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Crisi del mercato auto - Tagli alle produzioni e migliaia di licenziamenti


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AUTOMOTIVE:

§ In response to the further worsening of the market situation, new temporary production halts keep on being announced across Europe: Fiat will close most of its six Italian plants for up to 2 weeks between Jan. and Feb. 2009, VV’s Seat said that between Feb. and Jun. it would halt work at its Martorell plant near Barcelona (employing 5.300 people) for 7 to 29 days, VV’s Škoda Auto will cut its work week to four days in H1 reducing annual production up to 25% and Volvo will halt production with an estimated 20 to 25 stop days in Q1.

§ According to an overview reported by the press, the automotive industry’s crisis has implied (so far) more than 12,500 layoffs in France between 2008 and 2009. The most critic situation regards the two French giant carmakers (Renault and PSA) that, as we already said, are going to totally axe more than 8,400 jobs. Gloomy scenario also for Tyco axing 620 employees further to the closure of the plants at Chapareillan (Rhône-Alpes) and Val-de-Reuil (Haute-Normandie) and Molex axing 330 jobs following the closure of its plant at Villemur-sur-Tarn.

§ Valeo (one of the world's top automotive suppliers with 54,000 employees in 27 countries) has just announced 5,000 layoffs worldwide, of which 3,400 in Europe (1,600 in France). The company said Q4 production dropped by more than 20% and no improvement is expected in 2009.

§ Tyco Electronics, to “maintain a competitive worldwide corporate tax rate and strengthen its presence in Europe”, has announced the move of its legal headquarters from Bermuda to Switzerland (Schaffhausen) -(NDP saranno felici del cambiamento coloro che ci lavorano!!! :D).

Modificato da Acemmi
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cmq alla Maserati a Modena 100 interinali (il numero esatto non me lo ricordo) cui scadeva il contratto il 31/12 non avranno il rinnovo..

100 rispetto ai 5000 di Fiat solo a Torino sono una bazzecola :(((

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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La Casa Bianca salva GM e Chrysler

13,4 miliardi di dollari subito e altri 4 a febbraio. Niente per Ford

General Motors e Chrysler possono tirare un sospiro di sollievo perché la Casa Bianca ha annunciato che destinerà 13,4 miliardi di dollari dei complessivi 700 previsti del TARP (Troubled Assets Relief Program) alle due Case automobilistiche che in febbraio riceveranno altri 4 miliardi di dollari, ma con l’impegno che al 31 marzo raggiungano un equilibrio che gli consenta una sostenibilità finanziaria altrimenti il prestito verrà tolto.

Le Case dovranno tagliare gli stipendi ai loro manager, ridiscutere i salari con i sindacati portandoli al livello offerto delle case concorrenti e, infine, ridurre il loro debito di due terzi trasformandoli in titoli. Saranno inoltre venduti tutti gli asset inutili, compresi i jet privati il cui utilizzo da parte dei presidenti delle Big Three avevano suscitato numerose critiche. Le società, inoltre, non potranno distribuire dividendi fino a quando non avranno restituito i finanziamenti ricevuti dallo Stato che avrà il potere di bloccare ogni operazione superiore ai 100 milioni di dollari.

L’annuncio è stato salutato con grande favore facendo schizzare in alto i titoli di GM e anche di Ford, sebbene la Casa dell'Ovale Blu non abbia ricevuto alcun aiuto Statale, perché avrebbe liquidità ancora per l’intero 2009 e si è detta sempre non bisognosa di un piano di prestito a breve termine, ma piuttosto di un programma di accesso al credito più esteso nel tempo. Nulla hanno ricevuto anche le case straniere che avevano chiesto pari diritti.

Autore: Nicola Desiderio

Ford a mani vuote, ma libere

La Casa dell’Ovale non avrà gli aiuti di stato, ma godrà indirettamente di molti benefici

Ford esce a mani vuote, ma sicuramente libere dal piano di salvataggio che la Casa Bianca ha predisposto per General Motors e Chrysler. La Casa dell’Ovale fa sapere di vedere con favore il prestito concesso in favore dei suoi due concorrenti e ribadisce di non avere bisogno di liquidità a breve termine, piuttosto gradirebbe trovare una linea di credito per 9 miliardi di dollari che le concedesse una vita più tranquilla per traghettarla lungo il processo di ristrutturazione che ha in atto e che dovrebbe riportarla al profitto dal 2011.

Ford godrà comunque di benefici indiretti prima di tutto perché il piano di salvataggio darà ossigeno alla rete dei fornitori che rende le Big Three interdipendenti. Pensare di ritrovarsi come unico costruttore americano, ma con i fornitori in comune sul lastrico è una prospettiva che per fortuna sembra scongiurata. La Casa di Dearborn potrà anche godere in borsa del clima di fiducia. È bastato infatti che George W. Bush desse l’annuncio, perché il titolo guadagnasse immediatamente il 10% stabilizzandosi intorno al 4%.

Ma il vantaggio di Ford sarà quello di avere le mani completamente libere mentre GM e Chrysler avranno gli occhi puntati addosso fino al 31marzo quando sarà chiaro se il management delle due Case sarà stato in grado di portare a compimento tutti gli impegni presi che sono pesanti e vincolati anche all’accettazione del mercato: convertire due terzi del debito in azioni o obbligazioni non sarà facile in tempi come questi. Nel frattempo invece Alan Mullally e suoi rimarranno soli, a decidere come meglio credono della loro azienda, senza che al loro tavolo sieda il governo come convitato di pietra.

Autore: Nicola Desiderio

da OmniAuto.it

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Bilancio Toyota: per la prima volta in rosso

Non accadeva da 69 anni

Crisi generalizzata, apprezzamento dello yen che non favorisce l'export, crollo delle immatricolazioni tanto sul mercato domestico quanto sui mercati trainanti per il marchio. Queste le motivazioni alla base della probabile perdita di esercizio del Gruppo Toyota, la prima dal 1940.

Lo conferma il quotidiano giapponese Nikkei che sottolinea come la Toyota preveda un utile operativo di 600 miliardi (4,8 miliardi di euro) caduto del 74% rispetto all'esercizio precedente. Su questo dato tuttavia impatteranno il crollo delle immatricolazioni, particolarmente forte in Giappone, in Europa e negli USA - che peserà per 200 miliardi di yen - ed i pesanti accantonamenti, destinate a coprire perdite da gestione finanziaria.

Lo scorso novembre Toyota ha immatricolato in Italia 6.195 veicoli ( -46,6%) precedeuta da Ford (11.939 unità - 22,87% rispetto al novembre 2007), Volkswagen (8.918 unità, -25,81%), Opel (9.624 unità, -25,89%), Citroen (8.501 unità, -13,66%), e seguita da Renault (5.344, -48,62%).

da OmniAuto.it

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Saab al bivio: entro marzo la cessione o la chiusura

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Il destino di Saab sembra definitivamente segnato. Per la verità è già da qualche tempo che si vanno addensando grigie nubi sulla casa svedese, ma ora che General Motors ha fissato anche una scadenza per la decisione definitiva sul futuro della controllata non ci sono più dubbi: entro il prossimo marzo, Saab andrà incontro alla cessione o, in alternativa, alla chiusura.

La rivelazione proviene da un’intervista rilasciata da Mark LaNeve, direttore del marketing GM, che ha preannunciato “significativi sviluppi” sul futuro di Saab e Hummer proprio entro marzo venturo. Eric Geers, Global Communications Officer di Saab Automobile ha commentato questa dichiarazione traducendola in termini più concreti e parlando esplicitamente di chiusura dell’attività.

Non sarà facile infatti per Trollhättan trovare un nuovo acquirente: se da un lato l’esperienza pluriennale sui motori turbocompressi potrebbe risultare un asset vincente sul mercato, d’altro canto lo strettissimo legame in termini di meccaniche, telai e componentistica con General Motors (basti pensare alle prossime 9-4X, 9-3 o 9-5) potrebbe rivelarsi un serio ostacolo al rapido assorbimento del marchio in un nuovo gruppo automobilistico.

autoblog.it

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