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Il Tas boccia la Fifa sugli obblighi olimpici.


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Inviato

Pechino: il Tas boccia la Fifa

Club non obbligati a mandare giocatori

Le società di calcio possono trattenere i calciatori Under 23 e non sono tenute a cedere i loro tesserati alle Nazionali che partecipano al torneo olimpico di Pechino 2008. Lo ha stabilito il Tribunale d'arbitrato sportivo (Tas) che ha accolto i ricorsi presentati da Barcellona' date=' Werder Brema e Schalke 04. Le 3 società si erano rivolte al Tas per protestare contro la convocazione di 3 giocatori: [b']Leo Messi, Diego e Rafinha.

Il Barcellona, dopo un lungo braccio di ferro, ha infatti lasciato partire l'argentino Leo Messi. In precedenza, Werber Brema e Schalke avevano assistito alla partenza dei brasiliani Diego e Rafinha. I club hanno ripetutamente evidenziato che il torneo olimpico maschile non fa parte del calendario internazionale stilato dalla Fifa.

Nonostante questo, però, lo scorso 30 luglio, la federcalcio mondiale ha ribadito l'obbligo di liberare gli Under 23 in vista delle Olimpiadi. Oggi la bocciatura con la sentenza che recita ''le società di calcio non hanno alcun obbligo di concedere i giocatori alle Nazionali olimpiche'', come invece sostenuto dalla Fifa.

Il Tas ha però esortato le parti ''a trovare una soluzione ragionevole alla vigilia dell'inizio del torneo olimpico di calcio''.

Blatter: "Lasciateli andare"

La Fifa è "sorpresa e dispiaciuta" per la decisione del Tas. Lo ha detto Joseph Blatter, prima di lanciare un invito alle squadre: "Lasciate andare i giocatori alle Olimpiadi. Sarebbe un atto di solidarietà in perfetta armonia con lo spirito olimpico. Sarebbe splendido per i giocatori, i tifosi e per il gioco stesso", ha aggiunto il presidente della Federcalcio in un messaggio spedito ai tre club che adesso, se vorranno, potranno richiamare Rafinha, Messi e Diego. "L'opinione della Fifa non è cambiata - ha sottolineato Blatter -. Il torneo olimpico è un'occasione unica per i giocatori e mi dispiace che il Tas non abbia preso in considerazione questo spirito olimpico".

Il ct dell'Argentina: "Messi gioca con noi"

"La sentenza del Tas? Messi mi ha detto che intende rimanere qui con noi, e lo farò giocare contro la Costa d'Avorio". Lo ha detto il ct dell'Olimpica dell'Argentina, Sergio Batista. Mentre il Brasile non sa ancora come regolarsi per Diego e Rafinha, l'Argentina decide di andare comunque al "braccio di ferro". "Io non voglio intromettermi in questioni legali - ha detto ancora Batista - però so una cosa: Messi continuerà a giocare con noi finché l'Argentina rimarrà in lizza nel torneo di calcio delle Olimpiadi".

6 agosto 2008

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato

Messi resta ai Giochi

Il Barça dà il via libera

Nonostante il Tas abbia dato ragione ai blaugrana' date=' l'argentino rimarrà a Pechino col benestare del club e alle 13.45 sarà in campo contro la Costa d'Avorio. In cambio, sul giocatore verrà stipulata una polizza assicurativa che tuteli il Barcellona e in futuro le sue convocazioni saranno centellinate[/size']

PECHINO (Cina), 7 agosto 2008 - Lionel Messi giocherà il torneo olimpico di calcio a partire dal match di questa sera (le 13.45 in Italia) contro la Costa d’Avorio. Il Barcellona ha già dato un informale via libera, che verrà ufficializzato nelle prossime ore, quando la federazione argentina avrà acconsentito alle due condizioni poste dal club catalano per rinunciare ad avvalersi della sentenza del Tas. La prima - ovvia - è l’accensione di una robusta polizza assicurativa che tuteli il Barça in caso di infortunio; la seconda - più sottile - è il riconoscimento da parte degli argentini di essere debitori di un grosso favore, da ricambiare centellinando in futuro le convocazioni di Messi. A naso, okay alle partite ufficiali ma limitazioni alle insulse amichevoli anche se organizzate in date Fifa.

DODICI FUSI ORARI - La lunga giornata del vertice catalano - il presidente Laporta, il diesse Beguiristain e l’allenatore Guardiola - è stata molto complicata dalle differenze di fuso orario: ieri il Barça era ancora a New York per l’ultima amichevole della tourneé americana (6-2 ai Red Bulls, due gol di Eto’o la cui conferma a questo punto è scontata), dodici ore indietro al suo fuoriclasse, di stanza a Shanghai per la vigilia del debutto. Prima di ufficializzare l’accordo raggiunto il Barcellona aspetta anche un colloquio telefonico tra Guardiola e Messi: nei giorni scorsi il nuovo tecnico catalano era stato il più deciso sostenitore del diritto di Leo a decidere cosa fare, mentre Beguiristain propendeva per la soluzione "militare" di richiamarlo a Barcellona almeno per il preliminare d’andata di Champions (mercoledì al Camp Nou arriva il Wisla Cracovia). Facile che il piano del presidente Laporta per il nuovo Barça consista nella creazione di un asse solidissimo tra Guardiola e Messi, suggellato da un debito di riconoscenza del campione.

dal nostro inviato

Paolo Condò

da La Gazzetta dello Sport: foto e video di calcio, formula 1, ciclismo, motomondiale

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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