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Messaggi Raccomandati:

48 minuti fa, angeloben scrive:

 

Un po' come la mai nata Calibra B rispetto a Calibra originale...

 

 

Perdonami, non riesco a trovare le immagini della mai nata Calibra B. Le potresti ripostare? sono molto curioso, visto che la Calibra di Wayne Cherry è, dal mio punto di vista, uno dei coupè meglio riusciti in assoluto.

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Tigra B decisamente anonima , oserei dire scialba , la prima era particolare un'ottimo prodotto considerando il grande livello di carry over utilizzato 

la Twin Top forse non è stata un buco nell'acqua ma quasi , di calibra B non ne ho mai sentito parlare ma la Astra coupè nella forma del padiglione ne ricordava molto le forme , certo era di un settore inferiore , ma forse non erano in grado di competere con i coupè di classe superiore tirando fuori un'altra calibra anche prchè in quegli anni uscivano CLK e la Bmw serie 3 coupè

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5 ore fa, angeloben scrive:

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Toyota Avensis 2000 photos #6 on MotoImg.com

 

Ho subito pensato a lei per quei fari. Anche se sembrano leggermente differenti nel contorno, l'interno è talmente identico che mi chiedo se volessero usare componentistica OTS per la Tigra oppure non avessero i fari definitivi.

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8 ore fa, angeloben scrive:

Il filone di design sembra chiaramente collegato a quello di fine anni '90 di Vectra B, Astra G, e Corsa C (da cui ovviamente derivava), un periodo di transizione verso il nuovo linguaggio più rigido, angolare, duro e massiccio che arrivò subito dopo, con le varie Speedster, Vectra C, Meriva e Astra H, nonché proprio Tigra Twintop di Heuliez, che nei piani Opel evidentemente scalzò questa proposta interna.

 

Ho un paio di dubbi: essendo così camuffata, ha mai girato ufficialmente su strada? Non la ricordo in nessuna foto dell'epoca. 

Il passo, la maniglia porta e i cerchi sembrano quelli di Astra G, non è che questa volevano farla leggermente più grande e appunto su pianale Astra? 

Modificato da Renault

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Cita

Classiche a portata di click: Opel Classic presenta nuovi percorsi tematici virtuali

 
  • Ora online: “Concept e studi”, “I favolosi anni ’60” e “Vetture granturismo”
  • Il ricco patrimonio del brand: scopri le auto leggendarie e i classici Opel 24 ore su 24, 7 giorni su 7
  • Per tutti i gusti: un totale di otto percorsi tematici con mostre dal 1899 agli anni 2000

 

Rüsselsheim.  I modelli Opel sono emozionanti, efficienti, in gran parte già elettrificati  – e nel contempo la casa automobilistica di Rüsselsheim è ben consapevole del ricco patrimonio a disposizione del brand. Il nuovo frontale Opel Vizor, ispirato al frontale della leggendaria Opel Manta, ne è oggi la dimostrazione più evidente. Chi è interessato a saperne di più sui veicoli di oltre 160 anni di storia dell'azienda (tra cui ben 120 anni di tradizione automobilistica), può semplicemente andare online e fare clic sull’ampia collezioneOpel Classic. Questa serie di percorsi tematici sta diventando ancora più ampia. Ai percorsi virtuali a 360 gradi sono stati infatti aggiunti tre nuovi temi: “Concept e studi”, “Vetture granturismo” e “I favolosi anni ’60”.

“Da sempre, Opel coniuga innovazione e tradizione per sviluppare auto caratterizzate da tecnologie avanzate e, allo stesso tempo, capaci di suscitare emozioni. Con i tre nuovi percorsi virtuali, i visitatori possono ora immergersi ancora più a fondo nel mondo Opel. In questo modo, potranno conoscere molti fatti interessanti o addirittura alcuni ‘segreti’ ben custoditi su studi, auto sportive e auto d’epoca che sono diventate vere e proprie icone,” ha dichiarato Leif Rohwedder, Direttore di Opel Classic.

“Concept e studi”: futuristici, innovativi e talvolta un po’ folli

Prototipi, concept car e studi di design arricchiscono ogni collezione di auto d'epoca. In Opel, molti di questi veicoli contemporanei, per lo più unici, sono sopravvissuti. Tra questi vi sono i primi esemplari, come una replica accurata della Opel Kadett a due posti del 1938, sviluppata all’epoca con il nome in codice “Strolch”, e che può essere considerata l’antenata di tutti i modelli sportivi Kadett e Astra. Anche la Opel Experimental GT è leggendaria: lo studio di questa auto sportiva provocò grande clamore all’IAA del 1965 e fu la prima concept car realizzata da un costruttore tedesco. Altri punti salienti di questo percorso sono l'Opel Astra OPC X-treme da 326 kW/444 CV, dotata di carrozzeria in carbonio e porte ad ali di gabbiano, e la Opel GT X Experimental. Nel 2018, lo studio del SUV full-electric ha presentato per la prima volta il frontale “Vizor” utilizzato sugli attuali modelli Opel.

“Vetture granturismo”: finiture senza compromessi per massime prestazioni

Anche il percorso virtuale “Vetture granturismo” susciterà emozioni e farà scorrere l’adrenalina. Perché il patrimonio motoristico del marchio Opel è multiforme e ha una grande tradizione: già nel 1899, la prima vettura da corsa Opel apparve sulla griglia di partenza. Accanto alle vetture da rally, le vetture granturismo, allestite senza compromessi per ottenere le massime prestazioni, sono le più affascinanti. Leggende del mondo delle corse come la Opel Rekord C “Black Widow” o la Opel Kadett GSi 16V DTM, che hanno entusiasmato i fan sui circuiti a partire dal 1989, parlano da sole. Dal 2000 in poi, Opel ha partecipato al German Touring Car Masters con l’Opel Astra V8 Coupé appositamente sviluppata, conquistando immediatamente il secondo posto. Seguirono altre competizioni, come la leggendaria 24 ore del Nürburgring. In questa occasione, l’Opel Astra high-tech conquistò la vittoria assoluta nel 2003 e da allora è stata conservata nelle condizioni originali, inclusa la polvere derivata dalla pista e gli schizzi di champagne della cerimonia di vittoria.

“I favolosi anni ’60”: bellezza senza tempo e libertà personale

“I favolosi anni ’60” è un percorso che offre uno sguardo al passato un po' più rilassato, ma altrettanto affascinante. Cromature scintillanti, pneumatici bianchi, grandi vetrature: le vetture classiche di quest’epoca incarnano la bellezza senza tempo e la libertà personale. Le icone Opel del decennio di Woodstock, dello sbarco sulla Luna e della televisione a colori includono pezzi forti come la Opel Rekord P2 Coupé del 1962, soprannominata scherzosamente “Stivale da corsa” per il suo tetto corto e il posteriore lungo. Nel 1965, la classe di lusso Opel vide l’aggiunta di un nuovo modello, nella forma più elegante: La Opel Diplomat V8 Coupé, il veicolo più esclusivo della gamma di Rüsselsheim, fu prodotto dal carrozziere Karmann. La sua esclusività si riflette anche nei dati di produzione: Fino al 1967 ne furono realizzati solo 347 esemplari. La Opel Rekord B, presentata nello stesso anno, è altrettanto leggendaria: da un lato per il pionieristico motore “CIH”, dall’altro per uno dei suoi proprietari: Sepp Herberger, allenatore della squadra di calcio tedesca vincitrice della Coppa del Mondo del 1954, era un orgoglioso proprietario di questo modello Opel.

I percorsi tematici virtuali Opel Classic in sintesi:

  • Trasmissioni alternative
  • Gare di rally
  • I ruggenti anni ’20
  • Mobilità per milioni
  • 160 anni di Opel
  • Concept e studi                      novità
  • I favolosi anni ’60                   novità
  • Vetture granturismo               novità

 

... e qui puoi accedere al “santuario” della collezione Opel Classic.

 

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Concordo con le impressioni di Angelo riguardo Tigra B. Devo dire di essere rimasto un po' deluso nel vedere dopo tanto tempo il 3/4 posteriore (posto che a mio parere non c'è da focalizzarsi sui fanali posteriori perchè o non sono definitivi o comunque la mascheratura ne ha modificato le forme... perchè messi così non ci azzeccano nulla con quanto hanno attorno.... anche anteriormente succede questo... mi pare che i fari anteriori non siano definiviti - Corsa C? - e sembra anche di percepire l'andamento - piuttosto mainstream - che avrebbero dovuto avere quelli definitivi) perchè osservandola sempre da davanti mi ero fatto un'idea diversa dello sviluppo e delle proporzioni del posteriore.

Messa così non mi garba per nulla e sicuramente un grande passo indietro rispetto alla A (che ritengo personalmente "inattaccabile" dal punto di vista del design... il CS Opel nei suoi anni migliori: compatta, giovane, agile, proporzionata, originalissima, fresca... e il mercato lo dimostrò ampiamente. Oggi tutti noi sappiamo la sua età e di conseguenza la posizioniamo in un certo modo, ma onestamente dai... è bella come quando venne presentata e vederla passare - purtroppo capita assai raramente oggi, almeno qui... - è sempre un piacere).

Tigra Twintop è stata un mezzo flop per tanti motivi, non ultimo il prezzo, unito alla decisione - anche saggia per carità, sotto un certo punto di vista, dato che metterci qualcuno seduto dietro sarebbe stato impossibile a meno che di allungarla... problema che aveva anche la 206 CC ma se non erro due posti là li avevano accennati...

L'idea del cabrio col tetto rigido era anche carina, e fu ben realizzata con Heuliez (in casa l'abbiamo ancora, quella di mia sorella ha 18 anni e il tetto va ancora DA DIO) ma portò indubbiamente ad una linea che nel tre quarti anteriore era grintosa, di fianco ci poteva stare ma nella vista posteriore è inguardabile. Quel culone troppo alto per la sua larghezza è immenso e quegli enormi fari messi per cercare di spezzare un po' sono grotteschi (di bello hanno solo che la sera le posizioni hanno la forma di due occhietti socchiusi, tipo sguardo cattivello). Poi costava cara, e le motorizzazioni a benzina andavano dal Twinport con un piede nella fossa ad un 1.8 impegnativo come costi che non ripagava abbastanza in prestazioni.

Dinamicamente (lo so per esperienza) era un cesso. Col tetto aperto la senti torcersi sotto il deretano come fosse di stagnola e veder traballare montanti anteriori, traversa e specchietto ad ogni tombino non ti mette di buonumore. Flette così tanto che il tetto chiuso (che è rigido ma non è certo UNA SCOCCA) dà già un notevole aiuto.

A monte di tutto ciò comunque, ricordo che molti la lasciarono in concessionaria per via dei due posti. Troppo specialty... la A con quei due strapuntini aveva convinto assai di più.

Personalmente avrei rifatto la Tigra B come la A, coupettino chiuso. Di certo però non con la linea di questo muletto (che a vedere i cerotti da qualche parte avrà pure girato, ma credo di poter dire con certezza che non sia mai stato paparazzato e pubblicato... lo avrei in archivio;  bisogna dire che ai tempi Opel proteggeva bene i suoi nuovi modelli... Vectra A era stata ampiamente fotografata ma sia l'Astra F che la Calibra, soprattutto nelle prime fasi di collaudo, comparirono sulle riviste molto raramente e sempre in foto prese con dei "tele" da chissà quale distanza... ne metto una qui sotto come esempio... certo quando si arrivava alla fine dei collaudi e i prototipi erano decine e decine in giro per l'Europa le foto prima o poi arrivavano, ma agli inizi... - e per inizi mi riferisco anche ai pochi giretti che può aver fatto questa Tigra B "chiusa" - non era facile beccarle... quindi secondo me qualche km l'ha fatto ma non l'ha mai vista nessuno. Altrimenti sarebbe una maquette come Calibra B rossa).

 

Come dicevo prima, ecco due esempi di quanto fosse difficile "beccare" le Opel a cavallo fra gli anni '80 e '90. La prima ovviamente è Astra F a cinque porte, l'unica foto se vogliamo "davvero scoop", perchè le altre vennero fuori solo a fine collaudi, quando i tester erano ovunque.

La seconda, Vectra B. Qui la vediamo in un servizio che parla della mole di collaudi che ha subìto prima del lancio. Sì, la vediamo perchè Opel ha concesso le immagini alla rivista per l'articolo. Sono foto scattate dal fotografo Opel. Quella Vectra B lì, pecettata bianco/nera come la "Tigra B", non l'aveva mai beccata nessuno "al lavoro". Vectra B finì sui giornali quando Opel disse "ok, ora andate a spasso e lasciatevi guardare".

 

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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On 20/4/2023 at 12:21, Nocte favente scrive:

Perdonami, non riesco a trovare le immagini della mai nata Calibra B. Le potresti ripostare?

Eccola qui.

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«Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.>> Albert Einstein.

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La Tigra TwinTop era la piu' bella compact  CC di quei tempi in confronto alla concorrenza del segmento che era composta da:

 

206-207 CC

COLT CC

MICRA CC

STREETKA  che pero' aveva tetto in tela

 

Al di fuori del prezzo, altra causa delle vendite basse, era quel cruscotto obsoleto di CORSA C, molto in contrasto  con il design esterno.

 

La TIGRA TT forse se la giocava pari merito con la RENAULT WIND che pero' fu presentata successivamente , quasi alla fine della moda delle CC.

 

Ricordo ancora quando avevamo in salone sia TIGRA TT che ASTRA TT, una accanto all'altra e  quando facevi preventivo ad un cliente "emozionale" , al momento di mostrargli l'apertura del tetto elettrico in remoto tramite telecomando, alla fine seguiva quasi sempre la firma sul contratto. 🤑🤑

 

Sigh.. Grande tristezza invece a pensare alla povertà di modelli presenti oggi in gamma !! 😒😒

 

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Tetto in 2 pezzi, passaruota marcati, passo allungato per evitare effetto culone tipico delle CC, linea di cintura a cuneo molto alta e molto AUDI TT, roll bar in pezzo unico argento satinato, i fari anteriori e posteriori specifici e nessun riferimento alla CORSA C ( ad eccezione appunto del cruscotto )

 

 

A differenza del primo progetto della HEULIEZ dove invece c'erano parecchi riferimenti alla Corsa.

 

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Forse se avessero ridimensionato anche i fari posteriori , avremmo avuto un posteriore piu' equilibrato.

 

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Modificato da DOssi
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