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La Aguero lascia Pechino.


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Inviato

La madre è in ospedale

La Aguero torna a Cuba

L'opposto della Nazionale azzurra di volley tornerà stasera nell'isola' date=' dove manca dal 2001, per assistere la mamma, ricoverata in condizioni preoccupanti. Un brutto colpo per le ragazze di Barbolini [/size']

PECHINO (Cina), 6 agosto 2008 - Taismary Aguero lascia il Villagigo Olimpico e torna a Cuba. L'opposta della Nazionale partirà questa sera stessa per raggiungere la mamma Dulce Fedora, in condizioni preoccupanti all'ospedale di Yaguajay, nella provincia di Sancti Spiritus. La Aguero torna a Cuba per la prima volta dopo l'estate 2001, l'anno in cui lasciò la Nazionale caraibica per vivere in Italia. In possesso di un passaporto italiano (è in Italia dal 2001 e ha sposato un ragazzo di Perugia), l'azzurra tornerebbe a Pechino per gli eventuali quarti di finale. "La nostra atleta - ha spiegato Pagnozzi a proposito della partenza per Cuba della pallavolista azzurra Aguero - ha espresso il desiderio di raggiungere Cuba per essere vicina alla madre morente".

PERUGINA - La Aguero ha esordito con la maglia azzurra nell'estate del 2007 e in autunno ha vinto l'oro Europeo. Nel curriculum ha già due ori olimpici vinti con Cuba (nel 1996 e 2000), si è qualificata per l'Olimpiade con l'Italia grazie al successo nella coppa del Mondo 2007. Le ragazze di Barbolini esordiranno sabato alle 10 (le 4 di mattina in Italia) contro la Russia campione del mondo.

dal nostro inviato

Marisa Poli

da La Gazzetta dello Sport: foto e video di calcio, formula 1, ciclismo, motomondiale

Ovvio rispetto per la grave situazione sanitaria della madre di Tay, indimenticata fuoriclasse di molti successi della Sirio pallavolo Perugia.

Speriamo in ogni caso che la sua assenza non si faccia sentire troppo in questo torneo olimpico.

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato

Aguero bloccata a Bonn

Cuba le nega il visto

La pallavolista è bloccata da due giorni in Germania perché il paese caraibico non le concede il visto' date=' nonostante il pressing del governo italiano e le condizioni di salute della madre[/size']

PECHINO (Cina), 8 agosto 2008 - Non è finito il calvario di Tai Aguero, la campionessa italo-cubana che ha lasciato il Villaggio olimpico per cercare di raggiungere Cuba dove la mamma è in fin di vita.

BONN - Da più di un giorno Tai si trova a Bonn dove spera di avere un visto per tornare nel suo Paese natale per riabbracciare la mamma Dulce Fedora. Per ottenerlo Aguero non è scesa in campo da sola, ci hanno provato sia il governo italiano, sia il Coni e naturalmente la federazione pallavolo.

CUBA DICE NO - Ma finora tutti i tentativi sono stati vani: Cuba si è irrigidita non può dimenticare che proprio Tai Aguero fu la prima di una serie di "fuggiaschi" (o disertori come li chiamano loro) che scelsero l’Italia per cominciare una nuova vita, abbandonando la Nazionale caraibica. Ora neppure di fronte al dramma umano sembrano disposti a tornare indietro e ad aprire le porte dell’Isola di Fidel Castro a Tai Aguero, che teme di non poter riabbracciare mai più la mamma.

MARITO - A Cuba ha mandato il marito, Alessio Botteghi, che la tiene costantemente aggiornata, ma questo per lei non può bastare. Nella sua mente è troppo vivo ancora il ricordo di quello che ha vissuto due anni fa, quando le venne negato il permesso per rivedere il papà gravemente malato. Oggi sembra destinata a dover rivivere quei tragici e dolorosi momenti, per di più in un albergo di Bonn, lontana da tutti gli affetti più cari, mentre la sua nuova nazionale (quella italiana incomincia il torneo olimpico contro la Russia). La ragione di stato (e quello che ha comportato per Cuba la fuga di Tai) sembra prevalere sull’umanità.

dal nostro inviato

Gianluca Pasini

da La Gazzetta dello Sport: foto e video di calcio, formula 1, ciclismo, motomondiale

Un solo commento: assurdo che ad una persona venga negato il diritto di vedere un genitore che sta moredo.

Già lo scorso anno Cuba aveva negato a Tai il diritto di partecipare alle esequie del padre. :-((

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

Inviato

Aguero: la madre è morta

Il visto arriva troppo tardi

La pallavolista è rientrata a Pechino dopo essere rimasta bloccata in Germania per due giorni. Poi è arrivato l'ok del governo cubano' date=' ma anche la tragica notizia dall'Avana proprio quando era sull'aereo per l'Europa. Ora è al villaggio olimpico con le compagne[/size']

PECHINO (Cina), 9 agosto – Una tragedia crudele, un copione perverso come neanche le sceneggiature più spregiudicate oserebbero immaginare. La madre di Tai Aguero, la giocatrice italo-cubana, vittima di una tragedia personale e di un’odissea che l'hanno sballottata da un capo all’altro di due continenti, è morta a Cuba pochi minuti dopo che la giocatrice aveva ritrovato le speranze di poter riabbracciare in tempo la madre, Dulce Fedora. La pallavolista azzurra, che era arrivata a Pechino alle 6.30 locali (poco dopo mezzanotte in Italia), è stata raggiunta dalla terribile notizia che la madre era mancata alle 13.20, quando era già sull’aereo che doveva riportarla a Roma (dove avrebbe dovuto ritirare il visto per L’Avana). E' stato il marito di Tai, Alessio, a informare la bicampionessa olimpica (con Cuba), ultima di quattro figli, fuggita dall'Isla sette anni fa durante un raduno in Svizzera.

ALBA CONVULSA - E’ stata un’alba convulsa, qui in Cina. La Aguero è arrivata a Pechino questa mattina, proveniente da Francoforte. Sbarcata dall’aereo, la giocatrice, punto di forza della nazionale azzurra di pallavolo, ha trovato un sms dei diplomatici cubani di stanza a Bonn, cui si era rivolta per avere il lasciapassare per rientrare sull’isola. Dalla disperazione per non poter riabbracciare la madre morente, alla nuova speranza e alla ricerca frenetica del primo volo per l’Europa. E proprio quando era già pronta all’ellenesimo decollo, per il terzo viaggio intercontinentale in poco più di 48 ore, l'ultima coltellata al cuore. Ora Tai è al Villaggio olimpico, sotto choc, protetta dall’affetto delle compagne dell’Italvolley, che oggi hanno esordito battendo 3-1 la Russia. La dedica è scontata, ma questa volta Gioli e le altre dell’Italvolley avrebbero preferito perdere.

dai nostri inviati

Marco Nicolucci

Gianluca Pasini

da La Gazzetta dello Sport: foto e video di calcio, formula 1, ciclismo, motomondiale

Ed è finita come ci si poteva attendere... :-((

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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