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devo per forza vedere questo ..:D

"The trouble with the world is that the stupid are cocksure and the intelligent are full of doubt." -Bertrand Russell

  • 1 mese fa...
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L'agenzia del regista: "Gli organizzatori ci hanno detto che è amico dell'America"

La replica del presidente Rondi: "Non è vero, lo avevamo invitato noi"

Al premier non piace il film su Bush

il Festival di Roma rinuncia a Stone

di SILVIA BIZIO e FRANCO MONTINI

ROMA - No ad Oliver Stone e al suo film su George W. Bush. No, perché quella ricostruzione così "apocrifa" della vita politica del Presidente degli Stati Uniti non piace a Berlusconi, amico fraterno dell'America. Eccola qui in sintesi la "vera" storia del perché l'attesissimo, nuovo lavoro del regista americano non sarà al Festival di Roma, come invece più volte era stato anticipato dai giornali fino a poche settimane fa.

"Eravamo in trattativa con la manifestazione di Roma, ma la cosa è stata un po' strana - è la ricostruzione che fa Cristelle Dupont, dell'agenzia inglese Dda che si occupa della promozione del film di Stone - A un certo punto gli organizzatori ci hanno detto che il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi è un gran sostenitore del Presidente Bush e quindi non avrebbe gradito che un film come quello di Stone aprisse il festival".

Dennis Davidson, il capo di Londra dell'agenzia, che fino a quel momento aveva tenuto le trattative con il festival di Roma, è dunque tornato sui suoi passi e ha offerto il film al London Film Festival dove infatti il 23 farà la sua grande premiere. "Tuttavia a un certo punto da Roma devono aver cambiato idea", aggiunge Christelle Dupont, "ci hanno nuovamente richiesto il film, ma ormai era troppo tardi, Londra se l'era già accaparrato. Peccato perché noi al Festival di Roma ci tenevamo, era una ribalta importante, anche perché non c'era ancora il distributore italiano. Ma ormai con Londra era cosa fatta".

Di tutt'altro tenore la versione che ne dà Gianluigi Rondi, il presidente della Fondazione alla guida del Festival, designato quest'anno dal sindaco Alemanno al posto di Goffredo Bettini dimissionario quando cambiò il colore della giunta capitolina. "Il festival di Roma non ha mai interrotto i contatti con la produzione di 'W' - dice Rondi - Anzi io stesso, poco prima dell'inizio della Mostra di Venezia, ho firmato una lettera ufficiale di invito per il film. La produzione ha cortesemente risposto di non poter accettare il nostro invito, senza per altro fornire spiegazioni. Come ho potuto poi constare, "W" ha evidentemente preferito partecipare Festival di Londra".

La rinuncia romana al film di Bush, porterà certamente nuove discussioni anche perché arriva proprio nel giorno di altre polemiche accese attorno al festival sulla presenza nel cartellone del film "Il sangue dei vinti", tratto dal libro di Giampaolo Pansa che racconta i delitti perpetrati dai partigiani dopo la fine della Resistenza. In questo caso a gettare benzina sul fuoco è stato ieri l'assessore alla Cultura del Comune di Roma Umberto Croppi, il quale, commentando la decisione di selezionare Soavi, ha affermato: "Chi ora gestisce in ogni sua articolazione il Festival deve avere ben chiara in mente la maggioranza politica che governa Roma", salvo poi smentirsi e dire che era stato male interpretato dai giornalisti.

Un'uscita che ha suscitato l'immediata reazione di Giulia Rodano, assessore alla Cultura della Regione Lazio ("Un frasario da Minculpop"), e dei presidenti degli altri due organismi pubblici, Regione e Provincia, che col Comune, partecipano alla Fondazione Cinema per Roma promotrice del Festival. "Le dichiarazioni di Croppi - hanno voluto affermare in una nota congiunta Piero Marrazzo e Nicola Zingaretti - che alludono ad una sottomissione del Festival ai voleri di una maggioranza politica, sono gravissime. La cultura e le istituzioni non devono mai rispondere a nessuna maggioranza politica. Il Comune non è l'unica istituzione che promuove l'iniziativa. La Regione e la Provincia di Roma si fanno garanti dell'assoluta autonomia e libertà del consiglio d'amministrazione presieduto in forma autorevole da Gian Luigi Rondi.

Questa autonomia del Festival è stata uno degli elementi di forza di un evento culturale, che, in soli due anni, ha conquistato attenzione prestigio in tutto il mondo". Marrazzo e Zingaretti concludono affermando che, in mancanza di un chiarimento, Regione e Provincia possano decidere di interrompere la loro collaborazione con il Festival. Una posizione molta forte che ha in qualche modo costretto l'assessore Croppi ad una sorta di retromarcia, così espressa: "Avevo detto che la maggioranza capitolina ha una certa sensibilità sul tema affrontato dal film di Soavi, ma ciò non comporta alcuna influenza, tanto più che il commento era stato fatto dopo la scelta di inserire nel cartellone del Festival 'Il sangue dei vinti e non prima'".

Tutto chiarito, dunque? La pensa in questo modo Gian Luigi Rondi che nella sua veste di presidente tende a smorzare le polemiche, "né d'altra parte - aggiunge - né io, né i miei direttori abbiamo mai ricevuto pressioni o indicazioni per scegliere questo o quel film. Stiamo lavorando con molta serenità e continueremo a farlo".

(13 settembre 2008)

Al premier non piace il film su Bush il Festival di Roma rinuncia a Stone - Spettacoli & Cultura - Repubblica.it

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ma la scaletta della Festa del Cinema di Roma (ma si chiama ancora così?) si sa?

perchè non mi sembra che sia stato detto nulla, eppure dovrebbe essere imminente...

cmq che dire...una grandissima occasione persa...molto gravi le dichiarazioni dell'assessore, come molto gravi le intromissioni politiche in un evento che dovrebbe restarne fuori...ma come si sà in Italia non vi è "libertà di stampa" quindi di che ci stupiamo?....

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bettini è stato il primo ad esser cacciato dopo la vittoria di alemanno, è davvero un peccato perchè il film di Stone avrebbe equilibrato la rosa di film, tra cui spicca la trasposizione di "il sangue dei vinti"

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Inviato

Non disapprovo certi film, se fatti con criterio.

Solo che mi stupisce come CERTI FILM escano sempre poco prima delle elezioni.

Trovo curiose queste coincidenze.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Non disapprovo certi film, se fatti con criterio.

Solo che mi stupisce come CERTI FILM escano sempre poco prima delle elezioni.

Trovo curiose queste coincidenze.

ovvio che lo facciano apposta. penso che in conferenza stampa lo dichiarino apertamente...

Inviato

Stone non è nuovo a ritratti biografici, vedi ad esempio il suo documentario su Castro. E' normale che la distribuzione cavalchi le elezioni, ma credo sia un calcolo economico più che politico. Calcola anche che in America la campagna elettorale dura due anni su quattro di mandato!

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Non disapprovo certi film, se fatti con criterio.

Solo che mi stupisce come CERTI FILM escano sempre poco prima delle elezioni.

Trovo curiose queste coincidenze.

Allora ti dovrebbe stupire che l'ultimo "capolavoro" di Moore verrà distribuito gratuitamente :lol: online

 

花は桜木人は武士

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