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Il futuro del Motomondiale


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Moto2 – Il Team Aspar sarà in pista a Valencia con o senza Aprilia

Il Team Aspar attenderà ancora un po’ per capire se c’è la possibilità di rilevare il progetto Moto2 Aprilia ma ha già fatto capire chiaramente che sarà in pista il 9 e 10 dicembre a Valencia con o senza la moto veneta. La “missione” italiana di Gino Borsoi (ex pilota e ora direttore sportivo della squadra spagnola) non è andata a buon fine; l’ex pilota della ottavo di litro ha infatti visto la moto riportando a Martinez impressioni molto positive ma poi dai vertici dell’Aprilia non c’è stato nessun segnale. Ecco le parole del direttore sportivo Gino Borsoi così come riportate da “Lasprovincias”.

“Aspetteremo al più tardi oggi' date=' altrimenti cercheremo un’alternativa. Abbiamo due campioni del mondo e uno dei principali sponsor a cui dare una moto. Il tempo è poco in questo senso. Vorremmo comprare la moto, ma non abbiamo ancora parlato con i direttori di Aprilia. Se alla fine non si può correre con l’Aprilia, la più cosa più deplorevole è che abbiamo contratto con loro.”

Dalla telenovela Aspar-Aprilia dipende anche il futuro di Alex Debon, pilota che ha un contratto con la casa veneta e che al momento è senza una moto.

Dalle pagine di “Europa Press” ha detto la sua anche Julian Simon.

“Uno deve essere tranquillo perché la squadra Aspar è una squadra vincente, proveremo a prendere un Aprilia, se non sarà possibile, sarà un’altra moto. Vi posso assicurare, che cercheremo di avere un Aprilia, ma in questo casa non sarà chiamata logicamente Aprilia, non è compatibile avere telaio Aprilia e motori Honda.”

4 dicembre 2009

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da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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James Toseland: ”Non credo di aver fallito in MotoGP”

James Toseland alla fine della stagione 2009 ha lasciato “forzatamente” la MotoGP. Il centauro di Sheffield non ha infatti ottenuto i risultati sperati concludendo la stagione con 92 punti al quattordicesimo posto. Alla fine lui e Ben Spies (iridato Superbike 2009) si sono scambiati le moto' date=' infatti Spies è approdato in MotoGP sempre nel Team Tech3 mentre Toseland è andato in Superbike sempre con la Yamaha. Intervistato da Crash.net Toseland ha detto la sua avventura in MotoGP non è stata fallimentare, ecco comunque le sue parole.

“Non ho rimpianti – ha detto a Crash.net Radio – Mi è stata data la possibilità di “spostare” in avanti la mia carriera e di mettermi alla prova contro l’elite migliore del mondo. Come un bambino che cresce in questo gioco, mi sono sentito molto fortunato per avere l’opportunità di farlo. Il livello è molto alto e ci sono campioni del mondo di 125 o 250 o Superbike. Per entrare in MotoGP, devi diventare campione del mondo di qualcosa. Avevo tutto per far bene; Colin (Edwards) aveva il mio stesso materiale e tutti hanno visto di cosa ha fatto. Io non ho raggiunto il livello che avrei dovuto avere e con Ben Spies che stava facendo così bene in Superbike è successo di perdere il “lavoro”. C’è una ragione dietro, ovviamente, ma non credo sia una questione di talento, perché in qualifica nel mio primo GP (nel 2008) ho quasi fatto la pole e ho avuto nove sesti posti, cosa non da pocosu una moto satellite in MotoGP.”

[b']Toseland ha poi parlato del suo rapporto con Colin Edwards.

“La diatriba con Edwards era solo un’invenzione dei media. L’ingegnere che ha lavorato per lui voleva cambiare, e ci sono stati problemi tra lui e Colin, ma in realtà non vi era alcun problema tra me e Colin. Tutti hanno fatto un polverone nella stagione invernale, quando non si corre e i giornalisti devono riempire i giornali con qualcosa ma abbiamo rimesso a posto le cose abbastanza rapidamente.”

Toseland è poi tornato a parlare della stagione 2009

“Nel complesso è stato un anno difficile e abbiamo avuto qualche problema, ma ho davvero “goduto” la sfida. Ero sconvolto e deluso, perché sentivo che la sfida non era finita e volevo un’altra occasione, ma purtroppo le circostanze non lo hanno consentito. Certamente non ho fallito, ma la non consistenza di quest’anno mi è costata e alla fine siamo arrivati a questo punto.”

Il pilota Yamaha ha poi parlato delle differenze tra MotoGP e Superbike

“La differenza tra il modo di correre in MotoGP e World Superbike è abbastanza drammatica. La Superbike R1 è una moto di produzione, e, ovviamente, il prototipo MotoGP è in grado di fare molto di più in pista perché è costruita per questo. Il mondiale Superbike è una grande vetrina per le moto di serie, per mostrare ciò che possono fare in strada mentre i produttori delle MotoGP sono in grado di dimostrare esattamente ciò che si può costruire senza regole. Non si sa mai cosa potrebbe accadere in futuro, potrei ritornare alla MotoGP con alcune modifiche alle regole ma la mia nuova sfida è nel Mondiale Superbike il prossimo anno, e mi concentrerò su questo. Arrivare nel Team Campione del mondo è una grande prospettiva, e non vedo l’ora di iniziare.”

4 dicembre 2009

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La Honda ”avverte” Andrea Dovizioso

La stagione 2009 di Andrea Dovizioso' date=' la prima da ufficiale, non è stata certamente da ricordare. Il pilota forlivese del Team Honda Repsol vittoria di Donington a parte, non è mai riuscito a stabilire il giusto feeling con la sua RC212V del Team ufficiale HRC. La stagione si è conclusa con un sesto posto finale (160 punti), un po’ poco per un pilota ufficiale Repsol. Proprio per questo la casa giapponese ha avvertito il pilota italiano, da lui vuole risultati migliori.

Il Boss della Honda boss Shuhei Nakamoto ha così detto a MCN: “Abbiamo bisogno di qualcosa di più da lui. Sono un po’ deluso dai suoi risultati. Ha talento, ma lui non è stato in grado di utilizzarlo.”

5 dicembre 2009

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da F1 - F1grandprix.it

Modificato da Navarre75

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Valentino Rossi teme che le nuove regole 2010 influiscano sullo spettacolo

Valentino Rossi teme che taglio dei costi con relativa restrizione dei motori nel 2010 possa essere un danno per lo spettacolo. Come da nuovo regolamento infatti' date=' i piloti avranno solo 6 motori a disposizione durante la stagione e per “risparmiarli” durante le prove potrebbero rimanere fermi ai box causando un “danno” agli spettatori. La sua prima preoccupazione è che la Yamaha dovrà sacrificare le prestazioni per ottenere la durata, ecco le sue parole così come riportate da MCN.

“Forse l’anno prossimo un sacco di moto saranno ferme ai box per risparmiare il motore, e già adesso non ci sono tante moto che girano. E un grosso problema saranno anche le cadute. In una stagione “normale” si fanno un minimo di cinque stop. E quando si cade all’80% sul motore finiscono pietre o il gas rimane aperto. A volte si andrà più piano per non cadere. Il problema più grande è un incidente. Cadi e il gioco è finito e sarà molto difficile.”

4 dicembre 2009

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da F1 - F1grandprix.it

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MotoGP – Hector Barbera: ”Penso di poter fare molto bene”

Una delle piacevoli sorprese dei test di Valencia e successivamente di Jerez è stato il debutto di Hector Barbera sulla Ducati MotoGP del Team Aspar. Il pilota spagnolo si è infatti trovato a suo agio sia sull’asciutto che sul bagnato lasciando intendere che il 2010 potrebbe essere un anno positivo per l’ex pilota della quarto di litro. Di seguito il parere dello spagnolo che risponde a delle specifiche domande.

Dopo i primi due test' date=' quali sono state le principali differenze tecniche che hai trovato tra la MotoGP e 250?[/b']

“Non così quando si apre il gas e si usa il freno. In MotoGP il freno posteriore deve essere rilasciato prima perchè se sei inclinato non si può dare gas. È importante coordinare bene l’accelerazione e la frenata, per ottenere una buona sensazione con la moto. Con tanta potenza, se stai troppo piegato entra in azione il controllo di trazione e non esci bene dalle curve. Con queste moto si deve cercare di aprire prima il gas e non paga frenare più tardi. Credo che il segreto è quello di sollevare la moto velocemente.”

A livello elettronico, avete notato molta differenza rispetto alla due e mezzo? È davvero giustificato tutte le discussioni che genera?

“Francamente sì, l’elettronica è la spina dorsale dello sviluppo di una MotoGP, tutto dipende da essa. In ogni circuito, e in particolare ad ogni turno, si può fare una moto più dolce o più aggressiva, a seconda del vostro stile di guida o delle condizioni della pista. Credo che se si è capaci a sfruttare l’elettronica si può andare veloci, ma è complicato. Penso che queste moto senza l’elettronica sarebbero inguidabili.”

Che cosa ha significa per voi essere l’ultimo pilota a vincere a Valencia Cheste in una categoria che ha chiuso un’epoca?

“Da un lato è un grande orgoglio, tuttavia, non gli si da più importanza di quello che ha, perché sarebbe stato davvero bello vincere anche il campionato. È mancata un po’ di precisione per realizzarlo. In questo momento, apprezzo di più la mia nuova fase in MotoGP. L’anno prossimo sarà uno dei più importanti della mia carriera. La mia vittoria a Cheste era bella e imponente, e segna la fine di un’epoca. Ora davanti a me vedo un “tempo” che può essere molto piacevole.”

Come va con “Aspar”?

“Stiamo facendo un ottimo lavoro. Tutti e due abbiamo un obiettivo comune, quello di poter far bene nella classe regina, lui come proprietario di un team e io come pilota. Stiamo per iniziare una nuova esperienza da zero. È essenziale il sostegno che stiamo ricevendo da Ducati, ed il feeling che c’è stato fin dall’inizio.”

Sia a Jerez che a Valencia, bagnato o asciutto, i tempi sono stati positivi, nulla da dire in proposito?

“Credo che a Valencia l’ultimo giorno avrei potuto far meglio, ma ero un po’ stanco, perché ho accumulato i km di un Gran Premio nei tre giorni di test. A Jerez non mi sono sentito subito a mio agio con la Ducati, poi, lentamente tutto era più familiare. Sul bagnato mi sono reso conto che le gomme hanno un grip enorme, e con l’asciutto ci ho messo un po’ ad adattarmi perché abbiamo provato molte cose. Ma eravamo soddisfatti, perché alla fine eravamo lì per questo. Sono molto felice perché i tempi sono migliorati di giorno in giorno e mi sembra di non aver ancora trovato il limite della Ducati. Questo significa che abbiamo ampi margini di miglioramento.”

Chiaramente non è logico porsi obiettivi perché è il tuo primo anno nella categoria, ma ora che hai guidato la Ducati, che cosa pensi?

“Penso di poter fare molto bene. Non voglio puntare ad una posizione oppure a obiettivi particolari, ma sono convinto che se riesco a divertirmi come sto facendo ora, saremo in grado di ottenere grandi risultati. In un primo momento, sento che questo sarà un grande anno e che tutto andrà bene. Non ho la pressione della stampa, ma visto come stanno andando le cose, forse potrei essere vicino al gruppo di testa in più di una gara.”

Come affronterai l’inverno?

“Devo ricaricare le batterie, vedo molte gare, e devo conoscere la classe regina. Inoltre, devo lavorare bene fisicamente, per ottenere una buona forma fisica e raggiungere i livelli massimi nella prima sessione di prove. Devo anche migliorare l’inglese, perché immagino che l’anno prossimo avrò più impegni. A Natale mi prenderò una settimana di riposo per stare con la famiglia, ma questo è tutto.”

Pensi di cambiare qualcosa del tuo allenamento?

“Gli sforzi fisici di una MotoGP sono significativamente più elevati, pertanto è necessario rafforzare le braccia e la parte superiore del corpo. Fino ad ora con le due e mezzo ho fatto un buon lavoro, ma devo prendere un po’ più di peso, migliorare la forza e la resistenza.”

Oltre al fatto meramente tecnico, cosa cambia in MotoGP rispetto all’ambiente della classe 250?

“Finora ho fatto solo due test, non molto. Ma è chiaro che la copertura mediatica è maggiore nella classe regina. Così devo migliorare con l’inglese, di sicuro da oggi farò molto di più. Ho notato che quando prima venivo chiamato una volta da un giornalista, ora mi chiamano in cinque. Devo abituarmi.”

Sei consapevole di essere il primo pilota valenciano dell’era MotoGP?

“Sì, naturalmente, da un lato è un onore, ma è comunque una responsabilità perché voglio portare la bandiera in alto. Poiché sono convinto che saranno gli anni più belli della mia carriera, sono consapevole che questo inverno devo prepararmi bene per un buon esordio.”

4 dicembre 2009

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Moto2 – Sergio Gadea a Valencia con la Kalex-Pons

Sergio Gadea correrà nel 2010 nella nuova categoria Moto2' date=' categoria che sostituisce la quarto di litro, andata in pensione a Valencia con Hiroshi Aoyama campione del mondo 2009. Gadea proverà per la prima volta la moto (Kalex Engineering) del Team Pons nei test di Valencia, in programma il 9 e 10 dicembre.

Secondo “Superdeporte” l’ex pilota del Team Aspar è in trattativa avanzata con Sito Pons e anche se non c’è ancora la firma farà comunque il test. Insieme a Gadea ci sarà un altro spagnolo, Hector Faubel sarà infatti in sella ad una FTR del Team Stop & Go che dopo aver saputo dei “no” dell’Aprilia alla nuova classe Moto2 ha “virato” sul progetto FTR.

4 dicembre 2009

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da F1 - F1grandprix.it

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Magny-Cours potrebbe ospitare un GP

Il circuito francese di Magny Cours potrebbe ospitate in futuro un Gran Premio della MotoGP. Lunedi' date=' come riporta “lejdc”, funzionari della Federazione Internazionale Motociclismo (FIM) hanno fatto visita al circuito per vedere se ci sono le necessarie garanzie per organizzare questo evento. Il circuito è impegnato fino al 2012 con il campionato Superbike ma la Dorna (società che gestisce i diritti del motomondiale) potrebbe anche spostare il GP da Le Mans a Magny-Cours.

I 70.000 spettatori della Superbike fanno gola anche alla Dorna e da qui potrebbe nascere l’idea di spostare il GP di Francia. Ricordiamo anche che tra la Dorna e la Infront MotorSports (società che gestisce il mondiale Superbike) è un momento delicato, infatti con la MotoGP che vorrebbe ritornare alla 1000 con motori quasi derivati dalla serie le tensioni rimangono alte.

3 dicembre 2009

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Moto2 – ADV Technology presenta un’anteprima della AT02

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ADV Advanced Technology di Monaco presenta un’anteprima della Moto2 AT02' date=' che la società di engineering monegasca ha sviluppato e realizzato per la nuova categoria della MotoGP e che scenderà in pista, nel prossimo MotoGP 2010, con il Team WTR S. Marino. Il primo pilota a salire in sella alla nuova moto a Valencia il 9 e 10 dicembre per i test di collaudo, sarà Alessandro Brannetti, 29 anni, residente a Porto Sant’Elpidio di Ancona, legato a Roberto Cevolini, presidente di ADV, da amicizia di vecchia data.

Il pilota marchigiano vanta al suo attivo un bellissimo campionato italiano SS600, che lo ha visto protagonista fino all’ultima gara. La moto, il cui telaio è stato studiato e realizzato dal più famoso artigiano telaista italiano Diego Golinelli di Imola, è stata poi ingegnerizzata da ADV in tutte le sue componenti tecniche con l’ausilio del Reverse Engineering e della Prototipazione Rapida, tecnologie fornite in collaborazione con CRP Technology, azienda leader nell’utilizzo di processi innovativi per settori ad alta prestazione.

Fondamentale nella Prototipazione Rapida è stato l’utilizzo di Windform, il materiale di CRP ritenuto il migliore per la tecnologia SLS, grazie alle sue caratteristiche meccaniche. Nello specifico il Windform ha affrontato in modo eccellente la complessità di dover raccordare il motore esistente Honda CBR600RR con il telaio prototipo, così come è stato fondamentale il suo impiego nell’ottimizzazione del flusso aereo dinamico interno ed esterno dell’aria. Altre applicazioni sono state condotte per ciò che riguarda il pattino catena integrale, il falso serbatoio, il coperchio air-box, la carena con il flusso d’aria sottopiastra e numerosi altri interventi di messa a punto del prodotto.

Le Moto2 AT02, dopo una prima fase di sgrezzatura del progetto nel suo insieme, saranno poste in vendita da ADV a partire dalla prossima primavera 2010. Il WTR S.Marino Team sarà invece il Team partner, che porterà in pista nel Moto Mondiale Velocità i prototipi Moto2 AT02.

[b']Scheda Tecnica Moto2 AT02:

Telaio delta box con regolazioni del offset +e-, regolazione lunghezza moto e forcellone inscatolato con pivot mobile up e down.

Presa d’aria centrale differenziata per servizio Air-Box e ausiliari con cruscotto 2D incorporato.

Raccordo presa d’aria /telaio air-box/ con montaggio e smontaggio facilitato per operazioni veloci in pista.

Serbatoio da 20 lt in alluminio.

Sospensioni anteriori TTX Ohlins TX25 pressurizzate con 130mm di escursione.

Sospensione Mono posteriore TTX con possibilità di regolare la precarica da parte del pilota direttamente sulla moto.

Motore CBR600RR elaborato dalla Oral Engineering, Inside Nicasil, da 130 CV al pignone autolimitato a 16.000 rpm.

Telemetria Record Data e cruscotto 2D.

Scarico in Titanio della MIVV appositamente studiato ed elaborato al banco prova.

Impianto Frenante Brembo con pompa ricavata dal pieno per l’anteriore e pinze a 4 pistoncini e 2 dischi da 290, dischi da 218 al posteriore con pinza a 2 pistoncini.

Possibilità di avere la pinza freno posteriore a 4 pistoncini.

Tubi idraulici di collegamento Frentubo in Carbonio.

Radiatore speciale Taleo Tecno Racing in un unico pezzo ricurvo con attacco scambiatore.

Cerchi ruota Marchesini in Magnesio a 10 razze da 17’

Pneumatici Dunlop da 195/65R17 al posteriore e 125/80R17 all’anteriore.

Press Office

4 dicembre 2009

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Ben Spies parla dei pneumatici Bridgestone e Schwantz critica la Suzuki

L’ottima gara di Valencia' date=' quella dove era wild-card MotoGP, ha “innescato” molti discorsi su quanto potrà fare nel 2010 Ben Spies in sella alla Yamaha M1 del Team Tech3. Il campione 2009 della Superbike ha impressionato soprattutto per la sua maturità e il suo rapido adattamento a moto e gomme. A proposito di gomme ecco le sue parole così come rilasciate a MCN.

“Ho solo bisogno di più giri con le nuove gomme. Quella sensazione di portarle in temperatura è andata sempre migliorando a Valencia. Ci vuole tempo e ogni volta che ho messo un nuovo setup sulla moto, ero più veloce, ma non come avrei voluto. Almeno so che posso migliorare. Trovare loro la giusta temperatura d’esercizio è la chiave e una volta che l’ho ottenuta ho avuto modo di girare più forte. Non è difficile, ma è differente, ed è una parte importante, perché devi riuscire a farlo se vuoi combattere con questi ragazzi e avere una chance. Ho solo bisogno di più fiducia con gli pneumatici.”

Di Ben Spies sempre a MCN ha parlato anche Kevin Schwantz, che non ha risparmiato qualche frecciatina alla Suzuki, rea di averlo fatto scappare troppo facilmente.

“Sono sicuro che Paul Denning (il Team manager Suzuki) è lì a “grattarsi” la testa per cercare di elaborare una lista di scuse. Ben è stato con la Suzuki da quando aveva 16 e non c’era nulla di realmente fatto per cercare di accoglierlo.”

8 dicembre 2009

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da F1 - F1grandprix.it

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