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Tutto Netbook (NonsoloEeePC)


nucarote

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Acer 8.9'', 8 GB SSD, 1 GB, webcam + winsoz Xp: all'ipercoop 179 euri:clap

le stanno tentando proprio tutte per obbligarmi a comprarlo:roll: :oops:

per caso quello vicino a casa mia aperto a natale?

(dove tu vai nei weekend :D)

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(John Fitzgerald Kennedy)

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L'Acer (quel modello) è in Svendita un po dappertutto ;) all'auchan l'ho visto lo scorso week-enda 169€ ma solo per Domenica 23 (non sono nuovi a super ribassi la domenica all'Auchan)

Sevono ripulire i magazzini visto che tra poco arrivano i nuovi Acer ;) se non ve ne frega nulla di CPU,grafica e hard disk potrebbe essere una buona occasione ;)

 

花は桜木人は武士

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A mio avviso, se non si hanno pretese particolari, è una bella occasione.

Anche perchè, come si diceva giorni fa, gli attuali netbook non hanno prestazioni nettamente superiori. Gira e rigira ancora oggi escono Netbook con Atom270 e Intel G945... quindi siamo sempre là. Semmai le differenze si trovano nei monitor, spesso a 10', e nelle batterie che garantiscono maggior durata.

Mio cognato ha quell'Acer... e devo dire che viaggia bene. Peccato per le SSD non proprio esaltanti... :roll: con Win XP non è proprio una scheggia, mentre con Linux è nettamente più veloce.

Non so se questo abbia SSD diverse rispetto a quello di mio cognato che è stato preso a settembre 2008.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Ricordiamoci che alla fine questi cosi hanno una linea di sviluppo molto simile ai cellulari per cui quanto più riesce ad offrire all'apperenza (schermo, design, 3.5G integrato e cazzi e mazzi vari) meglio è. Anche se poi alla fine il cuore HW/SW è bene o male sempre lo stesso.

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Finchè non cambia il chipset e non arrivano i nuovi Atom si continueranno a presentare doppioni su doppioni la cui unica differenza inizia davvero ad essere la testiera ad isola o la palstica diversa usata per lo chassis visto che anche per quanto riguarda lo storage sono tutti stati così miopi da buttarci su 160Gb e amen.

Le SSD lente sono solo un problema dell'Asus 900A e del 900SD (che condividono la stessa cacca di SSD) per gli altri si va abbastanza bene con sistemi Linux

 

花は桜木人は武士

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personalmente viste la non pretesa di prestazioni intendessi acquistarlo propenderei per l'8.9 perche piu' compatto.

utile la segnalazione della maggiore velocita' con linux:

in proposito volete ridere? la promozione inizialmente prevedeva 512 MB di ram e open office, poi corretta con 1 GB ram ma non open office:lol::lol::lol:

per caso quello vicino a casa mia aperto a natale?

(dove tu vai nei weekend :D)

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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qui urge una ulteriore puntualizzazione ;) :

pochi margini ->poca ricerca&sviluppo->ti becchi quello che c'e':

vale per tutti i mercati dal petrolio passando per le auto fino ad arrivare all' "high" tech.

Netbook, un grande «new business» o un grande problema per l'industria dei Pc?

di Gianni Rusconi

23 aprile 2009

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Il mercato dei pc bosnai continua a crescere nonostante la ma ai costruttori serve un modello di business che tuteli i margini.

Costituiranno, a detta di analisti vari, il 20% delle vendite totali di pc portatili nel 2009. Ma saranno una voce marginale nelle strategie di crescita dei principali vendor di computer o una componente importante del loro business? E ancora: rappresentano un rischio per i margini o sono una delle chiavi per risollevare bilanci afflitti dalla crisi economica?

Il fenomeno netbook ha superato la fase adolescenziale e diventando maturo si porta appresso inevitabili dubbi. Soprattutto per i produttori. Acer e Asus, fra questi, hanno sfruttato la popolarità fra gli utenti dei pc bonsai per aumentare – e sensibilmente – le rispettive quote di mercato negli Stati Uniti e in Europa in un momento di stagnazione evidente, fatta eccezione per il segmento consumer, della domanda di personal computer. Le vendite di Dell nel comparto domestico, per contro, non arrivano al 30% e la scarsa aggressività dimostrata dalla casa texana nei netbook non l'ha ovviamente aiutata a catturare nuovi utenti. La stessa Hp, che comanda la classifica del mercato pc a livello mondiale, nei pc bonsai è un outsider, dietro Samsung e Toshiba.

Margini a rischio?

I pc bonsai sono ormai una realtà molto significativa nell'economia dell'industria dei computer e su questo non ci sono dubbi. Quanto possano continuare a crescere in futuro è la vera domanda da porsi, a cui è però difficile dare risposta viste le tante variabili in gioco (il fattore prezzi, la crisi economica, la concorrenza dei portatili low cost, l'avvento di Windows 7). Se le stime degli analisti di DisplaySearch si riveleranno corrette, lo scenario che si potrebbe delineare a fine 2009 è il seguente: circa 25 milioni di netbook venduti su un totale di 133 milioni di computer mobili (poco meno del 20%, oggi siamo al 14%), in virtù di una crescita del 65% in volumi dei primi rispetto a un incremento limitato al 3% per i notebook tradizionali.

L'incidenza sulle vendite complessive di pc dovrebbe invece avvicinarsi al 10%. Un'opportunità di business per tutti i vendor dunque (solo Apple e Sony finora non hanno lanciato un loro netbook) che però va valutata in relazione ai margini di profitto. Lo sbilanciamento fra volumi di vendita e utili potrebbe infatti mettere in difficoltà più di un produttore considerando che la popolarità dei computer bonsai è ancora in fasce ascendente e la lotta per accaparrarsi le quote di mercato sempre più agguerrita. Il problema, di tutti, è che il prezzo medio di vendita dei netbook si sia ormai stabilizzato sui 399 euro (in Europa), con varie eccezioni che scendono fino a 299 euro, e oltre questo limite difficilmente la maggior parte dei consumatori è e sarà disposta a pagare.

Chi "rischia" di più?

Alcuni analisti sono quindi convinti che l'enorme successo commerciale degli ultra portatili creerà più problemi che vantaggi ai vendor direttamente interessati. Il raddoppio previsto delle vendite, dai circa 12 milioni del 2008 agli oltre 21 milioni del 2009 (dati Gartner), potrebbe in altri termini non compensare i danni generati dalla crisi e da errori strategici commessi da alcuni di questi. Asus, che detiene ben oltre il 50% del mercato dei pc bonsai, non è certo al riparo dai problemi causati dalla recessione che ha colpito il mondo delle tecnologie ma paradossalmente potrebbe essere Microsoft l'esempio più illustre. Il gigante di Redmond, che vanta ormai una quota nell'ordine dell'80% nei sistemi operativi per netbook, ha necessariamente limato i costi delle licenze del suo Windows Xp per rispondere in modo adeguato alla pressante domanda dei produttori e nel preparare il terreno per il lancio di Seven in versione netbook deve trovare il compromesso giusto per salvaguardare i margini e non appesantire i prezzi del prodotto all'utente finale.

Molto si discute, fra gli addetti ai lavori, anche sul ruolo che potrà giocare l'altra regina dell'universo dei mini computer, e cioè Intel. Le forti vendite del processore a basso voltaggio Atom, utilizzato nella quasi totalità dei mini pc, sta mettendo veramente a rischio come si vocifera le marginalità del colosso californiano, sottraendo spazi vitali ai componenti di fascia alta e a maggior rendimento? I vertici di Intel non si dicono preoccupati della questione e fanno notare, come molti produttori del resto, che netbook e notebook si posizionano su piani diversi e che solo parzialmente il successo dei primi possa ridurre la crescita percentuale dei sistemi portatili di più elevato valore. Il dubbio che la necessità di rispettare l'obbligo di potenziare le prestazioni della Cpu abbassandone i costi possa in qualche modo generare turbolenze non desiderate rimane.

La nuova rivoluzione del personal computer, sempre più mobile ed accessibile sotto il profilo dei costi, votato al verbo del Web 2.0 e ai servizi cloud, è in definitiva solo iniziata ed entro i prossimi 12 mesi se ne vedranno i primi effetti. I netbook, in questa evoluzione, avranno sicuramente un ruolo di primo piano, anche perchè, come dice Gartner, "avvicinano all'uso del pc nuove categorie di utenti".

23 aprile 2009

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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