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Festival Internazionale del Film di Roma


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High School Musical 3 e tanta Italia per un Festival di Roma sottotono

A 20 giorni dal via il Festival Internazionale del Film di Roma ha finalmente presentato il suo programma ufficiale. Un edizione rinnovata nei dirigenti e nei contenuti, con tanta Italia, molta Europa e poca Hollywood. Di titoli ‘da copertina’ non ce ne sarà praticamente nessuno. Scartato W. tutti speravamo in Australia di Baz Luhrmann, ma così alla fine non è stato, con il ‘televisivo’ High School Musical 3 chiamato a rianimare la rassegna ed il red carpet. Zac Efron al posto di Oliver Stone… segno dei tristi tempi che cambiano… In gara per il Marco Aurelio d’Oro ci saranno addirittura su 20 pellicole ben 5 film italiani: Galantuomini di Edoardo Winspeare, Un gioco da ragazze di Matteo Rovere, Parlami di me di Brando De Sica, Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, e L’Uomo che ama di Maria Sole Tognazzi, che aprirà la kermesse. Al loro fianco Pride amd Glory di Gavin O’Connor con Edward Norton, Colin Farrell e Jon Voight, Easy Virtue di Stephan Elliott, Parlez-moi de la pluie di Agnès Joaui, Good di Vicente Amorim con Viggo Mortensen, Resolution 819 di Giacomo Battiato e l’afgano Opium War di Siddiq Barmak.

Per quanto riguarda la sezione Première quest’anno ci sarà da tirare la cinghia: oltre ad High School Musical 3 arriveranno 15 minuti in anteprima di Twilight, Appaloosa di Ed Harris, The Garden of Eden, di John Irvin, con Mena Suvari, RockNrolla di Guy Ritchie, The Duchess, La BandaBaader Meinhof di Uli Edel e il film 8/Huit/Eight, Ispirato agli otto obiettivi fissati nel settembre 2000 dalle Nazioni Unite per migliorare la vita della popolazione mondiale.

Rientrano nella Selezione Ufficiale anche: Aide toi et le ciel t’aidera, di François Dupeyron, con Félicité Wouassi, Claude Rich, El artista, di Gastón Duprat e Mariano Cohn, con Sergio Pangaro, Alberto Laiseca, Baksy di Guka Omarova, Un Barrage contre le Pacifique di Rithy Panh, con Isabelle Huppert, Gaspard Ulliel, Astrid Bergès-Frisbey, Cliente di Josiane Balasko, con Nathalie Baye, Josiane Balasko, Eric Caravac, A Corte do Norte, con Ana Moreira, Rogério Samara, Ricardo Aibéo, Iri di Zhang Lu, e Schattenwelt di Connie Walter, con Franziska Petri, Ulrich Noethen ed Eva Mattes.

Due i premi Marc’Aurelio d’oro alla carriera che verranno assegnati: il primo sarà dato all’Actors Studio e consegnato ad Al Pacino, il secondo sarà conferito a Gina Lollobrigida, per la sua felice attività nel cinema da oltre sessant’anni.

In conclusione un Festival diverso dai suoi due predecessori, con tantissima Italia, poca Hollywood e soprattutto pochi titoli in grado di attirare la giusta attenzione mediatica che un Festival, che piaccia o meno, deve avere. Dopo mesi di polemiche e un cambio della guardia, l’ex Festa del cinema di Roma arriva così alla sua terza edizione, che noi di Cineblog seguiremo per voi, con la nemmeno troppo complicata previsione che difficilmente ne vedremo molte altre.

Peccato.

da CineBlog.it

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