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Elezioni USA 2008


Tommitel

Chi voteresti alle prossime elezioni presidenziali USA?  

59 voti

  1. 1. Chi voteresti alle prossime elezioni presidenziali USA?

    • "Voterei per John McCain"
      15
    • "Voterei per Barack Obama"
      41
    • "Non saprei." oppure "Uno dei candidati indipendenti"
      4


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Io credo che per l'Europa sia il candidato peggiore, vista la storica usanza dei presidenti democratici di proteggere l'economia americana con leggi protezionistiche

Vedremo poi questo "guru del nuovo" cosa saprà fare (a parte scrivere autobiografie a 40anni) oltre che sperperare 5 miliardi di $ in campagna elettorale (la più alta cifra mai spesa nella storia USA)

Personalmente a me pare che oltre a tanti begli slogan, ci sia davvero poco

Rispondendo a Matteo B: come al solito la storia ci metterà qualche anno, ma poi son sicuro che Bush sarà rivalutato ampiamente.

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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Non sono convinto che Bush sarà ricordato come il peggior presidente della storia....ma ormai è acqua passata.

Alla fine, nonostante non sia proprio convintissimo che Obama sia la scelta giusta, sono contento che abbia vinto. E' sicuramente una data storica... il primo presidente nero non è una cosa da nulla.

Ad ogni modo mi fanno ridere quelli che pensano che da oggi il mondo sarà un posto migliore semplicemente perché c'è Obama al posto di Bush.

Vedremo se saprà (e potrà) fare quello che dice di voler fare. Le belle intenzioni non servono a nulla se rimangono solo intenzioni.

EDIT

Comunque la portata è davvero storica....

Se si cerca YES su google immagini.... viene fuori Obama.

Se si cerca We...... viene fuori Obama.

Se si cerca Can...... viene fuori Obama.... :shock:

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Forse il peggiore no, ma senza dubbio inadeguato al compito.

Altri possono essere stati peggiori, ma fino al 1945, erano un problema locale.

Dopo...un cattivo presidente e' un problema per tutto il mondo.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Non sono convinto che Bush sarà ricordato come il peggior presidente della storia....ma ormai è acqua passata.

Alla fine, nonostante non sia proprio convintissimo che Obama sia la scelta giusta, sono contento che abbia vinto. E' sicuramente una data storica... il primo presidente nero non è una cosa da nulla.

Ad ogni modo mi fanno ridere quelli che pensano che da oggi il mondo sarà un posto migliore semplicemente perché c'è Obama al posto di Bush.

Vedremo se saprà (e potrà) fare quello che dice di voler fare. Le belle intenzioni non servono a nulla se rimangono solo intenzioni.

Concordo bene con la tua analisi ;) tra l'altro l'altissima aspettativa potrebbe essere un bel boomerang per Obama quando si accorgeranno che è una persona e non un dio reincarnato, un po quello che succede sempre prima e dopo l'uscita di una Alfa Romeo :lol:

Quanto a Bush...beh le sue parole sembravano un po quelle di Mussolini "la storia mi darà ragione", spero che gli americani non incontrino mai il problema del "revisionismo" storico :lol:

 

花は桜木人は武士

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Incontrovertibile, direi :roll:

Che poi, francamente...non ho notizia di presidenti altrettanto pessimi, nel passato. Forse anche a causa dell'isolazionismo che c'è stato fino al coinvolgimento nella seconda guerra mondiale.

Beh oddio. Speriamo di no. C'è da dire comunque che nel frattempo, l'odiatissimo e antipaticissimo Nixon è stato ufficialmente riabilitato :shock:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Beh è cosa nota che Nixon non si fidasse di nessuno, in pratica ;) Passava a tutti gli effetti per paranoico. E questo difetto lo ha travolto e ha fatto sì che si fregasse con le proprie mani, col caso Watergate. Voglio supporre che abbia nutrito un sentimento minimo di riconoscenza nei confronti di Gerald Ford, che da presidente lo ha graziato, evitandogli così il processo che l'avrebbe sicuramente portato in carcere...

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Prime voci sulla squadra di governo:

I primi nomi della squadra

di governo di Barack Obama

Emanuel capo dello staff, Podesta coordinatore di transizione. Kerry vuole gli Esteri. Voci su Hillary

WASHINGTON - Barack Obama non vuole commettere «l'errore» di Bill Clinton nel 1992, quando rese nota la sua squadra di governo solo pochi giorni prima dell'insediamento da presidente. Il Washington Post riporta fonti vicine al neopresidente, secondo le quali Obama intende nominare una squadra governativa transitoria entro la prossima settimana, agendo «velocemente, ma senza precipitazione». Non sono escluse sorprese, come un buon numero di donne e di esponenti repubblicani. Intanto capo dello staff della Casa Bianca sarà il suo vecchio amico e alleato di Chicago Rahm Emanuel: l'interessato ha accettato.

FONTI - Secondo le fonti, Obama dovrebbe affidare il coordinamento del governo di transizione a un uomo di Clinton, l’ex responsabile dello staff della Casa Bianca John D. Podesta, che sarà affiancato da Pete Rouse e Valerie Jarrett. Per quanto riguarda i ministri, all’Istruzione si fa il nome del cancelliere delle scuole di New York, Joel I. Klein, al Bilancio Jim Cooper, per il Tesoro gli ex ministri Lawrence Summers e Robert Rubin o il presidente della Federal Reserve Bank di New York Timothy Geithner, alla Giustizia si parla di Eric Holder o della governatrice dell'Arizona Janet Napolitano. Alla Giustizia si parla anche di Hillary Clinton, ma appare poco probabile, una voce ancora meno credibile accredita Andrew Cuomo, figlio dell'ex governatore repubblicano dello Stato di New York, Mario Cuomo.

SICUREZZA E DIPLOMAZIA - A capo della Difesa potrebbe rimanere per il momento Bob Gates. Alla Sicurezza nazionale si fanno in nomi dell’ex generale dei Marine Jim Jones e dalla 44enne afro-americana Susan Rice (nessuna parentela con Condoleezza Rice), già assistente segreatrio di Stato per l'Africa on Clinton. Al vertice della Cia potrebbe arrivare una donna: la deputata Jane Harman. Ancora in alto mare la fondamentale poltrona di segretario di Stato (ministro degli Esteri). L'ex candidato alla presidenza John Kerry (che ha appena conservato la sua poltrona di senatore del Massachusetts con il 66% dei voti) vorrebbe il posto, ma contro il suo nome si è già fatto avanti il fuoco di sbarramento dei repubblicani. Sempre alte le quotazioni di Richard Holbrooke, ex ambasciatore all'Onu di Clinton e capo dei negoziatori dell'accordo di pace nella ex Jugoslavia.

REPUBBLICANI - A parte Gates, c'è una clamorosa voce che vorrebbe in pole position per il ministero dell'Ambiente il governatore della California Arnold «Terminator» Schwarzenegger. Per la Difesa, se Gates non dovesse accettare almeno un periodo di transizione, si fa il nome di Chuck Hagel, senatore repubblicano del Nebraska che si oppose alla guerra in Iraq e accompagnò Obama nelle sue visite a Bagdad e in Afghanistan. E Colin Powell, che lo ha appoggiato negli ultimi giorni di campagna elettorale? Un posto per lui nel nuovo staff presidenziale non dovrebbe mancare, magari come consigliere del presidente.

05 novembre 2008

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Rispondendo a Matteo B: come al solito la storia ci metterà qualche anno, ma poi son sicuro che Bush sarà rivalutato ampiamente.

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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