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Urbanistica Lagunare Veneta


J-Gian

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Io lascerei perennemente la gru.... fa molto Cape Canaveral.... :) :) :)

PS: oggi ho contato 3 gradini crepati sul ponte. Non so quanti siano già stati sostituiti.

Grazie Calatrava.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Negli ultimi anni stanno cementificando Jesolo in ogni metro quadrato libero :(r, le lobby del cemento sono molto influenti... Di questo passo tra 10 anni vedremo i grattacieli sulle barene della Laguna di Venezia e sulle paludi della Brussa :(r:(r

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Minchia ing. ma che vi insegnano a squola?:mrgreen:

si chiama acciaio cor-ten. E' roba vecchia di decenni ma che adesso è tornata di moda.

Mi pare che i guard rail sull'a-qualcosa che porta in trentino da verona siano fatti così. E non li trovo nemmeno male. Anzi

:

Se leggi sopra il cor-ten l'ho citato ;) lo conosco benissimo,sta tornando di moda ok ma sopratutto è un grnadissimo materiale sopratutto dalle nostre parti ;)

Il problema è che almeno a Piacenza NON hanno usato il cor-ten ma ferro :lol: ed è stato ammesso senza problemi dai "progettisti"

Libero di non crederci ma è così ;)

 

花は桜木人は武士

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mah.. sarà acciaio strutturale roba tipo fe 360 o 430.. , sinceramente mi sembra una minchiata.. innanzi tutto quando lo tocchi ti rimane l'olio in mano, arrugginisce in maniera merdosa (per parti, di solito sugli spigoli e sui pieghi..) e fa veramente schifo.

Non riesco a capire perchè fare lavori di merda quando il vantaggio economico è ridottissimo..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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si chiama acciaio cor-ten. E' roba vecchia di decenni ma che adesso è tornata di moda.
Non dico quello dei guardrail, ma quello usato a Jesolo e soprattutto quello dei comignoli non sono così sicuro sia cor-ten, imho è proprio ferraccio.

In ogni caso fa proprio schifissimo, sembra roba del 3° mondo! :(((

Io lascerei perennemente la gru.... fa molto Cape Canaveral.... :) :) :)

Vero! :) L'hanno già tolta per non confondersi infatti... :D
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Urca che topic mi sono perso! :shock:

Adesso dico le mie sul Calatrava Bridge :lol: da fedele utilizzatore due volte al dì.

Diciamo innanzitutto che io sono un fedele sostenitore del Passo Venezia.

Quella particolare camminata che impara solo chi "usa" Venezia, che prevede:

- costante velocità smodata

- dribbling assassini di chiunque vada più lento

- sorpassi che spingono contro il muro chi viene incontro

- sfruttamento di ogni centimetro libero

- tallonamento costante dei più lenti, insulti e sbuffi per farli spostare

- tagli di strada

- spallate alle vecchie col carrellino

- ponti percorsi due scalini alla volta, discesa di corsa con sfruttamento dell'abbrivio

- l'unico che devi temere è il tiratore di carrello, in quanto sai bene che è l'unico più pazzo di te e che nella sfida a chi si sposta per ultimo perderesti inesorabilmente :lol:

Insomma, prendete tutti quei comportamenti che in auto sono pericolosi e aggressivi e che sarebbe follia applicare, e applicateli al camminare tra la folla in spazi ristretti :D

Gli obiettivi finali sono due:

- mantenere una velocità media più alta possibile, per dimostrare che Venezia si usa anche per scopi diversi dal cazzeggiare

- sottilmente, dimostrare ai più lenti che stanno rompendo il cazzo con il loro rallentare il traffico :§

Parte 1: la felicità per la presenza del ponte.

Ho fatto un annetto di -infruttuosa- università a Venezia prima dell'apertura del Calatrava's, con percorso standard piazzale Roma - San Giobbe (Cannaregio).

Ci sono rientrato quest'anno, scoprendo ed utilizzando la novità.

Il percorso precedente vedeva, tipicamente, il giro sulla sponda opposta alla stazione, con salto sugli Scalzi e via dritto per le laterali di Lista di Spagna.

Oltre agli Scalzi, per Piazzale Roma - Stazione erano obbligatori almeno altri due ponti; e si conti che quello degli Scalzi è un ponte infame per ripidità, passo di percorrenza e affollamento.

Criticità di tale percoso:

- come detto, ponti inutili, che sono una rottura

- enorme volume di traffico concentrato sulla stessa lingua di terra Papadopoli - Scalzi, a composizione eterogenea (elevata percentuale di turisti), passaggi a sezione fortemente variabile (coda), elevata concentrazione di negozi e ristoranti (casino)

- pauroso incrocio di flussi alla base degli Scalzi: Scalzi - Cannaregio vs. Stazione - Lista di Spagna vs. Scalzi - Stazione vs. Scalzi - Lista di Spagna

- troppi turisti a far foto sugli Scalzi (è la prima visione davvero panoramica entrando in città).

Ergo, non posso che essere felicissimo dell'esistenza del ponte nuovo, in quanto mi ha risolto un bel problema di trasporto:

- meno ponti

- volume di traffico più specifico, con sponda specializzata turisti vs. cittadini, col volume "veloce" disposto su percorso più breve, più ampio e a sezione costante, con percorso privo di qualsiasi attività ai lati

- flussi che si risolvono in gran parte sul piazzale della stazione, e il "corretto tracciato" è lineare: Roma - Costituzione - Stazione - Spagna

- pochi che fan foto sul ponte nuovo (e con buon motivo :lol:)

Parte seconda: come si usa il ponte di Calatrava

Dal punto di vista del Passista Venezia, ovviamente :)

Primo grande vantaggio del ponte è l'effettiva minore altezza a partire dalle sponde, con la scusa che queste sono molto più in alto della media veneziana.

Il Passo Venezia può essere applicato già appena il piede si posa fuori dall'autobus, in quanto gli spazi lo permettono. Piccolo casino dovuto ai cazzo di bidoni posti ai lati del ponte (ma se si è di fretta si passa in mezzo con un'acrobazia...).

Sul ponte. Gli scalini allungati sembrerebbero una fregatura, a prima vista. Effettivamente, percorso con camminata normale, la spaziatura 1,5 fa proprio schifo: troppo per farne due in un colpo e troppo poco e troppo bassi per tenere una pedata costante.

Soluzione, valida solo se si hanno le game lughe a sufficienza: scalini a due a due, in salita, raggiungendo una velocità assurda, il tutto dribblando lateralmente TUTTI. Con un po' di sforzo, sono fattibili con un passo solo anche gli ultimi "scaloni" lunghi.

La discesa è la vera follia, perché scendere gli scalini due alla volta è una cosa pericolosa e fuori di senno; quindi la si fa :mrgreen:

Io non peso poco, mi muovo bene ma ho una certa panz... massa :D, quindi io che scendo due scalini alla volta faccio tremare l'intera struttura :lol: ed è tutto fatto al limite, perché l'estensione massima del mio passo coincide col passo degli scalini: il piede va a cadere (alla cieca) giusto un centimetro più avanti del marmo bianco.

E se piove? Bel tema. A differenza di quanto si pensi, il famigerato vetro non è scivoloso, neppure con scarpe dalla suola scema. In salita lo si percorre normalmente.

In discesa... ci ho provato una volta, ma un brivido mi ha percorso le mutande :lol: e non l'ho mai più fatto... questo perché il vetro è lievemente inclinato verso l'esterno, e se in salita l'attrito gioca a tuo favore, in discesa è una scommessa col diavolo. Se per caso il piede pesta male, finisce o sul metallo (scivoloso) o sul marmo (peggio ancora) sei fottuto.

Ricordiamo un saggio detto veneziano che mi è stato insegnato recentemente: "piera bianca fa cueo nero". Quanto è vero! :§

In ogni caso, finito il ponte, si atterra su quella bella piattaforma allargata, sotto le colonne. Ottima se uno si deve fermare un attimo a recuperare gli oggetti che hanno perso l'assetto durante l'attraversamento forsennato del ponte (maglioni, iPod, lacci delle scarpe).

Pochi scalini di fattura normale (in discesa), o una bella rampa (in salita), ma da affrontare solo se si è valutata come abbastanza vuota.

Poi, il piazzalone della stazione, dove si dribbla tutto con facilità, e poi il tugurio alla base degli Scalzi, dove ci si può arrogare la precedenza e passare dritti sui piedi a tutti.

Parte terza: si poteva fare diversamente?

Risposta: certo che sì, e anche molto meglio.

Per quanto io abbia trovato il mio metodo per (per)correrlo, è più che evidente che il disegno dell'intera scalinata è schizofrenico.

1) gli scalini bassi e lunghi sono un'inculata

2) gli scalini lunghi e bassi sulla sommità sono una mezza inculata

3) lo scalino mancato a metà percorso è una follia totale

Il punto (1) perché non si riesce mai a trovare un passo continuo, sembra di muoversi nell'erba alta, si fa fatica e non si va avanti...

Il punto (2) perché rompono la continuità di chi il passo l'ha trovato.

Il punto (3) perché è un vero pericolo. Disegnare una fila di scalini, di cui uno finto ma non ti faccio capire quale sia mettendo un bordo uguale agli altri, è veramente da bastardi.

Basti dire che anche io, che posso dirmi esperto, l'altro giorno ci sono caduto: l'occhio stava seguendo la manovra di un vaporetto, e TAC! ho tentato di scendere lo scalino che non c'è :roll:

Inoltre, come ho detto, il vetro offre un attrito decente. Ma sul bagnato chi si fida? Uno scalino di vetro (potenzialmente scivoloso), metallo (sicuramente scivoloso) e bordo in marmo bianco (vedi il detto sopra riportato).

Chiaro che uno preferisca i tradizionali e sicuri masegni. Cioé, abbiamo fatto un ponte largo un chilometro per usarne un metro.

Dal punto di vista del design di qualsiasi cosa non siano gli scalini non mi lamento, a me piace, le "spalle" sono belle, i vetri di paratia pure, le zone di sbarco sono ben fatte.

Ma sono sicuro che gli scalini potevano esserere "scalati" sicuramente meglio di così.

Nota a margine. Ier l'altro, per pura nostalgia e tempo da perdere, mi sono trovato a ripercorrere gli Scalzi.

Il responso a posteriori è: che schifo. Quel ponte mica brilla per disegno ben fatto... il pianerottolo ogni tre scalini è forse ancor più incasinante e pericoloso, e la famigerata pietra bianca è ancora più ampia.

Non a caso ricordo che, quando lo percorrevo con regolarità, sistematicamente trovavo oggetti persi da gente costretta a traballarci sopra... una volta ho rimediato due scatole gialle delle Poste, nuove, ancora appiattite... una l'ho usata, l'altra dovrei ancora averla.

E una mattina di pioggia l'ho anche visto uno che era caduto, ed era caduto anche male: scivolato coi piedi in avanti, aveva sbattuto la testa sullo spigolo dello scalino, era riverso senza sensi e c'era sangue sparso sul ponte... bella roba :(r

In conclusione.

Per il fatto che il ponte sia lì: 10+, lode e bacio accedemico.

Per come è progettato il ponte: 5, forse 5 1/2.

Per i materiali del ponte: 2--.

Piuttosto che meglio... era meglio farlo meglio.

In seguito si parlerà specificamente del Passo Venezia.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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cut

La questione Santiago Calatrava è molto molto semplice.

Detta in due parole: al buon Santiago, delle persone che attraversano i ponti che inventa, vivono gli spazi (?) che progetta, abitano le piazze che disegna...

...non gliene frega un cazzo.

Il suo è un semplice ipetrofismo strutturale dipinto di lirismi un po' posticci e ogni tanto eccessivi. Esteticamente funziona, ma il linguaggio ormai è trito e ritrito quindi personalmente non lo salvo manco in quel caso. Diciamo che è un buon strutturista (anche se ho visto delle notevoli pezze messe in giro per risolvere questioni dell'ultimo minuto, che francamente...), l'Architettura è altra cosa.

Modificato da Ares

Se parli con Dio, sei religioso.

Se ti risponde pure... sei psicotico!

http://www.flickr.com/photos/valentinodanilo/

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Allora ieri sera sono stato di nuovo a Cape Canaveral... Ehm partdon, a Jesolo :)

Quelle torri sono una tamarrata assurda! :lol: In pratica le cappelle, cioè le punte dei 2 razzi-vettore, hanno alcuni anelli luminosi che sfumano in diversi colorazioni, mentre la finestratura del "razzo" rimane sempre illuminata... Insomma al buio sembrano davvero degli AAres V... :)

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Alla fine se riescono veramente a riqualificare Jesolo come previsto nei progetti, potrebbe anche piacermi... ;)

Il punto è che servirebbero anche nuove strade, per entrare ed uscire da Jesolo Lido il collo di bottiglia ormai è davvero troppo stretto, servirebbe una translagunare con tanto di ferrovia, qualcosa di simile al Ponte della Libertà che collega Venezia alla terraferma... Altre vie d'accesso non ce ne sono... :pen:

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