qualsiasi moto sanno tirare fuori il massimo. Per me è e resterà, anche se dovesse andr via, un avversario importantissimo".

16 luglio 2009

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Pretesti e pretese

di Guido Meda.

E’ una classifica corta che giustifica tutto. Il Sachsenring è un mercato' date=' col cappone grasso e grosso esposto in mezzo mentre fa la ruota come il pavone: [b']Jorge Lorenzo.

Ecco, lui, parla come un navigatissimo campione spiegandoti che lì dove corre “il team è una famiglia e la Yamaha è una gran moto“, ma anche che “mi offrono meno di quello che valgo“.

Una maniera di rilanciare le proprie quotazioni sarebbe la spiegazione più ovvia, perché mollare questa Yamaha sembra un delitto. Ora è buona, davvero la migliore come dice lui e i dati, a dispetto del muro, fluiscono come l’acqua tra i due box, tra Lorenzo e Rossi, tra Rossi e Lorenzo soprattutto. Ma tre milioni e mezzo per Jorge non bastano, alla faccia della crisi.

Non bastano perché Rossi ne guadagna tre volte di più e lui non si sente tre volte inferiore. Ma non calcola - ecco l’errore - né il passato, né l’indotto, né il rapporto basato su gare e mondiali vinti che Valentino ha costruito con Yamaha. Sarebbe un errore andar via, ecco tutto. Perché star lì è una maniera di dare fastidio a Rossi, e batterlo a parità di moto sarebbe invece una maniera davvero forte di dire al mondo che si può e si deve pretendere di più.

Il pretesto dell’operazione Lorenzo-Honda consente a Pedrosa di dire alcune cose, ma anche il loro contrario. Prima informa che lui non avrebbe problemi perchè “tanto il muro in Honda non c’è“; che è una sonora balla perché il muro si vede poco (un mobilone con vetro divisorio), ma si sente moltissimo anche solo con Dovizioso che non è certo Lorenzo. Poi dice che di “stare in Honda non c’è obbligo” e che la trattativa con Suzuki può portare a qualcosa di buono. Sì, a un buon anonimato che Pedrosa non merita affatto. Situazione intricata dalla quale si esce interi (sia Lorenzo sia Pedrosa) soltanto lasciando tutto come è.

Stoner invece di pretesti non ne cerca. E’ molle, debole e basta. Dice che in Usa non gli hanno trovato niente, mentre la Ducati si affretta a correggere che la gastrite e l’anemia sono effettivamente qualcosa. Sembra insomma che la squadra suggerisca al pilota di curarsi per quello che gli è stato trovato, senza cercare altre cose che al momento non si vedono. Sarebbe già un buon punto di partenza. Il dottor Macchiagodena che da Assen aveva preso in carico l’australiano cominciando a cambiargli una dieta definita “sbagliata” qui in Germania sta ancora aspettando, innervosito, di vederlo. Stoner non ci è andato, Perché? Boh. Però così è teso il pilota, è tesa la Ducati, è teso il medico. Dai, su, un po’ di ordine.

17 luglio 2009

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La Yamaha la moto da battere con Rossi e Lorenzo' date=' si anima il motomercato[/size']

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, piloti del Team Fiat Yamaha, ieri, per la seconda volta nel 2009 si sono resi protagonisti di un'appassionante testa a testa nel finale del Gran Premio di Germania, al Sachsenring, giro di boa del motomondiale 2009. Alla fine a spuntarla così come era successo a Barcellona è stato l'otto volte iridatao ma il distacco veramente minimo (ieri Rossi ha vinto per soli 99 millesimi) sta a significare che la moto di Iwata è al momento la moto da battere, il punto di riferimento della massima categoria. Certamente avere in casa due piloti come Rossi e Lorenzo aiuta ma il fatto che ieri abbiano corso con differenti mescole senza accusare il minimo problema di pneumatici la dice lunga sulla competitività e sulla compattezza della M1 versione 2009.

Analizzando la gara possiamo infatti vedere come i piloti Honda, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, siano stati rallentati da problemi agli pneumatici (Dovizioso alla fine si è anche ritirato oltre che per l'usura del pneumatico anteriore anche per un problema elettrico) e anche Stoner alla fine ha rallentato per una brutta "imbarcata" che gli ha "consigliato" di portare a casa i punti del quarto posto.

Senza dubbio come detto sopra avere piloti del calibro di Lorenzo e Rossi aiuta, il pesarese ieri ha colto la sua 101esima vittoria ed ha eguagliato il record di podi che apparteneva a Giacomo Agostini (159), record che potrà facilmente essere superato nelel restanti gare, già dalla settimana prossima a Donington Park; resta però senza dubbio il fatto che la Yamaha va bene in tutte le condizioni (vedere pole sul bagnato di Rossi) e che la cura Rossi/Burgess (in Yamaha insieme dal 2004) ha dato i suoi frutti.

A breve Lorenzo dovrà effettuare una scelta molto difficile, il pilota maiorchino pretende infatti di più (come ingaggio) dalla Yamaha, forte di una offerta della Honda di ben 5 milioni di dollari. La scelta sarà difficile perchè al momento non è facile lasciare una moto vincente per salire su una Honda RC212V ufficiale. Diciamo che Lorenzo sta giocando la rialzo con la Yamaha ma la stessa ha già fatto sapere che non farà follie. Infatti ha già in casa l'otto volte iridato e quindi seppur a malincuore potrebbe lasciar partire Lorenzo. Rossi intervistato sull'argomento ha così commentato: "Non sarà certamente una scelta facile quello di Jorge (Lorenzo, ndr); sono comunque convinto che sarà competitivo sia rimanesse in Yamaha, sia andasse in Honda. Ho anche riflettuto su cosa sia la cosa migliore per me e sinceramente non sono riuscito a rispondermi, ci sono sia lati positivi che negativi."

Tra le altre cose tutto il paddock aspetta la mossa di Lorenzo, a quel punto si innescherebbe infatti un giro di piloti che ad esempio potrebbe riportare Edwards a fare il gregario di Rossi, Melandri alla Honda Gresini, De puniet con la Yamaha del Team Tech3 e via dicendo. Già da Donington dovrebbero esserci i primi passi. Ad esempio la Suzuki ha dato l'out-out a Jorge Martinez, il manager spagnolo che salirà in MotoGP con l'attuale pilota Alvaro Bautista deve infatti decidere se approdare alla casa giapponese oppure se accettare di andare in Ducati. La casa di Borgo Panigale tra le altre cose deve anche decidere se far valere l'opzione che ha su Nicky Hayden, cosa non del tutto scontata. Tornando a Lorenzo, l'eventuale arrivo in Honda non necessariamente porterebbe Pedrosa a lasciare la casa dall'ala dorata ma anche questa è un opzione da non sottovalutare.

20-07-2009

da F1 - F1grandprix.it

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Martinez vuole fare la MotoGP

In trattativa con Ducati per il 2010

Il tentativo di ingresso in MotoGP da parte di Jorge Martinez "Aspar" potrebbe prendere finalmente forma in questi giorni' date=' con un annuncio possibile già a Donington. Lo spagnolo sta ancora discutendo con Ducati per avere un team satellite nel 2010, e durante il fine settimana tedesco ha dichiarato: "[i']L'idea è di lavorarci e di portare avanti questo progetto. Dobbiamo ancora discutere alcuni dettagli, più che altro la questione del pilota".

Conclude fiducioso Martinez: "Probabilmente il prossimo weekend potremo già annunciare qualcosa di ufficiale".

L'attuale stella Aspar in 250 è Alvaro Bautista, che sarebbe la scelta più logica e preferita, ma il suo nome al momento non è ancora stato fatto da nessuna delle parti. Il vice campione del mondo 2008 è comunque alla porta per una chiamata nella MotoGP, con molti team interessati alle sue prestazioni.

Aspar aveva già espresso il suo interesse all'ingresso in MotoGP lo scorso anno, con negoziazioni che si erano prolungate prima con Yamaha e Suzuki e poi con un'eventuale terza moto Kawasaki.

21 luglio 2009

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

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Il caso-Casey

di Giorgio Terruzzi.

C’è modo e modo di accogliere una sconfitta. Lorenzo si muove moltissimo' date=' ad esempio. In pista, dove riesce a virare una bacchettata in una vittoria mancata da se stesso soprattutto. E’ un ottimo metodo per tenere duro sul fronte di questo Mondiale, cercando di preservare autostima e gasamento annesso. In aggiunta, guarda avanti. Sa bene Lorenzo che non è pensabile ottenere un ingaggio superiore aRossi (una autentica assurdità) e questo pretesto gli permette di cercare altrove. Il che gli consentirebbe di correre contro Rossi con una moto diversa e con tutte le potenzialità negative o positive determinate dalle moto in pista a partire dal prossimo anno. Perde Lorenzo, ma tiene. In classifica e in materia di sistema nervoso.

Perde anchePedrosa ma nel suo silente tentativo di recupero conserva una dignità rispettabilissima. Viene da una lunga serie di guai che l’avevano scaraventato in un’ombra clamorosa, date le aspettative riposte in lui, data l’evoluzione del connazionale Lorenzo. Non si è rimesso in piena luce ma sta dando segnali visibilissimi. E, alla fine, pur dentro un’altra stagione critica, sta conservando buona parte del proprio patrimonio e la possibilità di offrire una nuova scommessa su se stesso. Chi pare in grave imbarazzo, invece, è Stoner.

Puntava ad essere il primo di due, a vincere la “bella” con Valentino. Rischia di finire quarto di quattro, mostrando patimenti fisici che appaiono-senza scomodare il dott. Freud-innescati da un disagio psicologico.

E’ lui il più ferito tra gli sconfitti e servirà togliere di mezzo i tratti di questo disagio, non tanto per raddrizzare il presente quanto per ripristinare il futuro prossimo e remoto. Anche in questo senso Valentino serve come punto di riferimento perché l’attuale smalto offerto dal biondo è stato lucidato anche dentro tempi tutt’altro che felici. Ma forse è la vista di Lorenzo, così capace di sguazzare nei propri guai, a produrre un disagio aggiuntivo e insopportabile per Casey perdere la sfida con Rossi pare una regola universale ( sì, sì, arriverà Spies, come dicono gli irriducibili anti-Rossi, buon divertimento) mentre concedere il ruolo di successore ad un altro risulta ben meno digeribile. Ma questo è.

E si tratta di una sfida, a differenza di quella con Valentino, assai più incerta. A patto di affrontarla a tutta forza.

21 luglio 2009

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da www.sportmediaset.it

Modificato da Navarre75

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"Voglio restare alla Yamaha' date=' ma..."[/size']

Lorenzo:"Vorrei il potenziale di Rossi"

"Voglio restare alla Yamaha, ma non so se ha il potenziale per offrire le stesse cose a me e a Rossi". Jorge Lorenzo ha ancora molti dubbi sul suo futuro. Il pilota spagnolo è corteggiato da diversi team, con la Honda ufficiale in 'pole' per strapparlo alla Yamaha. "Non è una questione di soldi", precisa Lorenzo in un'intervista alla Bbc. "Si tratta di capire se la Yamaha mi vuole o se ci sono altri team che mi vogliono di più".

"Io credo che la Yamaha voglia che io rimanga, ma non so quanto lo vuole veramente". Finora Lorenzo è stato il principale rivale di Rossi in questa stagione. "Quando fai risultati e lotti al vertice tutti ti vogliono, in particolar modo quando il tuo contratto è in scadenza", è il pensiero di Lorenzo. "Ho ricevuto offerte da tutti i team. Non posso dire per quale motivo non ho raggiunto l'accordo con la Yamaha, ma per me continua a essere la prima opzione. Il nostro è un grande team, ma è una situazione complicata", continua lo spagnolo.

"Voglio restare per ragioni che vanno al di là del rispetto, si tratta di essere voluti. La Yamaha ha due piloti di grande talento, ma forse non ha il potenziale per offrire a tutti e due lo stesso". Domenica la MotoGp torna in pista a Donington. La situazione di Lorenzo non sarà risolta nei prossimi giorni: "Ci vorrà tempo, non bastano una o due settimane".

22 luglio 2009

da www.sportmediaset.it

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