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fulvio

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Non vuol dire niente considera che i dinosauri esistevano 225 milioni di anni fa' con le piante che mangiavano etc etc quindi dire che il livello di co2 è il più alto degli ultimi 650.000 anni vuol dire che fatto

24 ore da quando sappiamo che esistevano i dinosauri a oggi, loro dicono che negli ultimi 40 minuti abbiamo il massimo livello di co2.

E io dico e nelle altre 23 ore e 15 come era?

Voglio dire che è possibile che ci siano stati periodi di diverse decine di milioni di anni dove la vita è prosperata con tenori di co2 nettamente più elevati di adesso. Se non sbaglio la co2 generata dal petrolio, viene fuori da materia organica quindi fonti di vita che l'hanno assorbita quando era nell'atmosfera. Quindi io penso che c'era comunque vita quando tutta la co2 che adesso è nel petrolio era nell'atmosfera.

Piccolo particolare: il petrolio nasce dall'assorbimento di CO2 dell'atmosfera delle ultime ... centinaia di milioni di anni.

Noi lo stiamo reimmettendo tutto in... qualche centinaio di anni.

Ci sono 5 o 6 zeri di mezzo. ;)

La velocità degli eventi, nei sistemi in equilibrio dinamico, è fondamentale: qualcosa che avviene 100mila o un milione di volte più velocemente del solito... ha un effetto drammaticamente diverso e del tutto incomparabile.

E oltre alla questione velocità del fenomeno, vogliamo forse riportare l'atmosfera a quella del paleozoico?

Quando c'era un effetto serra abnorme e le temperature sulla terra erano parecchio più elevate delle attuali?

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I più attivi nella discussione

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:shock:

ma tua HAI O NO una mezza idea di come è composta l'aria che respiriamo (se pulita)?

ma tu pensi che sia piena di una "marea" di sostanze?

:lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:

sei un mito.....:b9

dimmela tu, scienziatone...

pensi che la CO2 sia l'unico gas che viene immesso nell'atmosfera?

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dimmela tu, scienziatone...

pensi che la CO2 sia l'unico gas che viene immesso nell'atmosfera?

Manca il soggetto: da chi? :lol:

Esseri viventi: dal respiro di emana principalmente Co2, dal ano principalmente CH4 - oltre 20 volte più efficace del Co2.

Auto: catalizzate: quasi il 100% di Co2, 2,9 volte il peso della benzina che di brucia. Più tracce di altri prodotti chimici quali HC, Nox.

Non catalitiche: Meno Co2, ma più CO che è velenoso.

Diesel: come sopra, ma 3,2 volte il peso del gasolio che si brucia.

Cmq qui c'è molto altro:

Anidride carbonica - Wikipedia

Nel 2007 è stato misurato un contenuto di biossido di carbonio nell'atmosfera terrestre di circa dello 0,038% (≈ 381 ppm) in volume.[2] Per via della maggiore estensione delle terre emerse e quindi della maggiore superficie occupata da vegetazione, nell'emisfero nord della Terra si osserva una fluttuazione della concentrazione di biossido di carbonio di circa 5 ppm nell'arco dell'anno, che raggiunge il suo massimo a maggio ed il suo minimo ad ottobre, al termine della stagione vegetativa dell'emisfero nord, quando la biomassa vegetale del pianeta è al suo valore massimo.

Nonostante la sua piccola concentrazione, la CO2 è un componente fondamentale dell'atmosfera terrestre perché - insieme al vapore acqueo ed al metano - intrappola la radiazione infrarossa della luce solare riflettendola nuovamente verso la superficie terrestre (il cosiddetto effetto serra) impedendo alla Terra di raffreddarsi. Sono stati i vulcani le prime fonti di biossido di carbonio atmosferico della Terra neonata, grazie ad essa si è potuto instaurare un clima favorevole allo sviluppo della vita. Oggi i vulcani rilasciano in atmosfera circa 130 - 230 milioni di tonnellate di biossido di carbonio ogni anno, ma questa quantità rappresenta solo l'1% della quantità di biossido di carbonio totale liberata in atmosfera dalle attività umane, che è pari a 50 000 tonnellate al minuto.

Si stima che la concentrazione atmosferica di biossido di carbonio sia aumentata del 35% dai tempi della rivoluzione industriale e del 20% dal 1958. La combustione dei combustibili fossili (carbone, petrolio) è accusata di essere la principale causa di questo aumento, la deforestazione è la seconda.

La teoria del riscaldamento globale compare nella letteratura scientifica per la prima volta alla fine del XIX secolo. L'aumento della quantità di anidride carbonica nell'atmosfera va ad incrementare l'effetto serra e contribuisce quindi ad un rapido riscaldamento del pianeta al quale gli ecosistemi non hanno il tempo necessario per adattarsi. L'entità di questo effetto è ancora in discussione, ma la diffusa convinzione che stiamo in effetti attraversando una fase di riscaldamento generalizzato del clima terrestre ha portato molti paesi del mondo a siglare il protocollo di Kyōto, un accordo in cui le nazioni si impegnano a limitare e ridurre le emissioni di biossido di carbonio.

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...io son sconvolto....:lol::lol::lol::lol:

ahahahahahahahah....fantastico

gente che nemmeno sa di cosa si parla (non mi riferisco a Linda)

ecco lo scienziatone che non è stato in grado di rispondermi... allora? tu che sai di cosa parli perchè non hai risposto alla mia domanda?

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Se i toni si placano continuiamo la discussione, dandole un titolo in linea con la piega che ha preso il discorso.

Se i toni (invito rivolto a tutti) rimangono su questo andazzo, la discussione sarà tranquillamente sacrificabile e verrà chiusa.

Grazie per la collaborazione.

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Manca il soggetto: da chi? :lol:

:clap:clap:clap complimenti, bella discussione acccademica.. dalla autorevole wikipedia.

dai link che hai messo ti sono sfuggite queste frasi:

Di recente è stato osservato che tutti i pianeti del sistema solare starebbero subendo un aumento della temperatura. I telescopi spaziali attraverso i sensori termici constatano un aumento della temperatura per il pianeta Giove di 10°C come temperatura media. Su Marte l'aumento della temperatura è indicato anche dalla forte diminuzione delle calotte polari e dalla presenza di pozze d'acqua. Anche nei pianeti più lontani come Urano, Nettuno e Plutone si constatano aumenti di temperatura.

Su marte ho visto solo un rover, ma forse ha il FAP :lol:

La CO2 non è infatti l'unico gas serra, ma rappresenta solo lo 0,038% dei gas atmosferici e circa il 5% del totale dei gas serra, quando il vapore acqueo rappresenta lo 0,33% dei gas atmosferici e contribuisce per circa il 50% ai gas serra.

Per chi è convinto di sapere di cosa sta parlando...

Sebbene nella storia del clima le variazioni nei livelli di CO2 osservate siano state successive alle variazioni di temperatura e non viceversa (esiste un ritardo di 800 anni tra i picchi di temperatura ed i corrispondenti picchi di CO2 nell'atmosfera), secondo il comitato di esperti delle Nazioni Unite (Intergovernmental Panel on Climate Change) l'attuale riscaldamento non può essere spiegato se non attribuendo un ruolo anche a questo aumento di concentrazione di CO2 nell'atmosfera.

Qualche info riguardo anche a questo IPCC:

RITRATTAZIONI E MANIPOLAZIONI DEI DATI DEI FORZANTI RADIATIVI

I valori del radiative forcing sono cambiati nel tempo, andiamo ad analizzare come e perché.

- 1990

Il professor Houghton della Cambridge university ricevette nel 1990 un copioso finanziamento dal Primo ministro inglese Margaret Tatcher, desiderosa di giustificare agli inglesi la scelta inglese del nucleare. Nascerà quello che diventerà, il nucleo fondante dell’IPCC.

Il primo calcolo sul radiative forcing dal 1750 al 1990 di Houghton risultò per sua stessa ammissione sbagliato, in quanto il valore di radiative forcing dava, con la Boltzman, un valore di riscaldamento molto più alto di quello registrato nel periodo. Houghton si giustificò incolpando gli aerosol di mascherare il valore con un raffreddamento del pianeta che non avevano calcolato.

Per testare la validità di questa ipotesi sono state confrontate le previsioni dei modelli originali 1990, che non tenevano in considerazione l'effetto degli aerosol, con le misure della temperatura nelle varie zone della Terra ( 63) (Michaels e Knappenberger nel 1994).

Qualora l'ipotesi del raffreddamento causato dagli aerosols fosse fondata, tali modelli dovrebbero fornire i migliori risultati nelle zone prive degli stessi ossia l'emisfero meridionale e le regioni polari mentre gli scostamenti rispetto all'evoluzione reale della temperatura dovrebbero essere maggiori nelle aree dove più elevata è la concentrazione di tali sostanze ossia l'Europa, la parte orientale del Nord America e l'Asia orientale.

Al contrario, i modelli "senza aerosol" riproducono più accuratamente l'evoluzione della temperatura nelle regioni ove è massima la concentrazione degli stessi aerosols. Tale constatazione conferma ulteriormente la scarsa affidabilità dei modelli finora sviluppati per la stima dell'evoluzione futura del clima. (64) (Francesco Ramella)

- 1995

Il professor Houghton ammette gli errori ma non si dimette, e formula un nuovo radiative forcing senza cambiare il valore relativo ad i gas serra, ma inserendo i valori dei raffreddanti degli aerosols. Il valore finale algebrico è di 2,3 w/mq, dal 1750 al 1995.

Una pubblicazione scientifica di Wiin e Nielsen del 1999, ( 62) dimostra che l’azione raffreddante degli aerosol, in modo particolare dei solfati, non è dimostrata, anzi che questi aerosol si comportano in modo completamente diverso rispetto alle teorie dell’IPCC proprio nelle zone del pianeta dove le concentrazioni di solfati sono più alte, cioè nell’emisfero Nord.

E’ con questa prova, associata alla prova “schiacciante” glaciologica, e alla teoria che il disgelo fosse causato dal’aumento della CO2, che l’IPCC indusse i politici della terra a firmare il protocollo di Kyoto nel 1998. Anche se le prove risultarono in seguito clamorosamente sbagliate, il protocollo rimane tuttora in vigore, e tuttora l’IPCC è considerato inspiegabilmente la fonte scientifica più autorevole, sui cambiamenti climatici.

L’allarme sui picchi dei gas serra viene dato dall’IPCC confrontando valori atmosferici diretti e annuali, delle concentrazioni dei gas, ottenute dal 1958 in poi, con valori derivati dalle carote antartiche, e rappresentanti medie di decine di anni. Questo malgrado Jaworolsky e Segastald avessero dimostrato nel 1992 che i dati dei ghiacci sono sottostimati sia nelle temperature, fino a 10°, sia nelle concentrazioni della CO2, da 10 a 70 ppm, e quindi inaffidabili. (103)

- 2001

E’ del 2001 il terzo tentativo di calcolare il radiative forcing degli ultimi secoli, inserito poi nel terzo rapporto IPCC sui cambiamenti climatici, i valori del radiative forcing dal 1750 al 2000, crescono nei riscaldanti fino a 2,6w/mq.

I dati iniziano ad essere aspramente criticati con pubblicazioni scientifiche.

(non solo da Brasileiro....)

Richard Lindzen (2-11) dimostra appunto che anche con i raffreddanti il valore di radiative forcing di 2,6 w/mq dovrebbe dare un valore di riscaldamento molto più alto di quello riscontrato, e che non si giustifica il riscaldamento prima del 1950, e nemmeno il calo di temperatura dal 1940 al 1970.

In questo rapporto compare il grafico hochey stick di Mann, che contraddice centinaia di pubblicazioni precedenti sul periodo caldo medievale. Gli scettici sostengono che il grafico sia stato inserito per negare che vi siano stati periodi più caldi di quello attuale, causati solo da cause naturali non legate alla concentrazione della CO2. Infatti la CO2 nell’anno mille era molto bassa, 200-230 ppm.

In questo rapporti gli ultimi decenni sono definiti i più caldi del secolo e il 1998 l’anno più caldo del secolo, invece Mc Intyre dimostrerà che il decennio più caldo è tra gli anni 30 e 40 e l’anno più caldo il 1934, molto prima dell’aumento dei gas serra, quindi indipendentemente da essi.

- 2005

J. Hansen nel calcolare il nuovo radiative forcing dal 1750 al 2005, che sarà poi inserito nel quarto rapporto IPCC del 2007, stravolge tutti i dati, raddoppiando il valore dei raffreddanti.

“L’uso di scenari estremi per drammatizzare il riscaldamento globale,

è stato un tempo opportuno”

James Hansen

Opportuno? Solo per un progetto politico, non per la scienza ! Nonostante questa affermazione J. Hansen ha definito “giullari” gli scienziati scettici.

Mentre l’affermazione dell’IPCC è netta e si può semplificare con: il riscaldamento globale è causato soprattutto dai gas serra antropogenici, ed è di 1,2°C, i vertici del centro nazionale ricerche italiano CNR, hanno una posizione molto diversa, cioè scettica, nel quantificare l’azione della CO2 e degli altri gas serra. Infatti affermano:

Hanno dato per scontato e misurato il contributo antropico all’aumento della temperatura. Ma non è così: è assai probabile che ci sia il contributo dell’uomo nell’aumento di temperatura. Ma quantificarlo è, invece, il problema di questo secolo…”

Ma qui ci sono due persone che credono di sapere la verità assoluta, postando battute sarcastiche e un sacco di faccine, quando invece è la stessa coumunità scientifica ad essere divisa (e su questo aspetto chiudo la polemica, visto che è intervenuto il moderatore).

La fonte governativa "ufficiale" (lPCC) ha pure commesso un sacco di errori anche sui metodi di misurazione della temperatura e questo fa quantomeno salire il sospetto che l'allarmismo sulla CO2 sia pilotato dagli interessi delle corporazioni internazionali.

Qui nessuno dice che dobbiamo fregarcene dell'ambiente e non tenere comportamenti "ecologici", ma fissarsi su un solo unico e forse falso problema, distoglie l'attenzione dai comportamenti "veramente" ecologici che dovrebbero tenere tutti, a partire dalle grandi corporazioni.

Poi se pensate di ridurre l'inquinamento accendendo una candela fate pure.. ma forse trattenendo il respiro otterrete risultati migliori 8-)

Modificato da brasileiro
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Un po' distanziato dall'argomento principale, mi limito a segnalare una cosa esilarante su cui mi è caduto di sfuggita l'occhio. Mi permetto di dare del totale e assoluto ignorante (in mente ho aggettivi un po' più forti) alla persona che ha scritto questo. Peggio ancora se l'ha scritto su wikipedia.

Su Marte l'aumento della temperatura è indicato anche dalla forte diminuzione delle calotte polari e dalla presenza di pozze d'acqua.

Spero non si guadagni da vivere con l'astronomia e l'astrofisica. :lol:

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In ogni caso ad oggi nessuno e ripeto nessuno può concretamente provare che l'aumento della temperatura o le variazioni del clima sono da imputare totalmente o in quale misura all'aumento nell'atmosfera dei gas serra. Che i cambiamentio climatici ci siano è fuori da ogni discussione, che non esiste qualcuno che sappia veramente il perchè anche.

Anche utilizzando i computer più potenti al mondo siamo ancora lontanissimi dal potere avere modelli attendibili del funzionamento

dell'atmosfera. Se volete una prova gurdate negli stati uniti che credo non gli manchino i migliori strumenti di analisi metereologica, che difficoltà fanno anche di anticipare anche solo di 24 ore la reale potenza di un uragano.

Se poi vogliamo dire che comunque è necessario creare un sistema economico dal rendimento migliore su questo sono d'accordo, ma non partirei certo per affermare questo, dal problema della co2 immessa.

Pensate a quanti morti fa' infarto e diabete perchè mangiamo come dei maiali, o quanti morti fa' la malaria.

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